Principalmente mi chiedo se dall'insicurezza 'si può guarire'

Salve, vi scrivo perchè il tempo passa e tanti problemi si capisce abbiano una causa comune.
Nello specifico, seppur apparentemente sempre ammesso, solo ultimamente riconosco consapevolmente la mia profonda insicurezza.
Ovviamente ho provato a dare "un occhiata in giro" e rispondo positivamente a diversi clichè o, perlomeno, ad un tipico stereotipo che è quello che vuole manifestarsi la mia insicurezza come apparente arroganza,presunzione e, paradossalmente, seppure la cosa che più odio, un continuo bisogno di confrontarmi (aspetto particolarmente sgradevole a chi mi sta intorno) di misurarmi nonostante lo scontro sia ciò che più soffro psicologicamente e soffro intensamente il giudizio che gli altri possono dare e avere di me. Naturalmente coesistono anche aspetti più 'classici', la fuga in una forte razionalità e razionalizzazione di ogni cosa, cerco conforto nello studio dell'arte e della scienza in generale e nonostante credo di essere una persona preparata non sono affatto sicuro di me; un senso di inferiorità rispetto agli altri e poi come un cane che si morde la coda, mi circondo di persone molto piene di se stesse e nonostante, come detto, credo di essere culturalmente preparato, sono succube della loro alterigia, la quale dovrebbe essere fonte di maggior 'accanimento' per una persona 'normale' (specifico, in caso fosse motivo di incomprensione, che ritengo i miei amici essere tutte ottime persone); ridicola autostima; non ho personalità e agisco chiedendomi sempre come agirebbe qualcuno che stimo (questo,un aspetto che mi logora poichè mi fa pensare che io 'non esisto' ma copio sempre qualcuno...) ecc...
Da quando credo di averne preso coscienza, ne osservo gli effetti continuamente e questo mi sta conducendo in uno stato di insofferenza sia verso gli altri che verso me stesso, non mi accetto, non mi piaccio e tutto questo mi abbatte.

Principalmente mi chiedo se dall'insicurezza 'si può guarire';
E poi qual è la figura professionale da ricercare e come e dove cercarla (si trova anche nelle strutture pubbliche?);
C'è una strada che posso pensare di provare a seguire prima di dover ricorrere ad uno specialista?
E ovviamente è ben accetto qualsiasi consiglio o osservazione possiate volermi far fare a monte di qualsiasi discorso più complesso, è ben accetto.

Ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per la prolissità.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Le cause dell'insicurezza possono essere molteplici. Spesso sono da ricercare nella famiglia: troppa rigidita' o troppo Lassismo. Nel non dare obiettivi raggiungibili e nel non dare riconoscimenti.
Un aiuto specialistico sarebbe auspicabile, ma se volesse fare da solo potrebbe per intanto evitare di circondarsii di persone altere. Ammesso che tale attitudine non la riporti a delle atmosfere familIari rassicuranti perche appunto "familIari".

I migliori Saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Vorrei solo aggiungere che nonostante la mia insicurezza, nel mio piccolo, magari quando rifletto da solo 'al sicuro' da tutti, sono molto orgoglioso... Più volte ho pensate se le persone di cui mi circondo possano essere per me un ostacolo ma tendenzialmente mi sono sempre risposto che se anche mi creassero qualche difficoltà, evitarle mi parrebbe come "'scappare'" dal problema e questo non mi piacerebbe. Voglio dire, probabilmente, anzi, è sicuramente vero che con persone umili sarei più sereno ma il mio timore è e mi chiedo se poi al confronto con una persona piena di sè, tutto ciò che ho creduto di costruire fino a quel momento, possa crollare rovinosamente.

In qualsiasi caso, sperando di non abusare della vostra gentilezza, insisto su alcune domande:
" Principalmente mi chiedo se dall'insicurezza 'si può guarire';
E poi qual è la figura professionale da ricercare e come e dove cercarla (si trova anche nelle strutture pubbliche?);
C'è una strada che posso pensare di provare a seguire prima di dover ricorrere ad uno specialista - intendo proprio come una specie di ' Modus Operandi ' - ? "

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 483 14
Gentile ragazzo,
ho letto la sua richiesta e devo dire che la sua capacità di autoanalisi è molto acuta.

<<manifestarsi la mia insicurezza come apparente arroganza,presunzione e, paradossalmente, seppure la cosa che più odio, un continuo bisogno di confrontarmi>>

A fronte di questa sua capacità, provo a dare alcune risposte alle sue domande.

<< Principalmente mi chiedo se dall'insicurezza 'si può guarire';>>

in generale avrei detto che l'insicurezza non è una malattia da curare e che forse a volte da il giusto limite umano all'individuo. Ma nel suo caso, direi che può certamente comprendere il senso di questo suo modo di essere e se vorrà, modificarlo.

<<E poi qual è la figura professionale da ricercare e come e dove cercarla (si trova anche nelle strutture pubbliche?);>>

- uno psicoterapeuta.

<<C'è una strada che posso pensare di provare a seguire prima di dover ricorrere ad uno specialista - intendo proprio come una specie di ' Modus Operandi ' - ? >>

Ciò che sta già facendo. Cercare di capire il perchè dei suoi comportamenti può aiutarla a modificarli, ma richiede del tempo.

Cordiali saluti

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"mi fa pensare che io 'non esisto' ma copio sempre qualcuno."

Gent.le ragazzo,
con questa affermazione hai centrato il punto, il rischio è proprio quello di allontanarti dalla possibilità di essere te stesso nell'affannoso tentativo di replicare un modello che ideale.
L'insicurezza non è una patologia è solo la conseguenza di una scarsa consapevolezza di Sè, migliorarla è possibile attraverso un percorso di crescita personale, non di "cura", con uno Psicologo, puoi rivolgerti direttamente al Consultorio Familiare della tua ASL per fare un primo colloquio psicologico.

" mi circondo di persone molto piene di se stesse e nonostante, come detto, credo di essere culturalmente preparato, sono succube della loro alterigia"

L'alterigia non equivale ad avere consapevolezza di sé, quanto piuttosto alla presunzione di essere superiori all'altro.
L'essere sicuri di sé invece,deriva dal riconoscersi degni di considerazione in quanto esseri umani e quindi prescinde dal livello culturale acquisito.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#5]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Gentile ragazzo,
come Lei ha chiaramente constatato rispetto se stesso, l'insicurezza e l'orgoglio rappresentano le due facce della stessa medaglia, essendo la persona insicura fondamentalmente impaurita dal confronto e, di conseguenza, dalla possibilità di "perdere" rispetto a qualcun'altro.
La strada da percorre è sicuramente quella della psicoterapia. Tale percorso Le darebbe la possibilità, partendo da una maggiore consapevolezza di sè, di rintracciare l'origine della sua insicurezza, permettendole, parallelamente, di utilizzare le sue risorse interne per fronteggiare al meglio le sue paure, le sue fragilità, superando quindi il problema.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo