Problemi familiari
Salve, ho 36 anni e da quando ero adolescente ho sempre avuto un rapporto coflittuale con mia madre. Sono la prima di tre figli e i miei mi hanno avuta giovanissimi. Da piccoli io e mio fratello (quattro anni più giovane) passavamo parecchio tempo con i nonni materni, mentre i nostri genitori lavoravano. Non ho molti ricordi della mia infanzia. Mia madre è sempre stata rigida, fissata con l'ordine e la pulizia ma avara di abbracci e carezze. Non ci faceva fare niente, lei metteva tutto in ordine ma ci assillava di attenzioni, dovevamo essere sempre in ordine, puliti, doveva controllare sempre che non ci accadesse niente, era sempre in ansia e preoccupata che potesse succederci qualcosa. Con gli anni questo modo di fare ha cominciato a stancarmi. Anche se materialmente non ci mancava niente e avevamo anche il superfluo sentivo che non era questo che per me contava. Avevo una sensibilità diversa, mi sentivo sola, sognavo da adulta di andare via lontano. A 15 anni mia mamma mi spinse a ricambiare le attenzioni di un mio compagno di classe, con il quale ho poi avuto una breve relazione. Lei non vedeva l'ora che mi fidanzassi perché così, diceva, non avrebbe più dovuto preoccuparsi per me. Finita male la storia con il coetaneo lei mi ha dato la colpa, senza sapere che tipo di persona fosse quel ragazzo e quanto mi facesse soffrire. Per anni ho idealizzato quella storia banale come fosse l'amore della mia vita, soffrendo e arrivando ad avere disturbi alimentari. A 18 anni ho deciso di andare a studiare lontano, mia madre non voleva ma io mi sono imposta. Ovviamente lei e mio padre non erano d'accordo nemmeno con le mie scelte universitarie ma ho seguito la mia passione e ho terminato in fretta gli studi. Ho conosciuto un ragazzo e loro all'inizio l'hanno accettato, poi hanno cominciato senza motivo a maltrattarlo solo perché dopo la laurea ho preferito andare a vivere con lui nella sua città e non tornare a casa. Non mi hanno parlato per tanto tempo, le cose hanno cominciato a deteriorarsi con questa persona e ho deciso di tornare nella città dove avevo studiato. Ho cercato lavoro perché dal momento in cui mi sono laureata non mi hanno più aiutato e per fortuna ho sempre trovato qualcosa da fare per pagare l'affitto. Abbiamo ripreso a parlare ma, come sempre, non potevo far affidamento su di loro dal punto di vista emotivo perché qualsiasi cosa mi succedesse era colpa mia, io avevo scelto di stare lontano, io avevo fatto la strada sbagliata, loro avevano sempre ragione. In pratica sono sempre stata sola ad affrontare i problemi finché ho conosciuto il mio attuale marito. Anche con lui il comportamento è stato identico a quello tenuto con l'altro ragazzo. Abbiamo sopportato per anni ma ora abbiamo due bambini piccoli sui quali durante le vacanze mia madre ha cominciato a riversare le sue ansie. Dopo l'ultima litigata siamo stati cacciati di casa e noi abbiamo deciso di non avere più alcun rapporto con lei. Io però sono danneggiata e ho bisogno di aiuto
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>>> Dopo l'ultima litigata siamo stati cacciati di casa e noi abbiamo deciso di non avere più alcun rapporto con lei. Io però sono danneggiata e ho bisogno di aiuto
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Sembra proprio di sì. Adulta, con marito e figli, ancora non ha risolto il problema dell'emancipazione dalla sua famiglia d'origine. Vive altrove fisicamente, ma psicologicamente è come se stesse sempre là con loro.
Si tratta di problemi purtroppo abbastanza diffusi, che però quando sono al livello che lei sembra descrivere, addirittura facendola sentire danneggiata, non si possono risolvere con semplici pareri online, è necessario un consulto di persona.
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Sembra proprio di sì. Adulta, con marito e figli, ancora non ha risolto il problema dell'emancipazione dalla sua famiglia d'origine. Vive altrove fisicamente, ma psicologicamente è come se stesse sempre là con loro.
Si tratta di problemi purtroppo abbastanza diffusi, che però quando sono al livello che lei sembra descrivere, addirittura facendola sentire danneggiata, non si possono risolvere con semplici pareri online, è necessario un consulto di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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D'accordo col Collega le consiglio di farsi aiutare per ritrovare serenità.
E le suggerisco di riflettere sulla sua storia familiare..Alcuni aspetti del suo comportamento mi fanno pensare che lei oscilli tra il desiderio di indipendenza e il bisogno di essere approvata ,forse anche aiutata dai suoi.. in un rapporto forse troppo vischioso e spesso infelice.
Sarà necessario , penso rivedere le distanze emotive per permettere a lei e alla sua giovane famiglia di vivere con maggiore libertà, il che non vuol dire tagliare i rapporti con le proprie radici.
Capita che genitori tradizionali, diciamo, ritengano necessario monitorare a vita i figli, anche adulti, senza mai un dubbio, per rigidità, per ansia..
Forse questo è il suo caso.
Le faccio molti auguri
E le suggerisco di riflettere sulla sua storia familiare..Alcuni aspetti del suo comportamento mi fanno pensare che lei oscilli tra il desiderio di indipendenza e il bisogno di essere approvata ,forse anche aiutata dai suoi.. in un rapporto forse troppo vischioso e spesso infelice.
Sarà necessario , penso rivedere le distanze emotive per permettere a lei e alla sua giovane famiglia di vivere con maggiore libertà, il che non vuol dire tagliare i rapporti con le proprie radici.
Capita che genitori tradizionali, diciamo, ritengano necessario monitorare a vita i figli, anche adulti, senza mai un dubbio, per rigidità, per ansia..
Forse questo è il suo caso.
Le faccio molti auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Utente
Gentile dottore ha ragione, avrei bisogno di essere seguita da qualcuno. Dico danneggiata perché nello spazio di poche righe non è possibile riassumere la vita di una persona e la mia è stata complicata, dominata com'era da una perenne negatività e paura delle conseguenze delle mie azioni derivate dai miei genitori. Mia madre non ha sensibilità o per lo meno non ne mostra né ne ha mai mostrato verso di me e non fa altro che criticare tutto quello che faccio. Anziché aiutarci emotivamente ques'estate ha distrutto sia me che mio marito, facendoci sentire perennemente addosso il peso del suo severo giudizio e del suo criticismo al punto che non ci sentivamo più a nostro agio con i nostri bambini. Questo non è giusto e non voglio più sopportare ma in passato ho molto sofferto e questo mi rende difficile procedere per la mia strada, anche perché rompere con lei come ho fatto se mi solleva da un peso enorme significa anche rompere con tutto il resto della famiglia che ovviamente si stretta intorno a lei. Può darmi qualche indirizzo nella sua città?
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>>> ques'estate ha distrutto sia me che mio marito, facendoci sentire perennemente addosso il peso del suo severo giudizio e del suo criticismo al punto che non ci sentivamo più a nostro agio con i nostri bambini
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E questo proprio non va bene, perché così facendo rischiate di riversare sui vostri figli le vostre ansie e frustrazioni. Perpetuando la ruota infinita di "peccati dei genitori che ricadono sui figli".
Se desidera riferimenti di professionisti dovrebbe scrivere privatamente a qualcuno di noi, per regolamento abbiamo scelto di non dare nominativi pubblicamente.
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E questo proprio non va bene, perché così facendo rischiate di riversare sui vostri figli le vostre ansie e frustrazioni. Perpetuando la ruota infinita di "peccati dei genitori che ricadono sui figli".
Se desidera riferimenti di professionisti dovrebbe scrivere privatamente a qualcuno di noi, per regolamento abbiamo scelto di non dare nominativi pubblicamente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 31/08/2012.
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