Sesso "violento"
Salve a tutti. Vi scrivo per una domanda che mi pongo da un po' di tempo.
Ho 25 anni e vivo da cinque anni una relazione omosessuale stabile e soddisfacente.
Ho notato però che i rapporti sessuali, rispetto all'inizio della storia, col mio ragazzo sono un tantino cambiati.
Il suo modo di fare sesso è diventato "violento", meno dolce. L'atteggiamento è più aggressivo. (Ovviamente risulta essere del sesso comunque piacevole, non si tratta di vera e propria violenza) Mentre all'inizio, durante il rapporto, c'erano baci dolci, abbracci, ora ci sono baci passionali accompagnati magari da qualche schiaffetto.. Anche la penetrazione è più "animalesca"
E' solo diventato più disinibito o devo preoccuparmi?
Ho 25 anni e vivo da cinque anni una relazione omosessuale stabile e soddisfacente.
Ho notato però che i rapporti sessuali, rispetto all'inizio della storia, col mio ragazzo sono un tantino cambiati.
Il suo modo di fare sesso è diventato "violento", meno dolce. L'atteggiamento è più aggressivo. (Ovviamente risulta essere del sesso comunque piacevole, non si tratta di vera e propria violenza) Mentre all'inizio, durante il rapporto, c'erano baci dolci, abbracci, ora ci sono baci passionali accompagnati magari da qualche schiaffetto.. Anche la penetrazione è più "animalesca"
E' solo diventato più disinibito o devo preoccuparmi?
[#1]
Gentile Ragazzo,
ne ha già parlato con il suo compagno? Lui che ne dice?
Questi cambiamenti come sono vissuti da Lei? Di cosa pensa che si dovrebbe eventualmente preoccupare?
Dall'inizio della vostra relazione il suo (di Lei che scrive) modo di approcciarsi a lui e di condurre un rapporto è rimasto sempre uguale?
Cordialmente,
ne ha già parlato con il suo compagno? Lui che ne dice?
Questi cambiamenti come sono vissuti da Lei? Di cosa pensa che si dovrebbe eventualmente preoccupare?
Dall'inizio della vostra relazione il suo (di Lei che scrive) modo di approcciarsi a lui e di condurre un rapporto è rimasto sempre uguale?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Non ne ho veramente parlato, ho solo ironizzato sul fatto.
Per quanto mi riguarda vivo questi cambiamenti con disinvoltura, nel rapporto non è cambiato nulla e anche il sesso, ripeto, continua ad essere piacevole.
Il mio modo di approcciarmi credo sia uguale, sono solo più sicuro di me.
Non sono preoccupato, mi chiedo però se questo nuovo tipo di approccio sessuale sia frutto di un essersi lasciato andare maggiormente a particolari fantasie oppure se, inconsciamente, si nasconda una sorta di "aggressività" nei miei confronti.
Spero di aver risposto a tutte le sue domande
Per quanto mi riguarda vivo questi cambiamenti con disinvoltura, nel rapporto non è cambiato nulla e anche il sesso, ripeto, continua ad essere piacevole.
Il mio modo di approcciarmi credo sia uguale, sono solo più sicuro di me.
Non sono preoccupato, mi chiedo però se questo nuovo tipo di approccio sessuale sia frutto di un essersi lasciato andare maggiormente a particolari fantasie oppure se, inconsciamente, si nasconda una sorta di "aggressività" nei miei confronti.
Spero di aver risposto a tutte le sue domande
[#3]
Gentile Ragazzo,
ha risolto le sue pregresse difficoltà sessuali, correlate all'ansia da prestazione ed all'assunzione del levitra?
Quando aveva queste difficoltà , era in coppia, sempre con lo stesso ragazzo?
All'interno di una coppia stabile e rodata, non esistono modalità ortodosse di fare l'amore, può esserci un gioco di ruoli, una tentenza all'aggerressività, alle verbalizzazioni aggressive e magari più spregiudicate, dolcezza, sottomissione, ecc...
Cosa la spaventa nello specifico?
E' un tipo di sessualità, che a lei non piace o spaventa?
Le sembra in disaccordo con il concetto di "amore?"
V.Randone
ha risolto le sue pregresse difficoltà sessuali, correlate all'ansia da prestazione ed all'assunzione del levitra?
Quando aveva queste difficoltà , era in coppia, sempre con lo stesso ragazzo?
All'interno di una coppia stabile e rodata, non esistono modalità ortodosse di fare l'amore, può esserci un gioco di ruoli, una tentenza all'aggerressività, alle verbalizzazioni aggressive e magari più spregiudicate, dolcezza, sottomissione, ecc...
Cosa la spaventa nello specifico?
E' un tipo di sessualità, che a lei non piace o spaventa?
Le sembra in disaccordo con il concetto di "amore?"
V.Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Gentile Dottoressa Randone,
le mie difficoltà riguardo la disfunzione non sono state superate, o forse si.
Nel senso che ho smesso di sperimentare il ruolo di attivo nella sessualità, senza sentirne la mancanza devo dire, e da passivo non ho alcun problema a raggiungere l'orgasmo(con eiaculazone), cosa che mi dava invece ogni tanto difficoltà nel periodo in cui scrissi per questo altro problema.
Non sono spaventato affatto e non vedo la sessualità in modo ortodosso, sono più che altro incuriosito.
PS:Ero sempre in coppia con lo stesso ragazzo.
Grazie, Cordialmente.
le mie difficoltà riguardo la disfunzione non sono state superate, o forse si.
Nel senso che ho smesso di sperimentare il ruolo di attivo nella sessualità, senza sentirne la mancanza devo dire, e da passivo non ho alcun problema a raggiungere l'orgasmo(con eiaculazone), cosa che mi dava invece ogni tanto difficoltà nel periodo in cui scrissi per questo altro problema.
Non sono spaventato affatto e non vedo la sessualità in modo ortodosso, sono più che altro incuriosito.
PS:Ero sempre in coppia con lo stesso ragazzo.
Grazie, Cordialmente.
[#5]
Gentile ragazzo,
Concordo con la collega Randone, non esistono modalita' "ortodosse" nelle espressione della sessualita'.
La vera "modalita' ortodossa" e' la consensualita' e la condivisione emotiva delle emozioni provate.
Una quota di "violenza", vissuta con un partner abituale che ne condivida la capacita' erotizzante e con il quale esista una buona relazionalita' puo' essere un valore aggiunto nel ssnso della complicita' e della soddisfazione reciproca.
I migliori saluti.
Concordo con la collega Randone, non esistono modalita' "ortodosse" nelle espressione della sessualita'.
La vera "modalita' ortodossa" e' la consensualita' e la condivisione emotiva delle emozioni provate.
Una quota di "violenza", vissuta con un partner abituale che ne condivida la capacita' erotizzante e con il quale esista una buona relazionalita' puo' essere un valore aggiunto nel ssnso della complicita' e della soddisfazione reciproca.
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#6]
La rinuncia ad un ruolo attivo, non rappresenta la soluzione alle difficolta' erettive, anche perche' in una relazione , anche se omosessuale, non esiste una dissociazione tra una sessualita' attiva ed una passiva, correlata invece a retaggi culturali, ormai superati.
Credo, che dovrebbe affrontare le sue diffcolta' , con un approccio piu ' ampio, che vada ben oltre la capacita' erettiva e l' aspetto penetrativo, al fine di una migliore qualita' di vita
Credo, che dovrebbe affrontare le sue diffcolta' , con un approccio piu ' ampio, che vada ben oltre la capacita' erettiva e l' aspetto penetrativo, al fine di una migliore qualita' di vita
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 15.9k visite dal 02/09/2012.
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