Dipendenza
Sono disperata perchè non riesco a risolvere una dipendenza un chiodo fisso verso una persona.Per cortesia rispondetemi.
Anno 1986, io 19 anni lui 16, abitavamo nello stesso quartiere.Lui piano piano è diventato il mio confidente, eravamo complici e scherzavamo molto mi diceva sempre che io per lui ero un angelo, che con me poteva parlare di tutto, interi pomeriggi ad ascoltare i P. Floyd, fumare qualche sigaretta,oppure al mare intere giornate parlavamo di tutto, della vita, dei compromessi che odiavamo piu' di qualunque altra cosa, voleva sempre che gli raccontassi del libro che stavo leggendo e ne discutevamo insieme .Tutti se ne erano accorti ma noi facevamo finta di niente e anzi a volte ci vedevamo di nascosto per via della differenza d'età. Mai ci siamo persi di vista, e dopo qualche anno lui conobbe una ragazza della sua età ( la odiavo con tutta me stessa)ci andava a letto ed io invece non riuscivo a fidanzarmi con nessuno.Non ricordo bene chi di noi due fece il primo passo per andare oltre l'amicizia e ci mettemmo insieme. Ci ripetevamo continuamente che non c'era niente di male , che l'età non conta, sul mio diario ho scritto di lui che era l'unico con cui volevo stare e che se ci fossimo lasciati Dio non sarebbe stato d'accordo. Non ho mai avuto il coraggio di andarci a letto e adesso mi chiedo perchè!!!! Non riuscivamo a fare passi avanti perchè lo spettro delle nostre famiglie che non erano d'accordo erano sempre su di noi,ricordo di aver avuto paura di deludere i miei, e anche lui alla fine non insisteva piu'.Di comune accordo decidemmo che non era possibile un lieto fine per noi, ci giuravamo che le altre persone che avremmo avuto nella nostra vita non avrebbero mai preso il nostro reciproco posto nel cuore. Tanto tempo fa, una delle ultime volte che ci siamo visti da non sposati lui mi disse "io a te non ci rinuncio, anche se saremo sposati con persone diverse tu ci verrai qualche volta a letto con me?" Il mio fu un NO categorico. Sono stata scema non ho capito che lui mi desiderava tanto??? Troppe pressioni dalla famiglia, troppi pregiudizi, tanto tempo sprecato ad essere una "brava" ragazza ???? Mai nella vita avrei voluto rendermi ridicola come faceva "lei" soprannominata "The Queen", e se quello era il prezzo da pagare per avere lui, allora io ho la coscienza a posto.D'altra parte penso che forse se ci fossi andata a letto, la nostra storia sarebbe decollata, e saremmo stati perfetti l'uno per l'altra.Ci guardavamo da lontano, spesso ci incontravamo per strada, ma cercavo di essere forte per resistere al suo cercarmi. Io ho sposato un altro e ,lui dopo qualche anno ha sposato lei 'L'odiosa" che sapeva tutto e che si vantava che "andare in giro senza mutandine" era meglio che leggere uno stupido libro. Dopo tutto questo tempo, mi telefona di continuo, mi segue in auto, vorrebbe concludere quello che avevamo iniziato.Perchè non riesco a voltare pagina e non rispondere alle sue telefonate?Cosa c'è in me che non
Anno 1986, io 19 anni lui 16, abitavamo nello stesso quartiere.Lui piano piano è diventato il mio confidente, eravamo complici e scherzavamo molto mi diceva sempre che io per lui ero un angelo, che con me poteva parlare di tutto, interi pomeriggi ad ascoltare i P. Floyd, fumare qualche sigaretta,oppure al mare intere giornate parlavamo di tutto, della vita, dei compromessi che odiavamo piu' di qualunque altra cosa, voleva sempre che gli raccontassi del libro che stavo leggendo e ne discutevamo insieme .Tutti se ne erano accorti ma noi facevamo finta di niente e anzi a volte ci vedevamo di nascosto per via della differenza d'età. Mai ci siamo persi di vista, e dopo qualche anno lui conobbe una ragazza della sua età ( la odiavo con tutta me stessa)ci andava a letto ed io invece non riuscivo a fidanzarmi con nessuno.Non ricordo bene chi di noi due fece il primo passo per andare oltre l'amicizia e ci mettemmo insieme. Ci ripetevamo continuamente che non c'era niente di male , che l'età non conta, sul mio diario ho scritto di lui che era l'unico con cui volevo stare e che se ci fossimo lasciati Dio non sarebbe stato d'accordo. Non ho mai avuto il coraggio di andarci a letto e adesso mi chiedo perchè!!!! Non riuscivamo a fare passi avanti perchè lo spettro delle nostre famiglie che non erano d'accordo erano sempre su di noi,ricordo di aver avuto paura di deludere i miei, e anche lui alla fine non insisteva piu'.Di comune accordo decidemmo che non era possibile un lieto fine per noi, ci giuravamo che le altre persone che avremmo avuto nella nostra vita non avrebbero mai preso il nostro reciproco posto nel cuore. Tanto tempo fa, una delle ultime volte che ci siamo visti da non sposati lui mi disse "io a te non ci rinuncio, anche se saremo sposati con persone diverse tu ci verrai qualche volta a letto con me?" Il mio fu un NO categorico. Sono stata scema non ho capito che lui mi desiderava tanto??? Troppe pressioni dalla famiglia, troppi pregiudizi, tanto tempo sprecato ad essere una "brava" ragazza ???? Mai nella vita avrei voluto rendermi ridicola come faceva "lei" soprannominata "The Queen", e se quello era il prezzo da pagare per avere lui, allora io ho la coscienza a posto.D'altra parte penso che forse se ci fossi andata a letto, la nostra storia sarebbe decollata, e saremmo stati perfetti l'uno per l'altra.Ci guardavamo da lontano, spesso ci incontravamo per strada, ma cercavo di essere forte per resistere al suo cercarmi. Io ho sposato un altro e ,lui dopo qualche anno ha sposato lei 'L'odiosa" che sapeva tutto e che si vantava che "andare in giro senza mutandine" era meglio che leggere uno stupido libro. Dopo tutto questo tempo, mi telefona di continuo, mi segue in auto, vorrebbe concludere quello che avevamo iniziato.Perchè non riesco a voltare pagina e non rispondere alle sue telefonate?Cosa c'è in me che non
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Cara Signora,
Lei sembra narrare la storia di un grande amore durato una vita. E' una cosa preziosa e bisogna prendersene cura.
In realta' non avete mai perso il contatti e questo significa che si tratta di un rapporto importante per entrambi.
Chiedersi perche' non riesca a non rispondere alle sue telefonate mi sembra un tentativo di negazione di tutto questo.
Lei la definisce una dipendenza ma forse non e' il termine migliore.
Forse e' un vero rapporto che sta continuando.
Cordialmente.
Lei sembra narrare la storia di un grande amore durato una vita. E' una cosa preziosa e bisogna prendersene cura.
In realta' non avete mai perso il contatti e questo significa che si tratta di un rapporto importante per entrambi.
Chiedersi perche' non riesca a non rispondere alle sue telefonate mi sembra un tentativo di negazione di tutto questo.
Lei la definisce una dipendenza ma forse non e' il termine migliore.
Forse e' un vero rapporto che sta continuando.
Cordialmente.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
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