Anni che sta vivendo l'ennesimo episiodio di depressione maggiore
Salve,
sono un uomo di 38 anni che sta vivendo l'ennesimo episiodio di depressione maggiore (difficoltà a fare qualsiasi attività umor nero,mancanza di passione e di voglia di vivere, pensieri ossessivamente negativi su me stesso e disistima, angoscia profonda) che è iniziato ad Agosto
Nel passato ho avuto il mio primo e forse fondamentale episiodio all'età di 20anni con pensieri ossessivi,poi un ulteriore fase attorno ai 25 anni, scatenata dall' incapacità di finire una relazione e preoccupazioni ossessive..
Ho quindi,trovato uno specialista che mi ha prescritto
Anfranil che ho preso per parecchio tempo grazie ad
una terapia sono stato bene. In questo periodo mi sono sentito pieno di inziative e progetti (cambio di lavoro, viaggi, nuove conoscenze) con una certa dose autostima e soddisfazione a meno della parte sentimentale: non ho incontrato una persona che mi accendesse il cuore.
La mia idea di realizzazione oltre al lavoro è sempre stata la possibilità di "sistemarmi" con una donna con dei sentimenti chiari e veri e magari comporre con lei una famiglia, avere dei figli una casa ..
Il tempo ha quindi un po incrinato la mia sicurezza e autostima, con incontri poco soddisfacenti che come nel caso di 2 anni fa mi hanno portato ad un episiodio depressivo. Io considero questo episiodio come la presa di coscienza di una certa fragilità e mancanza di carattere e sicurezza, dato che oggettivamente non è "sano" ammalarsi di depressione per così poco.
Il fatto è che ora è successo qualcosa che nel quadro della mia storia personale, è stato per me devastante:
ho conosciuto una ragazza speciale, ci siamo messi assieme e la nostra relazione è durata circa un anno.Dopo il ritorno da una breve vacanza, i pensieri ossessivi e i forti dubbi che covavano dentro di me sono "scoppiati" (non mi sento innamorato, la amo?)
da prima in una forte ansia e poi, quando ho realizzato di non poter o saper amare questa persona, in una fortissima depressione.
Ora sono molto preocccupato perchè oltre al mio quadro di vita per il futuro (non so amare, ho forse una certa immaturità emotiva che non sapevo di avere), in cui capisco che sto fallendo sulle cose più importanti della vita, non vedo miglioramenti per i sintomi della depressione
Cosa fare? Mi sento sia via di scampo, psicoterapia?
Un grazie a chi mi potrà dare dei consigli
sono un uomo di 38 anni che sta vivendo l'ennesimo episiodio di depressione maggiore (difficoltà a fare qualsiasi attività umor nero,mancanza di passione e di voglia di vivere, pensieri ossessivamente negativi su me stesso e disistima, angoscia profonda) che è iniziato ad Agosto
Nel passato ho avuto il mio primo e forse fondamentale episiodio all'età di 20anni con pensieri ossessivi,poi un ulteriore fase attorno ai 25 anni, scatenata dall' incapacità di finire una relazione e preoccupazioni ossessive..
Ho quindi,trovato uno specialista che mi ha prescritto
Anfranil che ho preso per parecchio tempo grazie ad
una terapia sono stato bene. In questo periodo mi sono sentito pieno di inziative e progetti (cambio di lavoro, viaggi, nuove conoscenze) con una certa dose autostima e soddisfazione a meno della parte sentimentale: non ho incontrato una persona che mi accendesse il cuore.
La mia idea di realizzazione oltre al lavoro è sempre stata la possibilità di "sistemarmi" con una donna con dei sentimenti chiari e veri e magari comporre con lei una famiglia, avere dei figli una casa ..
Il tempo ha quindi un po incrinato la mia sicurezza e autostima, con incontri poco soddisfacenti che come nel caso di 2 anni fa mi hanno portato ad un episiodio depressivo. Io considero questo episiodio come la presa di coscienza di una certa fragilità e mancanza di carattere e sicurezza, dato che oggettivamente non è "sano" ammalarsi di depressione per così poco.
Il fatto è che ora è successo qualcosa che nel quadro della mia storia personale, è stato per me devastante:
ho conosciuto una ragazza speciale, ci siamo messi assieme e la nostra relazione è durata circa un anno.Dopo il ritorno da una breve vacanza, i pensieri ossessivi e i forti dubbi che covavano dentro di me sono "scoppiati" (non mi sento innamorato, la amo?)
da prima in una forte ansia e poi, quando ho realizzato di non poter o saper amare questa persona, in una fortissima depressione.
Ora sono molto preocccupato perchè oltre al mio quadro di vita per il futuro (non so amare, ho forse una certa immaturità emotiva che non sapevo di avere), in cui capisco che sto fallendo sulle cose più importanti della vita, non vedo miglioramenti per i sintomi della depressione
Cosa fare? Mi sento sia via di scampo, psicoterapia?
Un grazie a chi mi potrà dare dei consigli
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Gentile utente rispondo alle sue osservazioni con alcuni scritti
(..)La mia idea di realizzazione oltre al lavoro è sempre stata la possibilità di "sistemarmi" con una donna con dei sentimenti chiari e veri e magari comporre con lei una famiglia, avere dei figli una casa ..
Il tempo ha quindi un po incrinato la mia sicurezza e autostima, con incontri poco soddisfacenti che come nel caso di 2 anni fa mi hanno portato ad un episiodio depressivo(..)
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
(..)pensieri ossessivi e i forti dubbi che covavano dentro di me sono "scoppiati" (non mi sento innamorato, la amo?)(..)
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
in pratica costruisce la sua realtà negativa e ne subisce le conseguenze.
L'aspetto positivo è che così come se ne costruisce una negativa se ne può costruire una positiva.
La psicoterapia può aiutarla in questo
saluti
(..)La mia idea di realizzazione oltre al lavoro è sempre stata la possibilità di "sistemarmi" con una donna con dei sentimenti chiari e veri e magari comporre con lei una famiglia, avere dei figli una casa ..
Il tempo ha quindi un po incrinato la mia sicurezza e autostima, con incontri poco soddisfacenti che come nel caso di 2 anni fa mi hanno portato ad un episiodio depressivo(..)
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
(..)pensieri ossessivi e i forti dubbi che covavano dentro di me sono "scoppiati" (non mi sento innamorato, la amo?)(..)
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
in pratica costruisce la sua realtà negativa e ne subisce le conseguenze.
L'aspetto positivo è che così come se ne costruisce una negativa se ne può costruire una positiva.
La psicoterapia può aiutarla in questo
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta, ho letto i due interessanti articoli.
Sicuramente ho dei forti "miti" anche io e molto rigidi, non è la prima persona che me lo fa notare. Quello che mi "proccupa" e alimenta la mia depressione è il non saper dove inizia il mito o ossessione e inizia invece un vero problema di "sentimenti" giusti o sbagliati. So che nessuno può stabilire se non noi stessi cosa proviamo e quale nome dare a un dato sentimento. In questa chiarezza mi sento in qualche modo analfabeta, anafettivo. I miei sentimenti per questa ragazza sono di stima, rispetto, fiducia e la trovo attraente fisicamente, ma mi sto incolpando per non avere quel rapimento e so che difficielmente troverò una ragazza così, quindi mi sento: sbagliato, "guasto", immaturo soprattutto pensando anche alla paura di restare solo.
Io immagino che la testa dovrebbe volare di fronte all'amata persona e non essere piena di dubbi e pensieri negativi. Sbaglio?
Sicuramente ho dei forti "miti" anche io e molto rigidi, non è la prima persona che me lo fa notare. Quello che mi "proccupa" e alimenta la mia depressione è il non saper dove inizia il mito o ossessione e inizia invece un vero problema di "sentimenti" giusti o sbagliati. So che nessuno può stabilire se non noi stessi cosa proviamo e quale nome dare a un dato sentimento. In questa chiarezza mi sento in qualche modo analfabeta, anafettivo. I miei sentimenti per questa ragazza sono di stima, rispetto, fiducia e la trovo attraente fisicamente, ma mi sto incolpando per non avere quel rapimento e so che difficielmente troverò una ragazza così, quindi mi sento: sbagliato, "guasto", immaturo soprattutto pensando anche alla paura di restare solo.
Io immagino che la testa dovrebbe volare di fronte all'amata persona e non essere piena di dubbi e pensieri negativi. Sbaglio?
[#3]
Caro Utente,
non posso non dirle che una psicoterapia sarebbe stata utile e opportuna già 10 anni fa, quando si è curato con il solo antidepressivo e, nonostante abbia raggiunto (temporaneamente) la soppressione del malessere dal quale era stato colpito, non ha evidentemente risolto le cause che si trovano alla base del suo disagio.
Di conseguenza alla prima occasione tutto è riemerso: ha trovato una ragazza alla quale tiene molto e poter/dover prendere delle decisioni per il futuro che riguardano entrambi la sta gettando nel panico e la sta portando a confrontarsi con visioni adolescenziali, da telenovela, di come "dovrebbe" essere il suo stato d'animo (la testa che dovrebbe "volare", e che ci si augura invece resti attaccata al suo collo perchè essere innamorati non significa perdere il contatto con la realtà).
Se l'Anafranil le è stato d'aiuto in passato lo sarà anche adesso, ma è il caso che rispetto alla strada intrapresa anni fa lei si sottoponga anche ad una psicoterapia per scardinare il meccanismo di pensiero ossessivo che ha ben illustrato e che la porta a dubitare di tutto (sentimenti, desideri, aspirazioni).
Abbia fiducia nel trattamento integrato (antidepressivo + psicoterapia) e cerchi di sottoporsi quanto prima ad entrambi.
Non condivido il consiglio che le è stato dato e che ha riportato nel precedente consulto: aspettare che passi la fase acuta per contattare uno psicologo psicoterapeuta non ha senso, sarebbe solo una perdita di tempo attendere altre settimane e può tranquillamente rivolgersi già ora a un mio collega nella sua zona.
non posso non dirle che una psicoterapia sarebbe stata utile e opportuna già 10 anni fa, quando si è curato con il solo antidepressivo e, nonostante abbia raggiunto (temporaneamente) la soppressione del malessere dal quale era stato colpito, non ha evidentemente risolto le cause che si trovano alla base del suo disagio.
Di conseguenza alla prima occasione tutto è riemerso: ha trovato una ragazza alla quale tiene molto e poter/dover prendere delle decisioni per il futuro che riguardano entrambi la sta gettando nel panico e la sta portando a confrontarsi con visioni adolescenziali, da telenovela, di come "dovrebbe" essere il suo stato d'animo (la testa che dovrebbe "volare", e che ci si augura invece resti attaccata al suo collo perchè essere innamorati non significa perdere il contatto con la realtà).
Se l'Anafranil le è stato d'aiuto in passato lo sarà anche adesso, ma è il caso che rispetto alla strada intrapresa anni fa lei si sottoponga anche ad una psicoterapia per scardinare il meccanismo di pensiero ossessivo che ha ben illustrato e che la porta a dubitare di tutto (sentimenti, desideri, aspirazioni).
Abbia fiducia nel trattamento integrato (antidepressivo + psicoterapia) e cerchi di sottoporsi quanto prima ad entrambi.
Non condivido il consiglio che le è stato dato e che ha riportato nel precedente consulto: aspettare che passi la fase acuta per contattare uno psicologo psicoterapeuta non ha senso, sarebbe solo una perdita di tempo attendere altre settimane e può tranquillamente rivolgersi già ora a un mio collega nella sua zona.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Salve,
credo proprio che le sue convinzioni pessimistiche stiano completamente governando il suo modo di sentirsi e di stare al mondo.
Un lavoro terapeutico potrebbe aiutarla ad esplorare i fattori di rischio dei suoi episodi depressivi al fine di comprendere quali fattori,invece, possano proteggerla.
Inoltre una terapia può aiutarla ad imparare a riconoscere, mettere in discussione e sostituire le sue convinzioni. Oltretutto avrà in questo modo la possibilità di comprendere da dove derivano i suoi stati emotivi, i suoi sentimenti e le sue emozioni.
Io le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico.
Oltre alle letture suggerite dal collega può leggere i lavori di Seligman!
un saluto
credo proprio che le sue convinzioni pessimistiche stiano completamente governando il suo modo di sentirsi e di stare al mondo.
Un lavoro terapeutico potrebbe aiutarla ad esplorare i fattori di rischio dei suoi episodi depressivi al fine di comprendere quali fattori,invece, possano proteggerla.
Inoltre una terapia può aiutarla ad imparare a riconoscere, mettere in discussione e sostituire le sue convinzioni. Oltretutto avrà in questo modo la possibilità di comprendere da dove derivano i suoi stati emotivi, i suoi sentimenti e le sue emozioni.
Io le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico.
Oltre alle letture suggerite dal collega può leggere i lavori di Seligman!
un saluto
Dr.ssa Adriana Saba
Psicologa-Psicoterapeuta
[#5]
Ex utente
Grazie per le risposte, un ultima domanda. In merito al percorso di psicoterapia da intraprendere: come scegliere? chi? per passaparola? Ad esempio io non so che tipo di terapia è più adatta per il mio problema, se il terapeuta deve essere più navigato (con una certa esperienza) o per esempio può essere anche un mio coetaneo. So, per esperienza diretta, che in queste cose non cè garanzia sui tempi e sui risultati e ci sono alcuni terapeuti che possono far perdere tempo e soldi inutilmente..
Vorrei almeno partire con il piede giusto.
Grazie
Vorrei almeno partire con il piede giusto.
Grazie
[#6]
[#7]
Ex utente
Grazie per le risposte, un ultima domanda. In merito al percorso di psicoterapia da intraprendere: come scegliere? chi? per passaparola? Ad esempio io non so che tipo di terapia è più adatta per il mio problema, se il terapeuta deve essere più navigato (con una certa esperienza) o per esempio può essere anche un mio coetaneo. So, per esperienza diretta, che in queste cose non cè garanzia sui tempi e sui risultati e ci sono alcuni terapeuti che possono far perdere tempo e soldi inutilmente..
Vorrei almeno partire con il piede giusto.
Grazie
Vorrei almeno partire con il piede giusto.
Grazie
[#8]
Può verificare che il professionista al quale si sta rivolgendo si occupa di depressione e ha esperienza in questo campo chiedendoglielo prima di iniziare un percorso con lui.
In ogni caso uno dei fattori più importanti per la riuscita della psicoterapia, indipendentemente dall'orientamento, consiste nalla creazione di una buona relazione orientata alla risoluzione del problema in maniera condivisa ("alleanza terapeutica"), ma non è possibile stabilire come si possa trovare con un particolare psicologo prima che lo abbia incontrato.
In ogni caso uno dei fattori più importanti per la riuscita della psicoterapia, indipendentemente dall'orientamento, consiste nalla creazione di una buona relazione orientata alla risoluzione del problema in maniera condivisa ("alleanza terapeutica"), ma non è possibile stabilire come si possa trovare con un particolare psicologo prima che lo abbia incontrato.
[#9]
Ex utente
Una domanda che mi rendo conto essere dettata dalla poca lucidità e dal non vedere una via d'uscita che è come mi sento: non sentire Amore o Innamoramento per questa persona è già una risposta?
Le mie giornate per ora sono molto "penose", cerco di arrivare alla sera e non provo gioa per nulla solo un senso di angoscia generalizzato.
Il fatto è che l'idea di non Amare questa persona mi fa rimanere come in una stretta,ma allo stesso tempo non sono in grado di ricominciare con lei.
Ho peso appuntamento con uno psicoterapeuta. Non so da dove inizare, almeno per stare un po meglio..
Le mie giornate per ora sono molto "penose", cerco di arrivare alla sera e non provo gioa per nulla solo un senso di angoscia generalizzato.
Il fatto è che l'idea di non Amare questa persona mi fa rimanere come in una stretta,ma allo stesso tempo non sono in grado di ricominciare con lei.
Ho peso appuntamento con uno psicoterapeuta. Non so da dove inizare, almeno per stare un po meglio..
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Non penso che al momento lei sia nelle condizioni di capire chiaramente cosa prova, quindi non ci sono gli elementi per valutare i suoi sentimenti: la invito a cercare per quanto possibile di non farlo finchè non avrà modo di parlarne di persona con il collega con il quale ha preso appuntamento.
Questo è il punto dal quale iniziare.
Quando lo vedrà?
Questo è il punto dal quale iniziare.
Quando lo vedrà?
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.2k visite dal 17/10/2012.
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