Stalking su internet e crisi d'ansia

Gentili Dottori,

vi scrivo perché mi sento davvero disperato. Da un anno sono afflitto da una persona, una donna straniera che lavora in Italia e conosciuta su una chat. Io sono fidanzato da tre anni con una persona a cui tengo, un anno fa però mi sono sentito perso: non sapevo più chi ero, cosa volevo, e questa profonda insoddisfazione mi ha spinto alla ricerca. La curiosità mi ha portato su un sito di incontri per adulti e una scienziata straniera che lavora in Italia mi ha contattato. Scambi di battute, poi skype e le cose tra noi hanno preso una piega sessuale. Prima foto, poi videochat. Io mi sono ravveduto, mi sono sentito in colpa, ho provato a fatica a tirarmi fuori da questo circolo vizioso. Lei si è sentita offesa, rifiutata. Sessualmente non ero attratto da lei, nemmeno fisicamente, ma era una persona profondamente intelligente.

Dico era, perchè nei mesi successivi si è rivelata un mostro... un giorno disse di trovarsi nei pressi della mia città e se volevo prendere un caffè, io le ho detto che non potevo, e lei è esplosa, insultandomi in ogni modo. Silenzio di una settimana, e ha ripreso a scrivermi. Nel frattempo si è data da fare, scoprendo il mio cellulare, il mio indirizzo... il profilo facebook della mia ragazza, a cui è arrivata anche a scriverle una mail in un italiano stentato e avvertendola che io ero una brutta persona e l'avrei fatta soffrire.

Mi tormenta, messaggi su messaggi da un anno... è ossessionata da me e io mi sento angustiato. Appena ricevo un suo messaggio corro in bagno in preda ai dolori di stomaco, ho il colon perennemente infiammato e sono schiavo dei fermenti lattici. Ho provato con le buone, con le cattive... ma non si allontana e minaccia di distruggere quelle poche cose belle che ho nella vita.

Io, sottolineo, non l'ho mai incontrata... non le ho mai parlato al telefono...

Ne ho parlato con un amico e lui mi ha detto di ignorarla, che le passerà... ma è trascorso un anno e io ne sto pagando ancora le conseguenze. Mi viene da dire: maledetto me!

Grazie per l'attenzione e scusatemi per il disturbo.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

immagino che la situazione che ci descrive sia estremamente stressante per lei, che infatti sta sperimentando dolori e sintomi gastrointestinali di natura presumibilmente ansiosa (fino a prova contraria, ma immagino che ne abbia parlato con il suo medico visto che assume fermenti lattici; se invece non l'ha fatto le consiglio in ogni caso di sottoporsi ad una visita di persona).

Non è semplice per un uomo dichiararsi vittima di stalking ad opera di una donna, ma scrivendo a noi (e parlandone con un amico) ha iniziato a prendere coscienza del fatto che questo è proprio ciò che sta accadendo e che è il caso di agire seriamente per porvi rimedio.

Penso che non dovrebbe sottovalutare il potenziale distruttivo di questa persona, visto che ha iniziato a prenderla di mira da tempo e non accenna a smettere di farlo, ma è utile che si comporti esattamente come farebbe una donna perseguitata da un uomo: si rivolga alla polizia (in questo caso postale) per ricevere indicazioni su come comportarsi e su cosa sia meglio fare o non fare per porre fine a questa spiacevole situazione.

La sua ragazza come ha preso la mail che le è stata scritta?
Le ha confessato qualcosa o è ancora all'oscuro di tutto?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
La mia ragazza?

Le ho detto che era una mia ex spasimante, una persona conosciuta prima di lei.

Mezza verità, mezza bugia... mi sento un verme nella maniera più viscerale.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Il suo senso di colpa è normale e comprensibile, ma per adesso le suggerirei di accabntonare la questione e di concentrarsi principalmente sul discorso stalking.

E' d'accordo con l'idea di rivolgersi alla polizia postale per farsi suggerire come intervenire?
[#4]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Ho trovato in rete l'Osservtorio Nazionale sullo Stalking, che offre consulenze legali e psicologiche gratuite.

Ho paura a mettere in mezzo giudici e tribunali, io sono una persona mite, tranquilla... non ho mai fatto male a nessuna e, soprattutto, non ho mai conosciuto questa persona dal vivo...
[#5]
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Aggiungo inoltre che quando ho chiesto alla stalker per quale motivo avesse scritto alla mia ragazza, lei mi ha detto: perché tu hai tutto, e io no.
[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Visto il comportamento di questa donna (che nemmeno la conosce di persona) non si può aspettare che ragioni in maniera particolarmente lucida, e infatti le ha dato una risposta veramente fuori luogo ma che le dà la misura di quale sia la frustrazione che prova per la propria vita e la rabbia che prova per chi pensa sia più fortunato di lei.

Il passo che le suggerisco è informativo, prima che operativo: è utile che chieda a chi si occupa nello specifico di queste situazioni come sia meglio comportarsi per ottenere che la stalker la lasci in pace e perda interesse per lei, oltre che per evitare di fare passi falsi alimentando involontariamente il suo desiderio di "starle addosso".

Se non otterrà nulla potrà pensare a passare per altre vie, ma in prima battuta possono essere utili altre strategie, che potrebbero anche rivelarsi risolutive.
[#7]
Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
i sentimenti di ansia - insicurezza - paura che le derivano dalle azioni ossessive di quella donna permettono di parlare proprio di Stalking.
Purtroppo i profili di personalità degli/delle stalker sono molto spesso connotati da tratti patologici, con un altissimo bisogno di potere e controllo sulla "vittima".
D'altra parte, è statisticamente dimostrato che il più delle volte i comportamenti ipercontrollanti e manipolativi cessano in presenza di una denuncia.
Ergo, l'equazione è DENUNCIARE SEMPRE le persone che in modo aggressivo (e non parlo - solo - degli aspetti fisici) vogliono intimidirci e condizionare la nostra esistenza.
Non si faccia scrupoli pensando alla sua mitezza o alla necessità di giungere in Tribunale, perchè magari il segnale forte della querela porrà fine agli agiti della sua "corteggiatrice assillante".
Se avrà bisogno ci contatti di nuovo.
Intanto cordiali saluti.

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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