Paura di innamorarmi e far soffrire mia moglie

Salve, sono sposato da 8 anni con mia moglie che conosco da 11. Quattro anni fa abbiamo avuto la prima crisi di coppia quando conobbi una donna della quale mi innamorai fino ad arrivare a chiedere la separazione da mia moglie, cosa che non avvenne solo perchè questa donna mi rivelò il suo interessamento per il suo ex ragazzo. L'attrazione verso questa ragazza era non solo fisica ma appagante dal punto di vista caratteriale, con lei avevo molte cose in comune a differenza di mia moglie. Dopo un periodo di distacco, colpito dagli immensi sensi di colpa, cercai di ristabilire un rapporto con mia moglie, cosa che avvenne dopo qualche mese.Tornati insieme abbiamo cercato di ricostruire la nostra famiglia cercando di capire in cosa entrambe avevamo sbagliato e per alcuni versi ci eravamo riusciti. Dopo i primi anni, i nostri caratteri sono tornati ad essere quello che realmente sono e sono iniziate le discussioni e fraintendimenti. Attualmente definirei il mio raporto un "accontantarsi" l'uno dell'altra. In ogni caso ho sempre cercato in questi anni di non farmi attrarre da altre donne, cercando di evitare amicizie con chi caratterialmente potesse condividere i miei stessi interessi e modi di pensare...
In mia moglie vedo un punto di riferimento, una certezza presente con la quale ho costruito tutto ciò che ho ora...a volte penso sia giusto accontentarmi di questa storia d'amore per tutta la vita, altre che bisogna sentirsi bene con se stesso.
A questo si aggiunge il fatto che abbiamo saputo che mia moglie è in attesa di un bambino, cosa che non era al primo posto nei miei programmi anche se mi sentivo pronto... Sono in una difficile situazione, certamente non ho intenzione di sottrarmi alle mie responsabilità ma ho paura di far soffrire nuovamente mia moglie come ho già fatto in passato...e pensare di farla soffrire è qualcosa che proprio mi fa stare male. In questo periodo non sono me stesso ed ero indesiso se dirle qualcosa oppure attendere la nascita del bambino ma lei ha capito che c'è qualcosa che non va...quindi mi sono fatto forza e ho provato ad accenargli che il bambino è arrivato in un momento nel quale non mi sentivo sicuro del nostro rapporto pur volendomi assumere tutte le responsabilità, con il risultato che lei si è chiusa in se stessa e probabilmente starà pensando ad un aborto.
E' giusto innamorarmi o devo accontentarmi del mio rapporto attuale e pensare a mia moglie?
Perchè sono stato attratto da caratteri molto simili ma diversi da quello della mia partner?


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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

penso che lei tenga al rapporto con sua moglie, se è rimasto con lei pur non avendo (ancora) la responsabilità di un figlio e sentendosi attratto più volte da altre donne.

Ora che aspettate un bambino può essere arrivato il momento di intervenire seriamente per risolvere i problemi che avete trascinato per anni e che rovinerebbero sicuramente la serenità del vostro bambino, oltre alla vostra.

Le consiglio di proporre a sua moglie, che sta sicuramente soffrendo per la situazione e per il discorso che le ha fatto, di rivolgervi in coppia ad uno psicologo che possa aiutarvi a chiarire le idee e a recuperare il vostro rapporto: prima di arrivare a scelte drastiche come l'aborto, che potrebbe lasciare dei segni in entrambi, direi che vale la pena di tentare un altro tipo di strada e di soluzione.

Cosa ne pensa?


Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Credo anch'io che l'aborto non sia la soluzione a questa situazione ma non posso imporre a mia moglie una scelta che in questo momento è solo sua, dato che lei mi ha già detto che non ha nessuna intenzione di crescere un bambino da sola...

Il fatto che il rapporto con mia moglie sia continuato nonstante avessi conosciuto la donna "causa" della prima crisi coniugale, credo di poter affermare con dovuta franchezza sia dipeso dal fatto che il sentimento non è stato condiviso fino in fondo e successivamente i miei sensi di colpa e la perdita di un punto di riferimento mi abbia portato ad avvicinarmi di nuovo a mia moglie che perdonandomi mi ha riaccolto.

Avevo già intenzione di rivolgermi ad uno psicologo dato che non posso e non voglio confidarmi con nessun amico/parente poichè ritengo i loro "consigli" siano di parte, condizionati e mirati a riparare una situazione che non conoscono dall'interno.
L'aiuto di un profossionista per una terapia di coppia non credo sia attualmente possibile poichè in prims sono io a non sapere esattamente quello che voglio...o forse lo so già ma non riesco a farmene una ragione e convincermi. Mia moglie risponderebbe certamente che lei è sicura di ciò che vuole e che non ha bisogno di nessun aiuto per capire che vorrebbe una vita insieme a me. In secondo luogo ma non meno importante, non riuscirei ad esternare le mie preoccupazioni e problemi relazionali davanti a mia moglie...finirei per fingere una parte o non essere sincero fino in fondo.

Per questo mi chiedo se il legame con mia moglie è un legame fondato sul sentimento vero e puro oppure sul fatto che ormai abbiamo creato questa famiglia e bisgna andare avanti ad ogni costo con il rischio di trovarmi tra altri 3/4 a innamorarmi di un altra donna dai modi di fare che mi affascinano?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il fatto che lei si sia innamorato per due volte di un'altra donna può dipendere da più di un motivo: può essersi spento il sentimento nei confronti di sua moglie, ma può anche aver sentito il desiderio di trovare quello che le manca nel rapporto di coppia.

Può essere stato spinto ad innamorarsi di donne con un carattere molto differente da quello di sua moglie dal desiderio di avere a che fare con un tipo di donna differente.
In cosa queste due donne si differenziano da lei?

Quando è tornato con sua moglie sentiva di provare ancora qualcosa o che si trattava di una situazione di comodo o di facciata?

Ci può dire qualcosa in più sulla vostra storia prima del matrimonio e su quali motivi l'hanno portato a sposarsi?