Un equilibrio ho conosciuto una donna
sono 50enne piena crisi..purtroppo ho tradito innumerevoli volte mia moglir,poi quando sembrava avessi raggiunto un equilibrio ho conosciuto una donna e per la prima volta in vita mi mi sono innamorato,però sono confusissimo,sono in procinto di andare per un po da solo,voglio cercare di capire,28 anni di matrimonio non sono facili da cancellare..purtroppo con mia moglie non c'è mai stato molto dialogo e anche sessualmente da un po di tempo le cose non vanno molto bene..faccio paragoni con l'altra,con cui mi trovo bene e mi piace tutto di lei ma allo stesso tempo ho mille paure..mi servirà stare un po da solo?abbiamo 2 figli grandi,una sposata l'altro 20enne che ci da molti problemi,che fare ?grazie
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Gentile utente, è più che normale sentirsi confuso. Dice che con sua moglie non c'è mai stato molto dialogo, forse sarebbe utile provare a parlare con lei, non necessariamente per ricostruire il legame ma anche per poter trovare una soluzione per una situazione che riguarda entrambi.L'idea di poter cancellare 28 anni di matrimonio è naturalmente irrealistica, il legame rimarrà sempre. Non capisco però se lei ha parlato con sua moglie dei suoi dubbi sul rapporto o è una situazione che sta vivendo da solo.
Andare a vivere per un po' da solo potrebbe aiutarla a chiarirsi anche se le suggerirei di cercare di affrontare l'argomento con sua moglie; se non se la sente non deve necessariamente svelare la relazione, che è comunque indice di un rapporto in difficoltà.
Cordiali saluti.
Andare a vivere per un po' da solo potrebbe aiutarla a chiarirsi anche se le suggerirei di cercare di affrontare l'argomento con sua moglie; se non se la sente non deve necessariamente svelare la relazione, che è comunque indice di un rapporto in difficoltà.
Cordiali saluti.
Dr. silvia sossi
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Utente
gent.dott sossi innanzitutto grazie,si di questi dubbi(senza dire della relazione)ne ho parlato con mia moglie,ma è come se ormai abbiamo un ruolo,io quello del duro,lei quello quasi rassegnata,la cosa che mi fa più male è che riconosco che l'ho sempre trattata non bene,anche quando eravamo in compagnia,e questo non voglio più farlo,non lo merita,sono sempre stato io a sbagliare(tradimenti eccecc)il problema è che forse prima d'ora non ero mai stato innamorato,nemmeno di mia moglie,una volta si arrivava al matrimonio quasi automaticamente dopo fidanzamento,è brutto ma è cosi'..ora se andrò da solo dovrò affrontare grossi probl economici,ma effettivamente la cosa più preoccupante è la paura,ma devo capire,e se tornerò a casa il rapporto deve essere totalmente diverso,come ripeto specie neisuoi confronti che non merita questo..le sarò grato se vorrà ancora parlarne..grazie
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Utente
dimenticavo di dire che forse tutti in famiglia pensano che la mia crisi sia dovuta ai problemi che ci da il figlio minore(rimasto senza lavoro,fatto cose che mai ci saremmo aspettati eccecc)forse anche un po questo,ma la causa principale non è questa..un esempio:da moltissimo con mia moglie non ci scambiamo baci appassionati(a dire il vero a me non è mai piaciuto con nessuna)ma ora invece con lei(l'altra)non ne posso fare a meno..mi sembra un grosso segnale....grazie ancora
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Gentile utente, comprendo i suoi sensi di colpa ma le relazioni si costruiscono in due e le responsabilità di un rapporto che non funziona sono sempre di entrambi. Le difficoltà che suo figlio manifesta da tempo sono un campanello d'allarme, sarebbe auspicabile un consulto familiare. Cordiali saluti.
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Utente
gent Dr.Sossi la ringrazio moltissimo per il suo interessamento(a me Utilissimo)..penso che andrò sicuramente a stare da solo per un po e cercherò di capire quello che voglio..spero..mia moglie in questi anni si è affidata a me per tutte le cose(pratiche e non)sbagliando a mio parere a non imporre anche la sua personalità,questo mi preoccupa ma penso che stare separati per qualche tempo(????)possa servire a entrambi cordiali saluti
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Gentile Utente,
capita che si attraversino fasi della vita in cui tutto sembra confuso, difficile...e ci si sente in colpa se non siamo o non diamo agli altri quello che si aspettano da noi. Mi sembra di capire nel suo caso che forse a già capito dentro di sè cosa desidera e cosa la fa stare bene in questo momento, ma si sente ancora zavorrato rispetto alla situazione con sua moglie, certamente non fluida, vista la scarsa comunicazione che avete. Le crisi a mio avviso, seppur tormentate e faticose, sono positive perchè portano cambiamento. Il cambiamento è necessario quando ci troviamo in una posizione divenuta ormai scomoda o che nopn ci appartiene in in fondo. forse sarebbe utile se si rivolgesse ad un buon consulenmte o terapeuta che la iuti semplicemnete a meglio definire i passaggi necessari in questo mutamento e la sostenga nel metterlo in atto. Fa bene a preoccuparsi per suo figlio, ma senza esagerare: è rischioso patologizzare una situazione momentanea di precariato, comune a molti giovani oggi. solo se il disagio èermane a lungo e suo figlio lo maniofesta in altre arre (sociale, sentimentale) allora potrà eventualmente chiedere un parere ad uno specialista.
Intanto pensi a sè e a come superare questa fase confusiva.
Cordialmente
dott.sa Maria Francesca Basoni
capita che si attraversino fasi della vita in cui tutto sembra confuso, difficile...e ci si sente in colpa se non siamo o non diamo agli altri quello che si aspettano da noi. Mi sembra di capire nel suo caso che forse a già capito dentro di sè cosa desidera e cosa la fa stare bene in questo momento, ma si sente ancora zavorrato rispetto alla situazione con sua moglie, certamente non fluida, vista la scarsa comunicazione che avete. Le crisi a mio avviso, seppur tormentate e faticose, sono positive perchè portano cambiamento. Il cambiamento è necessario quando ci troviamo in una posizione divenuta ormai scomoda o che nopn ci appartiene in in fondo. forse sarebbe utile se si rivolgesse ad un buon consulenmte o terapeuta che la iuti semplicemnete a meglio definire i passaggi necessari in questo mutamento e la sostenga nel metterlo in atto. Fa bene a preoccuparsi per suo figlio, ma senza esagerare: è rischioso patologizzare una situazione momentanea di precariato, comune a molti giovani oggi. solo se il disagio èermane a lungo e suo figlio lo maniofesta in altre arre (sociale, sentimentale) allora potrà eventualmente chiedere un parere ad uno specialista.
Intanto pensi a sè e a come superare questa fase confusiva.
Cordialmente
dott.sa Maria Francesca Basoni
[#7]
Utente
gent dott.Basoni,sto facendo tesoro di tutti i vostri molto professionali pareri,penso dovrei rivolgermi si ad uno specialista,non riesco a vedere chiaro,ieri ad es mi veniva la tentazione di abbracciare mia moglie,sentire il suo contatto,guardarla e pensare è una bella donna...ma in mente c'è sempre un altra cosa,l'altra.....spero solo che lo stare da solo per un po mi possa servire a capire quello che voglio...ma non è facile,tra matrimonio e fidanzamento sono insieme a questa persona da oltre 30anni...grazie cordiali saluti
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sento che è sempre più combattuto, coem se ci fosse una guerra in corso dentro di sè. Forse vale la pena fermarsi un attimo, ricentrarsi e capire qual'è la direzione giusta per lei, capire i suoi bisogni e cercare di soddisfarli. consiglio vivamnete un percoso di consultazione psicologica che la aiuti a mettere a fuoco i suoi senimenti.
dott.sa Maria Francesca Basoni
b.mariafancesca@email.it
dott.sa Maria Francesca Basoni
b.mariafancesca@email.it
[#9]
Utente
gent.dott.sa Basoni,ha trovato la parola giusta,c'è una guerra in corso dentro me,ha ragione,mi devo fermare un attimo..forse solo provare a stare da solo mi farà capire...quanto al percorso di consultazione psicologica non mi vergogno a dirle che per ora non posso permettermelo per vari motivi..secondo lei quello che dicevo a proposito del baciare è significativo?forse domanda sciocca...ma la ringrazio infinitamente
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Gentile utente,
la sua complessa situazione è ovviamente meritevole dei dovuti approfondimenti già suggeriti dai colleghi. D'altra parte è evidente che la confusione che afferma essere presente in lei, non possa facilitare scelte sufficientemente libere da condizionamenti o vincoli esterni. Talvolta è possibile tuttavia trovare anche spazi di riflessione non necessariamente in percorsi terapeutici lunghi o impegnativi.
Il consiglio è pertanto di valutare per lo meno la possibilità di un consulto personale che possa suggerirle eventuali strumenti di soluzione e strategie di superamento dell'attuale crisi.
Cordialmente
la sua complessa situazione è ovviamente meritevole dei dovuti approfondimenti già suggeriti dai colleghi. D'altra parte è evidente che la confusione che afferma essere presente in lei, non possa facilitare scelte sufficientemente libere da condizionamenti o vincoli esterni. Talvolta è possibile tuttavia trovare anche spazi di riflessione non necessariamente in percorsi terapeutici lunghi o impegnativi.
Il consiglio è pertanto di valutare per lo meno la possibilità di un consulto personale che possa suggerirle eventuali strumenti di soluzione e strategie di superamento dell'attuale crisi.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
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Utente
dr.Garbolino ringrazioper il suo suggerimento..il fatto è che in alcuni momenti penso si devo provare,in altri no,non riuscirò a lasciare tutto,mi sento(e lo sono)un debole come non avrei mai pensato,penso che mi stia facendo trascinare, senza che nemmeno io scelga cosa fare,mi sembra quasi di dover ormai sostenere un ruolo..guardi non so nemmeno quello che dico,ma non pensavo di arrivare alla mia età ed essere cosi'..grazie comunque
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.4k visite dal 23/03/2008.
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