Voglia di far nulla..
Salve, ho deciso di chiedere un consulto qui perché non sono felice. Sono una studentessa diplomata al liceo classico lo scorso luglio, con quasi il massimo. Fino ad ora ho sempre avuto successo nello studio, e soprattutto, studiavo con passione. Durante l'estate ho studiato tanto per passare il test di medicina ma non ce l'ho fatta. Ci sono rimasta malissimo. Mi sono iscritta ad una facoltà che non mi piace, ma spero che mi convalidino degli esami nel caso l'anno prossimo dovessi passare. Il punto è questo: non ho voglia di studiare, sono stanca, l'anno scorso ho faticato tanto per prepararmi alla maturità e al test contemporaneamente, adesso non ce la faccio più, mi sento esausta. Inoltre quello che studio in facoltà non mi piace, per niente. Non ho una passione in questo momento. I miei coetanei di solito vedono lo studio come una cosa noiosa, forzata, e trovano sfogo in uno sport, un hobby... io non sono così. L'unica cosa che mi dava soddisfazione era conoscere, sapere cose nuove, e poterne discutere, con i miei compagni, con il mio fidanzato. Adesso le mie giornate sono vuote, dovrei studiare ma non lo faccio. Quando esco con le mie amiche provo per loro invidia perché stanno studiando quello che a loro piace, e come sono contente! Tutti si sentono così felici di essere finalmente all'università, senza più interrogazioni o compiti, studiando quello che realmente interessa. Io invece no. I miei genitori sono fieri di me, sanno che mi sono impegnata, vogliono che riprovi il test, e che m'impegni lo stesso in questa facoltà. Mi chiedono sorridenti:"Stai studiando? Ti piace?", e io mento, rispondo di sì. Non so come e se passerò gli esami così. So solo che non ho né la voglia né la forza di studiare. Mi sento stupida, perché ho fallito il test, e sono arrabbiata, con me stessa e in generale per il fatto che mi si impedisce di studiare quello che voglio. Ho paura di non passare mai il test e di rimanere sempre in questa facoltà che non mi piace nemmeno un po' (e non ce n'è un'altra che mi interessi maggiormente). Che devo fare? E' una fase normale che passerà? Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile ragazza,
saprà anche lei che non è così semplice passare il test di ingresso, non se ne faccia una colpa.
Certo comprendo il suo calo motivazionale, il suo sentirsi arrabbiata e il senso di sfiducia che la pervade. Impegnarsi moltissimo come lei ha fatto ed essere molto motivati per un certo percorso di studi per poi vederselo momentaneamente precluso, può comportare anche un calo della stima di sé. Ma non la ritenga una valutazione sulle sue capacità, si tratta di un incidente di percorso che a volte la vita ci presenta.
Dico momentamente precluso poiché può sempre ritentare il prossimo anno, come sembra lei abbia intenzione di fare.
Ora ha appena iniziato un percorso che non le piace, a quanto dice la "botta" è ancora calda, si dia un po' di tempo per metabolizzare l'accaduto e accettarlo, magari pensando a come organizzarsi al meglio per passare il test il prossimo anno. Saprà che alcune università preparano corsi per la preparazione al test.
Ora ad esempio, se le riesce difficile ritrovare motivazione e orientarsi sul da farsi per la facoltà attuale, potrebbe ad esempio rivolgersi allo sportello di ascolto, se presente nella sua università.
Un grande in bocca al lupo
saprà anche lei che non è così semplice passare il test di ingresso, non se ne faccia una colpa.
Certo comprendo il suo calo motivazionale, il suo sentirsi arrabbiata e il senso di sfiducia che la pervade. Impegnarsi moltissimo come lei ha fatto ed essere molto motivati per un certo percorso di studi per poi vederselo momentaneamente precluso, può comportare anche un calo della stima di sé. Ma non la ritenga una valutazione sulle sue capacità, si tratta di un incidente di percorso che a volte la vita ci presenta.
Dico momentamente precluso poiché può sempre ritentare il prossimo anno, come sembra lei abbia intenzione di fare.
Ora ha appena iniziato un percorso che non le piace, a quanto dice la "botta" è ancora calda, si dia un po' di tempo per metabolizzare l'accaduto e accettarlo, magari pensando a come organizzarsi al meglio per passare il test il prossimo anno. Saprà che alcune università preparano corsi per la preparazione al test.
Ora ad esempio, se le riesce difficile ritrovare motivazione e orientarsi sul da farsi per la facoltà attuale, potrebbe ad esempio rivolgersi allo sportello di ascolto, se presente nella sua università.
Un grande in bocca al lupo
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza,
concordo con il mio collega rispetto alla possibilità di rivolgersi ad uno sportello interno della sua università per un aiuto sull'orientamento, sulle possibili alternative rispetto alla facoltà che sta seguendo o anche a medicina.
Credo che un cedimento, dopo tanta tensione accumulata durante il liceo, la maturità ed il test di facoltà è fisiologica e normale, soprattutto quando la scuola superiore che si sta frequentando richiede già un alto tasso di impegno, attenzione e motivazione; aggiungere questo stress a quello della preparazione al test di medicina può essere molto, troppo faticoso e quindi arrivare stanchi e demotivati è assolutamente normale (non sono passati che pochi mesi!).
Sarebbe però importante considerare quanto successo NON come un fallimento personale, mentre dalle righe qui scritte si può intuire un senso di grande delusione, quasi come se non potesse più essere o diventare qualcuno a causa di tale stop. E'invece importante riuscire a scorgere anche l'altro lato della medaglia, perchè in qualsiasi situazione si possono avere dei risvolti negativi e positivi: questa pausa forzata può diventare un momento di riflessione in cui comprendere cosa davvero vuole diventare, in cui può recuperare le energie per ritentare il test l'anno prossimo. Anche una facoltà scelta per sbaglio non è solo qualcosa di errato, ma è anche un tentativo, una strada intrapresa ma che non è quella giusta per noi in quel momento! Mai lasciarsi abbattere da un errore, solo per sbagli e tentativi si può continuare a crescere e migliorare!
Un'ultima cosa: credo che lei sia, dentro di sè, già consapevole che quello che ora sta facendo non le piace, è importante allora chiedere aiuto e sostegno ed essere quindi onesti non solo con sè stessi, ma anche con chi ci è vicino. Non bisogna pensare di deludere i genitori perchè si è fatta una scelta sbagliata, ma è anzi segno di maturità rendersi conto e render loro partecipi che ci si trova in difficotlà e si vuole chiedere aiuto.
Un grosso in bocca al lupo, non si abbatta!
concordo con il mio collega rispetto alla possibilità di rivolgersi ad uno sportello interno della sua università per un aiuto sull'orientamento, sulle possibili alternative rispetto alla facoltà che sta seguendo o anche a medicina.
Credo che un cedimento, dopo tanta tensione accumulata durante il liceo, la maturità ed il test di facoltà è fisiologica e normale, soprattutto quando la scuola superiore che si sta frequentando richiede già un alto tasso di impegno, attenzione e motivazione; aggiungere questo stress a quello della preparazione al test di medicina può essere molto, troppo faticoso e quindi arrivare stanchi e demotivati è assolutamente normale (non sono passati che pochi mesi!).
Sarebbe però importante considerare quanto successo NON come un fallimento personale, mentre dalle righe qui scritte si può intuire un senso di grande delusione, quasi come se non potesse più essere o diventare qualcuno a causa di tale stop. E'invece importante riuscire a scorgere anche l'altro lato della medaglia, perchè in qualsiasi situazione si possono avere dei risvolti negativi e positivi: questa pausa forzata può diventare un momento di riflessione in cui comprendere cosa davvero vuole diventare, in cui può recuperare le energie per ritentare il test l'anno prossimo. Anche una facoltà scelta per sbaglio non è solo qualcosa di errato, ma è anche un tentativo, una strada intrapresa ma che non è quella giusta per noi in quel momento! Mai lasciarsi abbattere da un errore, solo per sbagli e tentativi si può continuare a crescere e migliorare!
Un'ultima cosa: credo che lei sia, dentro di sè, già consapevole che quello che ora sta facendo non le piace, è importante allora chiedere aiuto e sostegno ed essere quindi onesti non solo con sè stessi, ma anche con chi ci è vicino. Non bisogna pensare di deludere i genitori perchè si è fatta una scelta sbagliata, ma è anzi segno di maturità rendersi conto e render loro partecipi che ci si trova in difficotlà e si vuole chiedere aiuto.
Un grosso in bocca al lupo, non si abbatta!
Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 16/10/2012.
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