Crisi studi/lavoro
Buongiorno,
sono in periodo di esami e sto cercando di prepararne uno abbastanza difficile. Pur sapendo di avere delle capacità a volte ho paura anche prima di mettermi a studiare, l'ansia si fa sentire e penso sempre di non farcela. Cerco di convincermi che non devo per forza prendere un voto alto ma alla fine il giorno prima mi capita di pensare di non essere preparata e più di qualche volta non mi presento. Il corso di studi l'ho scelto personalmente dopo anni di assenza dallo studio in vista dell'obiettivo di insegnare. Credo di esserne portata ma, a tutt'oggi, la dipendenza dalla mia famiglia ( non totale) e il pensiero del futuro mi hanno fatto più volte perdere di vista l'obiettivo. Seguo studenti con difficoltà, anche di apprendimento, mi interessa molto e mi sento realizzata, quando però devo lavorare su di me faccio una grande fatica. E mi sembra di essere quasi bloccata. In famiglia credono che io perda tempo e si arrabbiano quando mi vedono saltare gli esami, mia madre mi ha detto che se devo stare così male forse dovrei abbandonare gli studi, mio padre dice che ho scelto io e devo accettare che non sia facile. Nel mio percorso precedente non ho avuto grossi tentennamenti e buoni risultati ( ho un diploma universitario e avevo sospeso gli studi perché a casa non mi avrebbero mantenuto altri anni di università). Ora non so cosa fare, combattuta dal voler iniziare a lavorare nel settore del recupero scolastico e nella difficoltà evidente negli studi che non vorrei comunque abbandonare. Accetto i vostri consigli. Grazie
sono in periodo di esami e sto cercando di prepararne uno abbastanza difficile. Pur sapendo di avere delle capacità a volte ho paura anche prima di mettermi a studiare, l'ansia si fa sentire e penso sempre di non farcela. Cerco di convincermi che non devo per forza prendere un voto alto ma alla fine il giorno prima mi capita di pensare di non essere preparata e più di qualche volta non mi presento. Il corso di studi l'ho scelto personalmente dopo anni di assenza dallo studio in vista dell'obiettivo di insegnare. Credo di esserne portata ma, a tutt'oggi, la dipendenza dalla mia famiglia ( non totale) e il pensiero del futuro mi hanno fatto più volte perdere di vista l'obiettivo. Seguo studenti con difficoltà, anche di apprendimento, mi interessa molto e mi sento realizzata, quando però devo lavorare su di me faccio una grande fatica. E mi sembra di essere quasi bloccata. In famiglia credono che io perda tempo e si arrabbiano quando mi vedono saltare gli esami, mia madre mi ha detto che se devo stare così male forse dovrei abbandonare gli studi, mio padre dice che ho scelto io e devo accettare che non sia facile. Nel mio percorso precedente non ho avuto grossi tentennamenti e buoni risultati ( ho un diploma universitario e avevo sospeso gli studi perché a casa non mi avrebbero mantenuto altri anni di università). Ora non so cosa fare, combattuta dal voler iniziare a lavorare nel settore del recupero scolastico e nella difficoltà evidente negli studi che non vorrei comunque abbandonare. Accetto i vostri consigli. Grazie
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(..)Cerco di convincermi che non devo per forza prendere un voto alto ma alla fine il giorno prima mi capita di pensare di non essere preparata e più di qualche volta non mi presento.(..)
gentile ragazza si è mai posta questo quesito?
non presentarsi con la certezza di non passare l'esame o presentarsi con la possibilità di passarlo?
Non presentandosi non fa altro che confermare le sue paure e, di coinseguenza, farle avverare. Ossia non fa l'esame e perde tempo.
Faccia le cose pensando agli obiettivi non agli ostacoli. ma se da sola non riesce una consulenza dal vivo di uno psicologo potrebbe aiutarla.
saluti
gentile ragazza si è mai posta questo quesito?
non presentarsi con la certezza di non passare l'esame o presentarsi con la possibilità di passarlo?
Non presentandosi non fa altro che confermare le sue paure e, di coinseguenza, farle avverare. Ossia non fa l'esame e perde tempo.
Faccia le cose pensando agli obiettivi non agli ostacoli. ma se da sola non riesce una consulenza dal vivo di uno psicologo potrebbe aiutarla.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gentile Dr De Vincentiis,
sì è vero confermo le mie paure...
E quando mi metto in testa che l'esame è la priorità mi concentro e riesco nel mio obiettivo. Però le paure tornano spesso a trovarmi, forse è il tipo di esame e la materia...
E non riesco a trovare continuità, insomma mi perdo e inizio a pensare ad altro perché mi sento troppa pressione addosso, il risultato è che non riesco a mettermi sui libri e quindi passa la scadenza. Mi sento meglio solo quando è passata la sessione...
sì è vero confermo le mie paure...
E quando mi metto in testa che l'esame è la priorità mi concentro e riesco nel mio obiettivo. Però le paure tornano spesso a trovarmi, forse è il tipo di esame e la materia...
E non riesco a trovare continuità, insomma mi perdo e inizio a pensare ad altro perché mi sento troppa pressione addosso, il risultato è che non riesco a mettermi sui libri e quindi passa la scadenza. Mi sento meglio solo quando è passata la sessione...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 09/09/2012.
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