Angoscia per l'estraneo
Buongiorno,
ho una bimba di 10 mesi. Sin dalle prime settimane è stata abituata ad uscire molto, vedere ambienti e persone diverse e non ho mai avuto problemi. Da un paio di mesi ca. le cose sono cambiate, e mi pare peggiorino sempre più. Inizialmente si trattava solo della reazione di fronte ad ALCUNI estranei: sguardo diffidente, aggrottamento di ciglia fino alle urla disperate. Mi son detta "ok, ecco la famosa angoscia per l'estraneo". Ora non posso più incontrare nessuno perchè mia figlia nel giro di pochi minuti inizia a piangere e non la smette fino a che non ce ne andiamo. Questo vale sia se l'incontro si verifica a casa nostra, sia a casa di altri, sia fuori all'aperto (una volta in passeggino potevo camminare per ore con chiunque e lei si divertiva pure!) Questo comportamento ce l'ha anche con persone che conosce da quando è nata, ad eccezione di nonni e zii. Posso fare qualcosa per migliorare la situazione? Grazie.
ho una bimba di 10 mesi. Sin dalle prime settimane è stata abituata ad uscire molto, vedere ambienti e persone diverse e non ho mai avuto problemi. Da un paio di mesi ca. le cose sono cambiate, e mi pare peggiorino sempre più. Inizialmente si trattava solo della reazione di fronte ad ALCUNI estranei: sguardo diffidente, aggrottamento di ciglia fino alle urla disperate. Mi son detta "ok, ecco la famosa angoscia per l'estraneo". Ora non posso più incontrare nessuno perchè mia figlia nel giro di pochi minuti inizia a piangere e non la smette fino a che non ce ne andiamo. Questo vale sia se l'incontro si verifica a casa nostra, sia a casa di altri, sia fuori all'aperto (una volta in passeggino potevo camminare per ore con chiunque e lei si divertiva pure!) Questo comportamento ce l'ha anche con persone che conosce da quando è nata, ad eccezione di nonni e zii. Posso fare qualcosa per migliorare la situazione? Grazie.
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>>> Mi son detta "ok, ecco la famosa angoscia per l'estraneo"
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Il fatto che per lei tale fenomeno sia "famoso" indica probabilmente che si sarà ben informata sull'argomento, magari sull'onda anche di una sua tendenza all'ansia. Se così fosse, è possibile che aver insegnato alla bambina che appena piange la mamma la porta via, abbia rinforzato in lei la credenza che "quando qualcosa fa paura, bisogna scappare".
Dovrebbe eventualmente chiedere un consulto psicologico per un parere su come comportarsi, se lo ritiene opportuno, oppure aspettare e vedere se la cosa si risolve da sé.
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Il fatto che per lei tale fenomeno sia "famoso" indica probabilmente che si sarà ben informata sull'argomento, magari sull'onda anche di una sua tendenza all'ansia. Se così fosse, è possibile che aver insegnato alla bambina che appena piange la mamma la porta via, abbia rinforzato in lei la credenza che "quando qualcosa fa paura, bisogna scappare".
Dovrebbe eventualmente chiedere un consulto psicologico per un parere su come comportarsi, se lo ritiene opportuno, oppure aspettare e vedere se la cosa si risolve da sé.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Signora,
a volte un sostegno alla genitorialità, può servire a lenire l'ansia ed a trovare sane e funzionali strategie adattive alle nuove situazioni in cui una neo mamma, si trova frequentemente a doversi confrontare
a volte un sostegno alla genitorialità, può servire a lenire l'ansia ed a trovare sane e funzionali strategie adattive alle nuove situazioni in cui una neo mamma, si trova frequentemente a doversi confrontare
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Cara Signora,
con il suo pianto la bambina ottiene di riaverla tutta per sè: se avete ospiti li "cacciate" il prima possibile e se siete a casa di altri o in giro tornate indietro il prima possibile.
Ha quindi imparato che la strategia del pianto è utile e produttiva: indipendentemente dai motivi per i quali ha iniziato ad utilizzarla ciò che conta è la possibilità che stia continuando così proprio per ciò che ottiene.
La bambina di giorno sta con lei o la portate al nido?
Se sì, da quanto e per quante ore?
con il suo pianto la bambina ottiene di riaverla tutta per sè: se avete ospiti li "cacciate" il prima possibile e se siete a casa di altri o in giro tornate indietro il prima possibile.
Ha quindi imparato che la strategia del pianto è utile e produttiva: indipendentemente dai motivi per i quali ha iniziato ad utilizzarla ciò che conta è la possibilità che stia continuando così proprio per ciò che ottiene.
La bambina di giorno sta con lei o la portate al nido?
Se sì, da quanto e per quante ore?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Gentile dott.ssa Massaro,
prima di tutto ringrazio lei (e i suoi colleghi) per le risposte.
Rispetto a quello che mi ha chiesto: ho ripreso il lavoro dai primi di Settembre, da allora mia figlia sta con i nonni la mattina e con me il pomeriggio. Quando la lascio non ci sono problemi: non piange, è tranquilla. Comprendo a pieno la sua risposta e quelle dei colleghi, ma non capisco dove sbaglio o ho sbagliato. Non ho abituato mia figlia a stare solo con me chiusa in casa, se piange ho sempre cercato di "resistere" e trovare dei modi per calmarla facendole capire che non c'era niente da temere.
La scorsa settimana sono rimasta da un'amica più di un'ora - non 5 minuti e poi... scappiamo! - nonostante mia figlia piangesse, e non demordo... ci tornerò. Faccio così perchè spero di abituarla e temo che non uscire più e tenerla solo con me peggiorerebbe le cose. Ma di fatto, per ora, solo in poche occasioni ho potuto godermi qualche ora in compagnia.
Grazie ancora, saluti.
prima di tutto ringrazio lei (e i suoi colleghi) per le risposte.
Rispetto a quello che mi ha chiesto: ho ripreso il lavoro dai primi di Settembre, da allora mia figlia sta con i nonni la mattina e con me il pomeriggio. Quando la lascio non ci sono problemi: non piange, è tranquilla. Comprendo a pieno la sua risposta e quelle dei colleghi, ma non capisco dove sbaglio o ho sbagliato. Non ho abituato mia figlia a stare solo con me chiusa in casa, se piange ho sempre cercato di "resistere" e trovare dei modi per calmarla facendole capire che non c'era niente da temere.
La scorsa settimana sono rimasta da un'amica più di un'ora - non 5 minuti e poi... scappiamo! - nonostante mia figlia piangesse, e non demordo... ci tornerò. Faccio così perchè spero di abituarla e temo che non uscire più e tenerla solo con me peggiorerebbe le cose. Ma di fatto, per ora, solo in poche occasioni ho potuto godermi qualche ora in compagnia.
Grazie ancora, saluti.
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Per adesso penso che non possa far altro che resistere e perseverare su questa linea, facendo contemporaneamente in modo di passare sufficiente tempo con la piccola a giocare o svolgere comunque attività assieme, per vedere se dandole più attenzione quando potete stare assieme si acquieta quando siete con altri.
Ci tenga aggiornati!
Ci tenga aggiornati!
[#7]
Utente
Gentile dott.ssa Massaro,
scrivo per rispondere al suo "ci tenga aggiornati", ma anche per le persone che potrebbero leggere questo consulto e magari hanno lo stesso problema che avevo io. Da una settimana ca. mia figlia non sembra più quella per cui ho chiesto un vostro consiglio. E' fantastico: non solo sono andata da un'amica e dopo 5/10 minuti di pianto si è calmata, ma addirittura al supermercato, nelle ultime passeggiate fatte, al parco etc. se si avvicina un estraneo lo studia un attimo e poi sorride!!
La mia attenzione la cerca moltissimo quando torno dal lavoro e la vado a prendere dai nonni (credo sia più che comprensibile), ma poi nel tardo pomeriggio sono libera di portarla fuori senza problemi.
Non so se c'è qualcosa in particolare che ha determinato questo cambiamento, o se semplicemente ha superato una delle tante fasi che i bimbi passano, ma sono molto felice e anche un po' incredula quando la vedo così tranquilla e felice in circostanze che prima parevano terrorizzarla.
Grazie mille per i consigli che mi avete dato!
scrivo per rispondere al suo "ci tenga aggiornati", ma anche per le persone che potrebbero leggere questo consulto e magari hanno lo stesso problema che avevo io. Da una settimana ca. mia figlia non sembra più quella per cui ho chiesto un vostro consiglio. E' fantastico: non solo sono andata da un'amica e dopo 5/10 minuti di pianto si è calmata, ma addirittura al supermercato, nelle ultime passeggiate fatte, al parco etc. se si avvicina un estraneo lo studia un attimo e poi sorride!!
La mia attenzione la cerca moltissimo quando torno dal lavoro e la vado a prendere dai nonni (credo sia più che comprensibile), ma poi nel tardo pomeriggio sono libera di portarla fuori senza problemi.
Non so se c'è qualcosa in particolare che ha determinato questo cambiamento, o se semplicemente ha superato una delle tante fasi che i bimbi passano, ma sono molto felice e anche un po' incredula quando la vedo così tranquilla e felice in circostanze che prima parevano terrorizzarla.
Grazie mille per i consigli che mi avete dato!
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Immagino che a seguito delle riflessioni che abbiamo fatto assieme lei possa aver cambiato in parte il proprio atteggiamento e/o stato d'animo nei confronti del problema che ci ha esposto, contribuendo alla sua risoluzione.
I bambini sono semplici: a volte è sufficiente capire bene cosa vogliono dirci e dare loro un po' più di tempo/attenzione per far cessare comportamenti messi in atto per motivi non immediatamente identificabili.
I bambini sono semplici: a volte è sufficiente capire bene cosa vogliono dirci e dare loro un po' più di tempo/attenzione per far cessare comportamenti messi in atto per motivi non immediatamente identificabili.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.9k visite dal 21/09/2012.
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