Nuovo fidanzato
Buongiorno,
mi ritrovo qui a scrivere per me. Sto frequentando un ragazzo mio coetaneo da due mesi Ci ho messo quasi un anno a riprendermi dalla fine della storia con il mio ex e non ho ANCORA adesso risolto praticamente nulla!
Infatti spesso ancora penso a lui e ne soffro.
Lui dopo due anni insieme mi ha eliminata dopo l'ennesima FURIOSA litigata dove io mi sono permessa di offendere anche i suoi amici: da allora ha cambiato numero di telefono, bloccato le mie email e detto al lavoro di non passare le mie telefonate. Io ho chiamato spesso anche i suoi genitori piangendo ma nessuno me lo ha mai passato e anche quando ho affto chiamare una mia amica dopo 4 mesi che ci eravamo lasciati MOLTO FREDDO: ah si, bè Sara è una storia passata, non mi interessa sapere nulla di lei, ora sono impegnato al lavoro e le ha chiuso il telefono in faccia. Da allora non l'ho pià cercato e ho saputo che dopo appunto 4 mesi si era già messo con un'altra con la quale sta anche adesso.
Il fatto che mi avesse eliminata in 3 secondi senza il minimo interesse per come stavo doppiamente male perchè volevo riappacificarmi dopo la tremenda litigata e parlare di ciò che era successo senza pretendere di tornare insieme.
Da ciò ho dentro di me un senso di "incompiutezza", come se non essendomi potuta sfogare con lui e CHIUDERE anche io la nostra storia e vedere che lui ha negato due anni passati con me andando a dire a tutti che non mi aveva mai amata, che mi ha usata ecc...mi ha distrutta psicologicamente.
ho apssato mesi a piangere..poi la rabbia di vedere che era felice e sereno con un'altra senza aver mai avuto il minimo senso di colpa per avermi trattat come un oggetto gettato via quando non serviva più è un trauma per me indescrivibile.
Ora non riesco più a provare alcun interesse per nessuno. Sono corteggiata ma non provo nemmeno la gioia dei complimenti o la voglia di usicre con qualcuno. Ora sto uscendo con un ragazzo ma non provo nulla per lui eppure è carino, gentile, intelligente. Il resto della mia vita scorre normale, non sono felice nè triste. sono anestetizzata.
esco con questo ragazzzo da quando ho saputocasualmente che il mio ex alla nuova fidanzata dà anche i nomignoli che dava a me "belle manine" perchè io ho delle mani piccole da bambina...e non si è fatto problemi a portarla nel "nostro" ristorante e insomma fare con lei tutte le cose che faceva con me. al che ho inziato a uscire con questo corteggiatore giusto per distrarmi nella speranza di provare un brivido. ma nulla, sono davvero a terra, cosa posso fare per favore?
mi ritrovo qui a scrivere per me. Sto frequentando un ragazzo mio coetaneo da due mesi Ci ho messo quasi un anno a riprendermi dalla fine della storia con il mio ex e non ho ANCORA adesso risolto praticamente nulla!
Infatti spesso ancora penso a lui e ne soffro.
Lui dopo due anni insieme mi ha eliminata dopo l'ennesima FURIOSA litigata dove io mi sono permessa di offendere anche i suoi amici: da allora ha cambiato numero di telefono, bloccato le mie email e detto al lavoro di non passare le mie telefonate. Io ho chiamato spesso anche i suoi genitori piangendo ma nessuno me lo ha mai passato e anche quando ho affto chiamare una mia amica dopo 4 mesi che ci eravamo lasciati MOLTO FREDDO: ah si, bè Sara è una storia passata, non mi interessa sapere nulla di lei, ora sono impegnato al lavoro e le ha chiuso il telefono in faccia. Da allora non l'ho pià cercato e ho saputo che dopo appunto 4 mesi si era già messo con un'altra con la quale sta anche adesso.
Il fatto che mi avesse eliminata in 3 secondi senza il minimo interesse per come stavo doppiamente male perchè volevo riappacificarmi dopo la tremenda litigata e parlare di ciò che era successo senza pretendere di tornare insieme.
Da ciò ho dentro di me un senso di "incompiutezza", come se non essendomi potuta sfogare con lui e CHIUDERE anche io la nostra storia e vedere che lui ha negato due anni passati con me andando a dire a tutti che non mi aveva mai amata, che mi ha usata ecc...mi ha distrutta psicologicamente.
ho apssato mesi a piangere..poi la rabbia di vedere che era felice e sereno con un'altra senza aver mai avuto il minimo senso di colpa per avermi trattat come un oggetto gettato via quando non serviva più è un trauma per me indescrivibile.
Ora non riesco più a provare alcun interesse per nessuno. Sono corteggiata ma non provo nemmeno la gioia dei complimenti o la voglia di usicre con qualcuno. Ora sto uscendo con un ragazzo ma non provo nulla per lui eppure è carino, gentile, intelligente. Il resto della mia vita scorre normale, non sono felice nè triste. sono anestetizzata.
esco con questo ragazzzo da quando ho saputocasualmente che il mio ex alla nuova fidanzata dà anche i nomignoli che dava a me "belle manine" perchè io ho delle mani piccole da bambina...e non si è fatto problemi a portarla nel "nostro" ristorante e insomma fare con lei tutte le cose che faceva con me. al che ho inziato a uscire con questo corteggiatore giusto per distrarmi nella speranza di provare un brivido. ma nulla, sono davvero a terra, cosa posso fare per favore?
[#1]
Gentile Utente,
può essere che Lei stia vivendo un *lutto* non elaborato in cui sembrerebbe poter essere percepito un certo rancore e molta rabbia, che però non sembrerebbe essere legata solo alla rottura della storia ma già presente nella storia se nella litigata ha, mi conceda la metafora, lanciato del napalm che ha fatto terra bruciata.
Ora, se però il blocco è diventato emotivo forse un percorso finalizzato all'esplorazione delle emozioni ed alla loro espressione potrebbe essere indicato, e probabilmente un percorso di orientamento bio-energetico potrebbe essere quello più indicato poichè si lavora con il corpo e con le espressioni corporee.
può essere che Lei stia vivendo un *lutto* non elaborato in cui sembrerebbe poter essere percepito un certo rancore e molta rabbia, che però non sembrerebbe essere legata solo alla rottura della storia ma già presente nella storia se nella litigata ha, mi conceda la metafora, lanciato del napalm che ha fatto terra bruciata.
Ora, se però il blocco è diventato emotivo forse un percorso finalizzato all'esplorazione delle emozioni ed alla loro espressione potrebbe essere indicato, e probabilmente un percorso di orientamento bio-energetico potrebbe essere quello più indicato poichè si lavora con il corpo e con le espressioni corporee.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Ex utente
Gentile Dottor Bellizzi,
garzie per la risposta.
devo dire che non sento dentro di me rabbia (ma magari un osservatore esyerno la percepisce). sento tanta tristezza e dolore.
Cerco di non pensare a quel ragazzo ma non ci riesco. La cosa sbagliatissima che mi crea dolore è che io l'ho sempre sentito MIO. e ora che sta con un'altra è come se quest'altra stesse con il mio fidanzato! e poi da qui penso invece che non sarà mai più mio, adesso sta con un'altra e bene e penso di avere perso per sempre una persona preziosa e mi viene da piangere!
Le brutte parole ce le siamo dette a vicenda e quindi non credo lui non mi abbia più parlato per ciò che ho detto io. penso abbia colto la palla al balzo utilizzando come scusa la litigata per non dover affrontare la mia sofferenza! ero solo una rottura di scatole e dato che come si fa con gli oggetti non gli servivo più non ha speso nemmeno 5 minuti ad ascoltarmi...
mi sarebbe stato di consoloazione sapere che i due anni che gli ho dedicato anche per lui sono stati preziosi. Invece diceva che io sono stata un passatempo, che non mi ha mai amata, che non gliene importava nulla di me. Insomma mi ha cancellata da un giorno all'altro e in questo modo ha banalizzato tutto l'amore che gli ho dato! il non volermi ascoltare è stato coem dire: tu non sei importante, perciò anche se muori di dolore non è un problema mio!
sapere che in due anni non sono stata in grado di trasmettergli nulla e che sono stata tanto insignificante ai suoi occhi è un boccone davvero amaro da digerire.
la donna che sta con lui adesso da quanto ho visto viene trattata da lui come una principessa...insomma ci sono tanti motivi per cui sto male!
garzie per la risposta.
devo dire che non sento dentro di me rabbia (ma magari un osservatore esyerno la percepisce). sento tanta tristezza e dolore.
Cerco di non pensare a quel ragazzo ma non ci riesco. La cosa sbagliatissima che mi crea dolore è che io l'ho sempre sentito MIO. e ora che sta con un'altra è come se quest'altra stesse con il mio fidanzato! e poi da qui penso invece che non sarà mai più mio, adesso sta con un'altra e bene e penso di avere perso per sempre una persona preziosa e mi viene da piangere!
Le brutte parole ce le siamo dette a vicenda e quindi non credo lui non mi abbia più parlato per ciò che ho detto io. penso abbia colto la palla al balzo utilizzando come scusa la litigata per non dover affrontare la mia sofferenza! ero solo una rottura di scatole e dato che come si fa con gli oggetti non gli servivo più non ha speso nemmeno 5 minuti ad ascoltarmi...
mi sarebbe stato di consoloazione sapere che i due anni che gli ho dedicato anche per lui sono stati preziosi. Invece diceva che io sono stata un passatempo, che non mi ha mai amata, che non gliene importava nulla di me. Insomma mi ha cancellata da un giorno all'altro e in questo modo ha banalizzato tutto l'amore che gli ho dato! il non volermi ascoltare è stato coem dire: tu non sei importante, perciò anche se muori di dolore non è un problema mio!
sapere che in due anni non sono stata in grado di trasmettergli nulla e che sono stata tanto insignificante ai suoi occhi è un boccone davvero amaro da digerire.
la donna che sta con lui adesso da quanto ho visto viene trattata da lui come una principessa...insomma ci sono tanti motivi per cui sto male!
[#3]
Gentile Utente,
molte volte il lavoro che si fa durante i colloqui psicologici ruota intorno al sentire le proprie emozioni ed imparare a gestirle in modo diverso.
Rabbia e sesso sono le emozioni che maggiormente vengono controllate dal sociale, dove per sociale è da intendersi anche le persone che fanno parto della nostra vita sociale: *io* e *l'altro*.
Per semplificare il discorso, veniamo educati ad agire in un certo modo, che però, non basta a *comportarsi* ovunque e con tutti, per cui dobbiamo imparare anche altro, cioè adattare il nostro comportamento alla situazione ed alle condizioni ambientali presenti nel momento.
Delle volte il processo è *naturale*, delle volte va favorito, stimolato. Metaforicamente parlando, la natura fa crescere le piante, ma se aro il campo riesco a fare una coltivazione mirata ed adeguata alle esigenze.
La rabbia in modo particolare viene indentificata solo con la parte distruttiva, quando invece la rabbia è fondamentale perchè è il motore del cambiamento, nell'aspetto costruttivo, che stimola alla lotta ed *all'agire per ottenere qualcosa*. Delle volte bisogna anche distruggere per poter costruire.
La rabbia può essere paragonata alla corrente elettrica, per cui l'alta tensione se non adeguatamente gestita è distruttiva, ma se utilizzata serve a far funzionare le cose.
La rabbia non espressa poi può diventare tristezza, dato che ci sentiamo in colpa per provare rabbia, e quindi la reprimiamo, ma quella rabbia c'è, solo che non può essere manifestata. E delle volte esplode e si manifesta, o attraverso l'esterno (litigi\aggressività) o verso l'interno (se stessi).
> devo dire che non sento dentro di me rabbia
Deve? E chi la obbliga? ;)
Se non assolve al Suo dovere, che succede?
Tutto questo però richiede un ulteriore lavoro, e forse ora è pronta per procedere con una nuova fase del lavoro su se stessa, che potrà avere un'effecacia maggiore solo se effettuato regolarmente e di persona.
molte volte il lavoro che si fa durante i colloqui psicologici ruota intorno al sentire le proprie emozioni ed imparare a gestirle in modo diverso.
Rabbia e sesso sono le emozioni che maggiormente vengono controllate dal sociale, dove per sociale è da intendersi anche le persone che fanno parto della nostra vita sociale: *io* e *l'altro*.
Per semplificare il discorso, veniamo educati ad agire in un certo modo, che però, non basta a *comportarsi* ovunque e con tutti, per cui dobbiamo imparare anche altro, cioè adattare il nostro comportamento alla situazione ed alle condizioni ambientali presenti nel momento.
Delle volte il processo è *naturale*, delle volte va favorito, stimolato. Metaforicamente parlando, la natura fa crescere le piante, ma se aro il campo riesco a fare una coltivazione mirata ed adeguata alle esigenze.
La rabbia in modo particolare viene indentificata solo con la parte distruttiva, quando invece la rabbia è fondamentale perchè è il motore del cambiamento, nell'aspetto costruttivo, che stimola alla lotta ed *all'agire per ottenere qualcosa*. Delle volte bisogna anche distruggere per poter costruire.
La rabbia può essere paragonata alla corrente elettrica, per cui l'alta tensione se non adeguatamente gestita è distruttiva, ma se utilizzata serve a far funzionare le cose.
La rabbia non espressa poi può diventare tristezza, dato che ci sentiamo in colpa per provare rabbia, e quindi la reprimiamo, ma quella rabbia c'è, solo che non può essere manifestata. E delle volte esplode e si manifesta, o attraverso l'esterno (litigi\aggressività) o verso l'interno (se stessi).
> devo dire che non sento dentro di me rabbia
Deve? E chi la obbliga? ;)
Se non assolve al Suo dovere, che succede?
Tutto questo però richiede un ulteriore lavoro, e forse ora è pronta per procedere con una nuova fase del lavoro su se stessa, che potrà avere un'effecacia maggiore solo se effettuato regolarmente e di persona.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 29/08/2012.
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