Gestire gli scatti d'ira (del mio fidanzato)
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni, da circa 4 anni ho una relazione a distanza con un ragazzo di 24.
Lui ha dei problemi a gestire la rabbia, spesso si arrabbia per motivi ridicoli, perchè faccio qualcosa di sbagliato o gli do semplicemente torto, anche su questioni molto stupide e quando succede a volte la situazione degenera e mi sembra che, qualsiasi cosa io faccia, sia sempre quella sbagliata.
Le nostre litigate sono sempre al telefono (quando ci vediamo, 2-3 settimane di fila ogni 3 mesi circa, non succedono mai cose del genere) e se sto zitta, si arrabbia (di più, intendo), se cerco di spiegarmi e replico, si arrabbia, se gli do torto, si arrabbia, se mi arrabbio io, si arrabbia, se attacco il telefono si infuria, non so come gestirlo.
Secondo lui dovrei semplicemente dargli ragione e dopo un po' gli passa e mi chiede scusa. Che mi chieda sempre scusa per quello che dice e per le sue reazioni sproporzionate è vero, poi si sente sempre in colpa, anche mentre litighiamo si rende conto del fatto che mi sta dicendo cattiverie insensate, ma a volte riesce ad incazzarsi perfino perchè lo faccio sentire in colpa perchè mi attribuisce la colpa dei litigi mentre è ancora incazzato.
Onestamente penso che dovrebbe parlare con uno specialista ma al momento non è possibile per via di una situazione economica non troppo felice.
Quello che vorrei è, se possibile, un consiglio su come comportarmi quando succedono queste cose, ho provato a stare zitta, cerco sempre di replicare il meno possibile, provo anche a dargli ragione a volte, come vuole lui (con esiti praticamente nulli) altre cerco di dirgli di stare calmo, che non è successo nulla, di far sì che si renda conto che sta per partire una litigata assurda per un fatto da nulla, ma niente sembra avere successo. Non sempre la situazione degenera, ma quando lo fa, ogni cosa lo infastidisce e non so mai come uscirne, se non lasciando che mi sputi addosso quello che gli pare, cattiverie e quant'altro, finchè non si esaurisce e gli passa. Generalmente perchè a quel punto si rende conto di quando è andato lontano e del fatto che io sono in lacrime.
Fa così solo con me e so che è perchè sono la persona con cui ha più confidenza, cui tiene di più, con cui si apre e, anche se viviamo lontani, con cui ha più contatti nell'arco della giornata, stiamo veramente molto al telefono, magari mentre stiamo giocando insieme la sera, etc.
Ho paura che la cosa finisca con lo sfinire entrambi, lui dice sempre che non ne può più di queste litigate, che sa che è colpa sua ma a volte vorrebbe semplicemente starsene tranquillo, che quasi preferirebbe non stare con me, dice che non si sente normale per via di questi suoi scatti d'ira.
Lui ha dei problemi a gestire la rabbia, spesso si arrabbia per motivi ridicoli, perchè faccio qualcosa di sbagliato o gli do semplicemente torto, anche su questioni molto stupide e quando succede a volte la situazione degenera e mi sembra che, qualsiasi cosa io faccia, sia sempre quella sbagliata.
Le nostre litigate sono sempre al telefono (quando ci vediamo, 2-3 settimane di fila ogni 3 mesi circa, non succedono mai cose del genere) e se sto zitta, si arrabbia (di più, intendo), se cerco di spiegarmi e replico, si arrabbia, se gli do torto, si arrabbia, se mi arrabbio io, si arrabbia, se attacco il telefono si infuria, non so come gestirlo.
Secondo lui dovrei semplicemente dargli ragione e dopo un po' gli passa e mi chiede scusa. Che mi chieda sempre scusa per quello che dice e per le sue reazioni sproporzionate è vero, poi si sente sempre in colpa, anche mentre litighiamo si rende conto del fatto che mi sta dicendo cattiverie insensate, ma a volte riesce ad incazzarsi perfino perchè lo faccio sentire in colpa perchè mi attribuisce la colpa dei litigi mentre è ancora incazzato.
Onestamente penso che dovrebbe parlare con uno specialista ma al momento non è possibile per via di una situazione economica non troppo felice.
Quello che vorrei è, se possibile, un consiglio su come comportarmi quando succedono queste cose, ho provato a stare zitta, cerco sempre di replicare il meno possibile, provo anche a dargli ragione a volte, come vuole lui (con esiti praticamente nulli) altre cerco di dirgli di stare calmo, che non è successo nulla, di far sì che si renda conto che sta per partire una litigata assurda per un fatto da nulla, ma niente sembra avere successo. Non sempre la situazione degenera, ma quando lo fa, ogni cosa lo infastidisce e non so mai come uscirne, se non lasciando che mi sputi addosso quello che gli pare, cattiverie e quant'altro, finchè non si esaurisce e gli passa. Generalmente perchè a quel punto si rende conto di quando è andato lontano e del fatto che io sono in lacrime.
Fa così solo con me e so che è perchè sono la persona con cui ha più confidenza, cui tiene di più, con cui si apre e, anche se viviamo lontani, con cui ha più contatti nell'arco della giornata, stiamo veramente molto al telefono, magari mentre stiamo giocando insieme la sera, etc.
Ho paura che la cosa finisca con lo sfinire entrambi, lui dice sempre che non ne può più di queste litigate, che sa che è colpa sua ma a volte vorrebbe semplicemente starsene tranquillo, che quasi preferirebbe non stare con me, dice che non si sente normale per via di questi suoi scatti d'ira.
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
sembrerebbe che alla base del comportamento del ragazzo ci sia _anche_ una certa mancanza di informazioni su come ci si deve comportare col prossimo.
Arrabbiarsi è una cosa normale se avviene secondo certe modalità e nei momenti opportuni; negli altri casi risulta inappropriata.
Se, come Lei spiega, parlarne non è stato finora sufficiente, Le consiglierei di esaminare insieme a lui, in un momento di tranquillità, ogni passaggio di un qualsiasi episodio come quello descritto e ricercare possibili alternative alle reazioni manifestate.
Lo scopo è portare lui a riflettere e a capire _perché_ ha reagito in un certo modo e se poteva invece reagire in altro modo.
Se questo non è sufficiente per innescare un cambio, anche graduale, di comportamento, allora sarà meglio per lui consultare un terapeuta che si occupi della gestione delle emozioni.
sembrerebbe che alla base del comportamento del ragazzo ci sia _anche_ una certa mancanza di informazioni su come ci si deve comportare col prossimo.
Arrabbiarsi è una cosa normale se avviene secondo certe modalità e nei momenti opportuni; negli altri casi risulta inappropriata.
Se, come Lei spiega, parlarne non è stato finora sufficiente, Le consiglierei di esaminare insieme a lui, in un momento di tranquillità, ogni passaggio di un qualsiasi episodio come quello descritto e ricercare possibili alternative alle reazioni manifestate.
Lo scopo è portare lui a riflettere e a capire _perché_ ha reagito in un certo modo e se poteva invece reagire in altro modo.
Se questo non è sufficiente per innescare un cambio, anche graduale, di comportamento, allora sarà meglio per lui consultare un terapeuta che si occupi della gestione delle emozioni.
[#2]
Gentilissima ragazza,
se lei è la persona con cui questo ragazzo ha più confidenza, potrebbe anche essere che la prenda un pò come punto di riferimento su cui sfogare tutte le ansie, rabbie o problematiche che forse si verificano nel suo contesto di vita (ma che lei forse non conosce bene essendo lontana).
Sicuramente sarebbe bene, come detto dal mio collega sopra, cercare di parlare con calma di queste discussioni quando siete insieme, con tranquillità, senza pensare che siccome siete in un momento "buono" è un peccato rovinarlo trattando tale argomento.
Credo poi utile anche cercare di comprendere tutta questa sua rabbia: arriva da una forte gelosia? Da un momento lavorativo/familiare/individuale suo di tensione o stress?
Non ho ben capito se questa situazione si trascina fin dai primi momenti della vostra storia o no; se fosse insorta dopo qualche tempo, sarebbe utile capire e collegare le circostanze nelle quali questo atteggiamento di ira è aumentato, così da comprendere se lei (senza volerlo) o qualche altro fattore ha scatenato tale abitudine che si è poi protratta ad oggi.
Nell'eventualità in cui non riusciate a risolvere la cosa voi due, gli consigli di rivolgersi ad un consultorio della sua zona per un aiuto nella gestione delle emozioni.
In bocca al lupo!
se lei è la persona con cui questo ragazzo ha più confidenza, potrebbe anche essere che la prenda un pò come punto di riferimento su cui sfogare tutte le ansie, rabbie o problematiche che forse si verificano nel suo contesto di vita (ma che lei forse non conosce bene essendo lontana).
Sicuramente sarebbe bene, come detto dal mio collega sopra, cercare di parlare con calma di queste discussioni quando siete insieme, con tranquillità, senza pensare che siccome siete in un momento "buono" è un peccato rovinarlo trattando tale argomento.
Credo poi utile anche cercare di comprendere tutta questa sua rabbia: arriva da una forte gelosia? Da un momento lavorativo/familiare/individuale suo di tensione o stress?
Non ho ben capito se questa situazione si trascina fin dai primi momenti della vostra storia o no; se fosse insorta dopo qualche tempo, sarebbe utile capire e collegare le circostanze nelle quali questo atteggiamento di ira è aumentato, così da comprendere se lei (senza volerlo) o qualche altro fattore ha scatenato tale abitudine che si è poi protratta ad oggi.
Nell'eventualità in cui non riusciate a risolvere la cosa voi due, gli consigli di rivolgersi ad un consultorio della sua zona per un aiuto nella gestione delle emozioni.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it
[#3]
Gentile ragazza,
penso proprio sia utile consultare uno specialista e penso che sia utile anche per lei, conoscere quali sono i limiti entro i quali una litigata debba giungere.
I meccanismi che si sono innescati nella vostra relazione sono insani: senso di copla, pentimento, sfuriate; modalità di passività o modalità di reazione per far comprendere all'altro....
I comportamenti mal gestiti e poco consapevolizzati, ovvero intendo una consapevolezza emotiva e non razionale, che porta poi a ricomportarsi alla stessa maniera, possono alla lunga diventare un'abitudine al punto tale che perdono di importanza e diventano una routine che però logora e genera malessere...
penso proprio sia utile consultare uno specialista e penso che sia utile anche per lei, conoscere quali sono i limiti entro i quali una litigata debba giungere.
I meccanismi che si sono innescati nella vostra relazione sono insani: senso di copla, pentimento, sfuriate; modalità di passività o modalità di reazione per far comprendere all'altro....
I comportamenti mal gestiti e poco consapevolizzati, ovvero intendo una consapevolezza emotiva e non razionale, che porta poi a ricomportarsi alla stessa maniera, possono alla lunga diventare un'abitudine al punto tale che perdono di importanza e diventano una routine che però logora e genera malessere...
Dott.ssa Roberta De Bellis
[#5]
Io credo che gli obiettivi da tener presenti siano due: innanzitutto il suo (di lei che ci scrive) ossia far sì che lui si renda conto che non può trattarla come meglio o peggio crede, solo perché è la persona con cui ha più confidenza. Altrimenti rischiate di perpetuare e confermare il detto secondo cui la barbarie inizia in casa. Lui deve capire che non si può permettere certi comportamenti, altrimenti la vostra relazione è a rischio. E insegnarglielo dipende certamente da lei.
Il secondo obiettivo dev'essere del suo ragazzo. Rendendosi conto che rischia di perdere le persone che più gli vogliono bene, deve decidersi a lasciarsi aiutare.
Il secondo obiettivo dev'essere del suo ragazzo. Rendendosi conto che rischia di perdere le persone che più gli vogliono bene, deve decidersi a lasciarsi aiutare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Gentile ragazza,
certamente individuare eventuali fattori che facilitano lo scatenarsi di questi scatti d'ira del suo ragazzo, aiuterebbe se non proprio a gestirli, almeno a capirli di più e di conseguenza a ricercare le soluzioni più idonee. Dal momento che quando siete insieme fisicamente non si verificano, potreste approfondire questo aspetto.
Cordiali saluti
certamente individuare eventuali fattori che facilitano lo scatenarsi di questi scatti d'ira del suo ragazzo, aiuterebbe se non proprio a gestirli, almeno a capirli di più e di conseguenza a ricercare le soluzioni più idonee. Dal momento che quando siete insieme fisicamente non si verificano, potreste approfondire questo aspetto.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 31.3k visite dal 02/10/2012.
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