Ansia di non dormire da qualche settimana
Gentili medici,
dal 3 settembre scorso ho molte difficoltà a dormire. quella notte è passata con 4 ore di sonno ma a causa di un esame universitario da svolgere il giorno dopo perciò non vi ho dato peso. Il problema è che poi ho passato una settimana dormendo 4-5 ore a notte seguito da una settimana dormendo abbastanza bene (circa 6-7) ore. Il problema si ripresenta attorno al 16 ,quando mancano pochi giorni ad un nuovo esame, dormendo 3-4 ore per notte e non di seguito... questa situazione mi comporta una stanchezza perenne dovuta peraltro a problemi di equilibrio che già manifesto da quasi 2 mesi (ora sono in terapia da un osteopata che mi ha diagnosticato problemi di rigidità muscolare dovuta all'ansia). Qualche giorno dopo (il 22) ricomincio a dormire bene, ma la prima seduta di terapia dall'osteopata mi provoca dolori al collo cosi il 28 passo la notte in bianco dormendo 3 ore e non di fila e rimanendo addormentato tutto il giorno. Da allora l'ansia di non dormire la notte mi perseguita. In particolare il 1° ottobre ho passato la notte a rigirarmi agitato nel letto ed andando su e giu per i vari piani della mia casa senza trovar soluzione fino alle 6 quando crollo dormendo, seppur "a scaglioni", fino alle 11.20 di mattina. Le ultime due notti ho dormito circa 5 ore... il problema è che già assumo melatonina perchè durante l'estate ho notato che il mio ciclo sonno-veglia risultava alterato (andavo a letto verso le 2-3 e se mi svegliavo prima delle 10 ero stanco tutto il giorno) ed ora anche delle gocce di valeriana per cercare di rilassarmi, ma tutto questo senza grandi successi, nel senso che mi sono sempre servite 6-7 ore di sonno filato per essere al massimo il giorno dopo. Mi mancano 4 esami universitari ed adesso mi sono preso qualche settimana di pausa per risolvere tutti i vari problemi ma se non risolvo quello del sonno la vedo dura risolvere gli altri. Non dormo perchè se non crollo subito inizio a pensare che non dormirò, che passerò una brutta giornata, ecc... quindi l'ansia mi prende lo stomaco e non dormo più o perlomeno faccio molta fatica a dormire. MI vedo anche costretto a cercare di dormire al pomeriggio, cosa che prima di quest estate non avevo mai fatto. Che devo fare per risolvere la situazione ???
dal 3 settembre scorso ho molte difficoltà a dormire. quella notte è passata con 4 ore di sonno ma a causa di un esame universitario da svolgere il giorno dopo perciò non vi ho dato peso. Il problema è che poi ho passato una settimana dormendo 4-5 ore a notte seguito da una settimana dormendo abbastanza bene (circa 6-7) ore. Il problema si ripresenta attorno al 16 ,quando mancano pochi giorni ad un nuovo esame, dormendo 3-4 ore per notte e non di seguito... questa situazione mi comporta una stanchezza perenne dovuta peraltro a problemi di equilibrio che già manifesto da quasi 2 mesi (ora sono in terapia da un osteopata che mi ha diagnosticato problemi di rigidità muscolare dovuta all'ansia). Qualche giorno dopo (il 22) ricomincio a dormire bene, ma la prima seduta di terapia dall'osteopata mi provoca dolori al collo cosi il 28 passo la notte in bianco dormendo 3 ore e non di fila e rimanendo addormentato tutto il giorno. Da allora l'ansia di non dormire la notte mi perseguita. In particolare il 1° ottobre ho passato la notte a rigirarmi agitato nel letto ed andando su e giu per i vari piani della mia casa senza trovar soluzione fino alle 6 quando crollo dormendo, seppur "a scaglioni", fino alle 11.20 di mattina. Le ultime due notti ho dormito circa 5 ore... il problema è che già assumo melatonina perchè durante l'estate ho notato che il mio ciclo sonno-veglia risultava alterato (andavo a letto verso le 2-3 e se mi svegliavo prima delle 10 ero stanco tutto il giorno) ed ora anche delle gocce di valeriana per cercare di rilassarmi, ma tutto questo senza grandi successi, nel senso che mi sono sempre servite 6-7 ore di sonno filato per essere al massimo il giorno dopo. Mi mancano 4 esami universitari ed adesso mi sono preso qualche settimana di pausa per risolvere tutti i vari problemi ma se non risolvo quello del sonno la vedo dura risolvere gli altri. Non dormo perchè se non crollo subito inizio a pensare che non dormirò, che passerò una brutta giornata, ecc... quindi l'ansia mi prende lo stomaco e non dormo più o perlomeno faccio molta fatica a dormire. MI vedo anche costretto a cercare di dormire al pomeriggio, cosa che prima di quest estate non avevo mai fatto. Che devo fare per risolvere la situazione ???
[#1]
Gentile Utente,
se il suo problema dipende dall'ansia è possibile che lei sia transitato dall'ansia di non riuscire a passare (o a passare con un buon voto) un esame universitario all'ansia di non riuscire a dormire.
Sempre ansia è, e probabilmente (se lei prima non ha mai avuto di questi problemi) dipende dal fatto che sta terminando gli esami e che quindi non le manca molto a conseguire la laurea e a misurarsi con il mondo del lavoro con le sue nuove credenziali.
Come si sente rispetto al suo futuro?
Università a parte, ha quanche altro motivo di stress o tensione?
se il suo problema dipende dall'ansia è possibile che lei sia transitato dall'ansia di non riuscire a passare (o a passare con un buon voto) un esame universitario all'ansia di non riuscire a dormire.
Sempre ansia è, e probabilmente (se lei prima non ha mai avuto di questi problemi) dipende dal fatto che sta terminando gli esami e che quindi non le manca molto a conseguire la laurea e a misurarsi con il mondo del lavoro con le sue nuove credenziali.
Come si sente rispetto al suo futuro?
Università a parte, ha quanche altro motivo di stress o tensione?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Caro ragazzo purtroppo non esiste una soluzione magica, rapida e soprattutto unica.
"per risolvere tutti i vari problemi ma se non risolvo quello del sonno la vedo dura risolvere gli altri": Quali altri problemi ci sono?
Evidentemente ci sono diversi pensieri che si mischiano e la confondono.
Bisognerebbe valutare la capacità di sostenere e valutare le situazioni che le creano ansia.
E' auspicabile sentire uno psicologo psicoterapeuta insieme al quale affrontare questi aspetti e costruire insieme un progetto terapeutico.
"per risolvere tutti i vari problemi ma se non risolvo quello del sonno la vedo dura risolvere gli altri": Quali altri problemi ci sono?
Evidentemente ci sono diversi pensieri che si mischiano e la confondono.
Bisognerebbe valutare la capacità di sostenere e valutare le situazioni che le creano ansia.
E' auspicabile sentire uno psicologo psicoterapeuta insieme al quale affrontare questi aspetti e costruire insieme un progetto terapeutico.
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)
[#3]
<Non dormo perchè se non crollo subito inizio a pensare che non dormirò, che passerò una brutta giornata, ecc... quindi l'ansia mi prende lo stomaco e non dormo più>
Gentile utente,
innanzitutto questo tipo di meccanismo alimenta il problema. Non c'è niente di peggio che pensare che non riuscirà a dormire e tutto il resto per non riuscire poi a prendere sonno.
Le consiglio di sentire per prima cosa il parere del suo medico di base anche per ciò che concerne il problema al collo e il trattamento in corso e di postare il suo quesito anche in area medica se crede per ulteriori precisazioni in merito.
L'avvicinarsi del termine del percorso di studi potrebbe comportare di per sé qualche preoccupazione, come spesso avviene in prossimità di un cambiamento importante.
Ha già pensato a cosa frà dopo?
Le suggerirei di leggere questo articolo per cominciare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/662-insonnia-alcune-indicazioni-comportamentali.html
Dopo aver sentito il parere medico, se crede ci può aggiornare.
Cordialmente
Gentile utente,
innanzitutto questo tipo di meccanismo alimenta il problema. Non c'è niente di peggio che pensare che non riuscirà a dormire e tutto il resto per non riuscire poi a prendere sonno.
Le consiglio di sentire per prima cosa il parere del suo medico di base anche per ciò che concerne il problema al collo e il trattamento in corso e di postare il suo quesito anche in area medica se crede per ulteriori precisazioni in merito.
L'avvicinarsi del termine del percorso di studi potrebbe comportare di per sé qualche preoccupazione, come spesso avviene in prossimità di un cambiamento importante.
Ha già pensato a cosa frà dopo?
Le suggerirei di leggere questo articolo per cominciare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/662-insonnia-alcune-indicazioni-comportamentali.html
Dopo aver sentito il parere medico, se crede ci può aggiornare.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
Riguardo il mio problema al collo mi è stata riscontrata una sospetta discopatia e come già detto sono in cura presso un osteopata che ha riscontrato un "blocco" del diaframma e respiro affannoso, molto probabilmente tutto ciò è stato causato dall'ansia con cui ormai convivo costantemente e che cerco di combattere. Oltre alla mancanza di equilibrio (mi sembra di essere in balia delle onde) ed al sopracitato respiro affannoso trovo estremamente faticoso compiere qualsiasi attività fisica tanto che, quando la inizio, comincio a sudare copiosamente ed il mio senso dell'equilibrio ne risente ancor di più.
Dopo un altra notte insonne ho contattato il mio medico di base che, dopo avermi chiesto se soffro di depressione (le ho risposto che, qualora fossi depresso e/o demoralizzato dipende esclusivamente dal fatto di non risolvere i miei vari problemi tra cui l'insonnia) mi ha prescritto, seppur riluttante, SONGAR 10 CAPSULE DA 0,250 mg. consigliandomi caldamente di assumerlo max per un periodo di 5-6 gg consecutivamente e poi interrompere; dato questo suo atteggiamento pensavo di provare ancora qualche notte a dormire utilizzando valeriana e melatonina e qualora non ottenessi risultati, di passare a tale sostanza.
Dopo un altra notte insonne ho contattato il mio medico di base che, dopo avermi chiesto se soffro di depressione (le ho risposto che, qualora fossi depresso e/o demoralizzato dipende esclusivamente dal fatto di non risolvere i miei vari problemi tra cui l'insonnia) mi ha prescritto, seppur riluttante, SONGAR 10 CAPSULE DA 0,250 mg. consigliandomi caldamente di assumerlo max per un periodo di 5-6 gg consecutivamente e poi interrompere; dato questo suo atteggiamento pensavo di provare ancora qualche notte a dormire utilizzando valeriana e melatonina e qualora non ottenessi risultati, di passare a tale sostanza.
[#5]
Come mai pensa di dover convivere con l'ansia?
Da quanto ne soffre?
"le ho risposto che, qualora fossi depresso e/o demoralizzato dipende esclusivamente dal fatto di non risolvere i miei vari problemi tra cui l'insonnia"
Può essere così, ma non è detto.
E' vero che l'ansia non curata porta anche alla deflessione del tono dell'umore, ma questo non è automatico e può avvenire anche il contrario.
Sarebbe opportuna una valutazione specialistica del suo quadro clinico per stabilire una diagnosi precisa e impostare un piano d'intervento che non si limiti all'assunzione di un farmaco tranquillante (che fra l'altro sarebbe preferibile le fosse prescritto da un medico psichiatra).
Da quanto ne soffre?
"le ho risposto che, qualora fossi depresso e/o demoralizzato dipende esclusivamente dal fatto di non risolvere i miei vari problemi tra cui l'insonnia"
Può essere così, ma non è detto.
E' vero che l'ansia non curata porta anche alla deflessione del tono dell'umore, ma questo non è automatico e può avvenire anche il contrario.
Sarebbe opportuna una valutazione specialistica del suo quadro clinico per stabilire una diagnosi precisa e impostare un piano d'intervento che non si limiti all'assunzione di un farmaco tranquillante (che fra l'altro sarebbe preferibile le fosse prescritto da un medico psichiatra).
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 04/10/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.