Le relazioni creino problemi

Dopo mesi dalla fine di una relazione per me distruttiva e dopo aver "subito" pseudo-corteggiamenti da parte di persone impegnate, finalmente ho incontrato una persona interessante...un bel pomeriggio a parlare di 1000 cose, argomenti e storie di vita in comune, sensazione di parlare la stessa lingua...eppure, quando la sera stessa mi ha inviato un sms mi sono sentita infastidita...quando, dopo avermi detto che mi avrebbe chiamata a metà settimana, ha continuato a scrivermi tutti i giorni ho iniziato a sentirmi irritata. Non dovrei essere contenta che mi dimostri interesse? Invece questa insistenza mi da fastidio. Non voglio che qualcuno invada la mia vita, vorrei un avvicinamento più discreto e graduale...ma mentre scrivo le mie stesse parole mi sembrano capricci. Forse semplicemente non mi interessa a sufficienza? O forse non ho voglia di mettermi in gioco? In effetti non riesco a togliermi dalla testa che le relazioni creino problemi, invece di dare felicità...o forse mi sto autocondannando io alla solitudine? Non so. Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza ha mai sentito parlare di autoinganni, di trappole psicologiche e di realtà negative costruite dal nulla?
forse dovrebbe approfondire questi temi.
Simao in continua ricerca di qualcosa e, nello stesso tempo, cerchiamo un equilibrio che nemmeno noi sappiamo come debba essere.
Non si vuol rimanere soli, non si vuol ottenere un corteggiamento eccessivo, troppo poco, troppo forte, lo voglio un po e forse no. Alla ricerca di un un utopstico equilibrio e, nel frattempo, soffriamo perchè non lo otteniamo senza renderci conto che ci stiamo creado da soli gli ostacoli per ottenerlo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
Grazie della risposta dr. De Vicentiis...è vero, io stessa non so cosa voglio e non mi capisco...è come se non volessi "faticare"...non ho voglia di soffrire, non ho voglia di dover rendere conto a qualcuno...troppe relazioni in cui mi sono impegnata sono finite male e il tempo perso non si recupera. Anche se cerco di dirmi il contrario dentro di me credo che non formerò mai una mia famiglia. Ci avevo creduto con il mio ex, e le cose sono andate malissimo. Vista la mia età dovrei bruciare le tappe per poter crearne una e non ne ho voglia. Eppure queste considerazioni mi riempiono di tristezza.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Eppure queste considerazioni mi riempiono di tristezza.>>

Gentile Ragazza,
a volte tale tristezza emerge dal contrasto tra i propri desideri, le proprie aspettative sul presente ed il futuro (prossimo o lontano che sia) e un certo "dover essere" cui si ritiene sia corretto adeguarsi.

Lei scrive: <<io stessa non so cosa voglio e non mi capisco>>, ma come immagina la sua vita tra una decina d'anni? Cosa vuole fare "da grande"?

Sente pressioni verso qualche particolare direzione da parte di famigliari, amici e/o conoscenti?


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
Dr, Scalco, grazie per la risposta. Con la mia famiglia ho rapporti sporadici e superficiali. Credo che ormai nessuno si aspetti da me che viva in coppia o abbia una famiglia. Ho avuto molte storie e nessuna è durata anni. Chi mi conosce pensa che io sia uno spirito libero, lontana mille miglia da idee di famiglia. La verità, invece, è che da quando avevo 20, da quando conobbi il mio primo ragazzo, cerco la persona con cui avere una bella relazione stabile e formare una famiglia. Un po' sono stata sfortunata, un po' ho sempre cercato le persone sbagliate. Fatto sta che ora, dopo l'ultima esperienza devastante, mi sento davvero fuori dal gioco: mi sembra troppo tardi, non ci credo più. Inoltre sono davvero stufa di soffrire. Eppure attorno me vedo persone che vivono felici in coppia:amiche, ex etc. Perché loro ci sono riusciti ed io no? cosa mi manca? I conoscenti mi vedono come una persona brillante e di bell'aspetto, quindi credono che l'essere single sia una mia scelta, invece non è così.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Perché loro ci sono riusciti ed io no? cosa mi manca?>>

Credo che queste sue domande potrebbero essere un buon punto di partenza per un lavoro psicologico che l'aiuti ad analizzare le sue modalità di relazionarsi agli altri e i criteri che utilizza per "scegliere" le persone con cui intessere relazioni (<<Un po' sono stata sfortunata, un po' ho sempre cercato le persone sbagliate>>).
Mentre nella richiesta di ieri mi era parsa più confusa, da questa sua ultima risposta sembra invece che Lei abbia le idee molto chiare su cosa vuole, ma che abbia timore di non essere in grado di raggiungere i suoi obiettivi. Rischiando, però, così di agire proprio in questa direzione.
Ovviamente io non le so dire se questo potrà essere l'uomo della sua vita o il padre dei suoi figli, ma, con l'aiuto di uno psicologo che la incontri di persona, potrebbe riflettere su alcuni aspetti di sé e del suo modo di costruire legami affettivi, in modo da evitare di ripetere eventualmente i medesimi errori del passato e poter creare le migliori condizioni per poter capire con maggior lucidità se lui le interessa davvero.
Per ora, se desidera un avvicinamento più discreto e graduale, glielo chieda: anche in base a come lui risponderà, avrà ulteriori possibilità di giudicare se fa per Lei oppure no.


Cari auguri.

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Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta 83 2
Gentile ragazza credo che lei dovrebbe far chiarezza meglio con se stesso e su ciò che vuole veramente. Ci faccia caso che a parole dice di volere o desiderare una determinata cosa, situazione sentimentale, con qualcuno che la corteggia, che la fa sentire importante, ma nello stesso tempo i fatti dimostrano il contrario. Si sente scontrosa nel momento in cui qualcuno, questo ragazzo, in particolare, dimostra un interesse per lei.
In realtà lei si è già condannata, dicendo frasi del tipo perchè loro ci sono riusciti e io no.
Provi a scrollarsi di dosso per un attimo la corazza che ha sulle sue spalle, per sentire realmente ciò che vuole, vedrà che forze le cose andranno meglio.
In bocca al lupo

Dr. Amleto Petrarca
Psicologo-Psicoterapeuta Bologna ISTDP
www.amletopetrarca.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
C' e' una notevole differrenza tra l' essere " single" e l' essere " soli" .
Si chieda a quale delle due condizioni crede di appartenere in questa fase della sua vita.
Un amore nascente e, per di piu' non proprio giovanile, ha bisogno di accomodamenti maggiori, di rispetto del mondo dell' altro, di incontri e di silenzi, forse ha solo bisogno di tempo per superare una possibile paura dell' intimita' .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
Gentili dott.sse e dottori, vi ringrazio per le vostre risposte. Mi sento in sintonia con diverse frasi dette da voi.

E' vero, dico di volere una cosa, ma agisco al contrario. Verissimo che non mi sento "all'altezza" e che mi sono già auttocondannata. Nel fondo del mio cuore, non mi sento capace di avere una relazione positiva e soddisfacente. Sono riuscita ad allontanare persone che non mi rispettavano, ma non mi sento ancora degna di amore e di rispetto e non so cosa fare per cambiare questa cosa.

Per ultimo, inizio a sentirmi fuori età. Se volessi avere dei figli dovrei andare di corsa, e non perdere altro tempo, ma non mi piace il ruolo dell'ultratrentenne a caccia di un padre per potersi riprodurre, né ho voglia di affrettare i tempi spinta dall'orologio biologico. In tutto questo miscuglio di pensieri, quello che mi viene più facile è fuggire.
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Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta 83 2
Le faccio un grosso in bocca al lupo
e ricorda che la fretta porta ansia, e non è proficuo per scelte giuste!
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Attivo dal 2012 al 2020
Ex utente
vi ringrazio per le risposte. Per quanto riguarda la situazione contingente credo di essermi data una spiegazione. In effetti nella mia ultima relazione ero stata spinta verso un rapporto simbiotico che io non desideravo e al quale avevo poi ceduto mio malgrado per paura di perdere la persona in questione. Credo che il fatto di essere cercata tutti i giorni da subito, con una conoscenza così superficiale, mi abbia fatto tornare quel senso di soffocamento. L'ho fatto presente e le acque si sono calmate. Staremo a vedere. Grazie a tutti le/i gentili dott.sse e dottori che mi hanno risposto.