Paura, ansia
Buongiorno dottori, scusate il disturbo! ho chiesto già nel 2010 e oggi ve lo richiedo... Vi dico subito che sono in cura dallo psicologo perchè ho paura di tutto. Al tempo in cui ho iniziato ad andarci avevo paura che mi capitasse qualcosa da un momento all'altro. Oggi sembra che questa preoccupazione sia svanita... o perlomeno è meno insistente e la riesco a controllare.
Inizio a raccontarVi la miapaura di adesso. Sto insieme al mio ragazzo da 4 anni. Ho passato i 4 anni più belli della mia vita insieme a lui e io sono convinta che con lui starò sempre bene e vivremo felici, perchè con lui io sto da dio... A fine anno 2011 abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Facevamo progetti di convivenza, di mettere su famiglia...progetti importanti per il futuro che mi facevano felice... Poi dopo pasqua ho iniziato ad avere paura della convivenza con tutti pensieri negativi: se non sono capace di portare avanti la casa, se non sono buona di far da mangiare? Se quando andiamo a vivere insieme scopriamo di non andare d'accordo?? E poi da qui la mia preoccupazione più grande: ho fatto il pensiero di non amare più il mio ragazzo e questo pensiero non mi fa vivere perchè io credevo in molto nel nostro futuro. IO non lo voglio lasciare il mio ragazzo perchè con lui ci sto troppo bene ma ho questo peso sullo stomaco che non mi fa vivere... sono sempre triste e piango al solo pensiero che lui se ne vada via. Io è come se vedessi già la fine della storia. La mia psicologa mi ha fatto fare la lista dell'amare o non amare il mio ragazzo e praticamente nella colonna del non amare non o segnato niente. Ho solo segnato cose sull'amare il mio ragazzo. Io mi rendo conto che da prima delle mie paure ad ora non è cambiato niente tra noi due...nè una litigata e nessun comportamento che mi abbia dato fastidio da parte sua eppure c'è questo tormento che non mi lascia andare... Però penso anche che se non lo amassi più non sarei così terrorizzata..
Chiedo consiglio a Voi.
Grazie per l'attenzione e saluti!
Inizio a raccontarVi la miapaura di adesso. Sto insieme al mio ragazzo da 4 anni. Ho passato i 4 anni più belli della mia vita insieme a lui e io sono convinta che con lui starò sempre bene e vivremo felici, perchè con lui io sto da dio... A fine anno 2011 abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Facevamo progetti di convivenza, di mettere su famiglia...progetti importanti per il futuro che mi facevano felice... Poi dopo pasqua ho iniziato ad avere paura della convivenza con tutti pensieri negativi: se non sono capace di portare avanti la casa, se non sono buona di far da mangiare? Se quando andiamo a vivere insieme scopriamo di non andare d'accordo?? E poi da qui la mia preoccupazione più grande: ho fatto il pensiero di non amare più il mio ragazzo e questo pensiero non mi fa vivere perchè io credevo in molto nel nostro futuro. IO non lo voglio lasciare il mio ragazzo perchè con lui ci sto troppo bene ma ho questo peso sullo stomaco che non mi fa vivere... sono sempre triste e piango al solo pensiero che lui se ne vada via. Io è come se vedessi già la fine della storia. La mia psicologa mi ha fatto fare la lista dell'amare o non amare il mio ragazzo e praticamente nella colonna del non amare non o segnato niente. Ho solo segnato cose sull'amare il mio ragazzo. Io mi rendo conto che da prima delle mie paure ad ora non è cambiato niente tra noi due...nè una litigata e nessun comportamento che mi abbia dato fastidio da parte sua eppure c'è questo tormento che non mi lascia andare... Però penso anche che se non lo amassi più non sarei così terrorizzata..
Chiedo consiglio a Voi.
Grazie per l'attenzione e saluti!
[#1]
Gentile ragazza,
Se non amasse più' il suo ragazzo sarebbe terrorizzata da altre cose e vedrebbe preoccupazioni in altri dubbi e pensieri.
Da quello che ci riferisce una quota di ansia fa parte della sua maniera di essere ed el in terapia per fronteggiarla!
Segua quindi con fiducia la sua terapia ed esprima con sincerita' allla sua psicologa i suoi dubbi. Il lavoro terapeuicosi basa su tali elaborazioni per trarre consapevolezza e trasformazione.
I migliori saluti
Se non amasse più' il suo ragazzo sarebbe terrorizzata da altre cose e vedrebbe preoccupazioni in altri dubbi e pensieri.
Da quello che ci riferisce una quota di ansia fa parte della sua maniera di essere ed el in terapia per fronteggiarla!
Segua quindi con fiducia la sua terapia ed esprima con sincerita' allla sua psicologa i suoi dubbi. Il lavoro terapeuicosi basa su tali elaborazioni per trarre consapevolezza e trasformazione.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Grazie per la risposta! perchè ogni volta che vado dalla psicologa e torno a casa e mi vedo con lui, tutto è diverso, nel senso che sono tranquilla e non faccio questo pensiero anzi, continuo a fare progetti con lui su come vorremmo la casa, sul nostro matrimonio. L'unica cosa che voglio è non farlo soffrire perchè non se lo merita! è un ragazzo fantastico e io con lui mi sento amata!
Si sono una persona ansiosa che non ha ancora imparato a gestire bene i propri pensieri!
Si sono una persona ansiosa che non ha ancora imparato a gestire bene i propri pensieri!
[#3]
Gentile ragazza,
Se Lei si sente amata ed e' felice certamente questa e' una risorsa preziosa per approdare ad un "miglioramento" della Sua ansia.
Certamente il Suo ragazzo accetta di Lei anche questo aspetto: nell'amore c'e' rispetto dell'Atro, soprattutto delle difficolta' che deve affrontare!
I migliori auguri!
Se Lei si sente amata ed e' felice certamente questa e' una risorsa preziosa per approdare ad un "miglioramento" della Sua ansia.
Certamente il Suo ragazzo accetta di Lei anche questo aspetto: nell'amore c'e' rispetto dell'Atro, soprattutto delle difficolta' che deve affrontare!
I migliori auguri!
[#5]
Gentile ragazza,
da quanto tempo è in cura dallo psicologo?
State facendo un lavoro specifico per l'ansia?
Da quello che sta dicendo sembra infatti che le Sue paure stiano creando un problema dove non c'è (all'interno della Sua relazione) e la lettura di questi articoli potrebbe aiutarLa:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Sta facendo una psicoterapia? di che tipo?
da quanto tempo è in cura dallo psicologo?
State facendo un lavoro specifico per l'ansia?
Da quello che sta dicendo sembra infatti che le Sue paure stiano creando un problema dove non c'è (all'interno della Sua relazione) e la lettura di questi articoli potrebbe aiutarLa:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Sta facendo una psicoterapia? di che tipo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Utente
Praticamente ho iniziato psicoterapia nel novembre 2010 dopo che è stata male mia nonna (che poi, purtroppo è morta). Ho iniziato con tachicardia e paura di avere l'infarto da un momento all'altro. Poi ho iniziato ad aver paura che succedesse qualcosa ai miei genitori. Poi da un momento all'latro quest'anno mi è venuta la paura della convivenza e la paura di non amare più il mio ragazzo. Solo che questo pensiero mi affligge! mi sento sempre agitata! ho un nodo sullo stomaco. Io non voglio che finisca, sto troppo bene con lui. Se penso che possa finire tutto piango.
La mia psicologa dice che non ho bisogno di prendere nessun farmaco perchè come sono "uscita" dalla mia ansia l'altra volta ne esco anche questa volta. Solo che mi metto in testa tanti dubbi: a volte mi chiedo se sono sincera con me stessa. Sabato scorso ho passato la giornata ad immaginarmi che lui se ne andasse via di casa mia per non tornarci ed ho pianto, pianto tanto!
Faccio un percorso cognitivo-comportamentale.
La mia psicologa dice che non ho bisogno di prendere nessun farmaco perchè come sono "uscita" dalla mia ansia l'altra volta ne esco anche questa volta. Solo che mi metto in testa tanti dubbi: a volte mi chiedo se sono sincera con me stessa. Sabato scorso ho passato la giornata ad immaginarmi che lui se ne andasse via di casa mia per non tornarci ed ho pianto, pianto tanto!
Faccio un percorso cognitivo-comportamentale.
[#8]
Utente
Quando ho iniziato a parlarle della paura della convivenza e che ho pensato di non amare più il mio ragazzo lei mi ha subito detto che appena andrò a convivere tutte le paure mi sarebbero andate via, perchè mi ha sempre detto che ho paura di affrontare le situazioni nuove, gli imprevisti e queste cose sono imprevisti per me.
Lei mi ha fatto subito fare la lista del perchè lo amo e del perchè non lo amo. E come già anticipato è venuto fuori che nella lista del "non amo" non c'è stato scritto niente. Invece ho fatto una bella colonna con motivazioni per cui lo amo. Lei mi ha detto che a questo punto non c'era più bisogno di fare questa prova perchè era chiaro il mio sentimento per lui. Una notte eravamo stesi sul letto e lui si è avvicinato a me io ho iniziato a sudare e ad avere il battito accellerato. A lui ho detto in maniera gentile di smettere perchè mi faceva caldo. Io quella notte e per altri 2 gg sono stata male perchè per me era una prova del non amore nei suoi confronti. La psicologa mi ha detto che poteva essere invece anche una sensazione positiva quella e che io naturalmente ho interpretato male. La psicologa mi dice che devo imparare a gestire i pensieri perchè sono solo pensieri i miei e non c'è nulla di fondato. Anche perchè questa paura mi è venuta da un momento all'altro. Non c'è stato nessun motivo per farlo scaturire tipo una litigata o un'incomprensione. Mi ha anche detto che è un grande cambiamento quello che sto per affrontare e per una donna non è facile trovarsi da figlia a convivente poi moglie e in un futuro mamma. Ora la psicologa mi ascolta e cerca di farmi aprire gli occhi sul fatto che sono solo pensieri! Voi che ne pensate. Comunque ho letto quello che ha segnato e mi sembra il mio caso...
Lei mi ha fatto subito fare la lista del perchè lo amo e del perchè non lo amo. E come già anticipato è venuto fuori che nella lista del "non amo" non c'è stato scritto niente. Invece ho fatto una bella colonna con motivazioni per cui lo amo. Lei mi ha detto che a questo punto non c'era più bisogno di fare questa prova perchè era chiaro il mio sentimento per lui. Una notte eravamo stesi sul letto e lui si è avvicinato a me io ho iniziato a sudare e ad avere il battito accellerato. A lui ho detto in maniera gentile di smettere perchè mi faceva caldo. Io quella notte e per altri 2 gg sono stata male perchè per me era una prova del non amore nei suoi confronti. La psicologa mi ha detto che poteva essere invece anche una sensazione positiva quella e che io naturalmente ho interpretato male. La psicologa mi dice che devo imparare a gestire i pensieri perchè sono solo pensieri i miei e non c'è nulla di fondato. Anche perchè questa paura mi è venuta da un momento all'altro. Non c'è stato nessun motivo per farlo scaturire tipo una litigata o un'incomprensione. Mi ha anche detto che è un grande cambiamento quello che sto per affrontare e per una donna non è facile trovarsi da figlia a convivente poi moglie e in un futuro mamma. Ora la psicologa mi ascolta e cerca di farmi aprire gli occhi sul fatto che sono solo pensieri! Voi che ne pensate. Comunque ho letto quello che ha segnato e mi sembra il mio caso...
[#9]
Al di là di tutte le considerazioni che possiamo fare sui cambiamenti che sono sempre fonte di stress, anche se -fortunatamente- siamo ben equipaggiati per affrontarli e non uscirne distrutti, la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale è particolarmente indicata per i disturbi d'ansia e ossessivi proprio perchè prevede la prescrizione di compiti da eseguire nella vita di tutti i giorni in maniera tale da sperimentarsi in mnaiera diversa e apprendere qualcosa di nuovo su se stessi nel senso che nel momento in cui ad es. riesco a fare qualcosa che mi faceva paura, riesco anche a modificare la percezione che ho di me stessa, della padronanza del problema, del problema stesso, ecc...
Inoltre è una terapia attiva e focalizzata.
Tutto questo lo fa? E in che modo? Che cosa Le è stato prescritto fin qui?
Inoltre è una terapia attiva e focalizzata.
Tutto questo lo fa? E in che modo? Che cosa Le è stato prescritto fin qui?
[#10]
Utente
Ho avuto paura di sentire sensazioni sgradevoli accanto al mio ragazzo e cerco di stare con lui per mettermi alla prova e infatti non sento niente di spiacevole... però ho paura da un momento all'altro di sentire qualcosa di sgradevole e so che io penserei sicuramente come ho già fatto che sarebbe segno di non amarlo più.
Però non mi è stato prescritto niente. Prima avevo anche paura di guidare quando avevo l'ansia che mi succedesse qualcosa e ora sono tornata a guidare. Avevo paura a stare in casa da sola e ora ci sto. Però ora non sto facendo altro.
Però non mi è stato prescritto niente. Prima avevo anche paura di guidare quando avevo l'ansia che mi succedesse qualcosa e ora sono tornata a guidare. Avevo paura a stare in casa da sola e ora ci sto. Però ora non sto facendo altro.
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, vorrei evidenziare alcuni passaggi di quello che lei ci ha scritto.
>>A lui ho detto in maniera gentile di smettere perchè mi faceva caldo. Io quella notte e per altri 2 gg sono stata male perchè per me era una prova del non amore nei suoi confronti
Mi sembra che lei stia cercando delle "prove di innamoramento/disinnamoramento" nei confronti del suo ragazzo.
Ma secondo lei i sentimenti si possono valutare in questo modo? Cioè, cercando delle prove a favore o contro?
Così, sembra che lei stia cercando di risolvere con la ragione dei "problemi" che sono del cuore. Che ne pensa?
>>Ho avuto paura di sentire sensazioni sgradevoli accanto al mio ragazzo e cerco di stare con lui per mettermi alla prova e infatti non sento niente di spiacevole...
Quindi, per paura che le possa succedere qualcosa lei "si mette alla prova". Ma ogni prova può rassicurare sul momento, mica a lungo termine!
E dopo un pò potrebbe tornare l'esigenza di mettersi alla prova...
In che senso non le sono mai state prescritte delle attività a casa? L'unico lavoro terapeutico che effettuate è quello in seduta?
>>però ho paura da un momento all'altro di sentire qualcosa di sgradevole e so che io penserei sicuramente come ho già fatto che sarebbe segno di non amarlo più
Gentile ragazza, forse quando la sua terapeuta le dice "son solo pensieri" intende proprio metterla in guardia da questo rischio: credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Ma, nel campo dei sentimenti, su quali prove "sicure" pensa di poter contare?
Se ho ben compreso, potrebbe accaderle qualcosa di simile:
1. sono accanto al mio ragazzo
2. provo una sensazione sgradevole
3. interpreto questa sensazione come "prova" che non l'amo più
4. mi assale l'angoscia, e mi metto ancora alla prova per avere la certezza di amarlo
5. se non provo nessuna sensazione sgradevole, l'ansia si abbassa per un pò, ma poi torna
Le accade qualcosa di simile?
>>A lui ho detto in maniera gentile di smettere perchè mi faceva caldo. Io quella notte e per altri 2 gg sono stata male perchè per me era una prova del non amore nei suoi confronti
Mi sembra che lei stia cercando delle "prove di innamoramento/disinnamoramento" nei confronti del suo ragazzo.
Ma secondo lei i sentimenti si possono valutare in questo modo? Cioè, cercando delle prove a favore o contro?
Così, sembra che lei stia cercando di risolvere con la ragione dei "problemi" che sono del cuore. Che ne pensa?
>>Ho avuto paura di sentire sensazioni sgradevoli accanto al mio ragazzo e cerco di stare con lui per mettermi alla prova e infatti non sento niente di spiacevole...
Quindi, per paura che le possa succedere qualcosa lei "si mette alla prova". Ma ogni prova può rassicurare sul momento, mica a lungo termine!
E dopo un pò potrebbe tornare l'esigenza di mettersi alla prova...
In che senso non le sono mai state prescritte delle attività a casa? L'unico lavoro terapeutico che effettuate è quello in seduta?
>>però ho paura da un momento all'altro di sentire qualcosa di sgradevole e so che io penserei sicuramente come ho già fatto che sarebbe segno di non amarlo più
Gentile ragazza, forse quando la sua terapeuta le dice "son solo pensieri" intende proprio metterla in guardia da questo rischio: credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Ma, nel campo dei sentimenti, su quali prove "sicure" pensa di poter contare?
Se ho ben compreso, potrebbe accaderle qualcosa di simile:
1. sono accanto al mio ragazzo
2. provo una sensazione sgradevole
3. interpreto questa sensazione come "prova" che non l'amo più
4. mi assale l'angoscia, e mi metto ancora alla prova per avere la certezza di amarlo
5. se non provo nessuna sensazione sgradevole, l'ansia si abbassa per un pò, ma poi torna
Le accade qualcosa di simile?
[#12]
Utente
E' il mio essere che tende a cercare prove, perchè anche quando avevo paura che mi accadesse qualcosa ascoltavo tantissimo il mio corpo. La mia psicologa infatti mi ha detto di non ascoltare il mio corpo perchè sbaglio.
come lavoro terapeutico di adesso non sto facendo niente a casa, però in precedenza per la mia paura che mi succedesse qualcosa facevo le tre colonne: situazione di pericolo, sintomi e pensieri che mi venivano in quel momento.
Non riesco a capire il senso di questa frase:credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Si mi accede qualcosa di simile...lo so che sbaglio... ma io anche adesso se qualcuno mi dicesse di lasciare il mio ragazzo gli direi di no, perchè con lui sto troppo bene.
Ma voi cosa ne pensate, è un disturbo d'ansia ossessivo??
come lavoro terapeutico di adesso non sto facendo niente a casa, però in precedenza per la mia paura che mi succedesse qualcosa facevo le tre colonne: situazione di pericolo, sintomi e pensieri che mi venivano in quel momento.
Non riesco a capire il senso di questa frase:credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Si mi accede qualcosa di simile...lo so che sbaglio... ma io anche adesso se qualcuno mi dicesse di lasciare il mio ragazzo gli direi di no, perchè con lui sto troppo bene.
Ma voi cosa ne pensate, è un disturbo d'ansia ossessivo??
[#13]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>E' il mio essere che tende a cercare prove, perchè anche quando avevo paura che mi accadesse qualcosa ascoltavo tantissimo il mio corpo.
Quindi lei cercava di capire se si trovava davvero in pericolo interpretando quello che le diceva il suo corpo?
Se è così, allora, dopo ogni rampa di scale in salita si sentiva in pericolo?
>>situazione di pericolo, sintomi e pensieri che mi venivano in quel momento
E dopo aver compilato le colonne cosa faceva? Come usava queste informazioni?
>>Non riesco a capire il senso di questa frase:credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Se penso che forse non amo più il mio fidanzato, allora forse è vero? Se mi vengono in mente delle cose, allora hanno per forza un significato nascosto da esplorare?
>>ma io anche adesso se qualcuno mi dicesse di lasciare il mio ragazzo gli direi di no, perchè con lui sto troppo bene.
Vede, il problema non è capire se lei lo ama o no, se ci sta bene insieme o no.
E' capire se lei vuol dare retta a quello che prova e vive NELLA REALTA' del rapporto col suo fidanzato o se dar retta a quello CHE PENSA NELLA SUA MENTE.
Che sono due cose distinte e separate.
>>Ma voi cosa ne pensate, è un disturbo d'ansia ossessivo?
Gentile ragazza, in seguito ad una consulenza via Internet non è possibile fornire una diagnosi. Gli spunti che lei ci ha fornito potrebbero essere compatibili con un disagio ansioso di natura ossessiva, ma solo NELLA REALTA' di un percorso psicoterapeutico la diagnosi assume un senso.
La sua diagnosi è di un problema ossessivo?
Quindi lei cercava di capire se si trovava davvero in pericolo interpretando quello che le diceva il suo corpo?
Se è così, allora, dopo ogni rampa di scale in salita si sentiva in pericolo?
>>situazione di pericolo, sintomi e pensieri che mi venivano in quel momento
E dopo aver compilato le colonne cosa faceva? Come usava queste informazioni?
>>Non riesco a capire il senso di questa frase:credere che una cosa, solo perchè la pensiamo, è vera.
Se penso che forse non amo più il mio fidanzato, allora forse è vero? Se mi vengono in mente delle cose, allora hanno per forza un significato nascosto da esplorare?
>>ma io anche adesso se qualcuno mi dicesse di lasciare il mio ragazzo gli direi di no, perchè con lui sto troppo bene.
Vede, il problema non è capire se lei lo ama o no, se ci sta bene insieme o no.
E' capire se lei vuol dare retta a quello che prova e vive NELLA REALTA' del rapporto col suo fidanzato o se dar retta a quello CHE PENSA NELLA SUA MENTE.
Che sono due cose distinte e separate.
>>Ma voi cosa ne pensate, è un disturbo d'ansia ossessivo?
Gentile ragazza, in seguito ad una consulenza via Internet non è possibile fornire una diagnosi. Gli spunti che lei ci ha fornito potrebbero essere compatibili con un disagio ansioso di natura ossessiva, ma solo NELLA REALTA' di un percorso psicoterapeutico la diagnosi assume un senso.
La sua diagnosi è di un problema ossessivo?
[#14]
Utente
Volevo scusarmi con tutti Voi perchè non Vi ho ancora ringraziato per la Vostra gentilezza!
Si a volte ho la paura che i pensieri nascondano delle cose segrete e anche qua la psicologa mi ha detto che sbaglio perchè non mandano messaggi!
Io vorrei dar retta a quello che mi dice la ragione, cioè stare con lui, però la mia mente mi fa stare male ed ho paura di far stare male anche lui e questo io non lo voglio.
La mia psicologa mi ha detto che soffro di disturbo d'ansia e che ho paura di eventi che non ho mai affrontato...
quindi come mi ha detto la psicologa dovrei farmi scivolare via i pensieri perchè sono solo dei pensieri e non c'è niente di concreto...
Grazie ancora!
Si a volte ho la paura che i pensieri nascondano delle cose segrete e anche qua la psicologa mi ha detto che sbaglio perchè non mandano messaggi!
Io vorrei dar retta a quello che mi dice la ragione, cioè stare con lui, però la mia mente mi fa stare male ed ho paura di far stare male anche lui e questo io non lo voglio.
La mia psicologa mi ha detto che soffro di disturbo d'ansia e che ho paura di eventi che non ho mai affrontato...
quindi come mi ha detto la psicologa dovrei farmi scivolare via i pensieri perchè sono solo dei pensieri e non c'è niente di concreto...
Grazie ancora!
[#15]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Si a volte ho la paura che i pensieri nascondano delle cose segrete e anche qua la psicologa mi ha detto che sbaglio perchè non mandano messaggi!
Gentile ragazza, i pensieri sono pensieri. Possono essere "scatenati" da mille cose, e possiamo controllarli ben poco.
Però possiamo scegliere quanto fidarci di loro. Possiamo scegliere se considerarli sempre veri, sempre importanti, sempre sinceri, o se trattarli come si fa con un bambino, che a volte scambia la fantasia per la verità.
Tra i pensieri che possono intrappolarci, ci sono quelli che cominciano con "E se...":
- "E se poi non lo amo più?"
- "E se una volta sposati cambio idea, o non sono una brava moglie, o non sono felice, etc.?"
- "E se non lo amo al 100%"
Sono tutti pensieri legittimi, solo che...
Solo che non significano niente. Perchè quello che accadrà domani, tra un anno o tra un'ora noi non lo possiamo prevedere con certezza.
Può darsi che vi amerete per tutta la vita; può darsi che vi odierete tra un anno. Può darsi che lei lo lascerà, o che la lascerà lui, o che invecchierete insieme; potreste avere dei figli, o rimanere voi due a vita.
Chi lo sa? Ma sopratutto CHI LO VUOL SAPERE?
Se qualcuno con dei poteri magici le dicesse come andrà la sua vita istante per istante, e le prevedesse tutto il futuro fino al suo ultimo istante, lei lo ringrazierebbe? Vorrebbe davvero sapere tutto prima, avere il quadro chiaro, tutto già scritto?
Non si sentirebbe un pò fregata?
>>quindi come mi ha detto la psicologa dovrei farmi scivolare via i pensieri perchè sono solo dei pensieri e non c'è niente di concreto...
"Imparare a farsi scivolare via i pensieri" non è così semplice. Non basta dirlo.
Può sempre chiedere alla sua psicologa come si fa, farsi insegnare degli esercizi per prendere distanza dai suoi pensieri, imparare a seguire il flusso di quello che pensa senza bisogno di mettersi alla prova o verificare se è vero.
Dato che lei è seguita in un percorso di psicoterapia, si rivolga pure alla sua terapeuta, tanto più che è di indirizzo cognitivo-comportamentale. Proprio questo orientamento teorico dà molta importanza a saper trattare i propri pensieri come pensieri, e non come realtà.
Cordialmente
Gentile ragazza, i pensieri sono pensieri. Possono essere "scatenati" da mille cose, e possiamo controllarli ben poco.
Però possiamo scegliere quanto fidarci di loro. Possiamo scegliere se considerarli sempre veri, sempre importanti, sempre sinceri, o se trattarli come si fa con un bambino, che a volte scambia la fantasia per la verità.
Tra i pensieri che possono intrappolarci, ci sono quelli che cominciano con "E se...":
- "E se poi non lo amo più?"
- "E se una volta sposati cambio idea, o non sono una brava moglie, o non sono felice, etc.?"
- "E se non lo amo al 100%"
Sono tutti pensieri legittimi, solo che...
Solo che non significano niente. Perchè quello che accadrà domani, tra un anno o tra un'ora noi non lo possiamo prevedere con certezza.
Può darsi che vi amerete per tutta la vita; può darsi che vi odierete tra un anno. Può darsi che lei lo lascerà, o che la lascerà lui, o che invecchierete insieme; potreste avere dei figli, o rimanere voi due a vita.
Chi lo sa? Ma sopratutto CHI LO VUOL SAPERE?
Se qualcuno con dei poteri magici le dicesse come andrà la sua vita istante per istante, e le prevedesse tutto il futuro fino al suo ultimo istante, lei lo ringrazierebbe? Vorrebbe davvero sapere tutto prima, avere il quadro chiaro, tutto già scritto?
Non si sentirebbe un pò fregata?
>>quindi come mi ha detto la psicologa dovrei farmi scivolare via i pensieri perchè sono solo dei pensieri e non c'è niente di concreto...
"Imparare a farsi scivolare via i pensieri" non è così semplice. Non basta dirlo.
Può sempre chiedere alla sua psicologa come si fa, farsi insegnare degli esercizi per prendere distanza dai suoi pensieri, imparare a seguire il flusso di quello che pensa senza bisogno di mettersi alla prova o verificare se è vero.
Dato che lei è seguita in un percorso di psicoterapia, si rivolga pure alla sua terapeuta, tanto più che è di indirizzo cognitivo-comportamentale. Proprio questo orientamento teorico dà molta importanza a saper trattare i propri pensieri come pensieri, e non come realtà.
Cordialmente
[#16]
Utente
Grazie per la sua risposta immediata... a volte però scambio il pensiero e se non lo amo con io non lo amo più...è la stessa cosa??
comunque le mie paure sono queste ma come dice Lei nessuno ce lo potrà mai dire come andrà a finire la nostra storia. Devo vivere il presente e non pensare al futuro.
E' quello che mi spaventa, il futuro!
Io ho fatto anche questo ragionamento, non so se può essere giusto ma a volte interpreto il mio pensiero di non amarlo più come causa cioè cerco di spiegarmi meglio: se io non lo amo più tutto tra noi due finisce e la cosa che mi fa più paura è il fatto di non poter più stare con lui perchè con lui io sto bene e mi sento amata.
Le può sembrare veritiero??
Comunque la volevo ringraziare perchè mi ha tranquillizzato e vedo che mi dite tutti le stesse cose della psicologa.
Grazie davvero!
comunque le mie paure sono queste ma come dice Lei nessuno ce lo potrà mai dire come andrà a finire la nostra storia. Devo vivere il presente e non pensare al futuro.
E' quello che mi spaventa, il futuro!
Io ho fatto anche questo ragionamento, non so se può essere giusto ma a volte interpreto il mio pensiero di non amarlo più come causa cioè cerco di spiegarmi meglio: se io non lo amo più tutto tra noi due finisce e la cosa che mi fa più paura è il fatto di non poter più stare con lui perchè con lui io sto bene e mi sento amata.
Le può sembrare veritiero??
Comunque la volevo ringraziare perchè mi ha tranquillizzato e vedo che mi dite tutti le stesse cose della psicologa.
Grazie davvero!
[#17]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>a volte però scambio il pensiero e se non lo amo con io non lo amo più...è la stessa cosa?
Si tratta di scambiare un sentimento ("amare qualcuno") con un pensiero ("pensare se si ama qualcuno"). Sono cose diverse.
Può darsi che lei non ami più il suo ragazzo; ma questo non lo potrà CAPIRE col pensiero, soltanto SENTIRE con i suoi sentimenti.
Cercare di risolvere con la testa questi problemi è come usare un cucchiaio per mangiare gli spaghetti. Semplicemente, non è lo strumento adatto...
>>E' quello che mi spaventa, il futuro!
Eh, ma quello è comprensibile che possa spaventare! Non sappiamo cosa ci accadrà, quando ci accadrà, come reagiremo... Siamo esseri umani, è normale aver paura. Ma non possiamo farci nulla.
Vede, è molto bizzarro quello che ci capita: temiamo il futuro (che ancora non c'è), soffriamo per il passato (che non c'è più) e ci perdiamo il presente, che è l'unico QUI ed ORA che abbiamo...
>>a volte interpreto il mio pensiero di non amarlo più come causa
Certo, lei potrebbe SCEGLIERE di non stare più col suo ragazzo perchè le son venuti quei pensieri. E' un suo diritto. Ma è quello che per lei è IMPORTANTE?
Gentile ragazza, mi permetta un invito. Non cerchi più di essere tranquillizzata. Cerchi di vivere la sua vita ANCHE se è spaventata, agitata o inquieta, perchè lei è un essere umano, e noi umani ci spaventiamo, ci agitiamo, siamo inquieti...
Cordialmente e con tanti auguri per le sue scelte, qualunque esse siano
Si tratta di scambiare un sentimento ("amare qualcuno") con un pensiero ("pensare se si ama qualcuno"). Sono cose diverse.
Può darsi che lei non ami più il suo ragazzo; ma questo non lo potrà CAPIRE col pensiero, soltanto SENTIRE con i suoi sentimenti.
Cercare di risolvere con la testa questi problemi è come usare un cucchiaio per mangiare gli spaghetti. Semplicemente, non è lo strumento adatto...
>>E' quello che mi spaventa, il futuro!
Eh, ma quello è comprensibile che possa spaventare! Non sappiamo cosa ci accadrà, quando ci accadrà, come reagiremo... Siamo esseri umani, è normale aver paura. Ma non possiamo farci nulla.
Vede, è molto bizzarro quello che ci capita: temiamo il futuro (che ancora non c'è), soffriamo per il passato (che non c'è più) e ci perdiamo il presente, che è l'unico QUI ed ORA che abbiamo...
>>a volte interpreto il mio pensiero di non amarlo più come causa
Certo, lei potrebbe SCEGLIERE di non stare più col suo ragazzo perchè le son venuti quei pensieri. E' un suo diritto. Ma è quello che per lei è IMPORTANTE?
Gentile ragazza, mi permetta un invito. Non cerchi più di essere tranquillizzata. Cerchi di vivere la sua vita ANCHE se è spaventata, agitata o inquieta, perchè lei è un essere umano, e noi umani ci spaventiamo, ci agitiamo, siamo inquieti...
Cordialmente e con tanti auguri per le sue scelte, qualunque esse siano
[#18]
Utente
Le posso già dire la mia scelta caro dottore Calì?? Stare con il mio ragazzo perchè lo amo! E sono solo le mie insicurezze. I miei sentimenti mi spingono verso il mio ragazzo se no non ci starei così bene con lui e anche con la sua famiglia. Resisterò finchè non mi andranno via questi pensieri. Ce l'ho fatta una volta e ce la farò ancora, solo che a volte vado nello sconforto più totale perchè per me lui è la persona più importante della mia vita e senza mi sentirei persa. Ho creduto molto in questa storia e non voglio rovinarla per dei stupidi pensieri che mi torturano la testa adesso.
Grazie ancora...
A tutti un felice proseguimento!
Grazie ancora...
A tutti un felice proseguimento!
[#23]
Cara ragazza,
non credo che il problema sia relativo o meno al suo ragazzo o al fatto che lei lo ami o no. In questo momento lei ha prodotto un pensiero negativo su questa questione dell'innamoramento, si è agitata in quanto negativo e vi ha prestato troppa attenzione. Fa parte del suo modo di essere, anche della sua storia di vita, ecc. Online sarebbe difficile diagnosticare precisamente. Con la sua terapeuta avete lavorato sui pensieri negativi?
non credo che il problema sia relativo o meno al suo ragazzo o al fatto che lei lo ami o no. In questo momento lei ha prodotto un pensiero negativo su questa questione dell'innamoramento, si è agitata in quanto negativo e vi ha prestato troppa attenzione. Fa parte del suo modo di essere, anche della sua storia di vita, ecc. Online sarebbe difficile diagnosticare precisamente. Con la sua terapeuta avete lavorato sui pensieri negativi?
[#24]
Utente
Grazie delle risposte.
Per quanto riguarda la mia questione di cuore, ho capito che io lo amo il mio ragazzo se no non starei così male all'idea di non amarlo più e di non averlo al mio fianco perchè come già detto io so che con lui sarò felice e lui sarà un ottimo marito e poi padre perchè lo vedo come si comporta con gli altri bambini.
Per quanto riguarda i pensieri negativi ancora non ho trovato beneficio dalle sedute dalla psicologa, mi ha solo detto che il pensiero è solo un pensiero e non è veritiero.
Poi io ho preso spunto da lei e mi cerco di ripetere che quando faccio certi pensieri è perchè sono molto preoccupata e che le persone quando sono molto preoccupate fanno dei pensieri catastrofici ma questo non rende veritiere le catastrofi. Cerco anche di fare dei respiri profondi. Lei mi consiglia qualcosa?
Per quanto riguarda la mia questione di cuore, ho capito che io lo amo il mio ragazzo se no non starei così male all'idea di non amarlo più e di non averlo al mio fianco perchè come già detto io so che con lui sarò felice e lui sarà un ottimo marito e poi padre perchè lo vedo come si comporta con gli altri bambini.
Per quanto riguarda i pensieri negativi ancora non ho trovato beneficio dalle sedute dalla psicologa, mi ha solo detto che il pensiero è solo un pensiero e non è veritiero.
Poi io ho preso spunto da lei e mi cerco di ripetere che quando faccio certi pensieri è perchè sono molto preoccupata e che le persone quando sono molto preoccupate fanno dei pensieri catastrofici ma questo non rende veritiere le catastrofi. Cerco anche di fare dei respiri profondi. Lei mi consiglia qualcosa?
[#26]
Utente
Gentile dottoressa Mirona, no con la mia terapeuta non abbiamo lavorato sulla ristrutturazione del pensiero. Di che cosa si tratta?
Le posso chiedere una cosa... fino a ieri e a questa mattina piangevo, ero in ansia perchè avevo paura di non amare più il mio ragazzo dovuto al pensiero fatto. Non c'è nessun motivo per non amarlo. Ora mi sento più tranquilla ma mi sembra di iniziare a provare sensazioni sgradevoli in sua presenza... ora ci faccio troppo caso e mi sembra come se sia già finito tutto. A mezzogiorno gli ho detto che ho molta paura per il nostro futuro, ho paura che un giorno ci svegliamo e capiamo di non aver più nessun sentimento tra me e lui, però ho detto che se non si va avanti non lo potremmo mai sapere. Però ora ho paura di queste sensazioni sgradevoli e a me fanno pensare che il mio amore per lui sia davvero finito anche se non vorrei. Lei cosa ne pensa??
Le posso chiedere una cosa... fino a ieri e a questa mattina piangevo, ero in ansia perchè avevo paura di non amare più il mio ragazzo dovuto al pensiero fatto. Non c'è nessun motivo per non amarlo. Ora mi sento più tranquilla ma mi sembra di iniziare a provare sensazioni sgradevoli in sua presenza... ora ci faccio troppo caso e mi sembra come se sia già finito tutto. A mezzogiorno gli ho detto che ho molta paura per il nostro futuro, ho paura che un giorno ci svegliamo e capiamo di non aver più nessun sentimento tra me e lui, però ho detto che se non si va avanti non lo potremmo mai sapere. Però ora ho paura di queste sensazioni sgradevoli e a me fanno pensare che il mio amore per lui sia davvero finito anche se non vorrei. Lei cosa ne pensa??
[#27]
Cara ragazza,
la ristrutturazione cognitiva è una tecnica tra le principale dell'orientamento cognitivo-comportamentale. Ritengo che nel suo caso sarebbe utilissima e terapeutica. Non mi sento di giudicare l'operato della sua terapeuta, dovrei sapere i dettagli del vostro percorso, e non è ovviamente il caso nonchè deontologico. Forse sarebbe il caso che parlaste meglio con lei sugli obiettivi della terapia e su come intende proseguire, perchè mi sembra di aver capito che non sono molto chiari.
la ristrutturazione cognitiva è una tecnica tra le principale dell'orientamento cognitivo-comportamentale. Ritengo che nel suo caso sarebbe utilissima e terapeutica. Non mi sento di giudicare l'operato della sua terapeuta, dovrei sapere i dettagli del vostro percorso, e non è ovviamente il caso nonchè deontologico. Forse sarebbe il caso che parlaste meglio con lei sugli obiettivi della terapia e su come intende proseguire, perchè mi sembra di aver capito che non sono molto chiari.
[#30]
Utente
Un'ultima domanda dottoressa. L'ansia può distorcere la realtà? Può il disturbo d'ansia generalizzato provocare sensazioni che prima non c'erano? come provare indifferenza, sentire che c'è qualcosa che non va? Perchè le spiego fino a che io non ho fatto tutti questi pensieri io vivevo d'amore con il mio ragazzo!
Non credo che il mio sentimento sia finito così di punto in bianco... Non ci credo e non ci voglio credere. Cosa ne pensa?
Non credo che il mio sentimento sia finito così di punto in bianco... Non ci credo e non ci voglio credere. Cosa ne pensa?
[#33]
Gentile signoirina,
E' da ieri che lei si sta tormentando con questo. Interrogativo che sembra un "cane che si morde la coda".
Forse la terapia che sta effettuando non ha centrato i confini del suo problema: la sua sofferenza appare davvero continua, senza possibilita' di contenimento o di appoggio su un punto fermo.
Purtroppo non e' questa la sede per poterla aiutare davvero, come le dicceva la collega, ma dovrebbe farsi consigliare su come affrontare in modo più' incisivo il suo disagio.
Ne parli con il suo medico di base e magari ci risentiamo fra qualche tempo.
I migliori auguri!
E' da ieri che lei si sta tormentando con questo. Interrogativo che sembra un "cane che si morde la coda".
Forse la terapia che sta effettuando non ha centrato i confini del suo problema: la sua sofferenza appare davvero continua, senza possibilita' di contenimento o di appoggio su un punto fermo.
Purtroppo non e' questa la sede per poterla aiutare davvero, come le dicceva la collega, ma dovrebbe farsi consigliare su come affrontare in modo più' incisivo il suo disagio.
Ne parli con il suo medico di base e magari ci risentiamo fra qualche tempo.
I migliori auguri!
[#35]
Cara ragazza,
Lei e' in terapia da diiverso tempo e mi sembra che il suo livello di ansia sia ancora molto alto. Quindi forse qualche altra cosa sarebbe da ipotizzare.
Non possiamo farlo da qui, ecco perche' le suggerivo di parlarne con il medico curante che la conosce di persona e puo' essere più' "clinico" nel suo parere.
Cordialmente
Lei e' in terapia da diiverso tempo e mi sembra che il suo livello di ansia sia ancora molto alto. Quindi forse qualche altra cosa sarebbe da ipotizzare.
Non possiamo farlo da qui, ecco perche' le suggerivo di parlarne con il medico curante che la conosce di persona e puo' essere più' "clinico" nel suo parere.
Cordialmente
[#36]
Utente
Grazie 1000! A tutti siete stati molto gentili. Spero fra qualche mese di poter aprire questo form e dirVi a tutti che sono uscita da questa situazione e che sono ancora felicemente fidanzata con il mio ragazzo... Perchè davvero non voglio che finisca.
Grazie ancora a tutti!
Cordialmente saluto e auguro una buona giornata
Grazie ancora a tutti!
Cordialmente saluto e auguro una buona giornata
[#37]
Quindi crede che i miei sentimenti siano svaniti?
Cara ragazza, non è assolutamente ciò che intendevo. Volevo solo farle capire ciò che già la collega le ha scritto. Sarebbe il caso di rivolgersi a qualcun'altro per uscire da questo tunnel. Evidentemente la sua psicologa non è riuscita ancora a portarla ad un punto di stabilità. Non vuol dire psicofarmaci, ma un altro aiuto. Sono anche io d'accordo sul farsi consigliare dal suo medico.
Ad ogni modo ne parli con la sua psicologa, a nessuno farebbe piacere non avere una spiegazione. Parlate insieme di ciò che lei sta provando e di come non ne stia riuscendo a venir fuori.
Come le dicevo il problema non è se lei ami o no il suo ragazzo, è un tipo di meccanismo insito in lei e che deve essere rielaborato con le tecniche giuste e il giusto terapeuta. L'orientamento va bene, ma probabilmente con la sua psicologa qualcosa non ha proseguito per il verso giusto.
Ci aggiorni
Cara ragazza, non è assolutamente ciò che intendevo. Volevo solo farle capire ciò che già la collega le ha scritto. Sarebbe il caso di rivolgersi a qualcun'altro per uscire da questo tunnel. Evidentemente la sua psicologa non è riuscita ancora a portarla ad un punto di stabilità. Non vuol dire psicofarmaci, ma un altro aiuto. Sono anche io d'accordo sul farsi consigliare dal suo medico.
Ad ogni modo ne parli con la sua psicologa, a nessuno farebbe piacere non avere una spiegazione. Parlate insieme di ciò che lei sta provando e di come non ne stia riuscendo a venir fuori.
Come le dicevo il problema non è se lei ami o no il suo ragazzo, è un tipo di meccanismo insito in lei e che deve essere rielaborato con le tecniche giuste e il giusto terapeuta. L'orientamento va bene, ma probabilmente con la sua psicologa qualcosa non ha proseguito per il verso giusto.
Ci aggiorni
[#38]
Utente
Grazie dottoressa Mirona per la risposta, quindi in un certo punto di vista mi sono creata io il problema con i dubbi che mi sono venuti fuori sull'amare il mio ragazzo ma il problema non sono i miei sentimenti ma è il circolo vizioso che si è creato con i miei pensieri. Perchè ogni cosa che penso o che sento di sgradevole è come se dessi già per scontanto che vuole dire che io non sono più innamorata di lui. Quindi da un certo punto di vista sentimentale potrei anche stare tranquilla?
[#39]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Quindi da un certo punto di vista sentimentale potrei anche stare tranquilla?
Gentile ragazza, ogni ulteriore risposta alle sue richieste di rassicurazione non farà altro che aumentare ed alimentare le sue ansie.
Affronti questi problemi in terapia, ed eventualmente valuti con la terapeuta se state lavorando sul suo bisogno ansioso di avere risposte ai suoi assillanti dubbi.
Cordialmente
Gentile ragazza, ogni ulteriore risposta alle sue richieste di rassicurazione non farà altro che aumentare ed alimentare le sue ansie.
Affronti questi problemi in terapia, ed eventualmente valuti con la terapeuta se state lavorando sul suo bisogno ansioso di avere risposte ai suoi assillanti dubbi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 44 risposte e 17.2k visite dal 03/09/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.