Ansia, panico e sintomi correlati

Egregi dottori, gentili dottoresse,
Vi scrivo in quanto ho qualche dubbio. Da ornai due mesi sono a casa in malattia dal lavoro per colpa di esso stesso. Ho avuto ansia e attacchi di panico colpa di un ambiente malsano in ufficio. Mi è stat prescritta una cura "semplice", ovvero alcune sedute, il cambiamento del posto di lavoro (non ancora effettuato) e una pastiglia di xana da 0,25 mg prima di andare a letto.
Il mio psicologo mi ha detto che se me la sentivo potevo smettere di prendere la pastiglia di xanax in attesa si ricominciare l'attività lavorativa in un nuovo ufficio, e se caso poi che avrei potuto ricominciare con la stessa dose. Ho seguito il consiglio e ho smesso di prenderle. Il giorno seguente alla fine del trattamento (domenica sera ultima pastiglia, da lunedì sera non più), ovvero il martedì, ho avuto dolori alla pancia, giranenti di testa, nausea, sentivo una stanchezza generale (testa pesante, occhi pesanti,...), un po' di temperatura-febbre (37,4) e una leggera ipertensione (pressione leggermente alta). Questi sintomi sono durato circa 2-3 ore dopo pranzo e stesse tempistiche dopo la cena. Non so se questi sintomi siano ansia, pima "nascosta" dagli xanax, oppure sintomi di "astinenza" dal medicamento, per il fatto che ho smesso di prendere le pastiglie, oppure una qualsiasi altra causa. Per questo motivo, cioè per capire le cause di questi sintomi (ed eventuali soluzioni) che mi rivolgo a voi.

Sicuro di una vostra risposta, vi ringrazio e porgo distinti saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente la cura farmacologica dovrebbe essere seguita da uno psichiatra. con lo psicologo su cosa state lavorando? Le sta insegnando strategie per controllare la sua ansia?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
C'e' stato un motivo per avere sospeso il farmaco?
La cura dell'ansia si effettua bene anche in modo integrato (colloqui+farmaco) .
I sintomi che ha notato possono essere dovuti sia alla sospensione del farmaco che alla sua consapevolezza di non avere assunto il farmaco, che puo' avere acuito la sua attenzione e avere determinato un innalzamento dell'ansia somatizzata.
Cordialmente

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Per rispondere al Dr. De Vincentis: lo psichiatra mi ha prescritto questa cura ed è lui che l'altro giorno mi ha detto che avrei potuto sospendere, dopo un incontro di 45 min e credo dopo una discussione tra lu e lo psicologo. Con lo psicologo sì, ha cercato di spiegarmi vari metodi per evitare di andare troppo in panico (essendo che ha volte sono andato in iperventilazione) quando si presenta l'ansia.

Per la Dr.ssa Esposito: lo psichiatra ha voluto "fare una prova", se possiamo dire così. Mi ha detto che secondo lui avrei potuto smettere da un giorno all'altro di prendere il farmaco (vista anche la dose non elevata) senza problemi. E poi mi ha detto che se avessi anccora avuto ansia avrei potuto tornare a prendere il medicamento (con la stessa posologia). Quello che mi ha spaventato è stato il fatto che questi sintomi si sono presentati solamente dopo un giorno, pensavo passasse più tempo dalla fine della cura ad una manifestazione eventuale di questi sintomi. Un'altra cosa secondo me strana è che i sintomi si sono presentati per 2-3 dopo pranzo e poi pian piano sono diminuiti e la stessa cosa è successa dopo cena.

Ringrazio entrambi per la pronta risposta, cordialmente.
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Ho avuto ansia e attacchi di panico colpa di un ambiente malsano in ufficio
>>>

La cosa potrebbe stare in modo diverso: potrebbe essere una sua tendenza ansiosa a causarle ansia e panico. Se fosse solo colpa dell'ufficio i suoi colleghi dovrebbero essere tutti ansiosi. È così?

>>> ha cercato di spiegarmi vari metodi per evitare di andare troppo in panico
>>>

Può essere più specifico?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Iil ripresentarsi dell'ansia in modo rapido rispetto alla sospensione del farmaco fa pensare che la Sua attenzione a notare i cambiamenti sia stata inizialmente molto intensa. Anche la concomitanza con l'orario dopo pranzo e cena potrebbe correlare con momenti nei quali lei puo' prestare maggiore attenzione ai suoi segnali .
E' comunque tranquillizzante che la sospensione sia stata tentata non ritenendo tale farmaco particolarmente rilevante per il Suo benessere.
I migliori saluti
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Esposito, la ringrazio per le sue risposte complete. Come detto, lo psichiatra mi aveva consigliato (se me la fossi sentita) di smettere ed eventualmente di ricominciare a prendere le pastiglie nel caso in cui sarebbero ricomparsi alcuni stati d'ansi. Lei consigli di ricominciare a prenderle? Di aspettare il prossimo consulto con lo psichiatra?

Egregio Dr. Santonocito: le spiego la situazione (anche secondo lo psichiatra il mio malessere é derivato dall'ambiente dell'ufficio). In questo ufficio, oltre ad un lavoro troppo monotono, ci sono stati dei casi di "quasi mobbing" nei confronti di gente giovane e da poco attiva in quell'ufficio (io ho 19 anni per esempio) da parte di colleghi più anziani e che da molto tempo svolgono il lavoro in questo determinato ufficio. Mobbing inteso come offese quando qualche lavoro ha qualche errore, oppure un controllo generale (quante volte si va in bagno, che i minuti della pausa siano 15 e non 16,...solo per fare alcuni esempi). Più volte abbiamo parlato con il capoufficio, che però non prende posizione. Non sono l'unico ad avere questi problemi, anche un altro ragazzo ha avuto panico e ansia causati da questi motivi, con conseguenti dimissioni da parte sua.
I metodi che mi sono stati consigliati invece riguardano molto più la respirazione. Per esempio il fatto di trattenere il respiro per 7 secondi e fare in seguito dei respiri prolungati (invece che tanti piccoli respiri). Oppure, se possibile, chiedere aiuto a qualcuno (ho avuto un attacco di panico mentre guidavo, per tranquillizzarmi ho chiamato la mia fidanzata, parlando di qualsiasi cosa piano piano é passato). Inoltre mi é stato dato un cd, con la voce dello psicologo, per esercizi di rilassamento da fare ogni tanto sdraiati a letto o seduti sulla poltrona ad occhi chiusi, seguendo ben appunto il cd. Come ultimo esempio mi é stato consigliato di uscire nella natura (bosco, in riva al lago,...) a fare delle passeggiate, da solo o in compagnia, così da rilassarsi e evitare i brutti pensieri che potrebbero causare panico e ansia.

Cordiali saluti ad entrambi.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non so come Le abbia indicato di regolarsi lo psichiatra. Se le ha dato indicazione di riprendere il farmaco "al bisogno" penso che abbia lasciato a Lei la scelta del momento.
In caso diverso conviene interpellarlo, magari anche solo per telefono.
I migliori saluti
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Mi spiego meglio anch'io.

Quando un lavoro è monotono e noioso e si hanno dei colleghi oppressivi, chi è già ansioso di suo va in ansia. Il non ansioso, cambia lavoro.

Restare in malattia mantenendo *quel* posto di lavoro, a mio parere, rischia di rinforzare l'ansia e il senso di malessere, perché contribuirà ad alimentare in lei il pensiero che la causa del suo male è esterna, là nell'azienda, e che quindi lei ha poca possibilità d'intervenirvi. Si smette di essere ansiosi quando ci si rende conto di avere possibilità d'intervento su quello che ci succede.

Le indicazioni che ha ricevuto non sono tecniche elettive per la cura dell'ansia, se di diagnosi d'ansia davvero si tratta. Dovrebbe contattare uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, ad esempio a indirizzo breve strategico o comportamentale.

Legga qui per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2336-scegliere-lo-psicologo.html

[#9]
Utente
Utente
Dr.ssa Esposito: la ringrazio per le sue risposte utili. Vedrò di contattare telefonicamente lo psihiatra per maggiori informazioni. Ringraziandola ancora per la disponibilità la saluto cordialmente e le auguro buon lavoro.

Dr. Santonocito: direi che io già di mio sono abbastanza ansioso, anche un po' ipocondriaco. Ha ragione, come il mio psichiatra ha detto, la fine effettiva di questo stato ansioso o di panico finirà quando ricomincerò a lavorare. Sto aspettando proprio questa settimana una risposta da un altro posto di lavoro, e se questa risposta sarà positiva, tra qualche settimana dovrebbe finire la malattia. Però, come dice lei, al momento io sono in un periodo di attesa, dove niente posso fare (nel senso che al momento il mio futuro lavorativo non lo sto decidendo io ma i vari responsabili/capi).
Lei dice "se di diagnosi di ansia davvero si tratta". Allora io le chiedo, cosi sul momento senza nessuna diagnosi sicura al 100%, cosa potrebbe essere eventualmente se non ansia?

La ringrazio per i contatti che mi ha dato, ora vado a visualizzarli, sicuramente potranno essere d'aiuto.
Cordialmente
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Vuole dire che né psichiatra né psicologo le hanno dato una diagnosi, nemmeno della classe di disturbo?

[#11]
Utente
Utente
Nono, non mi sono spiegato. Lo psichiatra mi ha dato la diagnosi, già al primo consulto e quella sicura al secondo. In sostanza mi hanno detto che ho avuto attacchi di panico e ansia dovuto allo stress causato dall'ufficio (mi é stata spiegata con i termini tecnici, ma non sono parole semplici da tenere a mente) e che la soluzione, oltre un percorso con lo psichiatra e lo psicologo più lo xanax, sarebbe quello di cambiare il posto di lavoro.

Io chiedevo a lei, visto che ha scritto nel suo messaggio di prima "se di diagnosi d'ansia davvero si tratta" se per lei, leggendo quello che ho scritto, le sembrava che la diagnosi era diversa.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sua domanda, proprio perché tradisce preoccupazione, sembra in effetti confermare che lei sia una persona ansiosa. Se la diagnosi le è già stata fatta (e a giudicare da ciò che dice sembra esatta) deve prenderla per buona.

Il mio era più uno scrupolo di esattezza, perché da qui non possiamo in ogni caso sapere come stanno le cose, dobbiamo basarci solo su ciò che dicono gli utenti senza poterli vedere.

[#13]
Utente
Utente
Da quel ha ragione. Tendo sempre ad avere più sicurezze. Certamente ha ragione, solo tramite messaggi scritti é difficile fare una diagnosi certa.

La ringrazio per le risposte e per le informazioni.
Cordiali saluti
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