Pensieri negativi
Salve sono un ragazzo di Napoli e ho 30 anni. Vorrei chiedere un parere a un dottore esperto in psicologia, anche se so che questo può essere solo un parere sommario, non sostituibile cioè ad una normale e completa seduta in studio. Da un pò di tempo a questa parte soffro di ansia, e questo mi porta ad avere sempre pensieri negativi. Cioè durante la giornata qualsiasi cosa io stia facendo, sia che mi trovi al lavoro, sia a casa, sia con amici e parenti, penso sempre alla morte, a malattie e vengo preso da attacchi di panico e di ansia per questo. Faccio regolarmente le analisi e ogni anno mi sottopongo ad una visita cardiologica anche se non ce ne sarebbe bisogno perchè, come si evince anche da questi esami, godo di ottima salute, con solo un pò di sovrappeso che dovrei smaltire. Ma non riesco a spiegarmi il motivo di questi miei pensieri negativi. Ho una bella casa, una bella famiglia e una figlia stupenda di 10 mesi che è la mia vita, ma anche quando mi trovo con lei a giocare in camera o sul letto i miei pensieri vanno sul fatto che potrei morire e non rivederla più!! Qualche anno fa ho subito una rapina e da quel giorno ho cominciato a soffrire un pò di ansia quando ero in auto, nel senso che non riuscivo più a stare in auto da solo e dovevo avere compagnia. Ma non so se la cosa può essere collegata. Ora mi ritrovo con una paura tremenda, qualsiasi cosa mi succede, anche un banalissimo giramento di testa dovuto magari al fatto che passo moltissime ore davanti al pc per lavoro, per me diventano un allarme che sta per accadermi qualcosa!!! Vorrei un vostro parere. Grazie e buon lavoro
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gentile utente, questi due articoli sull'argomento potrebbe trovarli interessanti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile utente,
spesso può accadere che si insinuino nella mente quelli che lei chiama pensieri negativi, tenga conto però che nella maggior parte dei casi il vissuto sintomatico è come una sorta di specchietto per le allodole, ovvero sposta l'attenzione su questi pensieri lasciando in alterata la causa della loro messa in atto. E' ciò che caratterizza appunto i sintomi in generale, se da una parte ci dicono che un equilibrio si è rotto dall'altra forniscono poche informazioni, e spesso furvianti, circa il motivo della loro comparsa. Freud, a prosito del superamento della coscienza del sintomo, diceva una frase che è ormai divenuta celebre nella letteratura psicoanalitica: "nessuno è padrone in casa sua". Questo per dire che la causa della comparsa del sintomo, nel suo caso questi pensieri, è sempre al di là della coscienza ecco perchè il soggetto li vive come estranei e non riesce a darsi una spiegazione. A tal riguardo le consiglierei, se le va, di incontrare uno Psicologo per affrontare la questione da un punto di vista più prettamente clinico.
Saluti,
Antonio Raia
www.psicoanalisinapoli.it
329.80.29.784
spesso può accadere che si insinuino nella mente quelli che lei chiama pensieri negativi, tenga conto però che nella maggior parte dei casi il vissuto sintomatico è come una sorta di specchietto per le allodole, ovvero sposta l'attenzione su questi pensieri lasciando in alterata la causa della loro messa in atto. E' ciò che caratterizza appunto i sintomi in generale, se da una parte ci dicono che un equilibrio si è rotto dall'altra forniscono poche informazioni, e spesso furvianti, circa il motivo della loro comparsa. Freud, a prosito del superamento della coscienza del sintomo, diceva una frase che è ormai divenuta celebre nella letteratura psicoanalitica: "nessuno è padrone in casa sua". Questo per dire che la causa della comparsa del sintomo, nel suo caso questi pensieri, è sempre al di là della coscienza ecco perchè il soggetto li vive come estranei e non riesce a darsi una spiegazione. A tal riguardo le consiglierei, se le va, di incontrare uno Psicologo per affrontare la questione da un punto di vista più prettamente clinico.
Saluti,
Antonio Raia
www.psicoanalisinapoli.it
329.80.29.784
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 29/09/2012.
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