Gelosia paura di abbandono reazioni violente

Buongiorno,
sono una donna di 42 anni e per tutta la vita con fasi più o meno acute ho vissuto in modo doloroso il tema della gelosia, questo è il termine che mi sento di attribuire al mio problema.
Ho sempre avuto pochissima stima (ma forse anche di me, nonostante abbia di me stessa una cura enorme) negli uomini e li ho sempre creduti creature capaci di amarmi fino a un certo punto.
I miei atteggiamenti, in quasi tutte le mie relazioni hanno avuto un filo comune: la mancanza di fiducia, che diventa possessività, controllo, visioni di donne che guardano il mio uomo sempre come fosse il più bello e l'unico del pianeta, così come perdo più tempo a controllare se il mio uomo guarda un'altra (mi soffermo più spesso su donne più giovani di me o molto volgari) che a vivermi con tranquillità il mio rapporto.
A dire il vero quello che più spesso mi succede è che io identifico una donna che potrebbe avere certe caratteristiche di appeal e da li mi convinco che il mio uomo la possa notare. Quella donna per me da quel momento diventa UN PERICOLO.
Nel contempo non mi sono mai riuscita a innamorare davvero. Per la prima volta da circa un paio di anni sento di esserlo ma la mia relazione con quest'uomo è un gioco al massacro. Io che vedo i fantasmi anche laddove potrei serenamente soprassedere, lui che non sa più come starmi accanto. Due personalità , le nostre anche molto ribelli e a tratti severe a tal punto da farci più spesso del male che del bene. Aggiungo che, in tutto questo, mantenere calma e dialogo e un'utopia. Mi sto facendo seguire da una psicologa, convinta che un uomo o l'altro a sto punto credo non vi sia differenza quindi voglio stare bene io per prima. Prima di quest'estate ho toccato punte di disistima personale che l'unica cosa che avrei voluto fare era scomparire ma ho un figlio e ho sempre fatto i miracoli per uscire da questo mostruoso loop che ho definito alla mia psicologa " la mia galera". Potrebbe non servire a nulla ma magri nell'analisi del mio caso conta, sono una bella donna, con un bel trascorso professionale e un figlio meraviglioso che è stata la mia vera e unica dichiarazione d'amore visto che ho scelto di tenerlo in una situazione complessa e difficilissima. Cari saluti, attendo un supporto,una parola, un ammonimento, qualunque cosa. Altrimenti credo che anche quest'ultimo amore se ne andrà e il senso di abbandono mi umilia e mi annienta, nonostante io so che sola riesco a vivere benissimo. Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Lory,
ci dice che è seguita da una psicologa, da quanto tempo?
Che tipo di percorso sta facendo?
Sta ottenendo benefici?
Immagino che i problemi che ci ha esposto vengano affrontati nel percorso in atto, come mai chiede a noi un parere?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno e grazie intanto, Dottoressa Rinella,
mi sto facendo seguire da giugno e al momento dall'ultimo consulto che risale all'8 di agosto la mia psicologa mi ha trovata fortemente peggiorata (nel frattempo lei era andata in ferie un paio di settimane e il mio bambino anche, quindi non avevo riferimenti di nessun tipo) rispetto al mio caso parlando anche di paranoia. Ho trascorso le vacanze lontano dal mio compagno che ha deciso, suo malgrado, di annullare ogni prenotazione perchè, a suo avviso, le vacanze sarebbero state una tragedia e un dramma via l'altro nonchè litigi continui.
Con la mia dottoressa stiamo affrontando ad oggi un percorso all'indietro verso l'infanzia non scevra di problematiche importanti forse determinanti.
Chiedo anche a voi perchè a me sembra sempre di parlare e basta e di tanto in tanto la mia psicologa fa una piccola analisi ed io ad oggi sono esattamente come prima e nonostante le vacanze in solitudine mi abbiano fatta stare molto meglio, pur sentendo il vuoto dell'assenza del mio compagno al rientro lui è tornato da me e a parte qualche piccolo miglioramento iniziale nel rapporto, siamo ancora alle solite crisi e ai soliti fantasmi che a giorni alterni ci allontano e basta.
Sto seriamente pensando che il malessere che provo è così forte e a tratti detesto anche lui che mi accusa di essere ammalata seriamente, tanto che non lo voglio nemmeno vedere, perchè ha una modalità comunicativa offensiva.
Ecco perchè chiedo anche a voi, vorrei avere dalla mia psicologa indicazioni chiare, non dico la soluzione ma quasi; non la trovo e mi affanno.
Grazie un caro saluto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Loretta,

dal momento che si è già rivolta di persona ad una nostra collega è utile che prima di tutto si affidi a lei o eventualmente che valuti se cambiare psicologa, se quella che la sta seguendo per qualche motivo non le ispira totale fiducia: non è un buon segno che lei ci scriva aspettandosi "un supporto,una parola, un ammonimento, qualunque cosa" come se non fosse già seguita.
Non crede?

In ogni caso vorrei chiederle se ha ricevuto una diagnosi precisa (se sì, quale?) e se lei e la dottoressa avete parlato di quali obiettivi porvi e di quale prospettiva temporale sia ragionevolmente da considerare adeguata per iniziare a vedere dei risultati.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno Dottoressa Massaro,
si in effetti sono d'accordo con lei, ciononostante io a tutt'oggi non ho ottenuto nessuna diagnosi precisa, o meglio non mi è chiaro dove focalizzare i miei sforzi verso un cambiamento nè i tempi.
Grazie,un saluto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Le consiglio allora di parlare direttamente con la sua psicologa di tutto questo, per evitare di cercare risposte altrove mentre sta lavorando con lei.

Le chieda dei chiarimenti circa i punti che ho elencato perchè è importante che non prosegua il lavoro prima di aver risolto questi dubbi, in modo tale da non intralciare o sabotare involontariamente lo svolgimento del percorso intrapreso.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Loretta,
a sua tutela, la inviterei a non indicare i suoi dati in firma, i consulti sono pubblici. La privacy e l'anonimato dell'utente sono qui tutelati da un codice di iscrizione.
Detto questo dovrebbe parlare con la sua curante delle sue perplessità rispetto al percorso in atto, comunque iniziato da poco. Sono elementi importanti che vanno riportati e chiariti. Anche se occorre maggior tempo per poter apprezzare i benefici di un intervento, potrebbe già poter valutare come si trova con lei e il suo sentire rispetto al tipo di percorso, se ne ha fiducia o meno, cosa che qui sembrerebbe mettere in dubbio.

Conosce precisamente l'orientamento della sua curante?
Sa che di tipo di terapia sta svolgendo?
Sono stati definiti gli obiettivi del percorso?



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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
"attendo un supporto,una parola, un ammonimento, qualunque cosa. Altrimenti credo che anche quest'ultimo amore se ne andrà e il senso di abbandono mi umilia e mi annienta"

Cara Lori, le sue parole di "attesa", "supporto" denotano quello che poi lei stessa ci riporta, ossia una grande fragilità, che si manifesta nel sospetto,nella mancanza di autostima, nel controllo, nella paura abbandonica. Dalle sue parole avverto un grande carico di dolore, per le sua situazione attuale e per un percorso di vita sicuramente non semplice.
Le dinamiche che riporta appaiono delicate e complesse e probabilmente richiedono un percorso di psicoterapia lungo e costante, in cui il rispetto e la fiducia tra paziente e terapeuta dovrebbero essere imprescindibili. Se sente che la sua relazione terapeutica sia fondata sulla fiducia, le consiglio di non cambiare. Se invece sente di non essersi completamente "affidata" metta pure in discussione la terapia intrapresa.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo.
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno,
grazie a tutti i professionisti che mi hanno ascoltata e consigliata. Provvederò amettere in atto i vostri suggerimenti oggi stesso.
Un buon lavoro e buona giornata,