Ansie da patologie oncologiche

Gent.mo Dottore, sono un 36enne con una situazione pregressa di depressione, apatia e sfiducia nella vita in genere. Vivo ancora con i miei genitori e tutte le mie prove per riemergere(lavorare fuori casa, vivere da solo) si sono concluse con dei fallimenti sempre da me orchestrati.In questi anni mi sono molto avicinato alla fede cristiana ma, come da copione nella mia vita, alterno periodi di interesse a periodi di disinteresse. Il problema è che dopo degli accertamenti mi è stato rimosso un melanoma al I stadio(quindi intempo...) e, invece di essere contento di aver scongiurato il peggio, sono caduto in ansia e preoccupazione. Da alcuni giorni non voglio uscire e prendere sole...anche perchè avendo moltissimi nei (tra i quali alcuni simili al precedente...) mi sento come "condannato" da questo male, come se tutti gli altri fossero melanomi. I medici mi stanno facendo fare accertamenti e rimozione di qualche altro neo sospetto ma io vorrei fare tutto subito, ho l'ansia di perdere tempo, vorrei addirittura andare da altri medici e fare altre visite. Diciamo che questa vicenda si è inserita in un quadro già , di per sè, precario. Purtroppo le mie condizioni familiari non mi permettono un supporto psicologico privato ed ho sempre avuto "paura", comunque, a "scoperchiare" il mio io ad uno psicologo. Ho ricominciato a riavvicinarmi alla fede ritrovando la preghiera ma il pianto è dietro l'angolo, addirittura mi sento in colpa perchè temo di trovare una giustificazione al mio stato di depressione nella malattia.
Mi consiglia di rivolgermi subito ad un terapeuta?E il SSN secondo il suo franco parere può fare più danni che altro (sedute con medici diversi, tempi di attesa...)?La ringrazio per eventuale risconto
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
E' comprensibile che sia preoccupato per la sua salute e che, di conseguenza, voglia accelerare accertamenti ed eventuali interventi.

A quanto leggo, però, la sua condizione di ansia, timore, insoddisfazioni, ha radici più profonde e precedenti a questa situazione.

Per questo le consiglio di non continuare a indugiare in una qualità di vita che non la soddisfa e di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Certamente il SSN ha dei limiti, ma può essere un primo passo per iniziare a individuare la sua strada.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Gianna Porri Psicologo, Psicoterapeuta 17
Gentile utente,
i medici le avranno sicuramente detto che un melanoma al 1° stadio è curabilissimo, a parte che io ho conosciuto 2 persone con un 3° stadio che si sono salvate ugualmente e qui lascio la parola al nostro bravissimo Oncologo.
Essendo di formazione Psicodinamica, ho visto molte volte come l'avvento tumore, sia esperito dal paziente come un alto tradimento da parte del proprio stesso corpo e sia quindi in grado di generare sentimenti molto negativi, come, incredulità, rabbia., depressione e alla fine accettazione. Se l'evento si verifica su di un terreno già precedentemete non molto saldo, una aiuto professionale può esserle utile per passare queste tappe più velocemente e agevolmente. Non abbia così sfiducia nel pubblico, vi sono degli ottimi operatori e prendono in considerazione l'urgenza del caso. Io posso darle una certa rassicurazione perchè il mio primo Tirocinio fu proprio ad Oncologia al Policlinico Gemelli a Roma e una ricerca dimostrò come pazienti che avevano ricevuto un supporto Psicologico attraversavano queste tappe più velocemente e superavano presto anche la depressione, che si verifica sempre in questi casi.
Le faccio i miei più sinceri auguri e sono speranzosa che lei possa superare ben presto questo brutto momento

Dr. Gianna Porri
Psicologa - Psicoterapeuta
http://www.risolvi-disagi-esistenza-blogspot.com
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