Bisessualità

Un mese fa ho conosciuto un ragazzo per sesso. Io sono bisessuale. Lui mi avvisò che era la sua prima esperienza sessuale omo e quindi era per curiosità. Fu davvero del bel sesso e ci rivedemmo. Abbiamo cominciato a conoscerci e il rapporto è diventato più intenso. Tira e molla. Lui che scappava perché non capiva perché mi pensasse sempre. Intanto lui era in una relazione con una ragazza. Fu un mese di intemperie emotive finché io decisi di mollare la presa. Lo vedevo confuso e non volevo più dividerlo con l'altra. Ma in ogni caso volevo che rifluisse verso di me perché con me sta bene più che stare con me per capire cosa è lui. Tempo di poche ore e comincia a tartassarmi che ha bisogno di me, che ho un posto nel suo cuore, e altro. Lascia la sua ragazza e sceglie me. Un altro mese divino. E' arrivato a dirmi che come tratta me non ha mai trattato nessuna ragazza. Che si è innamorato. Che sono il suo amore. Insomma, siamo innamorati.
La favola si è quasi spezzata quando ha conosciuto due miei amici che sanno di me, quindi sapevano della relazione. Il confronto con il mondo lo ha destabilizzato ed è scappato, letteralmente. Sconvolto mi ha salutato con il gesto della mano e è scappato, non salutando nemmeno i miei due amici. Sì, ci sentiamo adesso, mi chiede di aiutarlo per alcune faccende burocratiche, parliamo, ma noto una certa distanza. Intanto ora sembra rivendicare la "mascolinità" che gli sembra essersi tolto stando con me, commentando su ragazze, insomma quasi una ostentazione.
E' normale? Cosa gli sta accadendo? Cosa posso fare io?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
È probabile che il ragazzo sia più confuso di lei sulla sua identità sessuale. Ciò che può fare lei, ritengo, è offrirgli il suo appoggio senza tentare d'imporglielo o di spingere per un riavvicinamento. Gli lasci tempo per chiarirsi le idee, ammesso che ciò possa avvenire in tempi brevi e se poi lui vorrà ricercarla, lo farà.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Oggi mi ha scritto di sentirsi vuoto, di non aver la forza di fare nulla. Gli ho chiesto di vedermi per fare una passeggiata e lui:"Mi andrebbe, ma sto con mia sorella...ti voglio bene."

Forse è il peso del segreto, del dover continuamente mentire a tutti per stare con me? Oppure è il fatto che anche se si pone le giuste domande non vuole darsi le giuste risposte?

So che è una situazione delicata, che ho vissuto, ma non così. A me sembra che lui neghi se stesso a se stesso.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Concordo con il collega che il ragazzo sia confuso e combattuto, evidentemente il processo di accettazione di proprie tendenze e orientamenti sessuali non è sempre facile; il tempo faciliterà un chiarimento che comunque è bene ci sia prima o poi

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Questo l'avevo capito. Capisco che in questo momento il suo mondo e le sue convinzioni si siano stravolte. Ero la sua prima esperienza sessuale con un uomo, figuriamoci se ora ha a che fare con una prima relazione con un uomo. Insieme stiamo bene, c'è simbiosi, empatia, sintonia sessuale, sentimentale. Manca un po' di dialogo ma è dovuto al fatto che ha molte parole che non sa ancora esprimere e a volte zittisco per non dargli io le parole, dato che so cosa prova. Io ero da solo nel momento dell'accettazione di me. Lui ora ha me. E quindi cosa posso fare? Stare vicino come?
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Questo l'avevo capito. Capisco che in questo momento il suo mondo e le sue convinzioni si siano stravolte. Ero la sua prima esperienza sessuale con un uomo, figuriamoci se ora ha a che fare con una prima relazione con un uomo. Insieme stiamo bene, c'è simbiosi, empatia, sintonia sessuale, sentimentale. Manca un po' di dialogo ma è dovuto al fatto che ha molte parole che non sa ancora esprimere e a volte zittisco per non dargli io le parole, dato che so cosa prova. Io ero da solo nel momento dell'accettazione di me. Lui ora ha me. E quindi cosa posso fare? Stare vicino come?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ha già ricevuto una risposta, nei limiti di ciò che si può fare da qui.

Lasci a lui lo spazio per prendere una decisione, perché la decisione è sua (di lui) non sua (di lei che ci scrive).

L'affetto che sentite l'uno per l'altro non sembra in discussione, perciò non è giocando su quello che il problema si risolve.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
durante le prime esperienze sessuali, che siano eterosessuali o omosessuali, spesso si può confondere l'affettività con l'accettazione.
Se un giovane ed inesperto ragazzo, si approccia ad un nuovo universo sessuale, il sentirsi supportato, non giudicato ed il poter provare piacere, potrebbe confonderlo.
Credo che i suggerimenti dei colleghi, siano la strada migliore da seguire, cioè lasciargli tempo e spazio mentale per comprensione e riflessioni

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it