Una dipendenza affettiva ma non so esattamente cosa sia

Salve. Sono tornata da poco con il mio ragazzo che mi aveva lasciata dopo una relazione di quattro anni. Nonostante sia passato del tempo non riesco ad essere serena e felice perchè sono ossessionata dall'idea di perderlo di nuovo per colpa del mio carattere. Vorrei vederlo in ogni momento della giornata. Ho bisogno di lui per sentirmi bene, mi sento sempre inadeguata rispetto a lui e mi ritrovo spesso a chiedermi cosa possa trovare in me per amarmi (non riesco proprio a credere che mi ami) soprattutto visto che sono spesso triste. Se penso che possa lasciarmi di nuovo comincio a sentirmi come quando ho vissuto questa esperienza. Non riesco a dormire, non riesco a smettere di tremare, non riesco a mangiare, ho senso di nausea, piango senza sosta, non riesco a parlare e nei momenti più brutti mi sembra di soffocare. Vivo con l’ossessione che mi lasci da un momento all’altro. Se sono felice subentra subito l’angosciosa certezza che sta tutto per finire. Non mi sento padrona di me stessa. Queste crisi sono sempre più frequenti e non riesco a calmarmi se non lo vedo e se non mi sembra chela situazione sia sotto controllo. Lui non sa nulla di questa situazione sa solo che mi sento insicura e che ho paura di perderlo. Non sa che sto male anche fisicamente né che lo penso costantemente e non lo chiamo di continuo solo per non spaventarlo troppo. Io lo amo ma so bene che per amarlo in maniera sana e corretta devo superare tutta questa ansia che mi impedisce di concentrarmi su qualsiasi cosa e di vivere la mia vita senza l’angoscia che mi stia per capitare sempre qualcosa di orribile. Non voglio che mi abbandoni di nuovo e soprattutto credo di non sopportare l’idea che io possa essere la causa di questo nuovo abbandono. Non voglio rovinare di nuovo tutto, voglio fare tutto il possibile perchè le cose vadano bene. Anche guarire da questa patologia che ho pensato essere una dipendenza affettiva ma non so esattamente cosa sia. So solo che mi sta rovinando la vita e che mi domina completamente, uccide tutti i miei sogni e le mie speranze e non appena sento di poter migliorare mi butta giù alla prima difficoltà o al primo piccolo segno di rifiuto. Scusate la confusione, solitamente sono molto meticolosa nello scrivere, ma mi sento distrutta e senza forze. Grazie
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Dr.ssa Francesca Coluccini Psicologo, Psicoterapeuta 37
Gentile ragazza,
sicuramente lei sta vivendo un momento di grande angoscia e sofferenza. Quello che lei descrive sembra proprio un modo di amare insicuro e molto ansioso: come un bambino molto piccolo che non si fida del mondo e non pensa di meritarsi l'amore altrui, lei tenta di mantenere un contatto strettissimo con le persone che ama.
Sarebbe interessante approfondire alcuni aspetti.
E' sempre stato così o se le succede solo con questo ragazzo?
Com' è stata la relazione di attaccamento con sua madre e con suo padre?
Come reagisce il suo ragazzo alle sue insicurezze?

Ci faccia sapere.

Dr.ssa Francesca Coluccini
psicologa psicoterapeuta sessuologo clinico
www.francescacoluccini.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
alle riflessioni della Collega, le allego un articolo, per ulteriori spunti di riflessione.

Non è mai facile trovare la "giusta distanza" per fare funzionare un rapporto d'amore, le rotture poi amplificano le difficoltà.

http://www.valeriarandone.it/home/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipendenza-damore

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte. Dunque non ho avuto altre relazioni a parte quella con il mio attuale ragazzo, quindi non posso fare confronti con altre precedenti relazioni.
Per quanto riguarda il rapporto con mia madre da piccola ho subito la perdita di mio nonno materno a cui ero molto legata (nel corso degli anni mi è capitato spesso quando avevo queste crisi di pensare a lui e di rivolgermi a lui mentre piangevo, e mi capita tuttora ). Lei era molto giovane e ha vissuto la perdita in maniera molto traumatica. Da quel momento io ho avvertito (anche se mi è difficile spiegarlo perchè ero molto piccola) un rifiuto da parte sua nei miei confronti. Mio padre quando ero bambina era sempre assente perchè tornava tardi da lavoro anche se ricordo con piacere i momenti che trascorrevamo insieme quando era libero. Io ho sempre cercato di guadagnarmi il loro affetto cercando di essere sempre la migliore a scuola e in tutto quello che facevo. Mi sono sempre sentita in competizione con tutti (anche con i miei fratelli) e se mia madre elogiava qualche altra bambina mi sentivo malissimo (soprattutto se erano più carine di me perchè in quel caso non potevo farci nulla). Mi sono sempre sentita una bambina cattiva e brutta e spesso guardando le mie foto da piccola mi capita di sentire come un senso di ribrezzo verso quella bambina quasi non fossi io. Mi è difficile dire queste cose.
Il mio ragazzo di fronte alle mie insicurezze cerca di tranquillizzarmi quando glielo chiedo, ma il problema è che per me non è mai abbastanza. Ha difficoltà a fare i conti con la mia emotività e quando mi vede in crisi mi accorgo che questo aspetto del mio carattere lo spaventa molto. E spaventa molto anche me perchè mi sento in balia delle mie sensazioni che sono sempre molto forti e mi sembra di non essere abbastanza forte per contrastarle. Mi sento vittima di me stessa e ho paura di non riuscire a cambiare e a dimostrargli di essere una persona forte che sta finalmente crescendo.
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Scusate se disturbo ma non ho più ricevuto risposte. Per favore ho bisogno di aiuto e non so a chi rivolgermi, se potete darmi un parere mi farebbe davvero molto piacere. Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Francesca Coluccini Psicologo, Psicoterapeuta 37
La sua difficoltà attuale sembra affondare le radici nel passato, ed è un passato doloroso. Per ricostruire la sua autostima e la sicurezza, per non sentirsi più la bambina brutta e cattiva, che non merita di essere amata, è necessario, a mio avviso, un supporto psicologico, che potrebbe aiutarla a rielaborare la sua storia in maniera costruttiva.
I miei migliori auguri
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
" Il mio ragazzo di fronte alle mie insicurezze cerca di tranquillizzarmi quando glielo chiedo, ma il problema è che per me non è mai abbastanza"

La difficolta' , non sta nel ricevere attenzioni o amore in adeguata quantita' , ma nel saperlo assaporare e soprattutto nel percepirlo.
Concordo con la Collega, sull' opportunita' di un supporto psicologico
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