Accettazione passato
Buongiorno,
sto con un ragazzo da oltre 5 anni. Il nostro è stato sempre un rapporto abbastanza stabile e tranquillo, tra normali alti e bassi come tutte le coppie. Ultimamente è capitato di incontrare, per caso, un ragazzo con cui lui ha avuto prima che mi conoscesse qualche incontro sessuale. Dopo che è successo questo fatto, mi sono cominciato ad interrogare sul passato sessuale del mio ragazzo e sulle esperienze che ha avuto. La cosa che più mi "disturba" sono le sue relazioni di tipo "solo" sessuale. Quando mi parla infatti delle sue relazioni sentimentali, non sono affatto infastidito, ma anzi tendo a capirle. Forse è perchè paragono quello che mi racconta al mio tipo di vissuto: ho avuto prima di lui solo 2 partner sessuali, che erano anche un rapporto di tipo sentimentale. Non ho mai cercato ne' praticato il sesso fine a se stesso, forse perchè non mi è mai interessato più di tanto, forse perchè non sono portato caratterialmente ad un approccio di questo tipo, o forse solo perchè non ce n'è stata l'occasione.
Non riesco a capire il mio comportamento, in tutti questi anni non mi ero mai posto domande sul suo passato sessuale. Mi stupisco io stesso di come in tutto questo tempo non mi sia minimamente interessato di sapere delle sue esperienze, anche perchè era ovvio avesse avuto molte più esperienze di me, sia per l'età (6 anni più di me), sia perchè è la normalità!
In passato ho avuto altri ragazzi con molte più esperienze sessuali delle mie ma ero sempre riuscito con un po' di tempo a rielaborarle e a capire che quello che contava era il rapporto che avevano con me in quel momento, non il passato. Eppure ora, dopo 2 mesi da quando questa cosa ha avuto inizio, ancora non capisco come fare per accettare la persona che ho al mio fianco per quello che è, a smettere di pensare a cose alimentate da me che non c'entrano con la nostra relazione e rischiano di minarla. Queste cose mi creano ansia, e spesso mi sveglio di notte capendo che i miei pensieri tornano a questi punti.
Sono addirittura arrivato al punto di pensare di lasciarlo, per potere avere anch'io esperienze solo di tipo sessuale, senza coinvolgimenti, non perchè mi interessi realmente, ma solo per riuscire a togliere al sesso quel valore (decisamente eccessivo) di cui io lo carico. Gliene ho anche parlato, ma era solo un'ipotesi stupida e remota.
Un'altra chiave di lettura a cui ho pensato è che tutto potrebbe derivare da una mia profonda insicurezza. Dopo questi anni la nostra relazione non ha subito notevoli sviluppi, e nella mia famiglia non sanno neanche che sono gay, nonostante nella sua io conosca i suoi genitori e parenti.
Vorrei capire come fare per tornare ad amare una persona per quello che è e per quello che ci diamo, senza interrogarmi sul passato. Grazie mille.
sto con un ragazzo da oltre 5 anni. Il nostro è stato sempre un rapporto abbastanza stabile e tranquillo, tra normali alti e bassi come tutte le coppie. Ultimamente è capitato di incontrare, per caso, un ragazzo con cui lui ha avuto prima che mi conoscesse qualche incontro sessuale. Dopo che è successo questo fatto, mi sono cominciato ad interrogare sul passato sessuale del mio ragazzo e sulle esperienze che ha avuto. La cosa che più mi "disturba" sono le sue relazioni di tipo "solo" sessuale. Quando mi parla infatti delle sue relazioni sentimentali, non sono affatto infastidito, ma anzi tendo a capirle. Forse è perchè paragono quello che mi racconta al mio tipo di vissuto: ho avuto prima di lui solo 2 partner sessuali, che erano anche un rapporto di tipo sentimentale. Non ho mai cercato ne' praticato il sesso fine a se stesso, forse perchè non mi è mai interessato più di tanto, forse perchè non sono portato caratterialmente ad un approccio di questo tipo, o forse solo perchè non ce n'è stata l'occasione.
Non riesco a capire il mio comportamento, in tutti questi anni non mi ero mai posto domande sul suo passato sessuale. Mi stupisco io stesso di come in tutto questo tempo non mi sia minimamente interessato di sapere delle sue esperienze, anche perchè era ovvio avesse avuto molte più esperienze di me, sia per l'età (6 anni più di me), sia perchè è la normalità!
In passato ho avuto altri ragazzi con molte più esperienze sessuali delle mie ma ero sempre riuscito con un po' di tempo a rielaborarle e a capire che quello che contava era il rapporto che avevano con me in quel momento, non il passato. Eppure ora, dopo 2 mesi da quando questa cosa ha avuto inizio, ancora non capisco come fare per accettare la persona che ho al mio fianco per quello che è, a smettere di pensare a cose alimentate da me che non c'entrano con la nostra relazione e rischiano di minarla. Queste cose mi creano ansia, e spesso mi sveglio di notte capendo che i miei pensieri tornano a questi punti.
Sono addirittura arrivato al punto di pensare di lasciarlo, per potere avere anch'io esperienze solo di tipo sessuale, senza coinvolgimenti, non perchè mi interessi realmente, ma solo per riuscire a togliere al sesso quel valore (decisamente eccessivo) di cui io lo carico. Gliene ho anche parlato, ma era solo un'ipotesi stupida e remota.
Un'altra chiave di lettura a cui ho pensato è che tutto potrebbe derivare da una mia profonda insicurezza. Dopo questi anni la nostra relazione non ha subito notevoli sviluppi, e nella mia famiglia non sanno neanche che sono gay, nonostante nella sua io conosca i suoi genitori e parenti.
Vorrei capire come fare per tornare ad amare una persona per quello che è e per quello che ci diamo, senza interrogarmi sul passato. Grazie mille.
[#1]
(..)non capisco come fare per accettare la persona che ho al mio fianco per quello che è, a smettere di pensare a cose alimentate da me che non c'entrano con la nostra relazione e rischiano di minarla (..)
gemntile ragazzo deve prendere in consideraizone l'idea che possa trattarsi di una dinamica ossessiva che meriterebbe un approfondimento specialistico
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
gemntile ragazzo deve prendere in consideraizone l'idea che possa trattarsi di una dinamica ossessiva che meriterebbe un approfondimento specialistico
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
gli spunti su cui riflettere possono essere molteplici e molto complessi, nel senso che potebbero anche essere altri gli aspetti che questa storia Le impone di analizzare e di comprendere meglio, e capire la portata di tante decisioni.
E se il problema non fosse il passato, ma il futuro?
Mi ha colpito questa frase > Dopo questi anni la nostra relazione non ha subito notevoli sviluppi,
dato che per forza di cose una relazione gay non può avere molti sviluppi (matrimonio e figli sono attualmente impossibili in Italia), per cui a parte una convivenza, non credo sia possibile altro.
Però qualsiasi possibile sviluppo avrà conseguenze sulla frase successiva
> e nella mia famiglia non sanno neanche che sono gay, nonostante nella sua io conosca i suoi genitori e parenti.
dato che per forza di cose si dovrà arrivare ad una esplicitazione nella Sua famiglia.
> Vorrei capire come fare per tornare ad amare una persona per quello che è e per quello che ci diamo, senza interrogarmi sul passato.
È proprio per questi aspetti delle frasi finali che ho dei dubbi sul fatto che il problema *reale* sia il passato.
Che ne pensa, dopo aver letto quanto da me scritto (e che forse è l'equivalente di un *outing*?
gli spunti su cui riflettere possono essere molteplici e molto complessi, nel senso che potebbero anche essere altri gli aspetti che questa storia Le impone di analizzare e di comprendere meglio, e capire la portata di tante decisioni.
E se il problema non fosse il passato, ma il futuro?
Mi ha colpito questa frase > Dopo questi anni la nostra relazione non ha subito notevoli sviluppi,
dato che per forza di cose una relazione gay non può avere molti sviluppi (matrimonio e figli sono attualmente impossibili in Italia), per cui a parte una convivenza, non credo sia possibile altro.
Però qualsiasi possibile sviluppo avrà conseguenze sulla frase successiva
> e nella mia famiglia non sanno neanche che sono gay, nonostante nella sua io conosca i suoi genitori e parenti.
dato che per forza di cose si dovrà arrivare ad una esplicitazione nella Sua famiglia.
> Vorrei capire come fare per tornare ad amare una persona per quello che è e per quello che ci diamo, senza interrogarmi sul passato.
È proprio per questi aspetti delle frasi finali che ho dei dubbi sul fatto che il problema *reale* sia il passato.
Che ne pensa, dopo aver letto quanto da me scritto (e che forse è l'equivalente di un *outing*?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Ex utente
Rispondo solo ora, dato che le cose sono gradualmente "migliorate" e i pensieri sul passato sono venuti meno. Certe volte penso che vorrei avuto maggiori "esperienze nel passato", ma anche quando ne ho avuto la possibilità, non l'ho mai fatto ed effettivamente il mio potrebbe essere solo un problema di insicurezza e nascondo con i fantasmi del passato quelle che sono le mie "ansie sul futuro", su quello che potrebbe essere, e su quello che sicuramente non sarà se non mi deciderò a "sbloccare" la mia situazione familiare... La ringrazio per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 05/09/2012.
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