Sviluppo bambino maltrattato
Un bambino fino all'età di 4 anni è stato completamente trascurato dalla madre che, per comodità sua, lo teneva legato alla sedia. Il bambino poi le è stato tolto grazie alle denunce dei vicini. A 4 anni camminava a 4 zampe, aveva bisogno dei pannolini e non parlava.
Da un anno (oggi ne ha 5) è stato preso da una famiglia "normale", oggi cammina, controlla gli stimoli, ma parla ancora male, abbozza alcune parole ma sono pochissime quelle che riesce a pronunciare correttamente.
Inoltre pur essendo vivace e curioso, il modo di rapportarsi alla realtà, di maneggiare gli oggetti sembra insicuro, ricorda quello di un bambino di 3 anni e percepisce solo ragionamenti molto semplici: vai là, prendi questo. Però, pur avendo 5 anni è come se avesse iniziato a vivere un anno fa.
E' solo questione di tempo e poi il recupero sarà completo, o c'è il rischio che gli stimoli mancati al momento giusto abbiano prodotto danni irreparabili sul piano intellettivo? Forse imparare ad articolare i suoni è più impegantivo che camminare?
Da un anno (oggi ne ha 5) è stato preso da una famiglia "normale", oggi cammina, controlla gli stimoli, ma parla ancora male, abbozza alcune parole ma sono pochissime quelle che riesce a pronunciare correttamente.
Inoltre pur essendo vivace e curioso, il modo di rapportarsi alla realtà, di maneggiare gli oggetti sembra insicuro, ricorda quello di un bambino di 3 anni e percepisce solo ragionamenti molto semplici: vai là, prendi questo. Però, pur avendo 5 anni è come se avesse iniziato a vivere un anno fa.
E' solo questione di tempo e poi il recupero sarà completo, o c'è il rischio che gli stimoli mancati al momento giusto abbiano prodotto danni irreparabili sul piano intellettivo? Forse imparare ad articolare i suoni è più impegantivo che camminare?
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Gentile Utente, purtroppo dire che è solo questione di tempo è un pò azzardato e non del tutto corretto: il nostro cervello fin dalla nascita và incontro ad uno sviluppo che solo in parte è uguale per tutti; una consistente porzione dello sviluppo dipende dalle esperienze che ognuno di noi fà. E' questo che rende ognuno di noi una persona unica nel suo genere.
Detto questo credo che il bambino in questione possa acquisire le abilità linguistiche "normali" anche se questo avverrà con qualche difficoltà.
Consiglierei vivamente a chi si occupa del bimbo di rivolgersi ad una struttura specialistica, che possa garantirgli un adeguato supporto in questa delicata fase, soprattutto a livello psicologico.
Cordialmente
Daniel Bulla
Detto questo credo che il bambino in questione possa acquisire le abilità linguistiche "normali" anche se questo avverrà con qualche difficoltà.
Consiglierei vivamente a chi si occupa del bimbo di rivolgersi ad una struttura specialistica, che possa garantirgli un adeguato supporto in questa delicata fase, soprattutto a livello psicologico.
Cordialmente
Daniel Bulla
[#2]
Gent Utente,
il tempo rappresenterebbe un problema solamente se nell'arco dei primissimi anni di vita vi fosse stata una deprivazione uditiva vera e propria (come accade nel soggetto sordo che non viene protesizzato entro i primi mesi di vita). Immagino, però che non sia stato così e che la terribile situazione vissuta da questo bambino abbia portato, certamente, una deprivazione affettiva, ed anche una ipostimolazione generale che ha condotto ad un ritardo dello sviluppo generale. Dunque il problema di linguaggio si inquadrerebbe, verosimilmente, in un ritardo globale. Esso deve essere affrontato sia sul piano linguistico (mediante esame approfondito del linguaggio e successivi cicli di trattamento logopedico), sia sul piano dello sviluppo generale e cognitivo (mediante valutazione neuropsichiatrica infantile e successivi trattamenti opportuni). Sicuramente sarà necessaria molta pazienza e trattamenti prolungati ed è difficile dire in questa fase, soprattutto senza aver effettuato una visita, quanto tempo sarà necessario e se il recupero sarà completo.
Il bambino è già grandicello (5 anni), pertanto non esiterei ulteriormente e mi unisco al suggerimento del collega: si rivolga presso un centro specialistico che si occupa di problemi del genere.
Purtroppo non saprei consigliarle centri nella sua zona: qui nei paraggi di Milano vi sono alcune ottime strutture, quali "La Sacra Famiglia" di Cesano Boscone, ed il centro Vismara "Don Calabria" di Milano. Sicuramente il centro migliore per questa tipologia di problemi è raprpesentato dall'associazione "La nostra famiglia" di Bosisio Parini, che possiede varie sedi in Italia.
Cordiali saluti.
il tempo rappresenterebbe un problema solamente se nell'arco dei primissimi anni di vita vi fosse stata una deprivazione uditiva vera e propria (come accade nel soggetto sordo che non viene protesizzato entro i primi mesi di vita). Immagino, però che non sia stato così e che la terribile situazione vissuta da questo bambino abbia portato, certamente, una deprivazione affettiva, ed anche una ipostimolazione generale che ha condotto ad un ritardo dello sviluppo generale. Dunque il problema di linguaggio si inquadrerebbe, verosimilmente, in un ritardo globale. Esso deve essere affrontato sia sul piano linguistico (mediante esame approfondito del linguaggio e successivi cicli di trattamento logopedico), sia sul piano dello sviluppo generale e cognitivo (mediante valutazione neuropsichiatrica infantile e successivi trattamenti opportuni). Sicuramente sarà necessaria molta pazienza e trattamenti prolungati ed è difficile dire in questa fase, soprattutto senza aver effettuato una visita, quanto tempo sarà necessario e se il recupero sarà completo.
Il bambino è già grandicello (5 anni), pertanto non esiterei ulteriormente e mi unisco al suggerimento del collega: si rivolga presso un centro specialistico che si occupa di problemi del genere.
Purtroppo non saprei consigliarle centri nella sua zona: qui nei paraggi di Milano vi sono alcune ottime strutture, quali "La Sacra Famiglia" di Cesano Boscone, ed il centro Vismara "Don Calabria" di Milano. Sicuramente il centro migliore per questa tipologia di problemi è raprpesentato dall'associazione "La nostra famiglia" di Bosisio Parini, che possiede varie sedi in Italia.
Cordiali saluti.
- Stefano Brambilla -
www.facebook.com/foniatria
www.facebook.com/vocologia
[#3]
Utente
Ok, tutto quello che dite mi sembra logico, ma manca la risposta essenziale (ammesso che si possa dare via internet). Fino a che punto potrà recuperare?
Preciso che il bambino ha voglia di fare, di toccare, di giocare ma ha difficoltà di comprensione: se gli parli ti ascolta come se volesse interagire con te ma poi si gira e si mette a fare una altra cosa.
Quanto questa difficoltà è un deficit intellettivo e quanto dipende semplicemente da difficoltà di capire ed esprimere le parole? Perchè se fosse solo un problema di comunicazione basterebbe solo migliorare il linguaggio.
Preciso che il bambino ha voglia di fare, di toccare, di giocare ma ha difficoltà di comprensione: se gli parli ti ascolta come se volesse interagire con te ma poi si gira e si mette a fare una altra cosa.
Quanto questa difficoltà è un deficit intellettivo e quanto dipende semplicemente da difficoltà di capire ed esprimere le parole? Perchè se fosse solo un problema di comunicazione basterebbe solo migliorare il linguaggio.
[#4]
Io credo ci sia un buon margine di recupero, ma nessuono può dirle esattamente quanto si possa recuperare, se non dopo una valutazione del linguaggio e, se ritenuta necessaria, una visita neuropsichiatrica infantile.
Solo tramite queste valutazioni si può parlare di ritardo isolato del linguaggio, di ritardo globale, oppure di vero e proprio deficit cognitivo.
Solo tramite queste valutazioni si può parlare di ritardo isolato del linguaggio, di ritardo globale, oppure di vero e proprio deficit cognitivo.
[#5]
COncordo col Dr Brambilla: senza una valutazione accurata del ritardo relativo allo sviluppo fisico, sensoriale, cognitivo ed emotivo del bimbo da questa posizione si fatica a fornire delle risposte.
Per questo consigliamo di rivolgersi tempestivamente ad un Centro Specializzato.
Anche se, riflettendoci, non posso fare a meno di notare che un minore allontanato dalla famiglia ed affidato ad un altro nucleo familiare sarà stato necessariamente seguito e valutato da specialisti medici e psicologi, da un assistente sociale, nonchè da un Tribunale preposto.
Posso a questo punto darLe il nominativo di un collega del IRCCS Ospedale "Saverio de Bellis" di Castellana Grotte (BA).
Dr Piero Porcelli, Tel 080 4960530; porcellip@mail.media.it
Cordialmente
Daniel Bulla
Per questo consigliamo di rivolgersi tempestivamente ad un Centro Specializzato.
Anche se, riflettendoci, non posso fare a meno di notare che un minore allontanato dalla famiglia ed affidato ad un altro nucleo familiare sarà stato necessariamente seguito e valutato da specialisti medici e psicologi, da un assistente sociale, nonchè da un Tribunale preposto.
Posso a questo punto darLe il nominativo di un collega del IRCCS Ospedale "Saverio de Bellis" di Castellana Grotte (BA).
Dr Piero Porcelli, Tel 080 4960530; porcellip@mail.media.it
Cordialmente
Daniel Bulla
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.3k visite dal 10/07/2005.
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