Fame nervosa
cari dottori sto combattendo con me stessa ma non mi riesce uscirne fuori. ho dei chili di troppo e so bene che se non mangio a caso riesco a perderli...... da marzo ho aperto un bar e praticamente e' tutto uno spilluzzicare e piu' non vorrei e piu mangio.e' diventata un ossessione e non so proprio come fare a superare questa fase.ho dei senzi di colpa ma questo non basta a farmi smettere,vorrei un consiglio grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
prima di intraprendere tale attività il suo peso com'era?
Lei ha definito la sua una fame nervosa: ci sono motivi per cui si sente non tranquilla in questo periodo della sua vita?
Questo comportamento prosegue anche al di fuori del lavoro, oppure no?
Svolge qualche attività sportiva?
Cordialmente,
prima di intraprendere tale attività il suo peso com'era?
Lei ha definito la sua una fame nervosa: ci sono motivi per cui si sente non tranquilla in questo periodo della sua vita?
Questo comportamento prosegue anche al di fuori del lavoro, oppure no?
Svolge qualche attività sportiva?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile utente,
la condizione di lavoro che consiste nel gestire un bar, senz'altro, come lei ha ben descritto, la espone a "peccati di gola" continui.
Ma non faccia l'errore di posizionare il suo comportamento di alimentazione esagerata e disordinata nel contesto di vita e di lavoro.
Probabilmente, se ha deciso di rivolgersi ad un consulto on-line psicologico, ha in mente l'origine di questo atteggiamento come l'espressione di un disagio interiore (psico-biologico) e una perdita di controllo.
Difficile per un esperto on-line individuarne le cause, senza fare uno studio approfondito della nascita, storia, evoluzione del sintomo di fame nervosa, contestualizzandolo quindi nel tempo e nello spazio....
Se la sente di consultare un esperto?
Ci sono anche gruppi di auto-mutuo aiuto che si occupano dei disordini alimentari e delle dipendenze.... se vuole può cominciare ad orientarsi da loro... e quando sarà pronta rivolgersi direttamente ad un professionista che le sapranno indicare sul suo territorio.
Cordiali saluti.
la condizione di lavoro che consiste nel gestire un bar, senz'altro, come lei ha ben descritto, la espone a "peccati di gola" continui.
Ma non faccia l'errore di posizionare il suo comportamento di alimentazione esagerata e disordinata nel contesto di vita e di lavoro.
Probabilmente, se ha deciso di rivolgersi ad un consulto on-line psicologico, ha in mente l'origine di questo atteggiamento come l'espressione di un disagio interiore (psico-biologico) e una perdita di controllo.
Difficile per un esperto on-line individuarne le cause, senza fare uno studio approfondito della nascita, storia, evoluzione del sintomo di fame nervosa, contestualizzandolo quindi nel tempo e nello spazio....
Se la sente di consultare un esperto?
Ci sono anche gruppi di auto-mutuo aiuto che si occupano dei disordini alimentari e delle dipendenze.... se vuole può cominciare ad orientarsi da loro... e quando sarà pronta rivolgersi direttamente ad un professionista che le sapranno indicare sul suo territorio.
Cordiali saluti.
Dr. Alessio Sandalo
Psicologo a None - Nichelino - Torino
http://www.alessiosandalo.it
[#5]
gentile Signora,
la "fame nervosa", solitamente cela tensione e nervosismo , oltre che insoddisfazione e difficoltà a gestire l'alimentazione, l'iperfagia ed i conseguenti sensi di colpa post-cibo.
Le suggersico di affiancare una dieta supervisonata da un dietologo, da un supporto psicologico, per far tornare il cibo ad essere soltanto cibo e non amico, amante, consolazione, anti-ansia ecc...
Lo sport inoltre, oltre che velicizzare il dimagrimento, migliora il tono dell'umore.
la "fame nervosa", solitamente cela tensione e nervosismo , oltre che insoddisfazione e difficoltà a gestire l'alimentazione, l'iperfagia ed i conseguenti sensi di colpa post-cibo.
Le suggersico di affiancare una dieta supervisonata da un dietologo, da un supporto psicologico, per far tornare il cibo ad essere soltanto cibo e non amico, amante, consolazione, anti-ansia ecc...
Lo sport inoltre, oltre che velicizzare il dimagrimento, migliora il tono dell'umore.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Gentile signora,
la modalità di approccio al cibo, spesso rappresenta il momento che si sta attraversando. Una modalità compulsiva e compensatoria, può celare dei sentimenti di insoddisfazione, frustrazione, tensione, ansia. E'importante comprendere cosa c'è alla base: comprendere che cosa si sta vivendo e consapevolizzare le emozioni che si stanno provando, prima di modificare il comportamento. Quest'ultimo è il risultato di come funziona la mente; è frutto degli schemi mentali e delle convinzioni che si sono sviluppate. Lavorare su questo aiuterà a modificare, ripeto, la modalità comportamentale.
Cordiali saluti
la modalità di approccio al cibo, spesso rappresenta il momento che si sta attraversando. Una modalità compulsiva e compensatoria, può celare dei sentimenti di insoddisfazione, frustrazione, tensione, ansia. E'importante comprendere cosa c'è alla base: comprendere che cosa si sta vivendo e consapevolizzare le emozioni che si stanno provando, prima di modificare il comportamento. Quest'ultimo è il risultato di come funziona la mente; è frutto degli schemi mentali e delle convinzioni che si sono sviluppate. Lavorare su questo aiuterà a modificare, ripeto, la modalità comportamentale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Roberta De Bellis
[#7]
Gentile utente,
sarebbe necessario approfondire le circostanze in cui si è iniziato a presentare il problema,se precedentemente il suo rapporto con il cibo era equilibrato e cosa lei intende per "spiluccare" di continuo.
Se non riesce realmente ad intraprendere una dieta e avverte che è presente una scarsa capacità di controllo, Le suggerisco di parlarne con uno psicologo, anche perchè la sua preoccupazione è evidente e mi fa pensare che ci sia qualcos'altro oltre a una difficoltà a mangiare un pò di meno.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicologiacognitivacampania.it
sarebbe necessario approfondire le circostanze in cui si è iniziato a presentare il problema,se precedentemente il suo rapporto con il cibo era equilibrato e cosa lei intende per "spiluccare" di continuo.
Se non riesce realmente ad intraprendere una dieta e avverte che è presente una scarsa capacità di controllo, Le suggerisco di parlarne con uno psicologo, anche perchè la sua preoccupazione è evidente e mi fa pensare che ci sia qualcos'altro oltre a una difficoltà a mangiare un pò di meno.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicologiacognitivacampania.it
Dr.ssa serena rizzo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 13/09/2012.
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