Consigli rapporto padre-figlia
Buongiorno a tutti,
sono un ragazzo e vorrei portare all'attenzione un problema che sta affliggendo la mia attuale fidanzata. La nostra relazione e ben salda da molto tempo e conosco per filo e per segno questo suo problema.
Di mio io sono una persona molto calma, che difficilmente si scalda e che comunque cerca sempre un dialogo quando si presenta un problema.
Nell'ultimo anno e mezzo però la situazione e leggermente degenerata.
Purtroppo, fin da piccola, non ha mai avuto l'affetto del padre che ha saputo soltanto compensare questo suo difetto con beni materiali: vedi soldi o altro. Padre rigido e autoritario che ha concesso poco o nulla sia alla figlia che alla madre. Ha sempre spronato lei a dare il massimo, e lei ovviamente ha sempre ottenuto il massimo dei voti. Oltre questo, posso confermare che per tutta la vita lei non si è impegnata per se stessa, quindi per una sua soddisfazione personale ma si è impegnata soltanto per il padre (per renderlo orgoglioso) che alla fine l'ha delusa definendola: strafottente, viziata e altri aggettivi. E questo per lei e stato un duro colpo.
Da qui ho notato che i suoi comportamenti si sono accentuati: molto scontrosa, molto competitiva sia in ambito lavorativo che verso di me, mancanza di affetto nei miei confronti, evita in tutti i casi di affrontare i problemi di coppia e anche nei rapporti intimi la vedo distaccata e fredda. Noto anche un continuo criticare gli altri e il mondo esterno, sia che questi sia uomo o donna. Non fa differenze. La madre mi ha confermato che questi comportamenti erano tipici del padre e quindi mi sono insospettito e consultandomi su internet ho trovato che il problema potrebbe essere questo.
Il rapporto con la madre, purtroppo, non è dei migliori. Tanto è vero che quando prova a discutere lei tende a chiudersi e ad evitare sia i discorsi sia i consigli che la madre prova a dargli. Sono qua per chiedere: come posso affrontare tale problema? come posso aiutare la mia fidanzata? Potrebbe essere un idea quella di spronarla a un confronto tra lei e il padre per far saltare fuori questi problemi? Lei evita di parlarne e sembra che questo per lei non sia un problema. O molto probabilmente si sente a disagio o debole. Proporre una visita da uno specialista e impensabile. La madre ci ha provato ma con scarsi risultati. Penso che l'unica persona che riesce un pò ad ascoltare sia proprio io ed è per questo che mi serve un consiglio. Vedo che non riesce a vivere una vita serena e tranquilla e questo va a discapito anche del nostro rapporto.
Vi ringrazio in anticipo e spero in un aiuto, se dovessero servire altri dati sarò lieto di darveli.
sono un ragazzo e vorrei portare all'attenzione un problema che sta affliggendo la mia attuale fidanzata. La nostra relazione e ben salda da molto tempo e conosco per filo e per segno questo suo problema.
Di mio io sono una persona molto calma, che difficilmente si scalda e che comunque cerca sempre un dialogo quando si presenta un problema.
Nell'ultimo anno e mezzo però la situazione e leggermente degenerata.
Purtroppo, fin da piccola, non ha mai avuto l'affetto del padre che ha saputo soltanto compensare questo suo difetto con beni materiali: vedi soldi o altro. Padre rigido e autoritario che ha concesso poco o nulla sia alla figlia che alla madre. Ha sempre spronato lei a dare il massimo, e lei ovviamente ha sempre ottenuto il massimo dei voti. Oltre questo, posso confermare che per tutta la vita lei non si è impegnata per se stessa, quindi per una sua soddisfazione personale ma si è impegnata soltanto per il padre (per renderlo orgoglioso) che alla fine l'ha delusa definendola: strafottente, viziata e altri aggettivi. E questo per lei e stato un duro colpo.
Da qui ho notato che i suoi comportamenti si sono accentuati: molto scontrosa, molto competitiva sia in ambito lavorativo che verso di me, mancanza di affetto nei miei confronti, evita in tutti i casi di affrontare i problemi di coppia e anche nei rapporti intimi la vedo distaccata e fredda. Noto anche un continuo criticare gli altri e il mondo esterno, sia che questi sia uomo o donna. Non fa differenze. La madre mi ha confermato che questi comportamenti erano tipici del padre e quindi mi sono insospettito e consultandomi su internet ho trovato che il problema potrebbe essere questo.
Il rapporto con la madre, purtroppo, non è dei migliori. Tanto è vero che quando prova a discutere lei tende a chiudersi e ad evitare sia i discorsi sia i consigli che la madre prova a dargli. Sono qua per chiedere: come posso affrontare tale problema? come posso aiutare la mia fidanzata? Potrebbe essere un idea quella di spronarla a un confronto tra lei e il padre per far saltare fuori questi problemi? Lei evita di parlarne e sembra che questo per lei non sia un problema. O molto probabilmente si sente a disagio o debole. Proporre una visita da uno specialista e impensabile. La madre ci ha provato ma con scarsi risultati. Penso che l'unica persona che riesce un pò ad ascoltare sia proprio io ed è per questo che mi serve un consiglio. Vedo che non riesce a vivere una vita serena e tranquilla e questo va a discapito anche del nostro rapporto.
Vi ringrazio in anticipo e spero in un aiuto, se dovessero servire altri dati sarò lieto di darveli.
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Gentile utente,quanti anni ha la sua fidanzata ? immagino che sia un pò più giovane di lei.. Accade spesso che durante l'adolescenza, che dura molto a lungo e durante la prima giovinezza , quello che era un rapporto idilliaco della ragazza col padre, " mediatore del mondo esterno" secondo i sacri testi, rapporto caratterizzato da sentimenti anche edipici ( tappa normale,), subiscano una certa inversione di tendenza, il che può spiegare la freddezza dell'uno e dell'altro.
Il padre che non riconosce più la sua "bambina obbediente" e la ragazza che se ne distacca ma le manca .
Sono oscillazioni che rientrano scomodamente nella norma.
La madre dovrebbe essere un modello di riferimento, ma bisogna vedere che tipo di donna è e che relazione familiare ha proposto.
Lei può fare molto aiutando, con il suo amore la sua ragazza a sentirsi più forte..
Sarebbe certo utile anche qualche colloquio con uno psicologo, le ricordo che ci sono i consultori, gli sportelli giovani..
Si potrebbe anche fare in modo che la sua ragazza parlasse col padre, con calma, appena sarà capace di gestire il conflitto, senza sconforto, nè arroganza..
Non sarà geloso di lei questo padre.. ?
Il padre che non riconosce più la sua "bambina obbediente" e la ragazza che se ne distacca ma le manca .
Sono oscillazioni che rientrano scomodamente nella norma.
La madre dovrebbe essere un modello di riferimento, ma bisogna vedere che tipo di donna è e che relazione familiare ha proposto.
Lei può fare molto aiutando, con il suo amore la sua ragazza a sentirsi più forte..
Sarebbe certo utile anche qualche colloquio con uno psicologo, le ricordo che ci sono i consultori, gli sportelli giovani..
Si potrebbe anche fare in modo che la sua ragazza parlasse col padre, con calma, appena sarà capace di gestire il conflitto, senza sconforto, nè arroganza..
Non sarà geloso di lei questo padre.. ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,
per prima cosa occorrerebbe comprendere il punto di vista della sua ragazza che, a quanto pare, evita discorsi in merito a suo padre.
Senza una sua motivazione a risolvere il problema, sempre se per lei (la ragazza)è percepito in tal modo, credo che la sua volontà di aiutarla purtroppo non sia sufficiente.
Dunque rivolgerei l'attenzione su quanto invece concerne la vostra situazione di coppia che a quanto dice è leggermente degenerata da un po' di tempo a questa parte.
<molto scontrosa, molto competitiva sia in ambito lavorativo che verso di me, mancanza di affetto nei miei confronti, evita in tutti i casi di affrontare i problemi di coppia >
In precedenza com'era il vostro rapporto?
Avevate dialogo?
In che modo lei affronta con la sua ragazza questi argomenti?
Può spiegare un po' di più ciò che avviene tra voi?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Intanto ringrazio tutti per la risposta. La mia fidanzata ha mia stessa età. Purtroppo mea culpa mi sono dimenticato un passo importante della vicenda: qualche anno fa i suoi genitori hanno divorziato e anche questo non ha agevolato il rapporto tra la figlia e i suoi genitori. (scusatemi per aver saltato questo punto fondamentale)
Non sarà geloso di lei questo padre.. ?
Sò, da quello che mi ha riferito la madre, che all'inizio del nostro rapporto il padre non mi poteva vedere ma ovviamente questo io non lo vedevo. Non nascondo il fatto che non ho mai avuto un rapporto profondo con lui, infatti non si è mai interessato a me e non mi ha mai rivolto domande troppo approfondite sui miei hobby o altro. Diciamo che si è soltanto limitato a conoscermi e basta. Tutt'ora dopo tanto tempo, il dialogo e molto corto e con poche battute.
Per rispondere invece alla Dottoressa Laura:
In precedenza com'era il vostro rapporto?
La situazione che avevamo qualche anno fa era molto più tranquilla, i rapporti anche, in ambito intimo, erano più accesi e la vedevo meno fredda e distaccata dell'ultimo periodo, nonostante il divorzio dei suoi genitori. In tutti i casi il suo carattere scontroso lo aveva ma non era così accentuato e vistoso come nell'ultimo periodo.
Avevate dialogo?
Il dialogo, se parliamo di problemi, erano legati più a fatti adolescenziali e venivano trattati con qualche litigata ma niente che andasse a compromettere la nostra serenità di coppia.
Se parliamo di dialogo nellì'affrontare i discorsi di tutti i giorni, li non abbiamo mai avuto problemi.
In che modo lei affronta con la sua ragazza questi argomenti?
Il modo in cui mi pongo per affrontare i problemi, che fa parte del mio carattere, lo possiamo riassumere in un: sediamoci al tavolo e vediamo di parlare del problema e arrivare ad un compromesso. Non sono il ragazzo che urla o che vuole mettere i piedi in testa alla propria ragazza, anzi se devo farmi un autocritica a volte invece di rispondere lascio perdere per evitare eventuali litigate pesanti. E qua potrebbe essere un mio difetto.
Può spiegare un po' di più ciò che avviene tra voi?
Posso sapere che cosa vuole sapere di preciso? Scusi ma non ho capito a modo la domanda mi perdoni.
Non sarà geloso di lei questo padre.. ?
Sò, da quello che mi ha riferito la madre, che all'inizio del nostro rapporto il padre non mi poteva vedere ma ovviamente questo io non lo vedevo. Non nascondo il fatto che non ho mai avuto un rapporto profondo con lui, infatti non si è mai interessato a me e non mi ha mai rivolto domande troppo approfondite sui miei hobby o altro. Diciamo che si è soltanto limitato a conoscermi e basta. Tutt'ora dopo tanto tempo, il dialogo e molto corto e con poche battute.
Per rispondere invece alla Dottoressa Laura:
In precedenza com'era il vostro rapporto?
La situazione che avevamo qualche anno fa era molto più tranquilla, i rapporti anche, in ambito intimo, erano più accesi e la vedevo meno fredda e distaccata dell'ultimo periodo, nonostante il divorzio dei suoi genitori. In tutti i casi il suo carattere scontroso lo aveva ma non era così accentuato e vistoso come nell'ultimo periodo.
Avevate dialogo?
Il dialogo, se parliamo di problemi, erano legati più a fatti adolescenziali e venivano trattati con qualche litigata ma niente che andasse a compromettere la nostra serenità di coppia.
Se parliamo di dialogo nellì'affrontare i discorsi di tutti i giorni, li non abbiamo mai avuto problemi.
In che modo lei affronta con la sua ragazza questi argomenti?
Il modo in cui mi pongo per affrontare i problemi, che fa parte del mio carattere, lo possiamo riassumere in un: sediamoci al tavolo e vediamo di parlare del problema e arrivare ad un compromesso. Non sono il ragazzo che urla o che vuole mettere i piedi in testa alla propria ragazza, anzi se devo farmi un autocritica a volte invece di rispondere lascio perdere per evitare eventuali litigate pesanti. E qua potrebbe essere un mio difetto.
Può spiegare un po' di più ciò che avviene tra voi?
Posso sapere che cosa vuole sapere di preciso? Scusi ma non ho capito a modo la domanda mi perdoni.
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<Non sono il ragazzo che urla o che vuole mettere i piedi in testa alla propria ragazza, anzi se devo farmi un autocritica a volte invece di rispondere lascio perdere per evitare eventuali litigate pesanti.>
E' invece importante riuscire a chiarire, il timore di litigare conduce a non affrontarer i problemi in modo costruttivo, ma a lasciarli lì, inalterati, pronti a interferire nel rapporto e ad amplificarsi nel tempo.
Credo sarebbe importante cominciare da qui, riflettere su questo punto, per trovare modalità diverse per sbloccare la vostra comunicazione.
E' ben probabile che le vicissitudini familiari e le relazioni nella famiglia della sua ragazza abbiano un peso che si riverbera anche sulla vostra relazione ma, lei dice, che nonostante il divorzio dei genitori i rapporti tra voi erano comunque migliori di ora.
Provi a cercare nuovamente un dialogo con lei, cerchi di fare chiarezza nel vostro rapporto e se ci riesce sulle situazioni che vi gettano ombre.
Riferirsi a uno psicologo, sarebbe certamente di aiuto, anche insieme, lo spunto sarebbe quello di vivere meglio il vostro rapporto, cosa che del resto sembra un suo desiderio.
Cordialmente
E' invece importante riuscire a chiarire, il timore di litigare conduce a non affrontarer i problemi in modo costruttivo, ma a lasciarli lì, inalterati, pronti a interferire nel rapporto e ad amplificarsi nel tempo.
Credo sarebbe importante cominciare da qui, riflettere su questo punto, per trovare modalità diverse per sbloccare la vostra comunicazione.
E' ben probabile che le vicissitudini familiari e le relazioni nella famiglia della sua ragazza abbiano un peso che si riverbera anche sulla vostra relazione ma, lei dice, che nonostante il divorzio dei genitori i rapporti tra voi erano comunque migliori di ora.
Provi a cercare nuovamente un dialogo con lei, cerchi di fare chiarezza nel vostro rapporto e se ci riesce sulle situazioni che vi gettano ombre.
Riferirsi a uno psicologo, sarebbe certamente di aiuto, anche insieme, lo spunto sarebbe quello di vivere meglio il vostro rapporto, cosa che del resto sembra un suo desiderio.
Cordialmente
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Gentile utente,il fatto che i genitori siano divorziati,( perchè?) senza dubbio ha avuto ed ha delle ripercussioni nella vita della sua ragazza.
Non sappiamo niente delle reazioni della madre, del comportamento del padre, delle mille possibili dinamiche che si instaurano in situazioni come queste, io mi occupo continuamente , da molto tempo, di perizie in caso di separazione..
Tutto questo non può non avere delle ripercussioni sulle modalità dell'assunzione del ruolo sessuale femminile adulto da parte della ragazza. Tutto questo è difficile da accettare da parte di voi due, ma d'altra parte è indispensabile.
Vi faccio molti auguri..
Non sappiamo niente delle reazioni della madre, del comportamento del padre, delle mille possibili dinamiche che si instaurano in situazioni come queste, io mi occupo continuamente , da molto tempo, di perizie in caso di separazione..
Tutto questo non può non avere delle ripercussioni sulle modalità dell'assunzione del ruolo sessuale femminile adulto da parte della ragazza. Tutto questo è difficile da accettare da parte di voi due, ma d'altra parte è indispensabile.
Vi faccio molti auguri..
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 13/10/2012.
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