Disturbo desiderio sessuale

Buona sera,
trovo finalmente il coraggio di dare una forma ad un disagio che, per troppo tempo, ho trascurato.

Ho una relazione stabile da 5 anni, sono innamorata della persona con cui convivo e provo per essa grande stima e fiducia.
Sin dai primi momenti di frequentazione la nostra intesa sessuale é stata ottima e soddisfacente. E con essa tutto il resto della nostra vita.

Circa tre anni fa l'intesa -da parte mia- é venuta a mancare.
Pian piano ho cominciato a sentire quella "pace dei sensi" di cui ho letto anche nel forum: quasi assente desiderio sessuale e bisogno di appagamento fino alla totale "inappetenza".
Ho anche notato una quasi assente lubrificazione vaginale nella fase definita "eccitatoria" -le rare volte che si é presentata- e una maggiore difficoltà nel raggiungimento dell'orgasmo.
Col passare del tempo mi sono accorta di mettere in atto diverse strategie di evitamento, perché mi sento inadeguata e, ormai, a tre anni di distanza, una mezza donna.

Un anno e mezzo fa ho deciso, sotto consiglio del ginecologo, di sospendere l'utilizzo della pillola anticoncezionale per una durata di tre mesi nella vana speranza che questo stato di mancanza di interesse volgesse al termine.
Purtroppo non ho notato alcun miglioramento ed ho ripreso la normale assunzione.

A questo si sono aggiunti dei tristi episodi famigliari, ho subito un lutto 8 mesi fa e ancora mi porto dietro il dolore, lo smarrimento e, talvolta attimi di ansia e forte rabbia.
Questo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Inutile dire che il rapporto col mio compagno si é logorato lentamente, nonostante io abbia provato più volte a spiegargli che lo trovo molto attraente, che amo la nostra vita insieme e che ho sempre vissuto in modo appagante la nostra sfera sessuale.
Credo anche che ormai siamo finiti in un circolo vizioso per cui lui pensa di poter rimettere a posto le cose cominciando dalla ripresa dell'attività sessuale, mentre io credo di dover cominciare dal normale tran tran, dal condividere momenti e pensieri della vita quotidiana; essendo passati tre anni posso comprendere i bisogni del mio compagno che, amandomi, é rimasto al mio fianco, ha sopportato, mi ha chiesto di fare qualcosa per capire la natura del problema, tuttavia il disagio persiste e sento di non poter più rimanere a sperare che le cose passino da sole, perché tengo immensamente a ciò che ho costruito con lui, ma prima di tutto voglio tornare ad amarmi.

Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
gentilissima,

sta per caso prendendo dei farmaci oltre la pillola? nel caso affermativo, andrebbe visto se tra gli eccipienti del farmaco son presenti delle sostanze che possono diminuire la libido.
Escluso questo, dovrebbe porsi delle domande:
E' successo qualcosa nella sua vita al di fuori della sfera affettiva che la preoccupa?
E' sotto stress per qualche motivo in particolare? (studio, lavoro, ecc)?
Se ci sono altri problemi durante la vita quotidiana, la sfera sessuale a volte può risultare compromessa.
Deve comunque rasserenarsi e il fatto che alla fine dice che vuole continuare ad amarsi è positivissimo.
La sua autostima come donna è evidentemente calata e questo non aiuta di certo.
Ha provato a guardarsi dentro e capire se l'amore per quest'uomo si è tramutato in un sentimento dove per lei il sesso non è poi cosi' importante e fondamentale?
Sicuramente il lutto che ha subito l'ha messa in crisi e deve essere adeguatamente rielaborato da uno psicologo.
Le consiglio di intraprendere un percorso individuale con un professionista e magari più avanti affiancare anche delle sedute di coppia da un sessuologo.

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#2]
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la risposta immediata

Oltre alla pillola non prendo altro.

Trovare una causa cercando nei tre anni passati mi viene difficoltoso, più che altro perché di stress ne ho vissuto molto, per diversi motivi e la memoria non mi é di grande aiuto sui brutti ricordi: tendo a seppellirli da qualche parte e a faticare molto per riesumarli.
Ho pensato spesso a quali potessero essere le cause che hanno dato il via a questo problema, ma più che alti livelli di stress non saprei dove andare a cercare e nemmeno riesco a ricordare quando si sono presentati i primi sintomi di disagio.

Sinceramente non credevo che tutto questo avrebbe potuto compromettere la mia vita sessuale per tre anni..

Mi chiede se ho provato a dialogare con me stessa riguardo al rapporto col mio compagno: in effetti sì, ci ho provato e non é semplice darsi una risposta.
Per me il sesso non é mai stato uno dei primi punti in graduatoria, mentre per il mio compagno é di vitale importanza. Questo però non significa che avrei mai pensato di vivere senza, anzi.. addirittura tentare in tutti i modi di evitarlo.
Finché andava tutto bene lui non é mai stato insistente, come ho detto c'era un'ottima intesa, quindi capirete anche la sua profonda preoccupazione che, in seguito, si é trasformata in ansia, senso di rifiuto, mal sopportazione e così via..

Quel che mi/ci preoccupa é che, vista la giovane età mia e sua, non dovrebbe essere normale un calo così netto.


Seguirò senz'altro i consigli, il lutto subito é stato devastante soprattutto perché non immaginavo potesse esserlo e perché non sono riuscita a condividerlo con nessuno. Mi spiace solo che sia l'ennesimo "ostacolo" prima di poter mettere in primo piano il problema di cui si é parlato.

E se il mio compagno sarà ancora al mio fianco proverò a proporgli un cammino di coppia.

Grazie ancora per i preziosi consigli
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Alle indicazioni della Collega, le allego qualche articolo, per approfondimenti sull' argomento desiderio sessuale

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
Gentilissima Dr. Randone,
la ringrazio per il consiglio; in effetti avevo letto ieri gli articoli e sono stati proprio questi a guidarmi.

Doppiamente grazie, dunque!
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di esserle stata d' aiuto.