Rifiuto del bambino

Dottori buongiorno, mia figlia di 6 anni ha appena iniziato la scuola elementare, tutto benissimo si è ambientata molto bene ed è entusiasta della nuova esperienza. E' un po timida e non è una grande chiacchierona. Per stimolarla abbiamo cercato di farle iniziare un corso di danza, di nuoto, di pattinaggio, ginnastica artistica ecc...tutte attività che le piacciono molto ma è sempre molto restia ad andarci, forse un po per timidezza o per pigrizia. Dopo la "costrizione" di andare almeno a provare una volta queste attività che, ripeto, le piacciono molto decide di non andarci più e diventa aggressiva e sembra che abbia un blocco che le impedisce di esprimersi. Sapendo che la costrizione non porta nessun risultato vorrei sapere qual'è il comportamento più giusto da tenere per evitare l'isolamento anche dai compagni di scuola che frequentano regolarmente i corsi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signore,

l'inizio della scuola è già di per sè un momento impegnativo e i bambini hanno bisogno di tempo per comprendere le nuove regole e ambientarsi: se poi si aggiungono troppi nuovi impegni che sottraggono tempo al gioco e alla libera espresisone della creatività il discorso si complica, perchè ci sono esigenze psicologicamente fondamentali (non solo giocare, ma anche potersi annoiare) che non possono essere trascurate se si vuole che la crescita del bambino sia serena ed equilibrata.

E' normale che un bambino si rifiuti di non avere un minuto libero e di trovarsi nelle condizioni di non avere il tempo di giocare, quindi per prima cosa potreste chiedervi in che proporzione il tempo libero di vostra figlia sarà occupato da attività programmate.
Lei cita diverse attività, ma non è chiaro se state cercando quale possa interessarle di più o se volete iscriverla a tanti corsi.
Può specificare meglio questo punto?

Mi sembra molto preoccupato che possa rimanere isolata: però questo non dipenderà solo dalla frequenza di uno o più corsi, ma dal modo in ci la bambina starà in compagnia degli altri sia in quel contesto, sia a scuola.
Forse la bambina è solo un po' timida, forse no (senza incontrarla direttamente non posso valutare la situazione), ma quello che conta è che voi per primi non vi facciate prendere dall'ansia e non la vediate già come una possibile futura emarginata, perchè ha solo 6 anni e molto tempo per imparare a instaurare relazioni solide con i pari.

Vorrei infine chiederle fino a che ora rimane a scuola e, nel caso in cui uscisse al pomeriggio, se dopo pranzo ha ulteriori ore di lezione o se svolge i compiti per il giorno dopo.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile signora, leggendo la storia clinica vedo che a quattro ani la bambina non parlava, neanche con le cuginette, si pensava, giustamente , secondo il Collega che ha risposto .di "mutismo selettivo".
Adesso la bambina parla anche se non è una chiacchierona, si è ambientata bene a scuola nella sua prima elementare.
Io le darei tempo, magari il prossimo anno sarà pronta ad un'altra nuova esperienza.
Quest'anno ha la scuola, cominciata da pochissimo e a scuola può socializzare.
Non tutti i bambini sono uguali, questa mi sembra cauta e attenta , magari riflessiva, gentile .
Io cercherei di sensibilizzare le maestre che per aiutarla potrebbero darle piccoli incarichi, valorizzare quel che fa...La faccia disegnare, le legga qualche storia in modo da darle più strumenti verbali ed espressivi.. Il resto verrà..
Abbia fiducia..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
In aggiunta a quanto detto dalle colleghe, vi suggerisco una consulenza di persona con uno psicologo, in modo da poter esprimere i vostri dubbi di genitori, approfondire meglio e con più elementi la situazione familiare e comprendere il significato dei comportamenti della bambina e delle vostre preoccupazioni.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it