Tornare dalla psicologa: sconfitta personale?

Gentili Medici.
Nel 2005 fa sono stata due anni in terapia per problemi di ansia praticamente perenne, difficoltà a relazionarmi e bassa autostima. Mi sono trovata molto bene con la psicologa da cui sono andata e sono riuscita fino a poco tempo fa a controllare bene la mia ansia e a cercare di avere una maggiore considerazione di me stessa. Ho anche superato momenti piuttosto difficili senza ripercussioni psicologiche notevoli (vado molto fiera di questo!). Da qualche mese, a causa di una stuazione lavorativa precaria che mi costringerà presto a prendere delle decisioni importanti, l'ansia sta tornando, ogni giorno più forte. Mi sento incapace di prendere qualsiasi tipo di decisione (anche banale), ho paura del giudizio degli altri, non mi sento a mio agio in pubblico e tremo quando sono in presenza di altre persone. Non riesco proprio a separare la sfera lavorativa da tutto il resto e non riesco a trovare una cosa che vada bene nella mia vita (so che ce ne sono tante, ma non riesco a visualizzarle!). Sto pensando di ritornare dalla psicologa, ma vivo il fatto di doverci tornare come una sconfitta personale, dovuta al non riuscire a superare tutto da sola, nonostante il precedente periodo di analisi. Inoltre mi sorge un dubbio: il fatto che io ora mi trovi in questa situazione, può essere un indice del fatto che la precedente terapia non ha avuto l'effetto desiderato? Dovrei rivolgermi a qualcun altro?
Ogni consiglio è bene accetto.
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Sto pensando di ritornare dalla psicologa, ma vivo il fatto di doverci tornare come una sconfitta personale, dovuta al non riuscire a superare tutto da sola>

Gentile Utente,
a volte un aiuto è necessario e utile, come ha potuto già constatare in passato, tornare a chiederlo non è una sconfitta né un demerito, bensì un atto di forza e di coraggio nel prendersi cura di se stessi in modo approopriato.

Ci potrebbe dire quale tipo di percorso ha seguito in precedenza? Di quale orientamento -ci parla di analisi - potrebbe specificare meglio? Come si è concluso?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, tornare dal terapeuta non è sinonimo di sconfitta semplicemente perchè circostane e situazioni diverse posso indurre reazioni emotive diverse e ingestibili.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie per la tempestiva e cortese risposta. Chiedo scusa se forse non ho utilizzato i termini corretti. La terapia è stata individuale, di tipo cognitivo-comportamentale.Ho iniziato con due appuntamenti a settimana per il primo mese, che poi sono diventati uno a settimana. Negli ultimi mesi vedevo la psicologa una volta ogni 15 giorni. Il percorso è durato in totale più di due anni e si è concluso quando la psicologa mi ha detto (e lo sentivo realmente) che avevo acquisito gli strumenti necessari per affrontare e gestire la mia ansia da sola. Mi ha anche detto che avrei potuto ricontattarla in qualsiasi momento se avessi avuto dei momenti particolarmente difficili.
Non so se fosse questo quello che voleva sapere...mi faccia sapere se le servono altre informazioni!
Grazie ancora.
Saluti.
[#4]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Gentile Utente,
chiedere aiuto,in qualunque contesto, denota una grande maturità, nonchè una buona capacità di mettersi in discussione.
Può accadere che in periodi o circostanze particolare la persona riattivi modalità di fronteggiamento "disfunzionali", percependosi più fragile, non riuscendo ad attingere la forza dalle proprie risorse interne.
Dal momento che ha avuto buoni risultati con la collega con cui era in terapia, non esiti a ricontattarla.
Inoltre mi sembra che abbiate costruito un buona relazione terapeutica, e ciò è senza dubbio un fattore molto importante.
Ritengo che la psicologa l'aiuterà semplicemente a riattivare quelle strategie di fronteggiamento dell'ansia apprese durante il percorso di psicoterapia, individuando quali pensieri disfunzionali stanno rafforzando il problema.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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Utente
Utente
Vi ringrazio immensamente per le risposte! Contatterò al più presto la psicologa, allora.
Grazie ancora e buona giornata.

Saluti.
[#6]
Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta 83 2
Gentile utente, assolutamente non è una sconfitta personale.
Deve considerare la causa per cui chiede aiuto, e certamente una situazione lavorativa precaria, si allarga a tutti i campi della sua vita, mettendola in forte difficoltà.
Data anche una sua consapevolezza che questa situazione la blocchi ad uno stato quasi di passività, è necessario tornare a chiedere aiuto, in maniera convinta, per poter affrontare meglio, e con più ottimismo, questo momento così difficile.
Le faccio un grosso in bocca al lupo per tutto.
Amleto

Dr. Amleto Petrarca
Psicologo-Psicoterapeuta Bologna ISTDP
www.amletopetrarca.com

[#7]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta e la cortesia!
Crepi il lupo!!
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