Odio avere 51 anni- odio la menopausa
Odio la mia età, odio essere arrivata ai 51 anni e vedere che la mia vita cambierà, forse peggiorerà. Sento di aver vissuto in vano, sento di non aver colto tutte le occasioni e sento di non aver vissuto molte emozioni che ora forse non potrò più vivere.
Sono una donna di successo nella professione, economicamente autonoma e consolidata, con un rapporto (convivenza e poi matrimonio) di 26 anni, un figlio già grande, ma da un anno e mezzo a questa parte sono entrata in una forte crisi.
Il mio matrimonio è praticamente finito, perché l’amore è finito. Incredibilmente ci troviamo d’accordo con mio marito nel credere che una separazione sia conveniente per capire se potremo avere un futuro felice insieme. E’ una separazione nel rispetto, considerazione e stima reciproca. Per di più ho conosciuto un uomo, sposato, verso il quale non “dovevo” sentire nulla. Invece ho perso la testa per lui, ho sentito rinascere la vita dentro di me, ma è una rinascita accompagnata da un profondo dolore. Ho chiarezza, devo dimenticare, ma non ci riesco. È veramente difficile, anche se ci ho provato in tutti i modi. Mi fa male aver sentito questo per chi non ricambia il sentimento, perché sarebbe stato bello viverlo intensamente, ma per questo ci vogliono due, e non una sola persona; è un occasione sprecata, perché sono certa che questo capita poche volte nella vita.
Non so come uscire da questo vortice di tristezza. Devo pensare che la mia vita sia già finita?
Guardo tutto quello che ho fatto e pure di fronte a tanti risultati, provo disagio perché è mancata una parte di vita. Non è logico, ma è così.
Da quando è iniziata la mia crisi, ho iniziato una corsa per riprendermi, vado in palestra, mi curo tanto, ed in verità ho una vitalità e uno stato fisico di una donna molto più giovane. Ho una mente lucida, ma c’è quella parte della donna che chiama alla vita. sento che mi mancherà il sentirmi desiderata, ho successo, ma voglio essere amata. Sono appassionata per la vita e sento che sono in procinto di diventare un fossile! Mi rifiuto, non voglio. E questo mi sta facendo più male di quanto credevo.
Non riesco ad accettare che a questa età ci seppelliscano prima del dovuto o che i cambiamenti che stanno per arrivare mi trasformeranno la vita in un incubo, che non sentirò più, che la mia sessualità finirà (sta diventando un’ossessione). Non pretendo mai essere uguale a una giovane, anzi non le invidio nemmeno perché in questo periodo sono più certa delle cose vere della vita. Ma vorrei fare tante belle cose, amare, con passione, ma sono condizionata, sento solo tante parole brutte verso le donne della mia età. Ho paura del futuro, di vedermi crollare come un pezzo da museo con tanti malanni e dolori. Non è facile arrivare a questa età, non è facile non poter vivere più.
Non so veramente come superare questa tristezza, questo senso di vuoto e di vita finita. spero possiate darmi qualche suggerimento.
Vi ringrazio della cortese attenzione,
Sono una donna di successo nella professione, economicamente autonoma e consolidata, con un rapporto (convivenza e poi matrimonio) di 26 anni, un figlio già grande, ma da un anno e mezzo a questa parte sono entrata in una forte crisi.
Il mio matrimonio è praticamente finito, perché l’amore è finito. Incredibilmente ci troviamo d’accordo con mio marito nel credere che una separazione sia conveniente per capire se potremo avere un futuro felice insieme. E’ una separazione nel rispetto, considerazione e stima reciproca. Per di più ho conosciuto un uomo, sposato, verso il quale non “dovevo” sentire nulla. Invece ho perso la testa per lui, ho sentito rinascere la vita dentro di me, ma è una rinascita accompagnata da un profondo dolore. Ho chiarezza, devo dimenticare, ma non ci riesco. È veramente difficile, anche se ci ho provato in tutti i modi. Mi fa male aver sentito questo per chi non ricambia il sentimento, perché sarebbe stato bello viverlo intensamente, ma per questo ci vogliono due, e non una sola persona; è un occasione sprecata, perché sono certa che questo capita poche volte nella vita.
Non so come uscire da questo vortice di tristezza. Devo pensare che la mia vita sia già finita?
Guardo tutto quello che ho fatto e pure di fronte a tanti risultati, provo disagio perché è mancata una parte di vita. Non è logico, ma è così.
Da quando è iniziata la mia crisi, ho iniziato una corsa per riprendermi, vado in palestra, mi curo tanto, ed in verità ho una vitalità e uno stato fisico di una donna molto più giovane. Ho una mente lucida, ma c’è quella parte della donna che chiama alla vita. sento che mi mancherà il sentirmi desiderata, ho successo, ma voglio essere amata. Sono appassionata per la vita e sento che sono in procinto di diventare un fossile! Mi rifiuto, non voglio. E questo mi sta facendo più male di quanto credevo.
Non riesco ad accettare che a questa età ci seppelliscano prima del dovuto o che i cambiamenti che stanno per arrivare mi trasformeranno la vita in un incubo, che non sentirò più, che la mia sessualità finirà (sta diventando un’ossessione). Non pretendo mai essere uguale a una giovane, anzi non le invidio nemmeno perché in questo periodo sono più certa delle cose vere della vita. Ma vorrei fare tante belle cose, amare, con passione, ma sono condizionata, sento solo tante parole brutte verso le donne della mia età. Ho paura del futuro, di vedermi crollare come un pezzo da museo con tanti malanni e dolori. Non è facile arrivare a questa età, non è facile non poter vivere più.
Non so veramente come superare questa tristezza, questo senso di vuoto e di vita finita. spero possiate darmi qualche suggerimento.
Vi ringrazio della cortese attenzione,
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
fermo restando che nessuno ha la possibilità di tornare indietro nel tempo, penso che innanzitutto debba rivedere meglio le informazioni in proprio possesso.
Pensare di non poter più amare a causa del sopraggiungere della menopausa è improprio, dato che le due cose sono sì correlate, ma indipendenti.
Il periodo dei 50 anni è un periodo in cui la sessualità è decisamente attiva e per la donna può rappresentare la possibilità di esprimere pienamente se stessa; in tal senso, la donna matura supera nettamente la donna più giovane.
Quindi penso che per Lei si tratta innanzitutto di riuscire ad accettare il passare del tempo e di considerarlo come occasione di ulteriore evoluzione anziché come causa di invecchiamento.
Una/o psicologa/o della Sua zona le sarà di grande aiuto in questo.
fermo restando che nessuno ha la possibilità di tornare indietro nel tempo, penso che innanzitutto debba rivedere meglio le informazioni in proprio possesso.
Pensare di non poter più amare a causa del sopraggiungere della menopausa è improprio, dato che le due cose sono sì correlate, ma indipendenti.
Il periodo dei 50 anni è un periodo in cui la sessualità è decisamente attiva e per la donna può rappresentare la possibilità di esprimere pienamente se stessa; in tal senso, la donna matura supera nettamente la donna più giovane.
Quindi penso che per Lei si tratta innanzitutto di riuscire ad accettare il passare del tempo e di considerarlo come occasione di ulteriore evoluzione anziché come causa di invecchiamento.
Una/o psicologa/o della Sua zona le sarà di grande aiuto in questo.
[#2]
Gentile Signora,
leggo il suo dolore e sconforto, amplificato dalla solutudine e delusione per quest'amore non corrisposto, che però le aveva dato l'illusione di vivere ancora ed intensamente.
Da quento leggo di lei, con il beneficio del limite del consulto online, sembrano esserci nella sua storia due livelli di sofferenza e direi "lutto":
Uno per la relazione conclusasi e l'altro che per il tempo che passa.
A mio avviso, l'una ha amplificato il vissuto dell'altra.
La sua età , Cara Signora, non corrisposnde obbligatoriemente al declino, al sentirsi un fossile, alla fine di tutto, ma è un'età con caratteristiche fisiche, psichiche, relazionali ed esperenziali, unica ed irripetibile.
E' l'età della consapevolezza di sè, di una sessualità piena, vibrante ed appagante, dell'energia psichica ed emotiva, dei figli grandi e quindi di maggiore tempo di qualità da dedicare a sestessa, è pur vero che è l'età dei bilanci, delle verifiche , dei conti.
Credo che dovrebbe fare un pò di ordine e cercare di comprendere quanto il suo malessere è fine-dell'amore-correlato, quanto invece dipende dal suo matromonio, quanto dall'età e dalla menopausa e quanto invece è indotto dall'assenza di quella scarica adrenalinica ed emozioanle, che la sua pregressa relazione le faceva vivere ed assaporare.
Quando finisca un amore, ancor di più amori tra persone adulte, viene a mancare quella parte che l'altro\a aveva fatto nascere, aveva contenuto , nutrito ed aveva vissuto soltanto grazie alla relazione, riappropriarsene ugualmente, anche senza l'altro, è il primo passo verso la guarigione.
Cari auguri.
Valeria Randone
leggo il suo dolore e sconforto, amplificato dalla solutudine e delusione per quest'amore non corrisposto, che però le aveva dato l'illusione di vivere ancora ed intensamente.
Da quento leggo di lei, con il beneficio del limite del consulto online, sembrano esserci nella sua storia due livelli di sofferenza e direi "lutto":
Uno per la relazione conclusasi e l'altro che per il tempo che passa.
A mio avviso, l'una ha amplificato il vissuto dell'altra.
La sua età , Cara Signora, non corrisposnde obbligatoriemente al declino, al sentirsi un fossile, alla fine di tutto, ma è un'età con caratteristiche fisiche, psichiche, relazionali ed esperenziali, unica ed irripetibile.
E' l'età della consapevolezza di sè, di una sessualità piena, vibrante ed appagante, dell'energia psichica ed emotiva, dei figli grandi e quindi di maggiore tempo di qualità da dedicare a sestessa, è pur vero che è l'età dei bilanci, delle verifiche , dei conti.
Credo che dovrebbe fare un pò di ordine e cercare di comprendere quanto il suo malessere è fine-dell'amore-correlato, quanto invece dipende dal suo matromonio, quanto dall'età e dalla menopausa e quanto invece è indotto dall'assenza di quella scarica adrenalinica ed emozioanle, che la sua pregressa relazione le faceva vivere ed assaporare.
Quando finisca un amore, ancor di più amori tra persone adulte, viene a mancare quella parte che l'altro\a aveva fatto nascere, aveva contenuto , nutrito ed aveva vissuto soltanto grazie alla relazione, riappropriarsene ugualmente, anche senza l'altro, è il primo passo verso la guarigione.
Cari auguri.
Valeria Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Cara signora, nessuno la seppellirà prima del dovuto, a 51 anni !
se riuscirà a vedere tutto quanto di positivo è riuscita a vivere, a costruire ...
un buon matrimonio, intelligente , che può benissimo darsi si riaccenda con altri fuochi, .. "rinegoziazione del rapporto di coppia" dicono i libri,
un figlio ora grande , che lei ha fatto, cresciuto, amato,
un bel lavoro,
e ora anche un momento magico che l'ha fatta sentire ragazza, come una nuvola luminosa che l'ha avvolta..
La menopausa passa e non succede niente mi creda.. è stata troppo drammatizzata , nel tempo.
Fa benissimo a tenersi in pista, palestra , stile di vita , aiuto dal ginecologo, vestiti giusti..si può fare oggi moltissimo..
Soprattutto l'aiuterà usare l'intelligenza, l'apertura che l'ha portata fin qua,a vedere quello che ha, a crearsi complicità e ammirazione, possiamo farci amare anche per la nostra anima, lo sa , si chiama fascino.. e non te lo toglie nessuno.
Un supporto psicologico può esserle molto utile..
Intanto un saluto affettuoso
se riuscirà a vedere tutto quanto di positivo è riuscita a vivere, a costruire ...
un buon matrimonio, intelligente , che può benissimo darsi si riaccenda con altri fuochi, .. "rinegoziazione del rapporto di coppia" dicono i libri,
un figlio ora grande , che lei ha fatto, cresciuto, amato,
un bel lavoro,
e ora anche un momento magico che l'ha fatta sentire ragazza, come una nuvola luminosa che l'ha avvolta..
La menopausa passa e non succede niente mi creda.. è stata troppo drammatizzata , nel tempo.
Fa benissimo a tenersi in pista, palestra , stile di vita , aiuto dal ginecologo, vestiti giusti..si può fare oggi moltissimo..
Soprattutto l'aiuterà usare l'intelligenza, l'apertura che l'ha portata fin qua,a vedere quello che ha, a crearsi complicità e ammirazione, possiamo farci amare anche per la nostra anima, lo sa , si chiama fascino.. e non te lo toglie nessuno.
Un supporto psicologico può esserle molto utile..
Intanto un saluto affettuoso
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Utente
Gentili Dottori,
Dopo quasi un anno circa dalla mia mail, ho voluto scrivervi per ringraziarvi ancora delle risposte e le parole di aiuto e sostegno.
A distanza di un anno, tanto perché non mi possa più lamentare di non aver vissuto, sono passate molte cose. Fra le cose belle: ho seguito un percorso di terapia con una professionista (psicologa- sessuologa) in gamba che ha guidato e accompagnato un processo che ogni volta si è presentato diverso, ma che abbiamo saputo entrambe affrontare; ho continuato nell’impresa di riprendere la propria vita, riassestando e rielaborando con una nuova piramide di valori, in cui ora credo di aver posizionato equa e giustamente la mia di vita e quella di mio figlio, essere meraviglioso che ha ispirato la forza di cui ho avuto bisogno per resistere (confermando la fiducia e ammirazione che ho avuto sempre nei giovani, questo giovanissimo “mio” uomo ha dimostrato una saggezza fuori dal comune, amore e comprensione per la sua mamma); ho continuato con il programma di salute e forma fisica che ha dato ottimi risultati, e sebbene il calendario segni già 52, posso, guardandomi, non sentirli né sembrare di averli, anche se li porto con orgoglio e dignità.
L’amore che lamentavo non corrisposto è stato il perno sul quale ha girato la sofferenza di quest’ultimo anno. Il passato è quello che è, non si cambia, e se sapessimo il dolore che ci aspetta ad avvicinarci e permettere a qualcuno di stare con noi, non avremo così tanti momenti di sconforto e disperazione. Ma la vita è questo, no? Presa da questa passione ho coinvolto la persona che ha colto al volo la situazione, prendendo per sé quanto è stato possibile. La lucidità che sempre ci ha caratterizzato si perde di fronte a un innamoramento così irrazionale, per cui posso dire che ho provato, sì, l’amore, ma a caro prezzo. Sono rimasta per mesi intrappolata in una situazione che io stessa avevo provocato, in tutta buona fede, mossa dal più sincero e profondo amore; solo che non avevo vissuto in così breve tempo tanto maltrattamento morale, in cui ero il gioco di una persona abile nei rapporti, che per non coinvolgere sé stesso e non perdere e non sacrificare, ha gestito e portato a termine una storia fatta di indolenza, indifferenza ai sentimenti altrui, manipolazione e, purtroppo, anche disprezzo, godendo solo di quanto fosse utile a lui. Uscirne è stato veramente difficile, ma credo di averlo fatto con un insegnamento di vita veramente enorme. Ancora oggi ho momenti di sconforto, di frustrazione e delusione per essere stata maltrattata, e averlo permesso per tanto tempo. Tristezza per questo spreco di un amore così bello che credo impossibile trovare così forte, ma si ama in due, non in uno solo. Ora ho capito quanto di sensibile e vulnerabile c’è in noi.
Ma come in ogni tempesta la calma arriva. Un anno che di vita che sembrano dieci, e ora proseguo già a 52 anni (non sono stata sepolta a 51!) con diversi progetti visto che la mia situazione di single e sola me lo permettono; posso concentrarmi di nuovo sul lavoro in modo più capace, pensare alla mia salute e forma fisica. L’unica nota dolente che mi rammarica tanto, è la sfiducia che ora ho nei confronti di quasi tutti gli uomini. Purtroppo “uscendo” di nuovo e mettendomi in gioco, ho costatato che è molto difficile trovare una persona giusta, che sappia amare e accettare, dare e ricevere, nella giusta misura e proporzione. Potrò ora essere una bella donna, ma nell’immaginario maschile il sogno ha sempre “meno anni”, più freschezza e, anche se non è vero, più amore e passione da dare. Da sempre ho avuto l’idea dell’uomo come compagno di vita, meraviglioso essere con il quale poter condividere, completarsi. Ora non sono più certa di questo: forse sarà meglio programmare una vita di qualità, ricchezza in tante cose, ma da sola.
Vi ringrazio di nuovo ribadendo il valore che hanno le vostre parole di aiuto e di sostegno, molte volte, credetemi, possono far vedere la luce dove noi vediamo solo il buio.
Dopo quasi un anno circa dalla mia mail, ho voluto scrivervi per ringraziarvi ancora delle risposte e le parole di aiuto e sostegno.
A distanza di un anno, tanto perché non mi possa più lamentare di non aver vissuto, sono passate molte cose. Fra le cose belle: ho seguito un percorso di terapia con una professionista (psicologa- sessuologa) in gamba che ha guidato e accompagnato un processo che ogni volta si è presentato diverso, ma che abbiamo saputo entrambe affrontare; ho continuato nell’impresa di riprendere la propria vita, riassestando e rielaborando con una nuova piramide di valori, in cui ora credo di aver posizionato equa e giustamente la mia di vita e quella di mio figlio, essere meraviglioso che ha ispirato la forza di cui ho avuto bisogno per resistere (confermando la fiducia e ammirazione che ho avuto sempre nei giovani, questo giovanissimo “mio” uomo ha dimostrato una saggezza fuori dal comune, amore e comprensione per la sua mamma); ho continuato con il programma di salute e forma fisica che ha dato ottimi risultati, e sebbene il calendario segni già 52, posso, guardandomi, non sentirli né sembrare di averli, anche se li porto con orgoglio e dignità.
L’amore che lamentavo non corrisposto è stato il perno sul quale ha girato la sofferenza di quest’ultimo anno. Il passato è quello che è, non si cambia, e se sapessimo il dolore che ci aspetta ad avvicinarci e permettere a qualcuno di stare con noi, non avremo così tanti momenti di sconforto e disperazione. Ma la vita è questo, no? Presa da questa passione ho coinvolto la persona che ha colto al volo la situazione, prendendo per sé quanto è stato possibile. La lucidità che sempre ci ha caratterizzato si perde di fronte a un innamoramento così irrazionale, per cui posso dire che ho provato, sì, l’amore, ma a caro prezzo. Sono rimasta per mesi intrappolata in una situazione che io stessa avevo provocato, in tutta buona fede, mossa dal più sincero e profondo amore; solo che non avevo vissuto in così breve tempo tanto maltrattamento morale, in cui ero il gioco di una persona abile nei rapporti, che per non coinvolgere sé stesso e non perdere e non sacrificare, ha gestito e portato a termine una storia fatta di indolenza, indifferenza ai sentimenti altrui, manipolazione e, purtroppo, anche disprezzo, godendo solo di quanto fosse utile a lui. Uscirne è stato veramente difficile, ma credo di averlo fatto con un insegnamento di vita veramente enorme. Ancora oggi ho momenti di sconforto, di frustrazione e delusione per essere stata maltrattata, e averlo permesso per tanto tempo. Tristezza per questo spreco di un amore così bello che credo impossibile trovare così forte, ma si ama in due, non in uno solo. Ora ho capito quanto di sensibile e vulnerabile c’è in noi.
Ma come in ogni tempesta la calma arriva. Un anno che di vita che sembrano dieci, e ora proseguo già a 52 anni (non sono stata sepolta a 51!) con diversi progetti visto che la mia situazione di single e sola me lo permettono; posso concentrarmi di nuovo sul lavoro in modo più capace, pensare alla mia salute e forma fisica. L’unica nota dolente che mi rammarica tanto, è la sfiducia che ora ho nei confronti di quasi tutti gli uomini. Purtroppo “uscendo” di nuovo e mettendomi in gioco, ho costatato che è molto difficile trovare una persona giusta, che sappia amare e accettare, dare e ricevere, nella giusta misura e proporzione. Potrò ora essere una bella donna, ma nell’immaginario maschile il sogno ha sempre “meno anni”, più freschezza e, anche se non è vero, più amore e passione da dare. Da sempre ho avuto l’idea dell’uomo come compagno di vita, meraviglioso essere con il quale poter condividere, completarsi. Ora non sono più certa di questo: forse sarà meglio programmare una vita di qualità, ricchezza in tante cose, ma da sola.
Vi ringrazio di nuovo ribadendo il valore che hanno le vostre parole di aiuto e di sostegno, molte volte, credetemi, possono far vedere la luce dove noi vediamo solo il buio.
[#5]
" L’unica nota dolente che mi rammarica tanto, è la sfiducia che ora ho nei confronti di quasi tutti gli uomini. "
Gentile signora,
mi fa piacere che ora stia meglio, ma non ho capito se attualmente sta ancora facendo un percorso psicologico e, nel caso, potrebbe affrontare questo tema relativo alla sfiducia.
Continuare ad uscire è comunque già una buona strategia.
Un cordiale saluto,
Gentile signora,
mi fa piacere che ora stia meglio, ma non ho capito se attualmente sta ancora facendo un percorso psicologico e, nel caso, potrebbe affrontare questo tema relativo alla sfiducia.
Continuare ad uscire è comunque già una buona strategia.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 24.9k visite dal 10/09/2012.
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