Sono una stalker
buonasera,
vu scrivo per lanciare un grido disperato di aiuto. Io sono una stalker. sono in cura da uno psicologo che mi ha fatto la diagnosi...m alo sapevo già da me!per ora sono in cura da 6 mesi ma ancora non riesco a controllarmi. Io sono una staljer della categoria "respinto" o ossessivo puro, così mi è stato detto. Ho inziato la faticosa consapevolezza della perdita ma ho un male cos' lacerante dentro di me che non riesco ad accettare di averlo eprduto per sempre. il mio ex con cui sono stata 3 anni mi ha lasciata un anno e mezzo fa e da allora io ho fantasie di riconquistarlo, penso sempre a lui, senza farmi vedere a volte mi apposto fuori da dove lavora per vederlo a "distanza". la situazione è precipitata quando sono venuta a sapere durante uno dei miei appostamenti che usciva con un'altra e li ho visti baciarsi. in quel momento le mie speranze sono crollate, fino a quel momento fantasticavo che anche lui soffriva per me, che ci saremmo rimessi insieme. da quel giorno non vivo più. ho inziato a tempestare lui di chiamate anche 100 al giorno, lo insulto, piango e lo prego di tornare con me. faccio indaini su di lei e scoprendo dove abita l'ho anche asepttata tott casa e insultata. ora ho avuto una diffida del tribunale ad avvicinarmi a loro ma io ancora non riesco a non fargli chiamate e ancora dentro di me non riesco ad accettare che lui non tornerà piu con me. anzi il fatto di vederlo con un'altra mi fa sentire "tradita" come se lui fosse il mio fidanzato. non voglio andare in carcere, seguo la terapia però ad oggi non riesco a smettere. vi prego datemi un aiuto. non ce la faccio più! non potete immaginare quanto dolore e vergogna si provi ad essere come me.per il resto non ho amici e sono molto sola e quindi la tristezza per non averlo più e la consapevolezza che invece lui è felice mi dilaniano.
vu scrivo per lanciare un grido disperato di aiuto. Io sono una stalker. sono in cura da uno psicologo che mi ha fatto la diagnosi...m alo sapevo già da me!per ora sono in cura da 6 mesi ma ancora non riesco a controllarmi. Io sono una staljer della categoria "respinto" o ossessivo puro, così mi è stato detto. Ho inziato la faticosa consapevolezza della perdita ma ho un male cos' lacerante dentro di me che non riesco ad accettare di averlo eprduto per sempre. il mio ex con cui sono stata 3 anni mi ha lasciata un anno e mezzo fa e da allora io ho fantasie di riconquistarlo, penso sempre a lui, senza farmi vedere a volte mi apposto fuori da dove lavora per vederlo a "distanza". la situazione è precipitata quando sono venuta a sapere durante uno dei miei appostamenti che usciva con un'altra e li ho visti baciarsi. in quel momento le mie speranze sono crollate, fino a quel momento fantasticavo che anche lui soffriva per me, che ci saremmo rimessi insieme. da quel giorno non vivo più. ho inziato a tempestare lui di chiamate anche 100 al giorno, lo insulto, piango e lo prego di tornare con me. faccio indaini su di lei e scoprendo dove abita l'ho anche asepttata tott casa e insultata. ora ho avuto una diffida del tribunale ad avvicinarmi a loro ma io ancora non riesco a non fargli chiamate e ancora dentro di me non riesco ad accettare che lui non tornerà piu con me. anzi il fatto di vederlo con un'altra mi fa sentire "tradita" come se lui fosse il mio fidanzato. non voglio andare in carcere, seguo la terapia però ad oggi non riesco a smettere. vi prego datemi un aiuto. non ce la faccio più! non potete immaginare quanto dolore e vergogna si provi ad essere come me.per il resto non ho amici e sono molto sola e quindi la tristezza per non averlo più e la consapevolezza che invece lui è felice mi dilaniano.
[#1]
Buonasera carissima,
tra le righe che ha scritto si sente tutta la complessa sofferenza che sta vivendo: la "perdita" di una persona cara, la solitudine, l'incapacità di controllare alcuni impulsi, la diagnosi, la terapia, il sentirsi diversa dagli altri...
Continui a seguire il suo percorso di psicoterapia che la aiuterà ad accettare ciò che è accaduto, a fortificarsi e a stabilire migliorare le sue capacità relazionali. Non deve restare sola, deve circondarsi di persone interessanti e stimolanti con cui fare tante cose piacevoli.
Buon lavoro
tra le righe che ha scritto si sente tutta la complessa sofferenza che sta vivendo: la "perdita" di una persona cara, la solitudine, l'incapacità di controllare alcuni impulsi, la diagnosi, la terapia, il sentirsi diversa dagli altri...
Continui a seguire il suo percorso di psicoterapia che la aiuterà ad accettare ciò che è accaduto, a fortificarsi e a stabilire migliorare le sue capacità relazionali. Non deve restare sola, deve circondarsi di persone interessanti e stimolanti con cui fare tante cose piacevoli.
Buon lavoro
Dr.ssa Monica Bacchetta
Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Riceve a Borgomanero (Novara)
[#2]
gentile ragazza, non è certo una dimensione criminale della stalker che è in lei ma, probabilmente, una componente ossessivo compulsiva che ha ormai preso il posto del suo amore. In certe condizioni si interpreta come amore ciò che ha, in realtà, questa componenete disfunzionale. purtroppo anche la legge fa lo stesso ragionamento.
bene che lei stia con un terapeuta, valuti anche la possibilità di un'integrazione farmacologica.
saluti
bene che lei stia con un terapeuta, valuti anche la possibilità di un'integrazione farmacologica.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Cara utente,
concordo con il dr. De Vincentiis sull'opportunità che lei senta anche un medico psichiatra per valutare la possibilità di assumere una terapia farmacologica a supporto del lavoro psicoterapeutico che sta effettundo.
Il difficile - o meglio impossibile, per come ne parla - controllo dell'impulso a perseguitare il suo ex e a trascorrere la giornata a pensarlo infatti potrebbe essere almeno in parte (ma anche significativamente) contenuto con mezzi farmacologici.
Visto che ha già ricevuto una diffida e che rischia ben peggiori conseguenze fossi in lei prenderei anche questa strada.
Per quanto riguarda la psicoterapia invece mi sembra di capire che lei non è pienamente convinta della persona che la sta seguendo.
E' così?
Che tipo di lavoro state facendo e con che frequenza?
concordo con il dr. De Vincentiis sull'opportunità che lei senta anche un medico psichiatra per valutare la possibilità di assumere una terapia farmacologica a supporto del lavoro psicoterapeutico che sta effettundo.
Il difficile - o meglio impossibile, per come ne parla - controllo dell'impulso a perseguitare il suo ex e a trascorrere la giornata a pensarlo infatti potrebbe essere almeno in parte (ma anche significativamente) contenuto con mezzi farmacologici.
Visto che ha già ricevuto una diffida e che rischia ben peggiori conseguenze fossi in lei prenderei anche questa strada.
Per quanto riguarda la psicoterapia invece mi sembra di capire che lei non è pienamente convinta della persona che la sta seguendo.
E' così?
Che tipo di lavoro state facendo e con che frequenza?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Gentile utente,
probabilmente ci sono tematiche personali profonde che hanno "favorito" questo comportamento e che forse andrebbero viste e corrette. Inoltre c'è stato un sufficiente chiarimento tra voi che abbia sancito la chiara ed inequivocabile volontà da parte del suo ragazzo di non volerla come partner?
Cordiali saluti
probabilmente ci sono tematiche personali profonde che hanno "favorito" questo comportamento e che forse andrebbero viste e corrette. Inoltre c'è stato un sufficiente chiarimento tra voi che abbia sancito la chiara ed inequivocabile volontà da parte del suo ragazzo di non volerla come partner?
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
Gentile utente,
come già indicato da altri colleghi le confermo che molto spesso problematiche di questo tipo si giovano di un complemento farmacologico alla terapia psicologica già in atto. A questo scopo sarebbe utile chiedere al suo stesso terapeuta l'indicazione di uno specialista psichiatra di sua fiducia per verificare la reale possibilità di associare una terapia farmacologica. In alternativa puo rivolgersi al centro di salute mentale della sua zona di residenza.
Cordiali saluti
come già indicato da altri colleghi le confermo che molto spesso problematiche di questo tipo si giovano di un complemento farmacologico alla terapia psicologica già in atto. A questo scopo sarebbe utile chiedere al suo stesso terapeuta l'indicazione di uno specialista psichiatra di sua fiducia per verificare la reale possibilità di associare una terapia farmacologica. In alternativa puo rivolgersi al centro di salute mentale della sua zona di residenza.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 15/09/2012.
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