Crisi di ansia
mai mi era successo una cosa simile...ho 29 anni. se il testo è troppo lungo vai dirett alla fine...
conosco una ragazza...ci sentimamo, per me non scatta nulla ma mi interessa...è un tipo diverso da tutte le altre, totalm il mio opposto, energica, attiva, espansiva...davvero un bel tipo...un peperino...lei è molto insistente, si vede che vuole me...ma io sono rimasto un pò urtato da tanta decisione, sono introverso, tranquillo...
continuiamo a sentirci fino a che un giorno, nel punto di rottura forse, la bacio...impulsivamente, senza pensare senza premeditazione...
ero ancora molto insicuro ma ho iniziato una storia con lei durata ca due mesi...(di cui uno lontani per lavoro...) in cui stavamo bene, ci trovavamo su tutto...nonostante le diversità di carattere...
ma c'era sempre la mia insicurezza dietro...avevo mille dubbi mille pensieri quando non ero con lei: è quella giusta, cosa provo, perchè non provo niente, ma non dovrei già esser innamorato, ma sei sicuro ecc...un carico di pensieri e pressione davvero alto, dovuto alla mia insicurezza, al bisogno di avere una certezza subito...
il culmine è arrivato quando dopo la lontananza l'ho rivista...e mi è venuto un attacco di ansia viscerale, incontenibile...ho fatto 2+2 e l'ho lasciata, credendo che i miei pensieri e dubbi fossero diventati certezza, come se il mio subconscio mi stesse gridando che non era la cosa giusta da fare.
ma il mio interesse ed il suo son opiù forti e ci siamo risentiti...ma ho avuto un altro attacco durato 3gg...fortissimo, stomaco chiuso, tensione al collo come uno spillo, confusione...è stato un attacco immotivato e inaspettato. Ho deciso di chiedere ad un terapeuta il motivo di tutto ciò.
anche l'altro ieri l'ho vista, siamo stati benissimo, abbiamo parlato, scherzato, ci siamo anche abbracciati e baciati ma quell'ansia non mi ha mai abbandonato...si è calmata si ma prima di vederla mi è venuta su tutta. eppure sono stato bene con lei.
ora io non so più che pensare...che il mio IO, la mia "coscienza" mi stia dicendo forte e chiaro che qualcosa non va, che lei non fa per me?
che io abbia inconsciamente paura di qualcosa di lei?
che quest'ansia sia il risultato di troppa pressione, troppi dubbi?
oppure che io sia così rigido, così ancorato alle mie credenze (trovare la brava ragazza, fare le cose così, sentire questo, provare quello) che lei mi stia destabilizzando e la mia mente non lo accetti? come se non fosse "allenata" a tanta libertà, tanta spensieratezza? (suggerito dal terapeuta)
so che è un papiro ma questa cosa mi sta divorando...è un piacere dolce, un desiderio che devo pagare con ansia e tensione...perchè?
conosco una ragazza...ci sentimamo, per me non scatta nulla ma mi interessa...è un tipo diverso da tutte le altre, totalm il mio opposto, energica, attiva, espansiva...davvero un bel tipo...un peperino...lei è molto insistente, si vede che vuole me...ma io sono rimasto un pò urtato da tanta decisione, sono introverso, tranquillo...
continuiamo a sentirci fino a che un giorno, nel punto di rottura forse, la bacio...impulsivamente, senza pensare senza premeditazione...
ero ancora molto insicuro ma ho iniziato una storia con lei durata ca due mesi...(di cui uno lontani per lavoro...) in cui stavamo bene, ci trovavamo su tutto...nonostante le diversità di carattere...
ma c'era sempre la mia insicurezza dietro...avevo mille dubbi mille pensieri quando non ero con lei: è quella giusta, cosa provo, perchè non provo niente, ma non dovrei già esser innamorato, ma sei sicuro ecc...un carico di pensieri e pressione davvero alto, dovuto alla mia insicurezza, al bisogno di avere una certezza subito...
il culmine è arrivato quando dopo la lontananza l'ho rivista...e mi è venuto un attacco di ansia viscerale, incontenibile...ho fatto 2+2 e l'ho lasciata, credendo che i miei pensieri e dubbi fossero diventati certezza, come se il mio subconscio mi stesse gridando che non era la cosa giusta da fare.
ma il mio interesse ed il suo son opiù forti e ci siamo risentiti...ma ho avuto un altro attacco durato 3gg...fortissimo, stomaco chiuso, tensione al collo come uno spillo, confusione...è stato un attacco immotivato e inaspettato. Ho deciso di chiedere ad un terapeuta il motivo di tutto ciò.
anche l'altro ieri l'ho vista, siamo stati benissimo, abbiamo parlato, scherzato, ci siamo anche abbracciati e baciati ma quell'ansia non mi ha mai abbandonato...si è calmata si ma prima di vederla mi è venuta su tutta. eppure sono stato bene con lei.
ora io non so più che pensare...che il mio IO, la mia "coscienza" mi stia dicendo forte e chiaro che qualcosa non va, che lei non fa per me?
che io abbia inconsciamente paura di qualcosa di lei?
che quest'ansia sia il risultato di troppa pressione, troppi dubbi?
oppure che io sia così rigido, così ancorato alle mie credenze (trovare la brava ragazza, fare le cose così, sentire questo, provare quello) che lei mi stia destabilizzando e la mia mente non lo accetti? come se non fosse "allenata" a tanta libertà, tanta spensieratezza? (suggerito dal terapeuta)
so che è un papiro ma questa cosa mi sta divorando...è un piacere dolce, un desiderio che devo pagare con ansia e tensione...perchè?
[#1]
Gentile ragazzo,
Mi sembra che Lei abbia un elevato grado di consapevolezza di se', si sa osservare.
Quello che invece riesce meno a fare e' accettarsi.
Se questa ragazza Le fa venire l'ansia c'e una comunicazione ansiogena fra i vostri inconsci.
Non e' detto che questo sia un male o che sia da evitare. Basta accettarlo.
La stuzzica? La eccita? La sfida? Sono tutti spunti su cui riflettere. Tenga conto che il livello dell'eccitazione diventa sgradevole quando e' troppo. Leggermente di meno e' elettrizzante, piiacevole..
La chiave di lettura gliel'ho suggerita. Adesso rifletta Lei..
Ci riscriva se vuole, cordialmente
Mi sembra che Lei abbia un elevato grado di consapevolezza di se', si sa osservare.
Quello che invece riesce meno a fare e' accettarsi.
Se questa ragazza Le fa venire l'ansia c'e una comunicazione ansiogena fra i vostri inconsci.
Non e' detto che questo sia un male o che sia da evitare. Basta accettarlo.
La stuzzica? La eccita? La sfida? Sono tutti spunti su cui riflettere. Tenga conto che il livello dell'eccitazione diventa sgradevole quando e' troppo. Leggermente di meno e' elettrizzante, piiacevole..
La chiave di lettura gliel'ho suggerita. Adesso rifletta Lei..
Ci riscriva se vuole, cordialmente
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
se da una parte ben descrive il coinvolgimento corporeo che sente, indubbiamente le sensazioni sono molto forti. DI solito il mondo anglosassone parla di "sentire le farfalle nello stomaco" per indicare uan reazione viscerale di amore.
Forse dovrebbe approfondire i colloqui con lo psicologo per esplorare meglio e più a fondo il Suo sentire. Potrebbe essere anche che proprio perchè tanto positivamente coinvolto ci sia questa attivazione somatica. Cioè l'ansia potrebbe essere legata al fatto che l'emozione è tanta e il campanello d'allarme è legato non alla pericolosità della ragazza, ma alla sua importanza, specialmente se all'inizio la descrive come *interessante* anche se non scatta nulla.
Ma se la trovava interessante, qualcosa era scattato, no?
Certo, il suo post è molto viscerale: peperino, mi divora, stomaco chiuso...
se da una parte ben descrive il coinvolgimento corporeo che sente, indubbiamente le sensazioni sono molto forti. DI solito il mondo anglosassone parla di "sentire le farfalle nello stomaco" per indicare uan reazione viscerale di amore.
Forse dovrebbe approfondire i colloqui con lo psicologo per esplorare meglio e più a fondo il Suo sentire. Potrebbe essere anche che proprio perchè tanto positivamente coinvolto ci sia questa attivazione somatica. Cioè l'ansia potrebbe essere legata al fatto che l'emozione è tanta e il campanello d'allarme è legato non alla pericolosità della ragazza, ma alla sua importanza, specialmente se all'inizio la descrive come *interessante* anche se non scatta nulla.
Ma se la trovava interessante, qualcosa era scattato, no?
Certo, il suo post è molto viscerale: peperino, mi divora, stomaco chiuso...
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Utente
@Dr. Esposito: si in effetti lei mi stuzzica in continuazione, cerca l'eccitamento sempre...anche nell'intimità...potrebbe essere una causa...quello che mi manca è il nesso tra reazioni/stati razionali e reali ed una sensazione così immotivata e senza causa, eterea.
forse dovrei capire perchè lei cerca l'eccitamento e continua a stuzzicarmi così spesso...
@Dr.Bellizzi: spesso ho pensato di avere un blocco di qualche natura e in effetti solo uno specialista può aiutarmi a risolvere la matassa...
grazie ad entrambi per i celeri e vali di spunti di riflessione!
forse dovrei capire perchè lei cerca l'eccitamento e continua a stuzzicarmi così spesso...
@Dr.Bellizzi: spesso ho pensato di avere un blocco di qualche natura e in effetti solo uno specialista può aiutarmi a risolvere la matassa...
grazie ad entrambi per i celeri e vali di spunti di riflessione!
[#4]
Gentile utente, sembra che lei abbia difficoltà ad abbandonarsi alle emozioni, a questa storia che pure l'attrae e la coinvolge.
"introverso, tranquillo" si descrive in partenza, ora forse attratto e tentato ed insieme impaurito.. giustamente il suo terapeuta le parla di scarso "allenamento" alla felicità, di qui tutti questi contraccolpi viscerali.. forse ha paura di crederci , di lasciarsi andare.
Del resto forse è bello anche fidarsi dei propri sogni e dei propri slanci e di quelli degli altri.
IL suo terapeuta l'aiuterà a fare chiarezza , anche a domandarsi da dove viene questo bisogno di controllo che la fa sentire in pericolo in una situazione relazionale che a molti potrebbe anche sembrare fantastica...
Coraggio, si lasci un pò vivere...
Molti auguri, e ci tenga, se crede, informati..
"introverso, tranquillo" si descrive in partenza, ora forse attratto e tentato ed insieme impaurito.. giustamente il suo terapeuta le parla di scarso "allenamento" alla felicità, di qui tutti questi contraccolpi viscerali.. forse ha paura di crederci , di lasciarsi andare.
Del resto forse è bello anche fidarsi dei propri sogni e dei propri slanci e di quelli degli altri.
IL suo terapeuta l'aiuterà a fare chiarezza , anche a domandarsi da dove viene questo bisogno di controllo che la fa sentire in pericolo in una situazione relazionale che a molti potrebbe anche sembrare fantastica...
Coraggio, si lasci un pò vivere...
Molti auguri, e ci tenga, se crede, informati..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
Gentile Utente,
non è cattiva volontà, in tutta franchezza i consigli non sono utili né efficaci, diversamente da un intervento specialistico diretto.
Si affidi al suo curante con fiducia, gli esponga chiaramente le sue difficoltà e dia tempo al percorso in atto di produrre benefici.
Ha ricevuto una valutazione?
Sono stati stabiliti obiettivi?
Oppure è in attesa di un primo incontro?
non è cattiva volontà, in tutta franchezza i consigli non sono utili né efficaci, diversamente da un intervento specialistico diretto.
Si affidi al suo curante con fiducia, gli esponga chiaramente le sue difficoltà e dia tempo al percorso in atto di produrre benefici.
Ha ricevuto una valutazione?
Sono stati stabiliti obiettivi?
Oppure è in attesa di un primo incontro?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#8]
Utente
ormai la relazione è finita...con il senno di poi, anche se è passato poco tempo vorrei delle opinioni...
La Dott. esposito parlavo di comunicazione ansiogena tra i subconsci...quella ragazza in qualche modo mi intimoriva...inconsciamente...forse per il suo astio, per la sua rabbia interiore per passate esperienze, per il lavoro stressante...
inoltre era dominante...cioè tirava lei le redini del rapporto...lei era supersicura, io l'opposto...possibile che io stessi bene con lei ma poi avvertissi tutto questo farmi trascinare, come se fosse un dovere?
quello che non mi spiego, è la razionalità dello stare bene con lei e l'irrazionalità delle crisi, delle sensazioni di timore, del nervosismo...non me ne faccio una ragione.
a onor del vero poi, non la sentivo mia, non avevo un sincero desiderio di lei, da qui la mancanza di trasporto, e quindi i dubbi...
La Dott. esposito parlavo di comunicazione ansiogena tra i subconsci...quella ragazza in qualche modo mi intimoriva...inconsciamente...forse per il suo astio, per la sua rabbia interiore per passate esperienze, per il lavoro stressante...
inoltre era dominante...cioè tirava lei le redini del rapporto...lei era supersicura, io l'opposto...possibile che io stessi bene con lei ma poi avvertissi tutto questo farmi trascinare, come se fosse un dovere?
quello che non mi spiego, è la razionalità dello stare bene con lei e l'irrazionalità delle crisi, delle sensazioni di timore, del nervosismo...non me ne faccio una ragione.
a onor del vero poi, non la sentivo mia, non avevo un sincero desiderio di lei, da qui la mancanza di trasporto, e quindi i dubbi...
[#9]
Caro ragazzo,
Negli esseri umani coesistono tanti livelli di "piacere".
Non sempre e solo cio' che e' regolare, condiviso da molti e' davvero quello che ci piace.
Comunque il fatto che lei abbia interrotto o abbia lasciato che si interrompesse la relazione con questa ragazza indica che ha prevalso la parte più' razionale, quella in cui il piacere ha meno potere.
I migliori auguri!
Negli esseri umani coesistono tanti livelli di "piacere".
Non sempre e solo cio' che e' regolare, condiviso da molti e' davvero quello che ci piace.
Comunque il fatto che lei abbia interrotto o abbia lasciato che si interrompesse la relazione con questa ragazza indica che ha prevalso la parte più' razionale, quella in cui il piacere ha meno potere.
I migliori auguri!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.7k visite dal 17/09/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.