Moglie gelosa
Buongiorno vi scrivo perchè sto vivendo una situazione veramente brutta. Sono sposato da poco più di un anno, innamorato di mia moglie, e per lavoro sono a contatto con diverse donne. Mia moglie mi accusa di fare il "galletto" con le altre mentre sono una persona tranquilla, che non pensa a corteggiare altre donne in quanto sono felice con la mia lei. Abbiamo avuto una violenta lite dove mi sono stati rivolte parole grosse in quanto una mattina non essendo potuto andare a lavoro ho chiamato una collega per farmi mandare una mail importante. Sono stato accusato di usare un tono dolce, mentre in realtà ero solo gentile. Il problema è che mia moglie non si fida di me, ma non le ho mai dato motivo di preoccuparsi, addirittura da quando sono sposato non esco più con i miei amici per non farla preoccupare. Vengo sempre accusato di fare gli occhi dolci a fantomatiche signorine, di fare il dolce con altre donne, ma non faccio niente di tutto questo. Come posso risolvere questo problema a parte cambiare lavoro, cosa che vorrei evitare perchè mi piace e poi al giorno d'oggi non è che ci sono tante alternative?
Io amo mia moglie non la tradirei mai, come faccio a farle capire cio?
Sono una persona riservata e se scrivo è perchè tengo al mio rapporto e vorrei che questo strazio finisse.
Grazie
Io amo mia moglie non la tradirei mai, come faccio a farle capire cio?
Sono una persona riservata e se scrivo è perchè tengo al mio rapporto e vorrei che questo strazio finisse.
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
sembrerebbe che sua moglie sia una persona un po' particolare: oggi lei ci scrive perchè è esasperato dalle accuse che le rivolge, ma un anno e mezzo fa (quando non eravate ancora sposati) ci aveva già scritto perchè si era accorto che arrivava ad inventarsi cattiverie sul conto di sua madre, pur di aver modo di parlarne male e fare la vittima.
Si è interrogato sulla situazione prima di decidere di sposarla?
Se sì, cos'ha concluso?
Sua moglie è diventata così ad un certo punto o è sempre stata una ragazza sospettosa, che tende a fare la vittima?
E' successo qualcosa che l'ha portata a cambiare?
Purtroppo gli uomini e le donne che sono convinti di poter essere traditi dal partner indipendentemente dalle sue caratteristiche reali e dalla sua provata fedeltà non si accontentano di non trovare alcun riscontro ai propri sospetti, ma proseguono anche per tutta la vita a cercare indizi e a passare al microscopio la vita del partner, in cerca di prove a sostegno dell'ipotesi di partenza.
Mi riferisco ovviamente alle situazioni in cui il/la partner è una persona onesta e sincera, non a quelle in cui ci sono precedenti o reali elementi che portino a essere realisticamente sospettosi.
Se il problema è che sua moglie vede minacce e rivali ovunque non penso che cambiando lavoro la situazione cambierebbe: se per assurdo lei non uscisse più di casa e lavorasse tramite il computer troverebbe comunque il modo di sospettare che possa intrattenere qualche relazione a distanza e frequentare chat a sua insaputa.
Del resto la decisione di non frequentare più gli amici per non darle modo di nutrire ulteriori sospetti non ha fatto cambiare la situazione.
Chi conosce entrambi cosa pensa di sua moglie e del suo atteggiamento?
sembrerebbe che sua moglie sia una persona un po' particolare: oggi lei ci scrive perchè è esasperato dalle accuse che le rivolge, ma un anno e mezzo fa (quando non eravate ancora sposati) ci aveva già scritto perchè si era accorto che arrivava ad inventarsi cattiverie sul conto di sua madre, pur di aver modo di parlarne male e fare la vittima.
Si è interrogato sulla situazione prima di decidere di sposarla?
Se sì, cos'ha concluso?
Sua moglie è diventata così ad un certo punto o è sempre stata una ragazza sospettosa, che tende a fare la vittima?
E' successo qualcosa che l'ha portata a cambiare?
Purtroppo gli uomini e le donne che sono convinti di poter essere traditi dal partner indipendentemente dalle sue caratteristiche reali e dalla sua provata fedeltà non si accontentano di non trovare alcun riscontro ai propri sospetti, ma proseguono anche per tutta la vita a cercare indizi e a passare al microscopio la vita del partner, in cerca di prove a sostegno dell'ipotesi di partenza.
Mi riferisco ovviamente alle situazioni in cui il/la partner è una persona onesta e sincera, non a quelle in cui ci sono precedenti o reali elementi che portino a essere realisticamente sospettosi.
Se il problema è che sua moglie vede minacce e rivali ovunque non penso che cambiando lavoro la situazione cambierebbe: se per assurdo lei non uscisse più di casa e lavorasse tramite il computer troverebbe comunque il modo di sospettare che possa intrattenere qualche relazione a distanza e frequentare chat a sua insaputa.
Del resto la decisione di non frequentare più gli amici per non darle modo di nutrire ulteriori sospetti non ha fatto cambiare la situazione.
Chi conosce entrambi cosa pensa di sua moglie e del suo atteggiamento?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gent.le utente,
dal suo racconto e dalla richiesta precedente di consulto sembra esserci una costante: nella rapporto di coppia c'è sempre una presenza "terza" tra lei e la sua partner, prima del matrimonio era sua madre ora sono le altre donne, ma in realtà questo è l'aspetto visibile del disagio di coppia che deriva da una carenza ben precisa: la fiducia.
Il consolidamento del rapporto di fiducia non passa attraverso l'evitamento (non uscire con gli amici), ma necessita di uno spazio di condivisione autentica dei bisogni affettivi di ciascun membro della coppia.
L'esacerbarsi della conflittualità che lei descrive,può pregiudicare la creazione di condizioni favorevoli a tale condivisione reciproca, a tal proposito, una consulenza di coppia può essere una preziosa opportunità per far emergere gli aspetti disfunzionali della relazione e rendere visibili le risorse alle quali attingere, per intervenire sulla dinamica disfunzionale.
dal suo racconto e dalla richiesta precedente di consulto sembra esserci una costante: nella rapporto di coppia c'è sempre una presenza "terza" tra lei e la sua partner, prima del matrimonio era sua madre ora sono le altre donne, ma in realtà questo è l'aspetto visibile del disagio di coppia che deriva da una carenza ben precisa: la fiducia.
Il consolidamento del rapporto di fiducia non passa attraverso l'evitamento (non uscire con gli amici), ma necessita di uno spazio di condivisione autentica dei bisogni affettivi di ciascun membro della coppia.
L'esacerbarsi della conflittualità che lei descrive,può pregiudicare la creazione di condizioni favorevoli a tale condivisione reciproca, a tal proposito, una consulenza di coppia può essere una preziosa opportunità per far emergere gli aspetti disfunzionali della relazione e rendere visibili le risorse alle quali attingere, per intervenire sulla dinamica disfunzionale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Grazie per le risposte.
Per quanto riguarda la domanda della dr.ssa Flavia Massaro su cosa ne pensa la gente dell'atteggiamento di mia moglie rispondo che le dicono che si vede che io le voglio bene e che si può fidare. Io sicuramente posso avere le mie colpe mostrandomi con le persone sempre gentile e quindi ai suoi occhi potrei sembrare uno che ci prova.
Sinceramente non ho mai pensato alla terapia di coppia, avrei diverse remore a parlare con uno sconosciuto, sono piuttosto timido, ma se può aiutare la mia vita di coppia ci penserò su.
Chi conosce solo superficialmente mia moglie può pensare che sia un tipo particolare, ma il problema è che ha vissuto diverse esperienze veramente difficili sia a livello affettivo che familiare, quindi con l'esperienza passata è arrivata a non fidarsi veramente di nessuno.
Per quanto riguarda la domanda della dr.ssa Flavia Massaro su cosa ne pensa la gente dell'atteggiamento di mia moglie rispondo che le dicono che si vede che io le voglio bene e che si può fidare. Io sicuramente posso avere le mie colpe mostrandomi con le persone sempre gentile e quindi ai suoi occhi potrei sembrare uno che ci prova.
Sinceramente non ho mai pensato alla terapia di coppia, avrei diverse remore a parlare con uno sconosciuto, sono piuttosto timido, ma se può aiutare la mia vita di coppia ci penserò su.
Chi conosce solo superficialmente mia moglie può pensare che sia un tipo particolare, ma il problema è che ha vissuto diverse esperienze veramente difficili sia a livello affettivo che familiare, quindi con l'esperienza passata è arrivata a non fidarsi veramente di nessuno.
[#4]
Gentile Utente,
la fiducia all'interno di una coppia, è uno degli elementi indispensabili e funzionali alla coppia stessa, quando questa viene a mancare o vacilla nel tempo, sarebbe sempre opportuno dare un "giusto ascolto" a queste preoccupazioni.
Non è cambiando lavoro o stando chiuso in casa, che risolverà il problema, ma cercando di comprendere, magari con aiuti specialsitici, cosa si cela dietro questa gelosia, mancanza di fiducia e problematiche della vostra coppia
V.Randone
la fiducia all'interno di una coppia, è uno degli elementi indispensabili e funzionali alla coppia stessa, quando questa viene a mancare o vacilla nel tempo, sarebbe sempre opportuno dare un "giusto ascolto" a queste preoccupazioni.
Non è cambiando lavoro o stando chiuso in casa, che risolverà il problema, ma cercando di comprendere, magari con aiuti specialsitici, cosa si cela dietro questa gelosia, mancanza di fiducia e problematiche della vostra coppia
V.Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
"Sinceramente non ho mai pensato alla terapia di coppia, avrei diverse remore a parlare con uno sconosciuto, sono piuttosto timido"
Il primo colloquio non è un interrogatorio sarà lei a scegliere quali aspetti del suo vissuto condividere, inoltre lo specialista ha il compito di facilitare la circolarità della comunicazione tra i partners e questo l'aiuterà ad ampliare gradualmente la disponibilità di entrambi all'ascolto e al confronto reciproco.
Il primo colloquio non è un interrogatorio sarà lei a scegliere quali aspetti del suo vissuto condividere, inoltre lo specialista ha il compito di facilitare la circolarità della comunicazione tra i partners e questo l'aiuterà ad ampliare gradualmente la disponibilità di entrambi all'ascolto e al confronto reciproco.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 14.4k visite dal 10/10/2012.
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