Vorrei recuperare me stesso e il rapporto con la mia ragazza

salve dottore, le scrissi molto tempo fa riguardo ad un disagio durante la mia vita di coppia con la mia ragazza.allora seguì il suo consiglio e le cose andarono meglio. ma l'anno scorso si verificò un episodio che mi fece fare un passo indietro. ci litigammo, fu un litigio che provocò una mi sfuriata senza un motivo valido. mi fece perdere le staffe, ma differenza dell'anno prima, non le alzai le mani, mi misi a gridare e lei per paura si allontanò.questa distanza durò circa 3 settimane, 3 settimane per me infernali. durante il nostro distacco però, notai una terza persona, suo preparatore atletico, che si avvicinò a lei, chiesi spiegazioni, ma non ci fu risposta che colmò i miei dubbi. purtroppo, sbirciando sul suo profilo facebook e qualche volta sul suo cell, mi accorsi che questa persona continuava a farsi sentire con dei messaggi, link e dediche che davano a pensare. passò tempo e ci riavvicinammo, le cose andarono bene fin ad un certo punto. questo punto fu qualche settimana fa. gli ultimi di luglio fu invitata ad una rimpatriata della squadra e li c'era anche questo preparatore atletico, ma quella sera la vidi strana, l'indomani le controllai il cellulare e scoprii un messaggio di questa persona che parlava di momenti intimi vissuti in quel periodo distacco, andai su tutte le furie e chiesi spiegazioni. lei mi smentii ogni cosa dicendomi che non era successo nulla, solo che questa persona la desiderava, ma non ci fu nulla di particolare. passò qualche giorno, non fui convinto di questa risposta e mi collegai per la prima volta sul suo profilo facebook. e li è cambiato tutto. ho letto tutti i messaggi di quel periodo e tutti quelli a seguire (c'era molta passione in quelle parole da entrambe le parti) persi nuovamente le staffe gridando contro di lei, ma la sera stessa fecemmo l'amore. questo problema mi ha condizionato molto e adesso siam arrivati ad un nuovo allontanamento per volere suo. questa è stata la parentesi più grave. durante tutto questo periodo io son diventato più possessivo, mi comporto come non mi dovrei comportare. la giudico, la critico, ci litighiamo spesso, tutte cose che io non vorrei mai. quando stiamo con amici lei è completamente diversa, ride, scherza con tutti ed io mi sento messo da parte, è così che vorrei che fosse con me! quando stiam da soli è tutt'altra cosa, mi dice che è stanca, che non vuole più uscire, ma nel compenso mi dice che mi ama e che non mi lascerà mai, più tutto il resto che c'è dell'amore. è da moltissimo tempo xò che non la sento più accanto a me, ma la amo con tutto me stesso e vorrei migliorare qualcosa in me in modo da poter ritrovare quella pace interiore che avevo quando stavamo bene. il mio disagio è dovuto anche al contesto in cui vivo. ho una famiglia stupenda che mi ama come figlio, ma io non mi sento apprezzato perchè ogni volta che devo far qualcosa mi sento attaccato e reagisco con arroganza e presunzione. inoltre il lavoro va malissimo, come posso recuperare tutto?cordialmente.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

per recuperare tutto deve prima individuare dei piccoli elementi ed iniziare a gestire ogni piccolo elemento, cioè individuare quali sono le cose immediate da gestire e cominciare da questi piccoli elementi. È un pò come dire che per raggiungere una meta ci si arriva un passo alla volta.

Certo, poi se il contesto in cui vive crea disagio, allora dovrebbe vedere anche qui cosa può cambiare del contesto.

Per quanto riguarda la storia con questa ragazza in che modo il contesto in cui vive interferisce?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Utente
Utente
caro dottore, ho appena letto la sua risposta..ho ripensato tutta la notte a quel che le ho scritto. forse il motivo risale alla mia infanzia. quando ero piccolo. dai 7 ai 10 anni, avevo una comitiva di amici, tutti maschi, ed io ero il più piccolo. e da li ho cominciato ad esser preso di mira fin quando lo scherzo, a volte pesante, è sfociato nella violenza sessuale. tutto ciò è durato per un anno, io mi rifiutavo, ma il più grande di tutti mi obbligava. questa parentesi è finita, ma ho ancora delle tracce dentro me che li riversate verso persone che non c'entrano nulla, come i miei genitori, il lavoro e la mia attuale ragazza. da quel momento son diventato diffidente con tutti anche mantenendo la mia sfera ironica e armoniosa, con me il sorriso non mancava mai. con i miei genitori son diventato scontroso, chiuso, a volte un po arrogante. oltre a quello che le ho scritto, riguardo la mia ragazza, ho degli atteggiamenti assurdi. se ci litighiamo, cosa che io non sopporto, vado su tutte le furie e me la prendo con me stesso, infierisco su di me:piango, mi dispero e urlo, questo perchè mi sento rifiutato. i nostri litigi sono per lo più causati da me, perchè da un po di tempo a questa parte, come le dicevo, son diventato un po troppo geloso, quindi la controllo in ogni cosa, so che è sbagliato ma, segnato da quella relazione durata poco tempo con il suo preparatore atl., mi sembra che da un momento all'altro se ne dovesse andar da me. questo condiziona in eccesso il mio stato d'animo che si rivalsa sulla mia famiglia e sul lavoro.sto rischiando di perdere il lavoro, dopo tutto. la mia ragazza ha intrapreso da un paio di giorni una terapia su questo vostro sito. lei impaurita, lei mi teme, ma io no le torcerei nemmeno un capello, so che in passato ho commesso un errore assurdo (le diedi uno schiaffo e le lesionai un timpano)..di questo me ne son sempre pentito. lo sfogo che ho utilizzato scrivendovi, mi sta aiutando a riflettere su tutto. le mie esagerazioni sono il mio pentimento, penso a tutto quello che ho avuto nell'infanzia e lo riverso sulla realtà di oggi. le mie paure son proprio quelle di rimanere senza la mia compagna. un ragazza che ha tutto quel che io ho sempre cercato, che per mia colpa ho fatto allontanare, vorrei trovare un rimedio a tutto, cominciando, come dice lei, ad individuare questi piccoli elementi e gestirli un passo alla volta, per dare una nuova immagine a me stesso e agl'altri di me. dovrei forse partire con la famiglia,cercando di sistemare il tutto passo alla volta?ho una confusione assurda. la mia ragazza ha paura di me e per questo si è allontanata. chiedo un aiuto caro dottore..attendo sua risposta, Cordialmente.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<lo sfogo che ho utilizzato scrivendovi, mi sta aiutando a riflettere>

Gentile Utente,
ci fa piacere che lei stia riflettendo, ma credo che le parole ricevute da qui non siano sufficienti ad aiutarla ad affrontare il malessere che sembrerebbe albergare in lei da tempo e che si riverbera sulla sua vita con difficoltà a quanto pare consistenti anche nella sfera delle relazioni e dei rapporti affettivi significativi.

Le suggerisco pertanto un consulto specialistico diretto, in presenza, quanto mai opportuno, proprio per trovare quell'aiuto che lei cerca da noi che invece possiamo solo aiutarla a riflettere, ma non fornirle quello davvero concreto e diretto che lei certamente meriterebbe.

Cordialmente
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Utente
Utente
caro dottore, io vorrei veramente aiutarmi con un consulto diretto, ma manca la disponibilità economica per farlo..io vorrei riflettere ancor di più su tutto..vorrei trovare un modo per arginare, fino a debellare, questa mia foga ogni qualvolta mi trovo davanti un confronto verbale che non riesco a gestire, in particolar modo con la mia ragazza...lei ha timore di me..noi all'inizio della nostra storia eravamo apertissimi al dialogo e non litigavamo mai..attualmente lei tiene tanto a me e per questo mi ha chiesto di contattarvi, e come ripeto, mi sta servendo molto...davvero, mi creda, se avessi le disponibilità economiche per contattare direttamente uno specialista, a quest'ora l'avrei fatto da tempo. si figuri che non avendo la possibilità di aver internet a casa, adesso mi trovo in un internet point...non voglio perdere questa persona e devo assolutamente trovare un modo..si è vero, come disse il suo collega in precedenza, dovrei cominciare da piccoli elementi, ed è da li che vorrei partire...mi dica lei, grazie...distinti saluti.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<io vorrei riflettere ancor di più su tutto..vorrei trovare un modo per arginare, fino a debellare...>
Gentile Utente,
se fosse possibile aiutarsi da soli lei già ci sarebbe riuscito e da qui ogni intervento diretto non è possibile per diversi motivi: regole deontologiche, del portale ed effettiva impossibilità del consulto on line di sostituire quello diretto.
Occorre riferirsi direttamente a uno specialista, per una valutazione ed un eventuale trattamento atto ad affrontare in modo concreto i suoi disagi, non si faccia fermare dal fattore economico, può rivolgersi al servizio pubblico - presso le strutture ASL.
Le suggrisco di non esitare a farlo.

Cordiali saluti