Tristezza infinita dopo il parto
Ho partorito con cesareo meno di un mese fa, bellissimo bambino nato in modo però rocambolesco. il cesareo è stato fatto d'urgenza alla 39 settimana per un cordono attorno allo stomaco, il post parto è stato un trauma per me a causa dei dolori lancinanti. Sono stata immobile per giorno senza aver avuto la possibilità neppure di prendere mio figlio in braccio e allattarlo. A casa ho avuto e ho l'aiuto di tutti, marito, mamma e suocera, anche fin troppo. Io però sto male, piango sempre per qualunque cosa, odio il mio taglio sotto la pancia, odio la mia pancia molle che non sarà più come prima e soprattutto sento di non aver mai partorito davvero, mi sento in colpa anche per non aver potuto dare il mio latte. Di notte non dormo più, sono molto stanca, ho la tachicardia e spesso anche dolori allo sterno. Non mi sento più quella di prima, amo il mio bambino e spesso pretendo di predermente cura solo io perchè sono la 'mamma'. Sento di stare trascurando mio marito, ho paura di perderlo per chissà quale ragione. Cosa devo fare? ho bisogno di aiuto o passerà questo stato di malessere?
[#1]
GentilE Signora,
Penso che si tratti della depressione post parto. Abbastnza diffusa.
Si tratta di un insieme di sintomi fisici (quelli che Lei ha notato), ormonali e psicologici.
Le consiglierei di attendere ancora un paio di mesi prima di considerare la possibilita di una psicoterapia. Se il Suo umore non dovesse migliorare ci riaggiorniamo .
Un colloquio col ginecologo che l'ha seguita potrebbe invece farlo anche subito.
I migliori saluti
Penso che si tratti della depressione post parto. Abbastnza diffusa.
Si tratta di un insieme di sintomi fisici (quelli che Lei ha notato), ormonali e psicologici.
Le consiglierei di attendere ancora un paio di mesi prima di considerare la possibilita di una psicoterapia. Se il Suo umore non dovesse migliorare ci riaggiorniamo .
Un colloquio col ginecologo che l'ha seguita potrebbe invece farlo anche subito.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
gentile signora, concordo con tutte le osservazioni della collega.
Si tratta di qualcosa di molto comune e molto frequente nelle partorienti. Ovviamente andrebbe esclusa qualunque altra possibile causa, ma dalla descrizione che ci ha fornito, vorrei dirle di cuore di star serena che passerà e passerà presto.
Segua in ogni caso i suggerimenti e ne parli stesso con il suo ginecologo, che saprà certamente come indirizzarla al meglio, data la frequenza con cui riscontrerà anche lui disagi simili al suo in altre pazienti.
Si tratta di qualcosa di molto comune e molto frequente nelle partorienti. Ovviamente andrebbe esclusa qualunque altra possibile causa, ma dalla descrizione che ci ha fornito, vorrei dirle di cuore di star serena che passerà e passerà presto.
Segua in ogni caso i suggerimenti e ne parli stesso con il suo ginecologo, che saprà certamente come indirizzarla al meglio, data la frequenza con cui riscontrerà anche lui disagi simili al suo in altre pazienti.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#3]
Gentile signora,
a quanto esaurientemente spiegato dai colleghi, aggiungerei l'indicazione di non trascorrere troppo tempo da sola. Cerchi di stare in compagnia. Se i pensieri che ci descrive la assalgono troppo spesso, chieda al/alla ginecologa che l'ha seguita il nome di uno psicologo per un supporto adeguato alla situazione.
Un caro saluto,
a quanto esaurientemente spiegato dai colleghi, aggiungerei l'indicazione di non trascorrere troppo tempo da sola. Cerchi di stare in compagnia. Se i pensieri che ci descrive la assalgono troppo spesso, chieda al/alla ginecologa che l'ha seguita il nome di uno psicologo per un supporto adeguato alla situazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#4]
Gentile Signora,
quando il cesareo si sostituisce alla spontaneità del parto naturale, è possibile che la neo mamma, possa sperimentare un vissuto di "fallimento" e colpa, il tutto amplificato dal cambiamneto ormonale del dopo parto, dalla responsabilità enorme verso il nascituro e dalle amorevoli e spesso sotitutive intromissioni dei parenti e familiari.
Sembra che lei si stia occupando di tutto e soprattutto contemporanamente:
La pancia che non rientrerà,
il suo rapporto di coppia, che naufragherà,
il piccolo, che non riesce ad accudire,
ecc...
La costruzione di una famiglia, quindi il difficile "passaggio da due a tre", necessita una redistribuzione delle risorse, fisiche e psichiche, ed in un primo momento la coppia sembra essere fortemente penalizzata e, sembra aver dimenticato che prima di essere genitori erano amanti, ma con il tempo, l'amore e la pazienza di non volere tutto e subito, tutto sembra tornare alla normalità, con un valore aggiunto: il bambino!
Si dia tempo e vedrà, che a dopo parto stabilizzato, a dolori sbiaditi ed a equilibri ristabiliti, potrà godere a pieno dela gioia di avere dato alla luce un bambino e, soprattutto vivere a pieno la magia dell'accudimento e della crescita, perdonandosi sia per la modalità con cui è venuto al mondo, che per l'allattamento.
Tanti bambini, crescono bene comunque con il latte artificiale, il legame empatico e fusionale madre-bambino, si può costituire ugualemente con un buon biberon caldo e ricco di nutrimento ed una madre serena e non dolorante!
Un caro augurio.
V.Randone
Le allego un articolo, per ulteriori spunti di riflessione.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/156-il-mito-della-maternita-essere-madri-oggi
quando il cesareo si sostituisce alla spontaneità del parto naturale, è possibile che la neo mamma, possa sperimentare un vissuto di "fallimento" e colpa, il tutto amplificato dal cambiamneto ormonale del dopo parto, dalla responsabilità enorme verso il nascituro e dalle amorevoli e spesso sotitutive intromissioni dei parenti e familiari.
Sembra che lei si stia occupando di tutto e soprattutto contemporanamente:
La pancia che non rientrerà,
il suo rapporto di coppia, che naufragherà,
il piccolo, che non riesce ad accudire,
ecc...
La costruzione di una famiglia, quindi il difficile "passaggio da due a tre", necessita una redistribuzione delle risorse, fisiche e psichiche, ed in un primo momento la coppia sembra essere fortemente penalizzata e, sembra aver dimenticato che prima di essere genitori erano amanti, ma con il tempo, l'amore e la pazienza di non volere tutto e subito, tutto sembra tornare alla normalità, con un valore aggiunto: il bambino!
Si dia tempo e vedrà, che a dopo parto stabilizzato, a dolori sbiaditi ed a equilibri ristabiliti, potrà godere a pieno dela gioia di avere dato alla luce un bambino e, soprattutto vivere a pieno la magia dell'accudimento e della crescita, perdonandosi sia per la modalità con cui è venuto al mondo, che per l'allattamento.
Tanti bambini, crescono bene comunque con il latte artificiale, il legame empatico e fusionale madre-bambino, si può costituire ugualemente con un buon biberon caldo e ricco di nutrimento ed una madre serena e non dolorante!
Un caro augurio.
V.Randone
Le allego un articolo, per ulteriori spunti di riflessione.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/156-il-mito-della-maternita-essere-madri-oggi
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.8k visite dal 21/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.