Eiaculazione precoce...blocco psicologico?
Salve,sono un uomo di 30 anni; sintetizzo brevemente la mia storia. Ho avuto una storia di 10 anni che è terminata circa 1 anno e mezzo fa; ho sempre sofferto di eiaculazione precoce ma avendo una storia stabile riuscivo a gestire la cosa anche perché essendo giovane nei primi anni riuscivo a controllare e frenare l'eiaculazione...per poi riprendere. Aggiungo che nel corso degli anni si erano manifestati eventi di deficit erettivo da diagnosi causati da valori leggermente alti di prolattina: a seguito della cura gli stessi venivano risolti. Finita la mia lunga storia, circa 6 mesi fa inizio a frequentare una nuova compagna...all'inizio tutto bene, forte desiderio....e proprio una sera mentre facevamo petting il problema dell'eiaculazione è tornato più di prima in quanto ho eiaculato ancor prima di iniziare la penetrazione ma solo dopo stimolazione manuale....ovviamente grande imbarazzo e disagio; il giorno dopo ci riproviamo ma credo che per lo stress non riesco ad avere un erezione. Mi decido di andare da un andrologo x approfondimenti; eseguo esami ormonali ed ecodoppler penineo: tutto nella norma eccetto la solita prolattina leggermente alta; mi viene quindi prescritta cura di 1 mese con Dostinex, la prolattina torna nella norma. I miei problemi peró non si risolvono: sebbene l'andrologo dice che non ho nulla ma devo semplicemente rimettermi in carreggiata, io ho una sorta di blocco che mi fa provare scarsa libido ma più in generale blocco in qualsiasi approccio verso l'altro sesso: non riesco a provate attrazione sessuale anche per donne che prima mi facevano impazzire. Come ne esco? Devo darmi del tempo o rivolgermi ad uno specialista? Nel caso a chi?
[#1]
Gentile Signore,
Avendo Lei effettuato diverse terapie mediche prescritte da andrologi e avendo ricevuto una diagnosi che esclude cause organiche e' opportuno che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta perfezionato in sessuologia per una valutazione e una eventuale psicoterapia.
E' opportuno che si attivi in tal senso per evitare che il sintomo si stabilizzi .
Ci faccia sapere come va fra qualche tempo.
I migliori saluti
Avendo Lei effettuato diverse terapie mediche prescritte da andrologi e avendo ricevuto una diagnosi che esclude cause organiche e' opportuno che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta perfezionato in sessuologia per una valutazione e una eventuale psicoterapia.
E' opportuno che si attivi in tal senso per evitare che il sintomo si stabilizzi .
Ci faccia sapere come va fra qualche tempo.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
se l'andrologo cui si è rivolto ha escluso ogni tipo di cause organiche che potrebbero creare questo disagio, è probabile che Lei semplicemente da sempre non abbia impararto a controllare lo stimolo eiaculatorio e che, in seguito alla deifaillance con la donna che sta frequentando ora, si sia anche creato un meccanismo tale in cui vi è l'ansia anticipatoria che l'evento possa riaccadere e che forse inibisce parzialmente anche il desiderio sessuale perchè subentra la paura di fallire.
Se le cose stanno davvero così è possibile, grazie al supporto di uno psicologo psicoterapeuta, intervenire o con terapie focalizzate, ad esempio per l'eiaculazione precoce, partendo proprio dal riconoscimento delle sensazioni corporee (chi soffre di e.p. è erroneamente convinto di sentire troppo, invece non è proprio abituato a discriminare le diverse sensazioni fisiche, neppure l'eiaculazione) oppure con terapie mansionali e prescrittive.
Io Le suggerisco di scegliere per questo tipo di problematiche uno psicologo psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale perchè si è visto che questo approccio è particolarmente efficace per la soluzione di questi disagi.
Legga per approfondimenti questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1625-sessuologo-chi-e-costui.html
Un cordiale saluto,
se l'andrologo cui si è rivolto ha escluso ogni tipo di cause organiche che potrebbero creare questo disagio, è probabile che Lei semplicemente da sempre non abbia impararto a controllare lo stimolo eiaculatorio e che, in seguito alla deifaillance con la donna che sta frequentando ora, si sia anche creato un meccanismo tale in cui vi è l'ansia anticipatoria che l'evento possa riaccadere e che forse inibisce parzialmente anche il desiderio sessuale perchè subentra la paura di fallire.
Se le cose stanno davvero così è possibile, grazie al supporto di uno psicologo psicoterapeuta, intervenire o con terapie focalizzate, ad esempio per l'eiaculazione precoce, partendo proprio dal riconoscimento delle sensazioni corporee (chi soffre di e.p. è erroneamente convinto di sentire troppo, invece non è proprio abituato a discriminare le diverse sensazioni fisiche, neppure l'eiaculazione) oppure con terapie mansionali e prescrittive.
Io Le suggerisco di scegliere per questo tipo di problematiche uno psicologo psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale perchè si è visto che questo approccio è particolarmente efficace per la soluzione di questi disagi.
Legga per approfondimenti questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1625-sessuologo-chi-e-costui.html
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Non possiamo fare invii on line.
Ma puo' consultare l'elenco degli psicologi. Medici Itlia nella Sua Regione e citta'M
Chieda un colloquio conoscitivo e si regoli sull'empatia che le viene suscita.
E' la migliore maniera di predisporre un buon lavoro.
Ci faccia sapere
Ma puo' consultare l'elenco degli psicologi. Medici Itlia nella Sua Regione e citta'M
Chieda un colloquio conoscitivo e si regoli sull'empatia che le viene suscita.
E' la migliore maniera di predisporre un buon lavoro.
Ci faccia sapere
[#7]
Gentile Utente,
Lei asserisce di avere il problema dell'e.p. da sempre e che, se ho capito bene, le strategie che utilizzava per gestire il problema erano soprattutto finalizzate a tamponare una situazione che non Le permetteva di vivere bene e serenamente la vita sessuale.
Poichè la sessualità è un aspetto importantissimo della vita, il rischio è di esasperare questi disagi.
Comprendo la Sua perplessità e i Suoi timori, perchè rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta per un disturbo che colpisce la vita sessuale e l'intimità e parlarne genera spesso imbarazzo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Tuttavia è a questo punto l'unica strada percorribile perchè, come Le ho già detto, tali disturbi possono essere determinati da una mancata alfabetizzazione emotiva e scarsa capacità di controllo e dall'ansia e paura di fallire. In tal caso, ad esempio, non curando l'ansia, ciò che accade è che i timori, le idee di fallimento, ecc... la costringeranno magari ad evitare determinate situazioni di intimità con la Sua donna e Lei si racconterà di non avere più desiderio.
Provi pertanto a cercare un professionista nella Sua zona.
Un cordiale saluto,
Lei asserisce di avere il problema dell'e.p. da sempre e che, se ho capito bene, le strategie che utilizzava per gestire il problema erano soprattutto finalizzate a tamponare una situazione che non Le permetteva di vivere bene e serenamente la vita sessuale.
Poichè la sessualità è un aspetto importantissimo della vita, il rischio è di esasperare questi disagi.
Comprendo la Sua perplessità e i Suoi timori, perchè rivolgersi allo psicologo psicoterapeuta per un disturbo che colpisce la vita sessuale e l'intimità e parlarne genera spesso imbarazzo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Tuttavia è a questo punto l'unica strada percorribile perchè, come Le ho già detto, tali disturbi possono essere determinati da una mancata alfabetizzazione emotiva e scarsa capacità di controllo e dall'ansia e paura di fallire. In tal caso, ad esempio, non curando l'ansia, ciò che accade è che i timori, le idee di fallimento, ecc... la costringeranno magari ad evitare determinate situazioni di intimità con la Sua donna e Lei si racconterà di non avere più desiderio.
Provi pertanto a cercare un professionista nella Sua zona.
Un cordiale saluto,
[#8]
Gentile Ragazzo,
se l'andrologo ha escluso cause organiche o infiammatorie correlate all'e.p, le cause sono sicuramente "altre" e da riceracre "altrove".
La sessualità maschile è una sessualità visibile e quindi più esposta a possibili disfunzioni sessuali, che se non trattate adeguatamente tendono a compromettere singolo, autostima, narcisismo ed ovviamente la coppia in cui abitano, compromettendo anche l'umore e l'autostima in generale.
Nell’immaginario maschile , quando si tratta di disfunzioni sessuali, si instaura uns condizione di confusività tra la parte ed il tutto, avviene cioè, una totale identificazione nella disfunzione sessuale.
" Il paziente,non ha una disfunzione sessuale,ma è una disfunzione sessuale”, per questo la tendenza alla cronicizzazione, di cui parla la Collega Dott.Esposito.
L’aspetto diagnostico dell’eiaculazione precoce, è abbastanza sia per quel che riguarda la riservatezza e l'imbarazzo nell’esporre le proprie difficoltà, che per quell’aspetto di soggettività che riguarda l’esperienza di precocità.
L'eiaculazione precoce, è sempre caratterizzata dalla compromissione della terza fase della risposta sessuale, cioè la fase dell'orgasmo.
Chi ne soffre, ha uno scarso controllo sulla capacità di procastinare nel tempo, il "punto di non ritorno" dell'orgasmo e dell'eiaculazione.
E’ indispensabile ivestigare:
- il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,
-il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale; IELT( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),
-l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner
-le dinamiche della relazione in cui si manifesta, a volte ambivalenti e conflittuali
-le esperienze sessuali pregresse ed il loro vissuto.
Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità .
Vi sono infatti diverse cause,a vari livelli:
personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimento sessuale,generali,psicologici,intrapsichici ,che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
L’eiaculazione precoce,se non trattata,diventa gradualmente,la protagonista della vita dell’uomo e della sua compagna, passa da "sotto le lenzuola" a tanti altri ambiti della vita e della coppia.
Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguato protocollo di intervento,,è il primo passo verso la guarigione.
Cari auguri.
V.Randone
Le allego qualche articolo per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1697-eiaculazione-precoce-e-mancanza-d-erezione-e-viceversa.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1190-eaiculazione-precoce-cause-da-cattivo-apprendimento-sessuale.html
se l'andrologo ha escluso cause organiche o infiammatorie correlate all'e.p, le cause sono sicuramente "altre" e da riceracre "altrove".
La sessualità maschile è una sessualità visibile e quindi più esposta a possibili disfunzioni sessuali, che se non trattate adeguatamente tendono a compromettere singolo, autostima, narcisismo ed ovviamente la coppia in cui abitano, compromettendo anche l'umore e l'autostima in generale.
Nell’immaginario maschile , quando si tratta di disfunzioni sessuali, si instaura uns condizione di confusività tra la parte ed il tutto, avviene cioè, una totale identificazione nella disfunzione sessuale.
" Il paziente,non ha una disfunzione sessuale,ma è una disfunzione sessuale”, per questo la tendenza alla cronicizzazione, di cui parla la Collega Dott.Esposito.
L’aspetto diagnostico dell’eiaculazione precoce, è abbastanza sia per quel che riguarda la riservatezza e l'imbarazzo nell’esporre le proprie difficoltà, che per quell’aspetto di soggettività che riguarda l’esperienza di precocità.
L'eiaculazione precoce, è sempre caratterizzata dalla compromissione della terza fase della risposta sessuale, cioè la fase dell'orgasmo.
Chi ne soffre, ha uno scarso controllo sulla capacità di procastinare nel tempo, il "punto di non ritorno" dell'orgasmo e dell'eiaculazione.
E’ indispensabile ivestigare:
- il tempo oggettivo dell’eiaculazione ,
-il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale; IELT( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale),
-l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,di soddisfazione del paziente e della partner
-le dinamiche della relazione in cui si manifesta, a volte ambivalenti e conflittuali
-le esperienze sessuali pregresse ed il loro vissuto.
Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità .
Vi sono infatti diverse cause,a vari livelli:
personali,di coppia,iatrogeni, da cattivo apprendimento sessuale,generali,psicologici,intrapsichici ,che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico.
L’eiaculazione precoce,se non trattata,diventa gradualmente,la protagonista della vita dell’uomo e della sua compagna, passa da "sotto le lenzuola" a tanti altri ambiti della vita e della coppia.
Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguato protocollo di intervento,,è il primo passo verso la guarigione.
Cari auguri.
V.Randone
Le allego qualche articolo per approfondimenti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1697-eiaculazione-precoce-e-mancanza-d-erezione-e-viceversa.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1190-eaiculazione-precoce-cause-da-cattivo-apprendimento-sessuale.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Utente
Dott.ssa Randone, la frase conclusiva mi colpisce molto "Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguato protocollo di intervento,,è il primo passo verso la guarigione." Soprattutto quando parla di non risolvibilità.....cosa intende? Qual'è quindi il fine di un eventuale terapia? Considerando adesso la mia assenza di libido e scarso interesse nell'approccio all'altro sesso, qual'è secondo lei il professionista eventuale dal quale farmi seguire, non chiedo un nome ma la sua specializzazione; con l'andrologo che mi seguiva ci eravamo focalizzati di più sull'evento accaduto di disfunzione erettile, trascurando a mio avviso che la vera causa fosse stata la EP;per quest'ultima mi era stato prescritto semplicemente il priligy. Quello che io vorrei adesso è uscire da questa situazione di blocco, da dove parto?
[#10]
Il defici erettivo, è spesso una conseguenza dell'eiaculazione precoce, ecco perchè diventa indispensabile effettuare una visita andrologica completa ed effettuare una "diagnosi differenziale", ma nel suo caso era dovuta ad una problematica connessa alla prolattina.
Il calo del desiderio, anche in questo caso è dalla complessa e scrupolosa diagnosi clinica, infatti può essere "primario o secodario" ad altre disfuznioni sessusali pregresse.
Nel suo caso, da quello che leggo, ma con i benefici del dubbio di un consulto online, sembra essere secondario all'e.p., che invece è stata la sempre presente protagonista della sua vita sessuale.
Quando parlo di non risolvibilità della disfunzione sessuale da sola, intendo che se lei ha l'influenza , per evitare che diventi polmonite, farà di tutto per curarla o se si lussa una caviglia, non credo deciderà di zoppicare a vita.
In ambito psico-sessuologico, è la stessa cosa, se ha una problematica che riguarda la sfera della sessualità, dovrà affrontarla adeguatamente, la prima tappa è sempre e comunque la visita andrologica, poi se non vi sono cause organiche, si effettuerà un lavoro ben fatto su coppia e sessualità.
La figura professionale di riferimento è lo psicologo o psicoterapeuta, se è perfezionato in sessuologia e quindi detto"psico-sessuologo" o alla spicciola "sessuologo", a mio avviso è più indicato.
L'importante che sia iscritto all'albo degli psicologi e che abbia una laurea riconosciuta ed una rispettiva iscrizione all'albo professionale, garanzia unica.
Oggi i protocolli maggiormente riconosciuti a livello nazionale sono:
-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.
-psicoterapia,
-terapia di coppia
-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Della farmacoterapia se ne occupa l'andrologo di riferimento
Spero di essere stata esaustiva, sempre cari auguri
Il calo del desiderio, anche in questo caso è dalla complessa e scrupolosa diagnosi clinica, infatti può essere "primario o secodario" ad altre disfuznioni sessusali pregresse.
Nel suo caso, da quello che leggo, ma con i benefici del dubbio di un consulto online, sembra essere secondario all'e.p., che invece è stata la sempre presente protagonista della sua vita sessuale.
Quando parlo di non risolvibilità della disfunzione sessuale da sola, intendo che se lei ha l'influenza , per evitare che diventi polmonite, farà di tutto per curarla o se si lussa una caviglia, non credo deciderà di zoppicare a vita.
In ambito psico-sessuologico, è la stessa cosa, se ha una problematica che riguarda la sfera della sessualità, dovrà affrontarla adeguatamente, la prima tappa è sempre e comunque la visita andrologica, poi se non vi sono cause organiche, si effettuerà un lavoro ben fatto su coppia e sessualità.
La figura professionale di riferimento è lo psicologo o psicoterapeuta, se è perfezionato in sessuologia e quindi detto"psico-sessuologo" o alla spicciola "sessuologo", a mio avviso è più indicato.
L'importante che sia iscritto all'albo degli psicologi e che abbia una laurea riconosciuta ed una rispettiva iscrizione all'albo professionale, garanzia unica.
Oggi i protocolli maggiormente riconosciuti a livello nazionale sono:
-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.
-psicoterapia,
-terapia di coppia
-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Della farmacoterapia se ne occupa l'andrologo di riferimento
Spero di essere stata esaustiva, sempre cari auguri
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.5k visite dal 06/09/2012.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.