Amoreeeee
é finita la mia prima storia d'amore..molto intensa durata 2 anni.Da parte sua non c'è più nulla,anche se sembra assurdo mi rendo conto che è cosi.E' dura,davvero dura,al solo pensarci mi vengono dei brividi lungo la schiena e sono triste tutto il giorno.Niente riesce a farmi sorridere,eppure sono sempre stato un ragazzo scherzoso e solare.E' la prima volta che provo emozioni tanto intense..è passato tanto tempo ma ancora non riesco a ripartire.Ne ho sentite di storie in giro,persone che continuano a soffrire per tanto tanto tempo,altre che dicono che rimarrà una grossa cicatrice,altre ancora che continuano ad amare.So che nulla posso dire riguardo a ciò che mi succederà ma ho paura che questo sentimento permanga dentro di me.E' qualcosa di incotrollabile e che non mi fa sentire completamente libero perchè non dipende dalla mia volontà,e non ho la sicurezza che se ne andrà via e che mi permetterà di tornare sereno come prima.Non riesco a rassicurarmi.C'è qualcosa che posso fare?Mi sento imprigionato in un certo senso.
[#1]
Gentile Ragazzo,
se lo ritiene necessario potrebbe rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare dell'ASL per incontrare gratuitamente di persona uno psicologo e approfondire le modalità con cui si esprime il suo disagio in modo da trovare una strada per uscirne:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_8_file.pdf
Cordiali saluti.
se lo ritiene necessario potrebbe rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare dell'ASL per incontrare gratuitamente di persona uno psicologo e approfondire le modalità con cui si esprime il suo disagio in modo da trovare una strada per uscirne:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_8_file.pdf
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Ex utente
In realtà ho gia intrapreso un percorso psicoterapeutico,ma nonostante gli esponga questi dubbi il mio psicologo mi dice che non provo nessun disagio per questa storia appena conclusa perchè non provavo più affetto(siccome la avevo gia lasciata io in passato).Il disagio,a suo parere,deriva dalla paura,dall'ansia,e continua a rassicurarmi che in poco tempo ritornerà tutto tranquillo.Mi mostro perplesso perchè dopo 5 sedute non mi sento meglio(a suo dire bastavano 4 sedute per risanare l'orgoglio e l'autostima).
[#3]
Gentile ragazzo,
quale percorso psicoterapeutico sta seguendo, di che orientamento?
Può dirci qualcosa in più sul tipo di lavoro concordato, diagnosi, obiettivi terapeutici ?
quale percorso psicoterapeutico sta seguendo, di che orientamento?
Può dirci qualcosa in più sul tipo di lavoro concordato, diagnosi, obiettivi terapeutici ?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
In realtà non so l'orientamento.La diagnosi è stata l'ansia.Secondo il mio psicologo sono stato ferito nell'orgoglio perchè ho visto che per questa ragazza,dopo il mio abbandono,non ero più il centro del suo mondo.L'essere lasciato mi ha ferito ma la ragazza non contava gia nulla.Quest'episodio,inoltre,mi ha fatto entrare in uno stato d'ansia ed è una cosa che mi succede per ogni problema fin da quando ero bambino.Ingigantisco il problema e mi faccio venire mille paure immagginarie.Questo il discorso.Sono perplesso solamente perchè penso di provare dei reali sentimenti per la ragazza
[#5]
Gentile Ragazzo,
chiarisca nuovamente le sue perplessità e il suo sentire con il suo curante. Anche se le poche sedute effettuate finora non sarebbero sufficienti per apprezzare concreti benefici, dovrebbero però aiutarla a capire come si trova con lui.
Inoltre, chiedere e ricevere informazioni sul tipo di percorso in atto, l'orientamento seguito dal proprio curante, gli obiettivi da conseguire - che dovrebbero essere condivisi - è diritto del paziente.
Tenga inoltre presente che l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia tra paziente e terapeuta, è un fattore indispensabile per una buona riuscita del percorso terapeutico.
Cordialmente
chiarisca nuovamente le sue perplessità e il suo sentire con il suo curante. Anche se le poche sedute effettuate finora non sarebbero sufficienti per apprezzare concreti benefici, dovrebbero però aiutarla a capire come si trova con lui.
Inoltre, chiedere e ricevere informazioni sul tipo di percorso in atto, l'orientamento seguito dal proprio curante, gli obiettivi da conseguire - che dovrebbero essere condivisi - è diritto del paziente.
Tenga inoltre presente che l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia tra paziente e terapeuta, è un fattore indispensabile per una buona riuscita del percorso terapeutico.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 02/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.