Recuperare l'autostima

Salve. Il mio problema è che, a causa di esperienze amorose esclusivamente negative all'età di 31 anni, ho perso totalmente l' autostima ni me stessa. Tutti i miti tentativi di costruire qualcosa con l'altro sesso si sono trasfornati in rifiuti, e non sono mai riuscita a far innamorare qualcuno di me, pur essendo obiettivamente ragazza carina e non stupida. Sono arrivata al punto che anche il minimo rifiuto mi getta nella disperazione più totale, ad esempio se a un primo appuntamento non ne segue un secondo. Sono abbastanza convinta che la causa dell'insuccesso sia la mia timidezza, che non mi permette di aprirmi da subito con persone che non conosco e mostrare ciò che ho da offrire e fa si che gli uomini perdano interesse verso di me. Purtroppo, anche se lotto per cambiare questa parte del mio carattere, la mia timidezza rimane e non riesco a nasconderla. Tendo sempre a dare la colpa a me per questi insuccessi, perchè mi dico che se a 30 anni non ho ricevuto che rifiuti devo essere io il problema, sarebbe ingenuo non persarlo. Probabilmente ho anche una certa tendenza a idealizzare l'altra persona, il che rende il rifiuto più doloroso. Ci tengo comunque a sottolineare che si tratta di persone che hanno mostrato per prime interesse verso di me, quindi l mio non è un comportamento masochistico. Ho subito talmente tante umiliazioni che non ho più la forza di mettermi in gioco e la mia autostima è ormai completamente inesistente, perchè non ho elementi esterni a sostenerla. In 31 anni non sono mai riuscita ad avere una storia d'amore e questo mi fa sentire diversa, incapace, problematica, ma soprattutto sola e infelice. Avrei bisogno veramente di aiuto per superare questo senso di fallimento totale come essere umano. Grazie mille.
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Dr.ssa Valentina Bovio Psicologo, Psicoterapeuta 71 1
Gantile utente,
penso che lei abbia colto un punto fondamentale: l'idealizzazione dell'altro. Se l'altro è grande e ci rifiuta ci sentiamo ancora più piccoli. Se ci sentiamo piccoli e indegni di essere amati partiremo sempre con l'idea che l'altro dovrà necessariamente rifiutarci, l'altro è troppo in alto per noi. E' un circolo vizioso. Rifletterei però sul fatto che la prevedibilità ha in qualche modo una funzione rassicurante.

Lei dice che la sua timidezza non le consente di mostrare tutto ciò che ha da offrire al primo appuntamento, ma pensa che l'altro invece metta in campo tutto il suo potenziale subito? Se lei non si ritiene meritevole di interesse, è difficile che lo facciano gli altri.

Dice di aver avuto esperienze negative e di non aver mai avuto una storia...non c'è mai stato niente di positivo dal punto di vista sentimentale?

Saluti

Dr.ssa Valentina Bovio - Psicologa Psicoterapeuta

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Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Gentile ragazza, la stima di sè nasce da un insieme di fattori che coinvolgono anche le sue esperienze di vita, il contesto in cui vive, la risposta relazionale e di rispecchiamento ricevuta negli anni dal contesto familiare. Questi ed altri aspetti contribuiscono e hanno contribuito a darle una lettura di se stessa positiva e/o negativa riguardo non solo alle sue inclinazioni, comportamenti ecc ma forse e soprattutto in merito alla sua capacità di adattarsi e rispecchiare le aspettative altrui (padre e madre).
La risposta di chiusura e di timidezza manifestano diffidenza, paura di essere giudicata, disagio nell'accettare se stessi e timore di non piacere oltre ad una esigenza vissuta quasi come elemento di sopravvivenza di conferme affettive e di riconoscimento.
Questi aspetti si ripercuotono sulla persona che cerca di avvicinarla come un macigno in attesa di essere "sollevato" e "sostenuto", nonchè capito e accolto.
Troppo carico per un rapporto di amore,orientato alla libera condivisione affettiva, all'intimità scambiata tra due soggetti che si sentono egualmente validi, stimabili e che si accettano e si scambiano reciproco amore e rispetto, riconoscendo l'uno nell'altro il proprio valore di sè.
Ha mai pensato di chiedere un consulto da uno psicologo? Potrebbe infatti essere indicato un approccio terapeutico in gruppo più che in individuale questo al fine di facilitare e approfondire nell'ambito delle dinamiche sviluppate nel gruppo proprio quegli aspetti che più la fanno sentire a disagio.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Cara ragazza,
l'autostima dipende fondamentalmente sia dalle nostre esperienze di vita che dal modo in cui percepiamo noi stessi attraverso i pensieri, le convinzioni,le credenze che utilizziamo nel parlare a noi stessi. Questi aspetti vanno poi a delineare quella che è la nostra autoimmagine, il modo in cui vediamo noi stessi.
Probabilmente continuando a riferirsi a se stessa in termini di incapacità e inadeguatezza tende ad affrontare le esperienze quotidiane sulla base di questa percezione, uscendone poi sconfitta ed andando ad abbassare sempre di più il suo livello di autostima.
Per comprendere come è arrivata a questo punto sarebbe opportuno iniziare una psicoterapia. La stessa potrebbe aiutarla ad avere consapevolezza circa le cause e le dinamiche che hanno contribuito a mantenere questo stato di cose.
Potrebbe esserle utile per credere maggiormente in se stessa e comprendere che quel senso di fallimento, che tanto la fa soffrire, dipende sostanzialmente da noi.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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Dr.ssa Annalisa De Filippo Psicologo, Psicoterapeuta 113 4
Gentile ragazza,

come le Colleghe la invito a prendere in considerazione la possibilità di dedicarsi uno spazio per sè con un professionista che accolga il suo disagio, comprendendo così il suo stile relazionale con particolare attenzione alla sfera sentimentale. L'obiettivo può essere quello di conoscersi meglio, attivare risorse, potenzialità e incrementare la propria autostima.

Sperando di fare cosa gradita, le segnalo il seguente articolo per spunti di riflessione:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/495-autostima-una-perla-preziosa.html

Un saluto.

Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
esiste un'arte della seduzione (sedurre vuol dire condurre a sé) che ha le sue regole.
Ovviamente una serie di insuccessi ha minato la sua autostima nel campo,ma uno psicologo penso potrebbe aiutarla identificando i suoi comportamenti eventualmente disfunzionali e promuovendone di più idonei.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo