Psicosi ossessive
Salve. Mia zia soffre da un paio di mesi di psicosi ossessive (fissazioni che le incutono terrore su: oggetti, la camera da letto delle figlie, un uomo che ha conosciuto durante il suo soggiorno alle terme e di cui sembra si sia invaghita pur non avendoci avuto niente a che fare se non sguardi fugaci) che la portano a distaccarsi dalla realtà. Lei riferisce di essersi fermata col tempo a Luglio (mese in cui è partita alle terme) e di non ritrovarsi più nella realtà in cui vive, come se le cose che ha intorno non fossero sue (tra cui le figlie). Pur avendo iniziato una cura farmacologica presso uno psichiatra, queste fissazioni non passano. Per cui le volevo chiedere: secondo lei potrebbe essere utile fare delle sedute di training autogeno o di ipnosi (ne ha parlato un medico a mia zia)? Quale delle due è preferibile? E, indicativamente, quale dei due "trattamenti" la porterebbe a risolvere nel tempo più breve possibile questo problema?
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Se sua zia soffrisse realmente di psicosi e ossessioni, il training autogeno potrebbe essere controproducente. Ma andrebbe vista la signora di persona per poterlo dire. Le psicosi sono una sfida per qualunque professionista della psiche, perciò ritengo sarebbe poco realistico aspettarsi di risolvere il problema in breve tempo. Nel senso, potrebbe anche succedere, ma non dovreste crearvi aspettative eccessive.
Per sapere se fosse consigliabile un aiuto psicologico oltre ai farmaci dovreste interpellare di persona una psicologo.
Per sapere se fosse consigliabile un aiuto psicologico oltre ai farmaci dovreste interpellare di persona una psicologo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Le dico che è una forma di terapia come le altre. Non c'è nulla che un altro tipo di terapia non possa fare per problemi come quello descritto, rispetto all'ipnosi.
Tuttavia un ipnoterapeuta esperto potrebbe aiutare sua zia, così come potrebbe un terapeuta di altro approccio, ma sempre e soltanto se sua zia fosse disposta a lasciarsi aiutare.
Il suggerimento è di ottenere una diagnosi attendibile, e solo dopo orientarsi per le cure.
Tuttavia un ipnoterapeuta esperto potrebbe aiutare sua zia, così come potrebbe un terapeuta di altro approccio, ma sempre e soltanto se sua zia fosse disposta a lasciarsi aiutare.
Il suggerimento è di ottenere una diagnosi attendibile, e solo dopo orientarsi per le cure.
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Non mi sono spiegato.
Una cura piuttosto che un'altra può SOLO essere prescritta in seguito a diagnosi certa. Ma se lei non è in grado di dire esattamente che diagnosi ha ricevuto sua zia, il tutto va rimandato a dopo che una diagnosi sarà stata prodotta.
Io ho detto:
>>> SE sua zia soffrisse realmente di psicosi e ossessioni, il training autogeno POTREBBE essere controproducente.
>>>
proprio perché senza avere il paziente davanti non si può dire nulla di certo. Quindi se lei decidesse di sconsigliare a sua zia una cura piuttosto che un'altra, lo farebbe assumendosene tutte le responsabilità del caso, perché come può leggere in fondo a ogni pagina di questo sito, le ipotesi che facciamo qui in nessun caso possono costituire prescrizione di trattamenti o sostituire visite specialistiche o il rapporto diretto con il curante.
Ricapitolando: deve riferirsi allo psichiatra per avere una diagnosi certa, e poi pensare al da farsi, sentito il parere che riceverà.
Una cura piuttosto che un'altra può SOLO essere prescritta in seguito a diagnosi certa. Ma se lei non è in grado di dire esattamente che diagnosi ha ricevuto sua zia, il tutto va rimandato a dopo che una diagnosi sarà stata prodotta.
Io ho detto:
>>> SE sua zia soffrisse realmente di psicosi e ossessioni, il training autogeno POTREBBE essere controproducente.
>>>
proprio perché senza avere il paziente davanti non si può dire nulla di certo. Quindi se lei decidesse di sconsigliare a sua zia una cura piuttosto che un'altra, lo farebbe assumendosene tutte le responsabilità del caso, perché come può leggere in fondo a ogni pagina di questo sito, le ipotesi che facciamo qui in nessun caso possono costituire prescrizione di trattamenti o sostituire visite specialistiche o il rapporto diretto con il curante.
Ricapitolando: deve riferirsi allo psichiatra per avere una diagnosi certa, e poi pensare al da farsi, sentito il parere che riceverà.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.4k visite dal 25/09/2012.
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