Domanda per inizio terapia

Più che un consulto da voi, avrei bisogno di un consiglio.
Non so se sia colpa dell'ansia, ma quando devo interagire con persone che non fanno parte della mia famiglia cambio totalmente, marco i miei comportamenti, come se recitassi una parte, la cosa brutta è che lì per lì non me ne accorgo nemmeno, faccio così in modo del tutto involontario che non riesco a controllare in nessun modo, il problema è che mi dimentico quasi chi fossi in quei momenti, è come se non ricordassi più niente di quello che penso, di quello che ho vissuto in dettaglio, ricordo solo a grandi linee, ma il più delle volte non riesco veramente a trovare parole dentro di me per poter raccontare quello che ho vissuto o che ho provato, mi sento totalmente vuota in quei momenti. Quando torno a casa poi mi arrabbio con me stessa per essermi comportata in quel modo ricordandomi tutto.

In questo mese dovrei iniziare una terapia con una psicologa che non ho ancora mai visto. Il problema è che ho paura di non ricordarmi niente, ho paura che reciterò una parte anche con lei. Secondo voi faccio bene a scrivere le mie problematiche e poi portare quel foglio con me quando la dovrò incontrare?
Mi vergogno molto per questa situazione.

Anni fa già ero stata in terapia con un'altra psicologa, però molte cose non ero capace di farle uscire per questo motivo e lei non riusciva a capire quello che in realtà portavo dentro, tanto per farvi comprendere quanto "questa cosa" mi trasforma. A volte mi domandavo "ma cosa ci faccio qui da lei?" talmente mi dimenticavo il dolore e la rabbia che sentivo a casa... Anche in questi giorni tra l'altro, ho delle "resistenze" su l'andarci o no da questa nuova.
Mi sento scoppiare la testa.

Grazie per l'attenzione e per le risposte.