Sos insicurezza e timidezza

Salve a tutti,
mio figlio di 19 anni, è terribilmente apatico. ha conseguito la maturità scientifica quest'anno (82/100) ma l'ha intesa come un dovere, un evento inevitabile. Quando iniziò il liceo era tanto entusiasta, interessato alle nuove materie, pieno di iniziatvie. Poi con il passare del tempo questo interesse è andato scemando, ha cominciato a lamentarsi della fatica sui libri continuando tuttavia ad essere sempre promosso con risultati discreti.Questa estate alla "fatidica" domanda "che cosa vorresti fare ora? L'università? Lui all'inizio sembrava interessato, anche se ha delegato sempre tutte le procedure burocratiche a me, tanto da "affliggermi" ogni volta che c'erano da fare dei giri per gli uffici; spesso mi sono imposta con determinazione spronandolo dicendogli che doveva cominciare a sbrigare lui tutte le cose che lo interessavano, io lavoro ma mi sono sempre fatta in quattro per tutte le faccende: scuola, borsa di studio, libri, ecc. ecc.Pochi giorni fa ci ha detto che non se la sente di fare l'università perchè non c'è nulla che lo attira,non sa cosa gli piace, non sa cosa vorrebbe fare.
Nel frattempo per non lasciarlo nella completa inattività (non fa sport, non riesce a relazionarsi con l'altro sesso, ha pochissimi amici) gli ho proposto di frequentare un corso per l'ECDL che lo impegnerà per pochi mesi.
Come è possibile che un ragazzo di 19 anni non abbia progetti? La nostra paura è che sprofondi nella depressione. Datemi urgentemente un consiglio, Vi prego, nell'immediato come dobbiamo comportarci?
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione rivoltami, e grazie per l'eccezionale lavoro che svolgete ogni giorno.Distinti saluti
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Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Cara sig.ra , " Quando iniziò il liceo era tanto entusiasta, interessato alle nuove materie, pieno di iniziatvie. Poi con il passare del tempo questo interesse è andato scemando, ha cominciato a lamentarsi della fatica sui libri continuando tuttavia ad essere sempre promosso con risultati discreti"
è passato tanto tempo da quando ha iniziato il liceo ad ora e nel contempo il vissuto del ragazzo rispetto agli impegni scolastici è andato deteriorandosi.
Come mai l'argomento dell'Università si è presentato solo quest'estate? Non ci sono i test di ingresso da preparare con un certo anticipo?
Forse sia il ragazzo che la famiglia, anche se inconsapevolmente, ha voluto tenere "distante" il problema.
E' possibile che il ragazzo sia spaventato dalla maggiore età, maggiori responsabilità, dall'entrare individualmente nella vita..
Affronti con il ragazzo le sue preoccupazioni e si renda disponibile a trovare con lui una strada che potrebbe anche essere quella di prendere contatto con uno psicologo psicoterapeuta per comprendere insieme le problematiche.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Gentile Signora, Suo figlio di 19 anni sta attraversando un periodo della sua vita chiamato Adolescenza , in cui ogni ragazzo si trova ad affrontare cambiamenti nel proprio corpo, nel rapporto coi genitori, con gli amici, con l’altro sesso; in definitiva non è più un bambino e non è ancora un adulto. Spesso questo periodo di transizione è accompagnato da conflitti e difficoltà, nel mondo esterno e nel mondo interno del ragazzo. E’ positivo che un genitore sia attento a ciò che accade: non faccia mancare il Suo supporto a suo figlio, magari senza imporsi e senza sostituirsi a lui, ma rendendosi disponibile al dialogo e soprattutto all’ascolto. Se ciò risultasse ancora difficoltoso, potrebbe interpellare uno psicologo o per esporre direttamente le Sue preoccupazioni, o per facilitare il ragazzo, se lui lo volesse, nell'individuazione delle sue attitudini, dei suoi interessi, e-o di che cosa in questa fase di vita sembra bloccare questi. In bocca al lupo!

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it