Ansia ansia
Sono 4 mesi che sono stato lasciato dalla mia ex,e dopo 2 mesi in cui feci di tutto per riconquistarla inizia un periodo bruttissimo,in cui ho una forte apatia,molte paure e insicurezze.Continuo a pensare sempre a lei e quando la rivedo felice e spensierata vado totalmente nel pallone.Sono andato da uno psicologo,il quale continua a sostenere che la storia per me è gia finita da un pezzo(siccome una volta la lasciai io per poi tornare)e che tutto quello che provo è dovuto alla paura di soffrire,all'ansia che questo o quello mi possa far male.Effettivamente riconosco che sin da bambino ho avuto problemi del genere,ed ogni mio problema nasceva dall'ansia di aver qualcosa.La diagnosi puo rivelarsi corretta,però non riesco a credere che questo dolore non derivi per nulla dall'affetto che provavo(epenso di provare ancora) per lei.I sintomi sono proprio quelli del mal d'amore.Ho sempre creduto di avere davvero il cuore in mille pezzi,ma per quanto insista lo psicologo continua a dire che questa storia l'ho già superata.Ma allora mi domando perchè non riesco ad accorgermene?Mi è stato detto che l'unica cosa da fare è far passare un po di tempo per far sparire questo mio problema d'ansia,ma allora perchè mi sento ancora cosi?Il pensare a lei è dovuta,secondo al mio psicologo,all'ansia di avere nostalgia.Ne è fermamente convinto.Perchè non riesco a convincermene anch'io?
[#1]
Gentile ragazzo,
da una parte ha ragione lo psicologo cui ti sei rivolto: più ne parlate e più il problema resta fermo, anzi c'è anche il rischio di amplificarlo.
Però non riesco a capire una cosa: come mai dici che non riesci a convincerti che le cose stiano così? Il lavoro dello psicologo non consiste nel convincere nessuno e, anzi, qualora lo psicologo comprendesse come stanno le cose molto tempo prima del paziente, è giusto -a seconda dei diversi orientamenti- rispettare il tempo del pz. o facilitare con modo che il pz. possa arrivare a vedere il proprio modo di essere.
Tu che cosa senti?
Non mi è chiaro poi in che modo, dopo la diagnosi, state lavorando; si tratta di un sostegno psicologico per la rottura con la tua ex o di una psicoterapia per l'ansia? o altro ancora?
da una parte ha ragione lo psicologo cui ti sei rivolto: più ne parlate e più il problema resta fermo, anzi c'è anche il rischio di amplificarlo.
Però non riesco a capire una cosa: come mai dici che non riesci a convincerti che le cose stiano così? Il lavoro dello psicologo non consiste nel convincere nessuno e, anzi, qualora lo psicologo comprendesse come stanno le cose molto tempo prima del paziente, è giusto -a seconda dei diversi orientamenti- rispettare il tempo del pz. o facilitare con modo che il pz. possa arrivare a vedere il proprio modo di essere.
Tu che cosa senti?
Non mi è chiaro poi in che modo, dopo la diagnosi, state lavorando; si tratta di un sostegno psicologico per la rottura con la tua ex o di una psicoterapia per l'ansia? o altro ancora?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Dopo la diagnosi,procediamo con quello che penso sia il trading autogeno.Mi fa rilassare mentre mi dice cose per farmi stare tranquillo(del tipo sei un ragazzo sano,normale,non hai da aver paura ecc).Quello che sento,è di tenere alla ragazza ma valutata la situazione mi dice di fidarmi di lui,che quello che mi succede è relativo alla sola paura di soffire e che la ragazza non centra nulla.
[#3]
"non riesco a credere che questo dolore non derivi per nulla dall'affetto che provavo(epenso di provare ancora) per lei.I sintomi sono proprio quelli del mal d'amore..."
Potrebbe essere come dici: quattro mesi possono non essere sufficienti per metabolizzare questa perdita ed elaborare la separazione. Però è anche vero che in casi del genere il tempo aiuta tantissimo e anche la ripressa della vita sociale.
Non capisco bene invece il problema dell'ansia. La nostalgia, è vero, è il dolore per il ricordo (della ragazza, della relazione, dei bei tempi, ecc...) e rientra perfettamente nel mal d'amore. Ma lo psicologo ha posto diagnosi di disturbo d'ansia?
La paura di soffrire si riferisce al tuo futuro? ad esempio non avere più storie, idee catastrofiche sul futuro sentimentale o altro?
Potrebbe essere come dici: quattro mesi possono non essere sufficienti per metabolizzare questa perdita ed elaborare la separazione. Però è anche vero che in casi del genere il tempo aiuta tantissimo e anche la ripressa della vita sociale.
Non capisco bene invece il problema dell'ansia. La nostalgia, è vero, è il dolore per il ricordo (della ragazza, della relazione, dei bei tempi, ecc...) e rientra perfettamente nel mal d'amore. Ma lo psicologo ha posto diagnosi di disturbo d'ansia?
La paura di soffrire si riferisce al tuo futuro? ad esempio non avere più storie, idee catastrofiche sul futuro sentimentale o altro?
[#4]
Utente
Mi spiego meglio.Lo psicologo ha valutato il tutto in questo modo:non è la ragazza il problema,ma il fatto di essere stato lasciato poichè ha ferito il mio orgoglio,la mia autostima.Secondo lui io non volevo questa ragazza da tempo poichè la lasciai già una volta.Tornando con lei e vedendo che non ero più il centro della sua attenzione,perchè era più decisa e non accettava più certi miei comportamenti,sono stato ferito nell'orgoglio.Dopodichè il fatto di essere stato lasciato ha fatto subentrare quest'ansia e quest'insicurezza che avevo represso da tempo.
[#6]
Utente
In parte si,ma penso di provare ancora qualcosa per la ragazza.Cosa che il medico continua ad escludere.A suo parere io sono sempre stato indifferente verso di lei e continuerò ad esserlo.Tutta la mia sofferenza è dovuta alla paura di star male per lei,paura che creo da solo. È in questo che non mi ritrovo poichè penso che la sofferenza sia legata in qualche maniera alla ragazza.Ho provato a ripeterglielo più volte ma lui faceva tornare il discorso sempre allo stesso punto:Tu non provi affetto per la ragazza,ma hai solo paura di provare nostalgia in fututo,di soffrire per lei ecc,cosa che in realtà non c'è perchè tu l hai gia superata.
[#7]
E' importante chiarirsi le idee in merito: non possiamo escludere che ci sia una ferita nell'orgoglio e che sia quella a sanguinare, almeno adesso, più dell'altra, cioè la perdita della ragazza.
Però il maggior esperto di te stesso sei tu. Se hai questo dubbio, ci sarà una ragione.
Il lavoro psicologico che stai facendo può aiutarti a capire meglio di che cosa si tratta.
Quanto al fatto di concentrarti adesso sul modo di uscire dall'apatia e dalla paura, concordo con il tuo psicologo: mi pare la priorità.
Una volta che starai meglio, se ancora lo vorrai, potrai anche capire meglio le cause.
Saluti,
Però il maggior esperto di te stesso sei tu. Se hai questo dubbio, ci sarà una ragione.
Il lavoro psicologico che stai facendo può aiutarti a capire meglio di che cosa si tratta.
Quanto al fatto di concentrarti adesso sul modo di uscire dall'apatia e dalla paura, concordo con il tuo psicologo: mi pare la priorità.
Una volta che starai meglio, se ancora lo vorrai, potrai anche capire meglio le cause.
Saluti,
[#9]
Ripeto che se hai questo dubbio ci sarà una ragione.
Da qui non posso sapere se il dubbio sia legato all'affetto che ancora ti lega a quella ragazza o ad altro. Il dubbio potrebbe anche essere legato all'ansia...
Ma ad ogni modo la sede per lavorare anche su questo aspetto è la terapia.
Chiaramente se per te è un problema, puoi sempre comunicarlo molto apertamente al terapeuta, dichiarando le tue perplessità e facendoti spiegare bene da lui come mai esclude che le cose stiano così, dal momento che tu senti di essere ancora legato a quella ragazza e dispiaciuto per la fine della storia.
Poi, potrebbero starci entrambe le cose, non è detto che una debba escludere l'altra.
Ti faccio tanti auguri per il tuo futuro e se vuoi aggiornaci tra un po' di tempo.
Buona serata,
Da qui non posso sapere se il dubbio sia legato all'affetto che ancora ti lega a quella ragazza o ad altro. Il dubbio potrebbe anche essere legato all'ansia...
Ma ad ogni modo la sede per lavorare anche su questo aspetto è la terapia.
Chiaramente se per te è un problema, puoi sempre comunicarlo molto apertamente al terapeuta, dichiarando le tue perplessità e facendoti spiegare bene da lui come mai esclude che le cose stiano così, dal momento che tu senti di essere ancora legato a quella ragazza e dispiaciuto per la fine della storia.
Poi, potrebbero starci entrambe le cose, non è detto che una debba escludere l'altra.
Ti faccio tanti auguri per il tuo futuro e se vuoi aggiornaci tra un po' di tempo.
Buona serata,
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Utente
Gentile dottoressa,ho riletto il post a distanza di quasi un anno e volevo farle sapere che la cosa si è risolta :).Alla fine ho valutato io stesso che ho preso questo colpo troppo bruscamente.La mia prima delusione in 20 anni,la prima occasione di crescita che da quanto ho scoperto,molti vivono nella prima adolescenza.E' rimasta una brutta cicatrice legata a quella determinata ragazza,il vederla mi fa male,ma è un momento.Spero passera anche questo :) Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.2k visite dal 31/08/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.