Momenti d'ansia
Salve, sn un ragazzo di 25 anni.. nelle ultime settimane... . ho avuto l'impressione di avere dei momenti d'ansia... e piu' ci pensavo piu' mi sentivo mancare l'aria... oppure l'aumento dei battito cardiaco.. (almeno l'impressione ) pero' poi se tipo cerco di non pensarci mi passa.. Ho notato che mi capita soprattuto la sera... A volte prendo una camomilla e mi passa.. a volte mi basta leggere un libro oppure distrarmi un po' . Non mi era mai successo.. Anche nel vedere delle scene forti in un film mi succede.. ma mai prima d'ora.. !! Tra l'altro fra 2 settimane devo anche partite per londra per un corso.. ed ho paura che mi capiti anche lì.... Come dovrei comportarmi ?
Resto in attesa di un Vs cortese Riscontro.
Resto in attesa di un Vs cortese Riscontro.
[#1]
Buona sera carissimo,
dalla descrizione dei suoi sintomi direi che si tratta sicuramente di attacchi d'ansia, non posso fare una diagnosi ma posso certamente affermare che si tratta di ansia. Se comunque riesce a controllare gli attacchi con delle semplici tecniche distrattive, come lei ha descritti (libro, camomilla, ecc) continui ad usarle e ne cerchi delle altre: distrarsi da sintomo è la prima tecnica che bisogna imparare per gestire l'ansia.
Però le consiglio anche di cercare un terapeuta cognitivo-comportamentale nella sua zona per affrontare e smantellare definitivamente questi attacchi (per ora di livello basso e gestibile) prima che diventino un problema più complesso. il terapeuta, approfondendo la sua anamnesi, potrà fare una diagnosi adeguata e aiutarla nella scelta del percorso terapeutico più adeguato: sola psicoterapia o associata a terapia farmacologica.
In bocca al lupo
dalla descrizione dei suoi sintomi direi che si tratta sicuramente di attacchi d'ansia, non posso fare una diagnosi ma posso certamente affermare che si tratta di ansia. Se comunque riesce a controllare gli attacchi con delle semplici tecniche distrattive, come lei ha descritti (libro, camomilla, ecc) continui ad usarle e ne cerchi delle altre: distrarsi da sintomo è la prima tecnica che bisogna imparare per gestire l'ansia.
Però le consiglio anche di cercare un terapeuta cognitivo-comportamentale nella sua zona per affrontare e smantellare definitivamente questi attacchi (per ora di livello basso e gestibile) prima che diventino un problema più complesso. il terapeuta, approfondendo la sua anamnesi, potrà fare una diagnosi adeguata e aiutarla nella scelta del percorso terapeutico più adeguato: sola psicoterapia o associata a terapia farmacologica.
In bocca al lupo
Dr.ssa Monica Bacchetta
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Riceve a Borgomanero (Novara)
[#2]
(..) piu' ci pensavo piu' mi sentivo mancare l'aria... oppure l'aumento dei battito cardiaco.. (almeno l'impressione (..)
gentile ragazzo mi consenta di risponnderle con una frase classica del tipo: è un classico!
e la invito a fare questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
gentile ragazzo mi consenta di risponnderle con una frase classica del tipo: è un classico!
e la invito a fare questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Buongiorno,
come detto dai miei colleghi è possibile ipotizzare che lei abbia dei momenti in cui prova una forte ansia e questa si manifesta anche attraverso sintomi fisici (battito del cuore accellerato, respiro affannoso, sudorazione etc.).
Aggiungo una mia lettura sistemico-familiare: sarebbe interessante se lei potesse approfondire il collegamento tra queste manifestazioni e la sua imminente partenza, in quanto difficilmente si verificano tali coincidenze in modo del tutto casuale. Spesso dico ai miei pazienti che i sintomi di ansia sono "sintomi parlanti", ovvero ci indicano tramite manifestazione fisica che qualcosa sta minacciando il nostro benessere psicologico.
Mi verrebbe da chiederle: come mai parte proprio ora? Cosa si lascia alle spalle? Quanto tempo starà via e con quali prospettive per il futuro? Credo che tutti questi aspetti sarebbero molto importanti per avere un quadro più chiaro della sua situazione.
Non so se questo è il suo caso, ma credo che sarebbe per lei utile pensare, magari anche dopo la fine del corso, affrontare un percorso psicologico di questo genere qualora i momenti di ansia non fossero ancora totalmente spariti.
Per quanto riguarda invece la gestione immediata del problema, concordo con quanto già detto sopra.
Arrivederci e buona partenza!
come detto dai miei colleghi è possibile ipotizzare che lei abbia dei momenti in cui prova una forte ansia e questa si manifesta anche attraverso sintomi fisici (battito del cuore accellerato, respiro affannoso, sudorazione etc.).
Aggiungo una mia lettura sistemico-familiare: sarebbe interessante se lei potesse approfondire il collegamento tra queste manifestazioni e la sua imminente partenza, in quanto difficilmente si verificano tali coincidenze in modo del tutto casuale. Spesso dico ai miei pazienti che i sintomi di ansia sono "sintomi parlanti", ovvero ci indicano tramite manifestazione fisica che qualcosa sta minacciando il nostro benessere psicologico.
Mi verrebbe da chiederle: come mai parte proprio ora? Cosa si lascia alle spalle? Quanto tempo starà via e con quali prospettive per il futuro? Credo che tutti questi aspetti sarebbero molto importanti per avere un quadro più chiaro della sua situazione.
Non so se questo è il suo caso, ma credo che sarebbe per lei utile pensare, magari anche dopo la fine del corso, affrontare un percorso psicologico di questo genere qualora i momenti di ansia non fossero ancora totalmente spariti.
Per quanto riguarda invece la gestione immediata del problema, concordo con quanto già detto sopra.
Arrivederci e buona partenza!
Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it
[#4]
Utente
Egregio Dott. De Vincentis,
ho letto l'articolo che mi ha consigliato; è in quelle frasi mi ci sono ritrovato pienamente.. ! Adesso ho la sensazione di essere più sereno, la mia preoccupazione era tale, al punto di voler rinviare il mio corso all'estero per timore di ritrovarmi con questi sintomi fuori città. Secondo Lei, è consigliabile rinviare il corso oppure posso partire tranquillamente ?
Ringrazio il Dr Mazzola , Bacchetta & De Vincentis
Cordialmente
ho letto l'articolo che mi ha consigliato; è in quelle frasi mi ci sono ritrovato pienamente.. ! Adesso ho la sensazione di essere più sereno, la mia preoccupazione era tale, al punto di voler rinviare il mio corso all'estero per timore di ritrovarmi con questi sintomi fuori città. Secondo Lei, è consigliabile rinviare il corso oppure posso partire tranquillamente ?
Ringrazio il Dr Mazzola , Bacchetta & De Vincentis
Cordialmente
[#5]
Gentile utente,
anche se la domanda non era riferita a me ma al collega, mi permetto di consigliarLe di andare a Londra e non evitare la situazione. L'evitamento delle situazioni da noi temute rappresenta infatti il meccanismo principe che mantiene l'ansia costante nel tempo. Più rinvierà di affrontare le sue paure più l'ansia si andrà rinforzando. Chiaramente proteggerci da ciò che temiamo ha dei benefici a brevissimo termine,come la diminuzione di tutti gli indici fisiologici legati all'ansia (tachicardia, mancanza d'aria,sudorazione) ma tende a rinforzarli a lungo termine.
Ciò che Lei ha riscontrato,ossia l'abbassamento dell'ansia quando "non ci pensa", rappresenta il processo caratterizzante questo disturbo (anche se nel suo caso non parlerei di "disturbo d'ansia" ma di "manifestazioni ansiose").
Infatti il pensiero associato alla paura di stare male non fa altro che rafforzare l'ansia. Ciò è quello che Le accade:
MANIFESTAZIONE ANSIOSA (TACHICARDIA,SENSO DI OPPRESSIONE )>>> PENSIERI NEGATIVI ( COSA MI STA SUCCEDENDO? E' GRAVE? SE MI RIACCADESSE COSA FAREI?...........) >>>>> AUMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA ANSIOSA (MAGGIORE TACHICARDIA.....) >>>> PENSIERI NEGATIVI.
Come vede si tratta di un vero è proprio circuito riverberante, un circolo vizioso, che però può essere risolto con una psicoterapia che vada a rintracciare e modificare i pensieri sottostanti il problema.
Prima di contattare uno psicoterapeuta, provi a tranquillizzarsi come mi sembra stia già facendo, e non eviti le situazioni da lei temute.
Sperando di poter esserLe stata utile,
la saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
anche se la domanda non era riferita a me ma al collega, mi permetto di consigliarLe di andare a Londra e non evitare la situazione. L'evitamento delle situazioni da noi temute rappresenta infatti il meccanismo principe che mantiene l'ansia costante nel tempo. Più rinvierà di affrontare le sue paure più l'ansia si andrà rinforzando. Chiaramente proteggerci da ciò che temiamo ha dei benefici a brevissimo termine,come la diminuzione di tutti gli indici fisiologici legati all'ansia (tachicardia, mancanza d'aria,sudorazione) ma tende a rinforzarli a lungo termine.
Ciò che Lei ha riscontrato,ossia l'abbassamento dell'ansia quando "non ci pensa", rappresenta il processo caratterizzante questo disturbo (anche se nel suo caso non parlerei di "disturbo d'ansia" ma di "manifestazioni ansiose").
Infatti il pensiero associato alla paura di stare male non fa altro che rafforzare l'ansia. Ciò è quello che Le accade:
MANIFESTAZIONE ANSIOSA (TACHICARDIA,SENSO DI OPPRESSIONE )>>> PENSIERI NEGATIVI ( COSA MI STA SUCCEDENDO? E' GRAVE? SE MI RIACCADESSE COSA FAREI?...........) >>>>> AUMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA ANSIOSA (MAGGIORE TACHICARDIA.....) >>>> PENSIERI NEGATIVI.
Come vede si tratta di un vero è proprio circuito riverberante, un circolo vizioso, che però può essere risolto con una psicoterapia che vada a rintracciare e modificare i pensieri sottostanti il problema.
Prima di contattare uno psicoterapeuta, provi a tranquillizzarsi come mi sembra stia già facendo, e non eviti le situazioni da lei temute.
Sperando di poter esserLe stata utile,
la saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 18/09/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.