Ansia legata a stress precedenti
Salve sono un ragazzo di 21 anni, studio presso l'università...
Verso il periodo di marzo ho passato un grande periodo di stress prolungato, dato da stanchezza e poche ore di sonno. nonostante questo ho forzato lo studio, ma alla fine di luglio ero totalmente stanco, tanto da non riuscire a studiare....ho ripreso nella sessione di settembre, ma mi sono reso conto di non riuscire più a studiare "ogni volta che mi metto a studiare mi viene ansia" e questo non mi permette di concentrarmi e fare le cose tranquillamente come ho sempre fatto....
questo disturbo va avanti da un mese, e mi provoca frustrazione e stati d'ansia generalizzati anche durante il giorno, attacchi d'ansia improvvisi, anche se non penso a niente.... questa situazione ultimamente è diventata pesante, tanto che mi sono rivolto al mio medico, che mi ha prescritto il Lexotan.....
Mi sono informato e ho visto che questo farmaco deve essere assunto a dosi basse per un periodo non troppo prolungato e diminuite man mano.
Mi rendo conto che ho già preso più "coscienza" di quel che ho, prima questi attacchi non capivo da cosa derivavano, ma poi mantenendo la calma e decidendo di farmi aiutare l'ho capito.
Ultimamente sento dei drastici cambiamenti di umore, è come se non mi sentissi più me stesso, come se non avessi più un "equilibrio", ora il lexotan certo mi calmerà, ma risolverà il mio problema???... noto inoltre che appena incombo in situazioni leggermente stressanti il mio corpo reagisce in modo incontrollato.
io sono veramente deciso ad uscire da questa situazione, xk è davvero molto brutta, la peggiore che abbia mai vissuto fino ad ora (sono ancora giovane :) ) ma ci sono così tante persone che mi stanno vicino che mi sento sollevato e deciso ad uscirne, xk non sono solo...
Grazie per chi mi rispondera :)
Verso il periodo di marzo ho passato un grande periodo di stress prolungato, dato da stanchezza e poche ore di sonno. nonostante questo ho forzato lo studio, ma alla fine di luglio ero totalmente stanco, tanto da non riuscire a studiare....ho ripreso nella sessione di settembre, ma mi sono reso conto di non riuscire più a studiare "ogni volta che mi metto a studiare mi viene ansia" e questo non mi permette di concentrarmi e fare le cose tranquillamente come ho sempre fatto....
questo disturbo va avanti da un mese, e mi provoca frustrazione e stati d'ansia generalizzati anche durante il giorno, attacchi d'ansia improvvisi, anche se non penso a niente.... questa situazione ultimamente è diventata pesante, tanto che mi sono rivolto al mio medico, che mi ha prescritto il Lexotan.....
Mi sono informato e ho visto che questo farmaco deve essere assunto a dosi basse per un periodo non troppo prolungato e diminuite man mano.
Mi rendo conto che ho già preso più "coscienza" di quel che ho, prima questi attacchi non capivo da cosa derivavano, ma poi mantenendo la calma e decidendo di farmi aiutare l'ho capito.
Ultimamente sento dei drastici cambiamenti di umore, è come se non mi sentissi più me stesso, come se non avessi più un "equilibrio", ora il lexotan certo mi calmerà, ma risolverà il mio problema???... noto inoltre che appena incombo in situazioni leggermente stressanti il mio corpo reagisce in modo incontrollato.
io sono veramente deciso ad uscire da questa situazione, xk è davvero molto brutta, la peggiore che abbia mai vissuto fino ad ora (sono ancora giovane :) ) ma ci sono così tante persone che mi stanno vicino che mi sento sollevato e deciso ad uscirne, xk non sono solo...
Grazie per chi mi rispondera :)
[#1]
Gentile ragazzo,
ci aveva scritto poco tempo esponendoci le sue difficoltà legate allo studio.
Non mi resta che rimandarla ai suggerimenti dati in precedenza, se è motivato ad uscire dalla condizione che ha descritto sarebbe bene si rivolgesse ad uno specialista in presenza.
Per quanto concerne il farmaco e i suoi effetti dovrebbe sentire il parere del medico prescrivente o rivolgersi direttamente al medico specialista (psichiatra), anche per una valutazione maggiormente approfondita.
Dal mio punto di vista, dato quanto ha esposto anche nel post precedente , sarebbe inoltre utile che consultasse uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia per sentire un parere diretto e riflettere sul modo più opportuno per affrontare in modo efficace la situazione.
Cordiali saluti
ci aveva scritto poco tempo esponendoci le sue difficoltà legate allo studio.
Non mi resta che rimandarla ai suggerimenti dati in precedenza, se è motivato ad uscire dalla condizione che ha descritto sarebbe bene si rivolgesse ad uno specialista in presenza.
Per quanto concerne il farmaco e i suoi effetti dovrebbe sentire il parere del medico prescrivente o rivolgersi direttamente al medico specialista (psichiatra), anche per una valutazione maggiormente approfondita.
Dal mio punto di vista, dato quanto ha esposto anche nel post precedente , sarebbe inoltre utile che consultasse uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia per sentire un parere diretto e riflettere sul modo più opportuno per affrontare in modo efficace la situazione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile utente,
credo che sia si consapevole delle difficoltà che sta attraversando, ma non è semplice riuscire a trovare l'origine del problema e questo è l'unico modo per recuperare il proprio equilibrio psico-fisico.
Si riferisce al fatto che sa controllare il suo stato ansioso, ma poi il corpo reagisce in altri modi in nuove situazioni che possono creare una attivazione emozionale maggiore (novità, preoccupazioni, prestazioni scolastiche etc.), è quindi possibile che il suo malessere abbia trovato altri "canali" attraverso cui manifestarsi.
Se questa difficoltà prosegue da mesi, concordo con la mia collega che una buona soluzione, anche se forse non la più breve, è affrontare un percorso psicologico capace di andare a lavorare sulle modalità, sui tempi e sulle dinamiche che caratterizzano i suoi attacchi di ansia. Il farmaco è una 'stampella' che aiuta nell'immediato, ma non permette di risolvere tutto.
Qualora non potesse rivolgersi privatamente ad uno specialista, contatti un consultorio della sua zona o il CPS, sono strutture entrambe adatte alla sua problematica.
Non si scoraggi, la consapevolezza è il primo passo per risolvere il problema!
credo che sia si consapevole delle difficoltà che sta attraversando, ma non è semplice riuscire a trovare l'origine del problema e questo è l'unico modo per recuperare il proprio equilibrio psico-fisico.
Si riferisce al fatto che sa controllare il suo stato ansioso, ma poi il corpo reagisce in altri modi in nuove situazioni che possono creare una attivazione emozionale maggiore (novità, preoccupazioni, prestazioni scolastiche etc.), è quindi possibile che il suo malessere abbia trovato altri "canali" attraverso cui manifestarsi.
Se questa difficoltà prosegue da mesi, concordo con la mia collega che una buona soluzione, anche se forse non la più breve, è affrontare un percorso psicologico capace di andare a lavorare sulle modalità, sui tempi e sulle dinamiche che caratterizzano i suoi attacchi di ansia. Il farmaco è una 'stampella' che aiuta nell'immediato, ma non permette di risolvere tutto.
Qualora non potesse rivolgersi privatamente ad uno specialista, contatti un consultorio della sua zona o il CPS, sono strutture entrambe adatte alla sua problematica.
Non si scoraggi, la consapevolezza è il primo passo per risolvere il problema!
Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it
[#4]
Carissimo,
come le ho detto anche di recente in assenza di miglioramenti non è il caso di lasciar evolvere negativamente il quadro in attesa di un'improbabile risoluzione spontanea che non arriverà.
Noto che il suo medico è passato dal consigliarle un integratore al prescriverle un farmaco ansiolitico, quindi ha riscontrato anche lui un peggioramento delle sue condizioni.
Se si sente così già da alcuni mesi non prendendo la decisione di chiedere un aiuto rischia di rendere tutto più complicato.
Rifletta seriamente sul da farsi, se non vuole che il raggiungimento dei suoi obiettivi sia rimandato nel tempo a causa del suo malessere.
come le ho detto anche di recente in assenza di miglioramenti non è il caso di lasciar evolvere negativamente il quadro in attesa di un'improbabile risoluzione spontanea che non arriverà.
Noto che il suo medico è passato dal consigliarle un integratore al prescriverle un farmaco ansiolitico, quindi ha riscontrato anche lui un peggioramento delle sue condizioni.
Se si sente così già da alcuni mesi non prendendo la decisione di chiedere un aiuto rischia di rendere tutto più complicato.
Rifletta seriamente sul da farsi, se non vuole che il raggiungimento dei suoi obiettivi sia rimandato nel tempo a causa del suo malessere.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#7]
Utente
Buonasera, come state???
Allora sono alla 4a seduta, e direi che mi trovo molto bene con lo psicologo, piano piano la situazione migliora leggermente giorno dopo giorno, sono fiducioso e vado avanti :D...
Ero arrivato ad avere tachicardia, a non dormire per tutta la notte, ma il fatto è che pensandoci, questa cosa andava avanti da un anno (la sensazione di testa vuota e ansia di fondo).... ed io non me ne ero neppure accorto che ce l'avevo, cioè è come se la reprimessi inconsciamente, dopodichè è uscita fuori....
Grazie per le risposte e i consigli che mi avete dato, mi hanno fatto prendere coscienza del problema che ho.
Buona serata :)
Allora sono alla 4a seduta, e direi che mi trovo molto bene con lo psicologo, piano piano la situazione migliora leggermente giorno dopo giorno, sono fiducioso e vado avanti :D...
Ero arrivato ad avere tachicardia, a non dormire per tutta la notte, ma il fatto è che pensandoci, questa cosa andava avanti da un anno (la sensazione di testa vuota e ansia di fondo).... ed io non me ne ero neppure accorto che ce l'avevo, cioè è come se la reprimessi inconsciamente, dopodichè è uscita fuori....
Grazie per le risposte e i consigli che mi avete dato, mi hanno fatto prendere coscienza del problema che ho.
Buona serata :)
[#9]
Caro ragazzo,
è giunto a prendere la scelta più idonea e, come vede, sta già iniziando ad attivare una maggiore consapevolezza di sè.
Segua con costanza le sedute e ci faccia sapere.
Un grande in bocca al lupo per tutto,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
è giunto a prendere la scelta più idonea e, come vede, sta già iniziando ad attivare una maggiore consapevolezza di sè.
Segua con costanza le sedute e ci faccia sapere.
Un grande in bocca al lupo per tutto,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
[#10]
Utente
Buonasera, allora l'ansia è "quasi" diciamo scomparsa, nel senso che non ho più quella sensazione di angoscia tutto il giorno, però negli ultimi 3 giorni ho come la sensazione di nausea/svenimento.... questo vedo che mi accade quando sono in situazioni "Leggermente stressanti"... e quando dormo poco, volevo chiedervi: è normale questa cosa??
[#11]
E' normale che i sintomi si presentino in particolare nei momenti in cui si sente più stanco o stressato.
Tenga presente che l'ansia può provocare innumerevoli sintomi fisici, compresi nausea e sensazione di essere sul punto di svenire:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Dal momento che ha appena iniziato ad andare da uno psicologo è anche normale che non sia tutto già risolto: occorre del tempo e del lavoro per sistemare del tutto le cose.
Tenga presente che l'ansia può provocare innumerevoli sintomi fisici, compresi nausea e sensazione di essere sul punto di svenire:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Dal momento che ha appena iniziato ad andare da uno psicologo è anche normale che non sia tutto già risolto: occorre del tempo e del lavoro per sistemare del tutto le cose.
[#12]
Utente
Buonasera, vi aggiorno un pò sulla situazione se vi fa piacere...
Allora l'ansia è calata ancora quello che cè è un senso di vuoto che prima non avevo, poi purtroppo la scorsa notte non ho dormito molto bene, ero piuttosto agitato (non con il senso di angoscia perenne) ma agitato, come se dovessi far qualcosa di spiacevole il giorno dopo, anche se ero a casa e potevo riposarmi...
Cmq vedo l'ansia come una preziosa alleata, che mi sta dicendo qualcosa, che però non riesco ancora bene a capire, dopo una seduta ed essermi sfogato, ho sentito un senso di relax assoiluto per le 3ore successive, dopodichè un pò era tornata, ma molto meno... penso che un motivo sia quello di cui ne ho parlato con lo psicologo,ma ce ne siano degli altri che si sono andati a mischiare e mi hanno portato a stare così... poi sono una persona sensibile, che anche se non dà magari troppo peso alle cose, su certe situazioni pensa tanto, forse troppo e fa un sacco di ragionamenti, su cose e situazioni!!! Però vabbè sò che posso tornare a star bene, anzi, a cambiare quello che ero prima, l'ansia secondo me la porto dietro da tanto, ero sempre ansioso quando dovevo fare cose nuove, anche come una semplice grigliata, e mi prendeva lo stomaco... amplificavo l'ansia più del necessario, secondo me è un pò una caratteristica del mio carattere... a molte mi preoccupo troppo se tutte le cose non vanno come devono andare ed ho un carattere catastrofista.... tipo Oddio adesso come faccio, oddio e adesso.... e poi ci credo che mi viene l'ansia, devo stare più calmo!!!
Allora l'ansia è calata ancora quello che cè è un senso di vuoto che prima non avevo, poi purtroppo la scorsa notte non ho dormito molto bene, ero piuttosto agitato (non con il senso di angoscia perenne) ma agitato, come se dovessi far qualcosa di spiacevole il giorno dopo, anche se ero a casa e potevo riposarmi...
Cmq vedo l'ansia come una preziosa alleata, che mi sta dicendo qualcosa, che però non riesco ancora bene a capire, dopo una seduta ed essermi sfogato, ho sentito un senso di relax assoiluto per le 3ore successive, dopodichè un pò era tornata, ma molto meno... penso che un motivo sia quello di cui ne ho parlato con lo psicologo,ma ce ne siano degli altri che si sono andati a mischiare e mi hanno portato a stare così... poi sono una persona sensibile, che anche se non dà magari troppo peso alle cose, su certe situazioni pensa tanto, forse troppo e fa un sacco di ragionamenti, su cose e situazioni!!! Però vabbè sò che posso tornare a star bene, anzi, a cambiare quello che ero prima, l'ansia secondo me la porto dietro da tanto, ero sempre ansioso quando dovevo fare cose nuove, anche come una semplice grigliata, e mi prendeva lo stomaco... amplificavo l'ansia più del necessario, secondo me è un pò una caratteristica del mio carattere... a molte mi preoccupo troppo se tutte le cose non vanno come devono andare ed ho un carattere catastrofista.... tipo Oddio adesso come faccio, oddio e adesso.... e poi ci credo che mi viene l'ansia, devo stare più calmo!!!
[#13]
Gentilissimo,
Dalle sue parole si evince una presa di coscienza già elaborata circa la sua ansia.
Sta facendo molti progressi, e quello più importante lo dice lei stesso....
sò che posso tornare a star bene......
Può essere che un tratto di ansia lo abbia insito nel suo carattere come lei stesso dice, ci lavori sopra e si goda i miglioramenti e il benessere che ne trarrà.
Cordialmente
Dalle sue parole si evince una presa di coscienza già elaborata circa la sua ansia.
Sta facendo molti progressi, e quello più importante lo dice lei stesso....
sò che posso tornare a star bene......
Può essere che un tratto di ansia lo abbia insito nel suo carattere come lei stesso dice, ci lavori sopra e si goda i miglioramenti e il benessere che ne trarrà.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 1.9k visite dal 09/10/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.