Bambino 9 anni poco entusiasta
Salve,
sono il papa' di Edoardo, un bambino di 9 anni.
Premetto che sia io che mia moglie siamo forse troppo apprensivi nei suoi confronti, anche se cerchiamo in tutti i modi di non dimostrarlo esternamente.
Questa apprensione nasce dal fatto che lui e' il primo genito (infatti con la sorellina piu' piccola ci interfacciamo in modo piu' tranquillo), poi sin dai primi mesi ha sempre avuto piccoli problemi di salute, fin ad arrivare a luglio dell'anno scorso, dove ha avuto un episodio, per noi devastante, al punto che io sono dovuto andare in analisi, dato che non riuscivo a riprendermi sia fisicamente che psicologicamente.
L'episodio e' stato che Edoardo ha avuto una crisi epilettica notevole, al punto che e' stato trasportato in elicottero e tenuto in rianimazione per una notte intera...
comunque fortunatamente non ha bisogno di farmaci, se non di un controllo periodico di EEG, dove puntalmente si dignostica sempre una leggera alterazione nella zona lenta.
Comunque il problema che vorrei esporre ora e' nel suo comportamento:
Ha iniziato la scuola, la sua attivita' sportiva preferita (tennis), ma allo stesso tempo io mi sono traferito per lavoro e quindi dal lunedi' al giovedi' non sono con la mia famiglia e sembra che lui ne abbia risentito un bel po' dato che comunque e' molto legato a me.
Edoardo non ha problemi sociali ma ha un carattero molto emotivo quanto permaloso, e in questo periodo e' leggermente giu' di morale, inizia a dire qualche bugia, del tipo che la mattina ha mal di pancia o di testa e non vorrebbe andare a scuola, poi, magari, basta una distrazione che lo motiva e sparisce tutto..in conclusione, sia io che mia moglie non riusciamo a non attribuire ogni evento al suo problema epilettico e di conseguenza ogni volta la nostra preoccupazione si incrementa.
Grazie anticipatamente per il tempo dedicatoci.
saluti
Gianfranco
sono il papa' di Edoardo, un bambino di 9 anni.
Premetto che sia io che mia moglie siamo forse troppo apprensivi nei suoi confronti, anche se cerchiamo in tutti i modi di non dimostrarlo esternamente.
Questa apprensione nasce dal fatto che lui e' il primo genito (infatti con la sorellina piu' piccola ci interfacciamo in modo piu' tranquillo), poi sin dai primi mesi ha sempre avuto piccoli problemi di salute, fin ad arrivare a luglio dell'anno scorso, dove ha avuto un episodio, per noi devastante, al punto che io sono dovuto andare in analisi, dato che non riuscivo a riprendermi sia fisicamente che psicologicamente.
L'episodio e' stato che Edoardo ha avuto una crisi epilettica notevole, al punto che e' stato trasportato in elicottero e tenuto in rianimazione per una notte intera...
comunque fortunatamente non ha bisogno di farmaci, se non di un controllo periodico di EEG, dove puntalmente si dignostica sempre una leggera alterazione nella zona lenta.
Comunque il problema che vorrei esporre ora e' nel suo comportamento:
Ha iniziato la scuola, la sua attivita' sportiva preferita (tennis), ma allo stesso tempo io mi sono traferito per lavoro e quindi dal lunedi' al giovedi' non sono con la mia famiglia e sembra che lui ne abbia risentito un bel po' dato che comunque e' molto legato a me.
Edoardo non ha problemi sociali ma ha un carattero molto emotivo quanto permaloso, e in questo periodo e' leggermente giu' di morale, inizia a dire qualche bugia, del tipo che la mattina ha mal di pancia o di testa e non vorrebbe andare a scuola, poi, magari, basta una distrazione che lo motiva e sparisce tutto..in conclusione, sia io che mia moglie non riusciamo a non attribuire ogni evento al suo problema epilettico e di conseguenza ogni volta la nostra preoccupazione si incrementa.
Grazie anticipatamente per il tempo dedicatoci.
saluti
Gianfranco
[#1]
gentile utente,
dalla sua descrizione non emergono particolari che lascino pensare a problematiche psicologiche.
L'entusiasmo del bambino un po basso potrebbe essere correlato al fatto che lei è più assente in questo momento, dato che come dice è particolarmente legato a lei. Ma non se ne faccia una ragione di particolare preoccupazione. Lo sente il bimbo quando è fuori? Parlate al telefono? Nei giorni in cui è a casa riesce a passare del tempo con lui in attività quotidiane ordinarie, tipo giocare assieme o fargli vedere qualche compito?
Le bugie e le distrazioni a quell'età sono sane e naturali.
Cordiali saluti
dalla sua descrizione non emergono particolari che lascino pensare a problematiche psicologiche.
L'entusiasmo del bambino un po basso potrebbe essere correlato al fatto che lei è più assente in questo momento, dato che come dice è particolarmente legato a lei. Ma non se ne faccia una ragione di particolare preoccupazione. Lo sente il bimbo quando è fuori? Parlate al telefono? Nei giorni in cui è a casa riesce a passare del tempo con lui in attività quotidiane ordinarie, tipo giocare assieme o fargli vedere qualche compito?
Le bugie e le distrazioni a quell'età sono sane e naturali.
Cordiali saluti
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#2]
Utente
Grazie mille Dr. Raggi!
quando sono fuori non ci sentiamo spesso, anche perche' lui come me, non ama tanto il telefono (siamo molto piu' fisici).
Nei giorni che sono a casa, sono di gran lunga piu' presente, ma questo verso tutta la mia famiglia: qualitivamente parlando, la vita e' migliorata, dato che prima ero un pendolare da 5 ore di treno al giorno..
in sintesi, quello che vuole dirmi e' che il comportamento di mio figlio e' soltanto da attribuirsi ad una reazione temporanea?
di nuovo grazie mille il suo supporto e' di grande aiuto.
Cordiali saluti
Gianfranco
quando sono fuori non ci sentiamo spesso, anche perche' lui come me, non ama tanto il telefono (siamo molto piu' fisici).
Nei giorni che sono a casa, sono di gran lunga piu' presente, ma questo verso tutta la mia famiglia: qualitivamente parlando, la vita e' migliorata, dato che prima ero un pendolare da 5 ore di treno al giorno..
in sintesi, quello che vuole dirmi e' che il comportamento di mio figlio e' soltanto da attribuirsi ad una reazione temporanea?
di nuovo grazie mille il suo supporto e' di grande aiuto.
Cordiali saluti
Gianfranco
[#3]
Bene, bravi, mi sembra che siate una famiglia unita.
<<in sintesi, quello che vuole dirmi e' che il comportamento di mio figlio e' soltanto da attribuirsi ad una reazione temporanea?>>
Probabilmente è così. A quell'età i cambiamenti possono essere repentini e si può attribuire grande importanza a cose che a noi appaiono piccole. Tutto assolutamente nella "normalità" psicologica.
Certo, ciò non significa non indagare, con tatto e gentilezza, e con molta serenità, su possibili eventi accaduti magari a scuola, di cui il bambino non vi ha parlato: un litigio con un amico, un rimprovero da un'insegnante...
Siamo comunque al di fuori del campo psicopatologico.
Cordiali saluti
<<in sintesi, quello che vuole dirmi e' che il comportamento di mio figlio e' soltanto da attribuirsi ad una reazione temporanea?>>
Probabilmente è così. A quell'età i cambiamenti possono essere repentini e si può attribuire grande importanza a cose che a noi appaiono piccole. Tutto assolutamente nella "normalità" psicologica.
Certo, ciò non significa non indagare, con tatto e gentilezza, e con molta serenità, su possibili eventi accaduti magari a scuola, di cui il bambino non vi ha parlato: un litigio con un amico, un rimprovero da un'insegnante...
Siamo comunque al di fuori del campo psicopatologico.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.5k visite dal 17/10/2012.
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