Calo del desiderio sessuale
Buonasera.
Sono una ragazza di 25 anni e sono fidanzata da quasi 5 anni. Ho conosciuto il mio compagno all’università e abbiamo trascorso molto tempo insieme per via degli studi. Attualmente conviviamo. La convivenza è buona e oserei dire ottima, non fosse per la nostra intimità. Ecco perché vi chiedo un consulto.
Da circa un anno sto vivendo un calo del desiderio sessuale nei confronti del mio ragazzo. L’amore e l’attrazione ci sono: ci lega infatti un amore profondo e il suo corpo, la sua persona suscitano in me piacere. Ma non appena si avvicina per intraprendere un approccio, mi sento quasi infastidita, senza saperne il perché. E di conseguenza mi infastidisco ancora di più con me stessa perché non sono in grado di poterlo ricambiare, sapendo che questo lo fa soffrire. Gli approcci avvengono per di più la sera a letto e generalmente vengo presa da un sonno devastante che non mi permette di raggiungere lo stato di eccitazione, oppure altre volte vorrei fare tutt’altro, come leggere o guardare un film. E’ come se non ne sentissi il bisogno, come se andasse bene così. La cosa molto strana, e che più mi fa male ammettere, è che mi è capitato di provare più attrazione nelle situazioni in cui so che sicuramente non faremo l’amore.
Lui alcune volte è stato comprensivo, ma il più delle volte si è mostrato innervosito.
Penso che l’inizio di questa problematica sia iniziata perché mi sentivo trascurata dal mio ragazzo: lui non mi trasmetteva quella voglia di stare con me, che invece provavo io nei suoi confronti. E ne soffrivo. Abbiamo quindi attraversato un periodo di crisi (coincidente anche con un lutto e con incomprensioni familiari), che una volta superato ha fatto cambiare notevolmente il comportamento del mio ragazzo, tant’è che parecchie volte mi sentivo soffocare dalle sue azioni.
Quello che però non capisco è perché la situazione ha avuto questo risvolto, ovvero che l’attrazione fisica c’è ma non riesco ad esprimerla.
Il mio ragazzo ora risulta un po’ intimorito perché avverte il mio fastidio. Alcune volte si comporta come se la causa del mio calo di desiderio fosse lui, e di conseguenza le sue prestazioni sono alquanto peggiorate, sia per quel che riguarda i preliminari che il resto.
Dei dettagli in più che aggiungo e che potrebbero servirvi per darmi una risposta, riguardano: la mia salute dal punto di vista ginecologico, che attualmente è buona (in passato ho sofferto di candida e cistiti recidivanti ma ne sono uscita da più di un anno; appena sento un fastidio mi faccio delle paranoie, ma direi che è tutto ok); la mia attività sessuale: da quando sono fidanzata con il mio ragazzo credo di essere riuscita a raggiungere l’orgasmo (dico credo perché dal punto di vista fisico lo reputo tale, ma dal punto di vista psicologico credo di non averlo mai provato), ma prima di lui era totalmente irraggiungibile (per ignoranza, inesperienza, e forse ostinazione di doverlo provare); non provo attrazione per altri uomini. Grazie
Sono una ragazza di 25 anni e sono fidanzata da quasi 5 anni. Ho conosciuto il mio compagno all’università e abbiamo trascorso molto tempo insieme per via degli studi. Attualmente conviviamo. La convivenza è buona e oserei dire ottima, non fosse per la nostra intimità. Ecco perché vi chiedo un consulto.
Da circa un anno sto vivendo un calo del desiderio sessuale nei confronti del mio ragazzo. L’amore e l’attrazione ci sono: ci lega infatti un amore profondo e il suo corpo, la sua persona suscitano in me piacere. Ma non appena si avvicina per intraprendere un approccio, mi sento quasi infastidita, senza saperne il perché. E di conseguenza mi infastidisco ancora di più con me stessa perché non sono in grado di poterlo ricambiare, sapendo che questo lo fa soffrire. Gli approcci avvengono per di più la sera a letto e generalmente vengo presa da un sonno devastante che non mi permette di raggiungere lo stato di eccitazione, oppure altre volte vorrei fare tutt’altro, come leggere o guardare un film. E’ come se non ne sentissi il bisogno, come se andasse bene così. La cosa molto strana, e che più mi fa male ammettere, è che mi è capitato di provare più attrazione nelle situazioni in cui so che sicuramente non faremo l’amore.
Lui alcune volte è stato comprensivo, ma il più delle volte si è mostrato innervosito.
Penso che l’inizio di questa problematica sia iniziata perché mi sentivo trascurata dal mio ragazzo: lui non mi trasmetteva quella voglia di stare con me, che invece provavo io nei suoi confronti. E ne soffrivo. Abbiamo quindi attraversato un periodo di crisi (coincidente anche con un lutto e con incomprensioni familiari), che una volta superato ha fatto cambiare notevolmente il comportamento del mio ragazzo, tant’è che parecchie volte mi sentivo soffocare dalle sue azioni.
Quello che però non capisco è perché la situazione ha avuto questo risvolto, ovvero che l’attrazione fisica c’è ma non riesco ad esprimerla.
Il mio ragazzo ora risulta un po’ intimorito perché avverte il mio fastidio. Alcune volte si comporta come se la causa del mio calo di desiderio fosse lui, e di conseguenza le sue prestazioni sono alquanto peggiorate, sia per quel che riguarda i preliminari che il resto.
Dei dettagli in più che aggiungo e che potrebbero servirvi per darmi una risposta, riguardano: la mia salute dal punto di vista ginecologico, che attualmente è buona (in passato ho sofferto di candida e cistiti recidivanti ma ne sono uscita da più di un anno; appena sento un fastidio mi faccio delle paranoie, ma direi che è tutto ok); la mia attività sessuale: da quando sono fidanzata con il mio ragazzo credo di essere riuscita a raggiungere l’orgasmo (dico credo perché dal punto di vista fisico lo reputo tale, ma dal punto di vista psicologico credo di non averlo mai provato), ma prima di lui era totalmente irraggiungibile (per ignoranza, inesperienza, e forse ostinazione di doverlo provare); non provo attrazione per altri uomini. Grazie
[#1]
Gentile Ragazza,
l'esperienza dell'orgasmo è solitamente inequivocabile, perciò se non è sicura di averlo mai raggiunto è forse probabile che così non sia stato.
Pare che il problema di mancanza di desiderio per cui ha scritto sia solamente una parte delle difficoltà e dell'insoddisfazione che caratterizzano da sempre la sua vita sessuale. Che ne pensa?
La convivenza a suo avviso ha peggiorato le cose?
Quali sono i vostri progetti futuri come coppia?
Cordialmente,
l'esperienza dell'orgasmo è solitamente inequivocabile, perciò se non è sicura di averlo mai raggiunto è forse probabile che così non sia stato.
Pare che il problema di mancanza di desiderio per cui ha scritto sia solamente una parte delle difficoltà e dell'insoddisfazione che caratterizzano da sempre la sua vita sessuale. Che ne pensa?
La convivenza a suo avviso ha peggiorato le cose?
Quali sono i vostri progetti futuri come coppia?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
grazie per la risposta innanzi tutto.
La convivenza non mi pare abbia peggiorato la situazione. Diciamo che non vedo peggioramenti nè miglioramenti.
Si, abbiamo molti progetti insieme, tra i quali anche mettere su famiglia.
Quindi Lei crede che il fatto di non riuscire a raggiungere l'orgasmo sia il fattore scatenante?
grazie per la risposta innanzi tutto.
La convivenza non mi pare abbia peggiorato la situazione. Diciamo che non vedo peggioramenti nè miglioramenti.
Si, abbiamo molti progetti insieme, tra i quali anche mettere su famiglia.
Quindi Lei crede che il fatto di non riuscire a raggiungere l'orgasmo sia il fattore scatenante?
[#3]
No: credo che il discorso sia da affrontare in modo più ampio e che la flessione del desiderio e il non raggiungimento dell'orgasmo siano due differenti manifestazioni delle sue difficoltà a livello sessuale, non disgiunte però da altri aspetti interpersonali (= Lei in coppia) e individuali (= Lei come singola persona).
Ad esempio, dal momento che dai suoi dati anagrafici (se sono corretti) emerge una condizione di sottopeso, un aspetto da approfondire sarebbe proprio quello relativo alla sua immagine corporea. E come questo tanti altri.
Ma, come ben comprenderà, non è possibile farlo a distanza.
Ha mai pensato di rivolgersi di persona ad uno/a psicologo/a per parlare di questi problemi?
Ad esempio, dal momento che dai suoi dati anagrafici (se sono corretti) emerge una condizione di sottopeso, un aspetto da approfondire sarebbe proprio quello relativo alla sua immagine corporea. E come questo tanti altri.
Ma, come ben comprenderà, non è possibile farlo a distanza.
Ha mai pensato di rivolgersi di persona ad uno/a psicologo/a per parlare di questi problemi?
[#4]
Gentile Ragazza,
Non esiste un orgasmo fisico presente ed uno psicologico assente, o c' e' o non c' e' .
Il calo del desiderio, come ha suggerito la Collega, sembra essere una parte delle sue difficolta'.
La convivenza puo' avere peggiorato la situazione, perche' vivendo sotto lo stesso tetto ed avendo un tempo di coppia, piu' diluito, le aspettative diventano maggiori.
Le allego qualche articolo inerente la sua richiesta di consulenza, per ulteriori approfondimenti, ma una consulenza de visu, sarebbe indicata.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
Non esiste un orgasmo fisico presente ed uno psicologico assente, o c' e' o non c' e' .
Il calo del desiderio, come ha suggerito la Collega, sembra essere una parte delle sue difficolta'.
La convivenza puo' avere peggiorato la situazione, perche' vivendo sotto lo stesso tetto ed avendo un tempo di coppia, piu' diluito, le aspettative diventano maggiori.
Le allego qualche articolo inerente la sua richiesta di consulenza, per ulteriori approfondimenti, ma una consulenza de visu, sarebbe indicata.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
>>> La cosa molto strana, e che più mi fa male ammettere, è che mi è capitato di provare più attrazione nelle situazioni in cui so che sicuramente non faremo l’amore
>>>
È strano semmai che le faccia male ammetterlo.
L'impressione che si ricava da qui si potrebbe riassumere in una sola parola: noia. È quella che le fa probabilmente percepire come scontata una situazione che magari vorrebbe veder ravvivata in altro modo.
Probabilmente gli anni di vicinanza e convivenza sono stati sufficienti per esaurire la novità, e ora potreste aver bisogno di aggiungere qualche dettaglio nuovo. Come ad esempio, fare l'amore in situazioni nelle quali sicuramente non lo avreste fatto.
Anche i trascorsi ginecologici che ha avuto potrebbero avere un ruolo nella modificazione del suo desiderio.
Delle consulenze di coppia potrebbero giovarvi.
>>>
È strano semmai che le faccia male ammetterlo.
L'impressione che si ricava da qui si potrebbe riassumere in una sola parola: noia. È quella che le fa probabilmente percepire come scontata una situazione che magari vorrebbe veder ravvivata in altro modo.
Probabilmente gli anni di vicinanza e convivenza sono stati sufficienti per esaurire la novità, e ora potreste aver bisogno di aggiungere qualche dettaglio nuovo. Come ad esempio, fare l'amore in situazioni nelle quali sicuramente non lo avreste fatto.
Anche i trascorsi ginecologici che ha avuto potrebbero avere un ruolo nella modificazione del suo desiderio.
Delle consulenze di coppia potrebbero giovarvi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Gentile Ragazza,
Non esiste affatto un orgasmo di serie a ed uno di serie b, ma l' orgasmo e' uno ed uno solo, cosi' come non esiste la distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo, e' solo una definizione che stenta a morire, cambia soltanto la via d' accesso.
A tal proposito le allego, un miio articolo sull' argomento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
Non esiste affatto un orgasmo di serie a ed uno di serie b, ma l' orgasmo e' uno ed uno solo, cosi' come non esiste la distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo, e' solo una definizione che stenta a morire, cambia soltanto la via d' accesso.
A tal proposito le allego, un miio articolo sull' argomento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 14.2k visite dal 30/08/2012.
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