Il mio problema alla mia amica

salve vorrei esporvi il mio problema!
innanzitutto premetto che sono stato per circa due anni in cura con en gocce (5 al dì) anafranil 0,25 (mezza alla sera) e depakin chrono 300 (mezza a sera) per crisi di panico e ansia forte dovuti ad un accumulo di stress! Ho ottenuto ottimi risultati infatti ho sospeso tutto da 5 mesi.
Ora sto affrontando un altro problema che me ne vergogno anche a dirlo!
Il tutto si è scatenato dopo aver letto una frase del filisofo Frederich Nietzsche in cui afferma che dopo la morte il soggetto ritorna di nuovo ad affrontare la stessa vita precedente in eterno! Alla lettura di questa frase mi è venuto un attacco di ansia molto forte e adesso sono 4 giorni che mi sento molto ansioso e quasi depresso! il problema è che non riesco ad accettare quella frase se fosse tutto vero!! potete darmi un consiglio? grazie
Dimenticavo di dirvi che ho esposto il mio problema alla mia amica di famiglia (psichiatra) che mi ha riconsigliato di prendere i farmaci che prendevo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

quando il problema è di natura psicologica i farmaci difficilmente consentono di risolverlo del tutto perchè non incidono sulle sue cause.

Lei oggi infatti, dopo ben 2 anni di terapia con psicofarmaci, si trova di nuovo ad affrontare l'ansia scatenata dalla semplice lettura di una frase di Nietzsche, e non penso proprio che riprendere i farmaci le consentirebbe di risolvere qualcosa in maniera definitiva e di non ricomincaire da capo nel momento in cui li sospendesse di nuovo.

Ci può dire di preciso che diagnosi ha ricevuto e da chi prima di iniziare la cura?
In cosa consiste l'"accumulo di stress" che ha menzionato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
senza entrare nel merito del suo orientamento religioso, la reazione alla lettura di una singola frase sulla reincarnazione, può avere un impatto così intenso se si è già particolarmente vulnerabili, ben venga allora tale reazione che la obbliga a prenderne atto e a porsi delle domande, la terapia farmacologica andrebbe integrata con un colloquio psicologico al fine di valutare la possibilità di iniziare un percorso.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
In pratica 2 anni fà dopo il lavoro facevo 2 ore di palestra seguita da una corsetta e una partita a calcetto quasi ogni giorno! si è scatenato il tutto in una notte in cui non riuscivo più a respirare e al pronto soccorso dopo vari accertamenti mi dissero che si trattava di ansia.
In seguito andai da un'amica di famiglia che mi fece una diagnosi di "Ansia generalizzata"; in pratica ero ossessionato dal fatto che non stavo bene!

Voglio ricordare anche che circa 5 anni fà ho avuto lo stesso problema riguardo a questi misteri della vita che mi portarono in una leggera depressione e che lo affrontai da solo senza consulti e psicofarmaci!

In questo momento non saprei cosa fare mi sento in un tunnel senza uscita...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Quanto lei aggiunge testimonia il fatto che il problema è ancora lì, da affrontare e risolvere, e che queste rimuginazioni sono iniziate prima dell'attacco d'ansia (che probabilmente è arrivato quando la misura è stata colma).

Quello che non deve fare è illudersi di risolvere tutto da solo: la soluzione esiste ed è rivolgersi ad uno psicologo, perchè ha già tentato di uscirne con altri mezzi che soìi sono rivelati non risolutivi e quindi è giunto il momento di rivolgersi al professionista più indicato.
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Utente
Utente
ok capisco vi ringrazio siete stati gentilissimi
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Spero che quanto detto le sia d'aiuto, se vuole ci aggiorni sulla situazione.

Le faccio tanti auguri,
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Dr.ssa Rossella Campigotto Psicologo, Psicoterapeuta 4
Gentile utente,

i farmaci sono utili nel suo caso per attenuare la sintomatologia. Accanto ai farmaci le consiglio una psicoterapia che permetterà di intervenire sui fattori che determinano il problema.

Dr.ssa ROSSELLA CAMPIGOTTO
Psicologa - Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
www.psicologiabrevestrategica.it

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Utente
Utente
Per pura curiosità vi è mai capitato di avere pazienti con il mio stesso problema?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Si tratta di sintomi e disagi molto diffusi, anche se chi ne soffre di solito cerca di nasconderlo e quindi la percezione di ogni singolo paziente è di essere il solo o quasi a sentirsi così:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/443-ansia-un-problema-per-milioni-di-italiani.html
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Utente
Utente
Ho contattato una mia amica psicologa che mi incontrerà da domani mattina! spero di riuscire ad uscirne fuori non riesco neanche più a mangiare....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Bene, ma la sua amica psicologa le potrà solo dare il recapito di un collega di sua fiducia e non occuparsi direttamente di lei, perchè questo è vietato dal nostro codice deontologico.
I rapporti di conoscenza e amicizia fra psicologo e paziente infatti non rendono attuabili efficacemente gli interventi che fanno parte del nostro lavoro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Ogni paziente , e' ed ha una storia a se' , unica, irripetibile , frutto di passato, presente, inconscio, relazioni familiari, interpersonali, ecc...
Uno psicologo, psicoterapauta, potra' seguirla, per abbinare un trattamento combinato alla farmacoterapia , ma non un ' amica o conoscente, non e' ne' utile, ne' consentito
V.Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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