Possibile esaurimento nervoso?

Salve,
sono un ragazzo di 20 anni. Qualche giorno fa in un altro consulto esplicai la mia situazione difficoltosa di questo periodo.
Informandomi sia con internet che sentendo esperienze dei miei familiari sembra che il mio possa essere stato un vero e proprio esaurimento nervoso e queste parole mi stanno facendo un po' spaventare.
Domani ho la visita dalla psicologa e sicuramente tra domani e giovedì richiederò un consulto psichiatrico per vedere se sarà necessario dover affiancare una terapia farmacologica.
Ma come funziona un esaurimento nervoso?
Vi spiego i miei sintomi così che mi possiate dire se rientra nel quadro di questa condizione:
La notte mi addormento con grosse difficoltà e per tutto il periodo di sonno ho la sensazione di non star effettivamente dormendo, poi mi sveglio ogni mattina con forti attacchi di ansia e panico, tachicardia e nausea che stanno davvero diventando insopportabili accompagnandosi a un estremo senso di depersonalizzazione. Di solito questi picchi altissimi di malessere calano un po', rimanendo comunque a livelli quasi insopportabili durante tutta la mattinata. Il pomeriggio e la sera la situazione è variabile, così come posso avere momenti di tranquillità posso avere altri picchi molto forti di ansia e depersonalizzazione e solitamente solo verso la tarda sera riesco ad essere più tranquillo,benchè in questi giorni il malessere continua fino a notte fonda.
Un particolare che reputo importante è che, qualche giorno fa, l'attacco d'ansia mattuttino fu così forte ed intenso da sopportare che mi ha portato involontariamente a comportamenti autolesionistici, spingendomi ,pur di farlo smettere, ad incidermi all'altezza dell'avanbraccio.

A ripensare ora a quel gesto mi vengono davvero i brividi perchè mi rendo conto che non riesco più ad avere un minimo di autocontrollo e la paura di fare una stupidaggine grave in quei momenti è davvero forte.

A livello fisico somatizzo tutto ciò con nausea, dolori addominali a volte veramente forti e soprattutto disfunzioni a livello delle feci; fino ad ora infatti ero costretto ad andar ein bagno innumerevoli volte al giorno e gli escrementi erano molto morbidi e pieni di lipidi non assorbiti; ora invece la situazione si è capovolta e soffro di stipsi.

Inoltre da qualche giorno a tutto questo si accompagnano forti mal di testa localizzati soprattutto a livello della tempia destra che mi danno una sensazione diffusa di formicolio su tutto quel lato. Nell'ultimo periodo ho perso molto peso, la libido è quasi del tutto sparita e ho notato una forte diminuizione di appetito e sete.
In ultimo aggiungo che da qualche mese a questa parte ho perso il piacere per tutto ciò che prima amavo fare come disegnare o suonare.

Cosa potrebbe essere? E come dovrei affrontare tutto ciò?
So che un consulto online è limitato da ovvi confini però sono molto impaurito da tutto questo e non saperlo affrontare mi angoscia solo ancora di più.

Grazie, cordialmente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile ragazzo,
da qui come saprà dalle linee guida, non possiamo fare diagnosi, tuttavia fa benissimo a chiedere anche un consulto psichiatrico, da quanto riferisce è più che opportuno, dato il livello di sofferenza attuale.

Eviti di girovagare su Internet alla ricerca di una diagnosi, deve essere fatta dallo specialista in presenza, attenda il parere specialistico diretto, poiché ciò che le è veramente utile è accedere al trattamento più idoneo ad affrontare e lenire la sua sofferenza attuale.

Conosce l'approccio teorico/orientamento della sua psicologa?

Provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/247-tagliarsi-e-cosi-bello-effetti-calmanti-dell-autolesionismo.html



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Si, la mia curante usa l'approccio analitico transizionale. Secondo lei vista la mia situazione potrebbe essere l'approccio giusto? O dovrei forse recarmi a qualcun altro?