Uno psicologo o una psicologa anche se sono minorenne, o meglio andare

Salve, vorrei sapere se è possibile anche io vada da uno psicologo o una psicologa anche se sono minorenne, o meglio andare in cura senza che i miei sappiano niente o per lo meno senza che lo/ la psicologa dica tutto ai miei...vorrei andarci perchè sto attraversando un brutto momento e non voglio commettere sciocchezze ( penso sempre al suicidio o a un'eventuale autolesionismo, mi odio, non mi piaccio)... si può richiedere il diritto alla privacy sui genitori anche se si è minorenni?? grazie tante
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

dipende da quanto *minorenni* si è. Se si hanno 16/17 anni ed il professionista riscontra le condizioni opportune per la privacy, allora qualche deroga è possibile.

Ma il fatto di essere accompagnati dai genitori ed autorizzati dagli stessi a dei colloqui di sostegno, non vuol dire che la Sua privacy venga annullata, dato che il professionista, comunque rispetta la riservatezza del contentuo dei colloqui.

Ha provato a rivolgersi al consultorio della Sua città o allo psicologo scolastico, se presente?

Già queste sensazioni e pensieri <penso sempre al suicidio o a un'eventuale autolesionismo, mi odio, non mi piaccio> sono più che sufficenti per motivare i genitori ad accompagnarLa dallo psicologo, e poi, una volta da solo potrà aggiungere altri aspetti e concordare con il professionista eventuali comunicazioni ai genitori.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Cristina Finocchiaro Psicologo, Psicoterapeuta 68 7
Gentile Utente ho letto le sue precedenti domande su questo sito e per la sua età il regolamento non ci permette di scendere molto nei particolari. ma restano le sue domande di aiuto che come hanno detto in precedenza i colleghi possono essere rivolte a degli psicologi che lavorano presso centri giovanili o scuole della sua città. presso la sanità pubblica solo un minore accompagnato può avvalersi di un professionista, ma spesso, a seconda degli orientamenti anche presso un privato non può essere accolta la domanda (la cosiddetta "presa in carico" di un minorenne senza il consenso dei genitori. la invito quindi a chiedere anche aiuto ad un familiare maggiorenne della sua famiglia (zio, fratello..) di cui si fida o con cui si sente più a suo agio, o anche magari anche ai suoi genitori, potranno i familiari accompagnarla e si deciderà insieme durante i primi incontri e/o a a seconda dell'orientamento dello psicologo se sarà necessaria o meno la presenza dei genitori e se questi dovranno venir o meno a sapere i contenuti emersi.
Agli stessi familiari potrà anche chiedere solo di aiutarla a cercare uno psicologo nella sua città..
Cordialmente
Dott.ssa Cristina Finocchiaro

Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma

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