Mal d'amore: come guarire?
L’ho conosciuto10mesi fa lavorando nella stessa città. Siamo colleghi di lavoro, lavoriamo in posti differenti ma spesso capita di rivederci.Lui ha35anni ed è sposato da5.Tutto è partito come un’avventura di una notte.In seguito mi ha cercata, ci siamo rivisti e abbiamo capito che non ne avevamo abbastanza. Ci siamo salutati con la promessa di rivederci presto e così è stato.
Lui mi chiedeva di non affezionarmi troppo,perchè era solo un infatuazione passeggera,che non è un tipo che si innamora, che non l’ha mai fatto. Io mi convincevo di ciò e nel frattempo mi innamoravo.Col passare dei giorni,si sono intensificate le chiamate, i messaggi,le email, è nata, oltre alla passione, un’intesa mentale, un’amicizia profonda e un affetto reciproco. Dopo4mesi, per lui non è più come prima: incominciava a vedermi troppo coinvolta,e nel frattempo lui si è affezionato a me come un amico; preferiva perdermi come amante e cercare di conservare l’amicizia di cui non avrebbe voluto fare a meno.Ci siamo rivisti per parlare,gli ho confessato di essere innamorata di lui,ma lui teneva al suo matrimonio e,malgrado i suoi tradimenti (ce n’erano state un paio prima di me), era convinto di stare bene con sua moglie e io rimanevo un amica; dopo di ciò abbiamo fatto l’amore.Non ci siamo sentiti per un po’, poi abbiamo ricominciato.Ci siamo rivisti spesso stando attenti a non essere scoperti.Lui ha però un carattere molto difficile:spesso è molto affettuoso, a volte scompare e non cerca nessuno, a volte sminuisce il tutto, forse è legato un po’ ai sensi di colpa, al fatto che vorrebbe essere fedele e rispettare il matrimonio e invece non lo è.Tra di noi andava tutto abbastanza bene, io mi ero quasi illusa di poter vivere di questo rapporto così come veniva, senza pretendere di più, e di poter smettere quando avrei voluto. Lui invece ha avuto delle forti crisi, e quando tornava a casa si sentiva male, non ci viveva pìù bene.Ha parlato con sua moglie per via dei problemi legati al loro rapporto: lei ha deciso di entrare in cura.Lui mi ha detto che avrebbe voluto del tempo per pensare, per capire che cosa sarebbe stato giusto fare e io ho “travisato” le sue parole incominciando a sperare che un giorno ci sarebbe potuto essere una svolta.Una delle ultime volte che ci siamo visti mi ha confessato di stare bene con me.Abbiamo litigato per un pretesto e sono tornati a galla tutti i problemi:facevo l’amante pur di stargli vicino ma era un vero rapporto che cercavo di ottenere. Lui invece, non ne vuol sentire parlare. Continua a dirmi che non mi ama e non mi amerà mai, e che non vorrebbe gettare a monte il suo matrimonio perché per lui vorrebbe dire aver fallito,non essere una persona seria. E che lui sta bene con sua moglie.Lui mi chiede di vivere, di avere altre esperienze, di disinnamorarmi di lui, e al contempo vuole che resti nella sua vita come amica ma non è così. Io me ne innamoro ogni giorno di più. Non riusciamo a smettere di sentirci...che fare?
Lui mi chiedeva di non affezionarmi troppo,perchè era solo un infatuazione passeggera,che non è un tipo che si innamora, che non l’ha mai fatto. Io mi convincevo di ciò e nel frattempo mi innamoravo.Col passare dei giorni,si sono intensificate le chiamate, i messaggi,le email, è nata, oltre alla passione, un’intesa mentale, un’amicizia profonda e un affetto reciproco. Dopo4mesi, per lui non è più come prima: incominciava a vedermi troppo coinvolta,e nel frattempo lui si è affezionato a me come un amico; preferiva perdermi come amante e cercare di conservare l’amicizia di cui non avrebbe voluto fare a meno.Ci siamo rivisti per parlare,gli ho confessato di essere innamorata di lui,ma lui teneva al suo matrimonio e,malgrado i suoi tradimenti (ce n’erano state un paio prima di me), era convinto di stare bene con sua moglie e io rimanevo un amica; dopo di ciò abbiamo fatto l’amore.Non ci siamo sentiti per un po’, poi abbiamo ricominciato.Ci siamo rivisti spesso stando attenti a non essere scoperti.Lui ha però un carattere molto difficile:spesso è molto affettuoso, a volte scompare e non cerca nessuno, a volte sminuisce il tutto, forse è legato un po’ ai sensi di colpa, al fatto che vorrebbe essere fedele e rispettare il matrimonio e invece non lo è.Tra di noi andava tutto abbastanza bene, io mi ero quasi illusa di poter vivere di questo rapporto così come veniva, senza pretendere di più, e di poter smettere quando avrei voluto. Lui invece ha avuto delle forti crisi, e quando tornava a casa si sentiva male, non ci viveva pìù bene.Ha parlato con sua moglie per via dei problemi legati al loro rapporto: lei ha deciso di entrare in cura.Lui mi ha detto che avrebbe voluto del tempo per pensare, per capire che cosa sarebbe stato giusto fare e io ho “travisato” le sue parole incominciando a sperare che un giorno ci sarebbe potuto essere una svolta.Una delle ultime volte che ci siamo visti mi ha confessato di stare bene con me.Abbiamo litigato per un pretesto e sono tornati a galla tutti i problemi:facevo l’amante pur di stargli vicino ma era un vero rapporto che cercavo di ottenere. Lui invece, non ne vuol sentire parlare. Continua a dirmi che non mi ama e non mi amerà mai, e che non vorrebbe gettare a monte il suo matrimonio perché per lui vorrebbe dire aver fallito,non essere una persona seria. E che lui sta bene con sua moglie.Lui mi chiede di vivere, di avere altre esperienze, di disinnamorarmi di lui, e al contempo vuole che resti nella sua vita come amica ma non è così. Io me ne innamoro ogni giorno di più. Non riusciamo a smettere di sentirci...che fare?
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Gentile Ragazza,
se pur coinvolgenti ed ad alta gradazione erotica ed emozionale, le relazioni "altre" dall'ortodossa, portano con sè grandi rischi e possibilità di destabilizzazione, proprio per quell'asimmatria iniziale, che porta a desiderare ed a tendere "verso" quello che non si ha.
Che fare, non so dirglielo, ma sicuramente prendere le distanze emozionali , per tutelarsi e per non farsi troppo male, al fine di chiarire e chiarirsi, sul possibile da farsi.
Le allego, qualche articolo, proprio sull'argomento.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html
se pur coinvolgenti ed ad alta gradazione erotica ed emozionale, le relazioni "altre" dall'ortodossa, portano con sè grandi rischi e possibilità di destabilizzazione, proprio per quell'asimmatria iniziale, che porta a desiderare ed a tendere "verso" quello che non si ha.
Che fare, non so dirglielo, ma sicuramente prendere le distanze emozionali , per tutelarsi e per non farsi troppo male, al fine di chiarire e chiarirsi, sul possibile da farsi.
Le allego, qualche articolo, proprio sull'argomento.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Si, il punto è non continuare a farmi del male. Ho provato varie volte ad allontanarmi, per più di dieci giorni non ho risposto ai suoi messaggi. Poi ci sono ricascata. Mi faccio forza, ma è veramente difficile, perchè sono molto coinvolta e mi aggrappo a futili speranze.Spero che il mio prossimo viaggio sia "purificativo". Starò via quasi due mesi, sicuramente non avremo modo di vederci.Lei pensa che la distanza fisica possa anche contribuire in un certo senso a favorire le distanze emozionali?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 10/09/2012.
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